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"Con Te! Figli" tappa 7 -iniziazione cristiana-

Transcript

Commossi davanti a Gesu'

PER FARE IL RE OCCORRONO

L'INCORONAZIONE DI UN RE

GESU' ENTRA A GERUSALEMME (Marco 11,1-10)

UN VIAGGIO PERICOLOSO

PER ESSERE RE COME GESU' OCCORE

LE PROMESSE SONO REALTA'

Ecco sta per venire il re! Per fare il re c'è occorrono: LO SCETTRO: per comandareLA CORONA: per essere bello e riccoIL TRONO: per farsi ammirareLO SCUDO: per difendersiLA SPADA: per essere forteIL CAVALLO: per correre veloceLA SERVITU': per essere servito OBBEDITEMI! SONO IL NUMERO UNO! SONO IL PIU' IMPORTANTE! SONO IMBATTIBILE! SONO IL PIU' FORTE! SONO IRRAGGIUNGIBILE! LAVORATE PER ME!

Gesù sa che entrare a Gerusalemme è PERICOLOSO: la maggior parte dei capi del popolo (soprattutto i sommi sacerdoti) vorrebbe fargli del male perchè Gesù insegna e si comporta con AUTORITA': le folle lo amano e molti pensano che sia il re mandato da Dio perchè Israele diventi una grande potenza. Ed In più è quasi Pasqua: la città è piena di pellegrini. Finirebbe così il loro potere e per questo vorrebbero trovare un modo per UCCIDERLO. Gesù è a BETFAGE a 2km da Gerusalemme, è su una collina e da lì vede tutta la città. Ha già annunciato ai suoi discepoli che sarà ARRESTATO, condannato ed UCCISO, ma che il terzo giorno RISORGERA'. I discepoli sono spaventati e non capiscono le parole del Maestro: sono troppo misteriose. Ma non vorrebbero andare a Gerusalemme perchè sanno che lì sta per succedere qualcosa che non li riporterà indietro. I personaggi di questa scena non hanno un nome particolare: Gesù dà l'ordine di andare a prendere un puledro, lì in paese, ed accade proprio come Lui aveva detto: lo trovano legato e glielo portano. E' un segno che Gesù sa in anticipo tutto quello che sta per accadere. Entrando a Gerusalemme i suoi discepoli stendono i mantelli a terra prima del suo passaggio, gesto che accompagna l'entrata di un vero re, le persone tagliano ramni di palma e di ulivo e festeggiano il suo ingresso acclamandolo.

Un Re che ama tutti

UN RE CHE AMA TUTTI, CHE AMA ME

IL DONO DI SE' STESSO, IL SACRIFICIO CHE SALVA

IL RACCONTO DEL VANGELO DI MARCO

RICORDO VIVO (GIOCO)

LA PASQUA EBRAICA

L'ultima cena di Gesù avviene durane la festa di PASQUA: il 12 apostoli sono sconvolti dalla notizia del TRADIMENTO da parte di uno di loro e sconcertati dal fatto che Gesù si consegna loro il suo corpo e il suo sangue nella forma del pane e del vino. Gesù non rivela chi sia il traditore: prima che Giuda lo consegni è Gesù stesso che nel suo amore si consegna a noi trasformando la sua MORTE in un SACRIFICIO, OFFRENDO LA SUA VITA PER AMORE DELL'UMANITA'. Non rivelando il nome del traditore, Gesù non vuole evitare ciò che succederà: TUTTO DEVE ACCADERE perchè la vita di Gesù sia offerta sulla CROCE e così tutti gli uomini siano liberati dalla morte e dal peccato. Gesù ha deciso di OFFRIRE il suo CORPO e il suo SANGUE facendo del DONO DI SE' stesso la regola di vita del vero discepolo e figlio di Dio. Dividendo tra tutti il suo corpo Gesù crea nuova COMUNIONE, UNITA', tra tutti quelli che si nutriranno di Lui. L'unione, l'unità, la familiarità, la non-divisione attraverso di Lui che ci donerà la vera pace, il suo dono regale.

GIOCO DEL RICORDO VIVO Svolgimento: per iniziare questo gioco chiediamo ai bambini di ricordare un momento bello della loro vita e di raccontarlo al gruppo poi, insieme, sceglieranno quale dei ricordi mettere in scena. Terminata la scenetta si può far riflettere i bambini su questo particolare: “il ricordo che avete appena messo in scena è solo uno dei ricordi che un vostro compagno ha vissuto nella sua vita. Mentre la Messa, quindi anche l’Eucarestia, è un vero ricordo dell’Ultima Cena, perché durante ogni Messa Gesù è presente in mezzo a noi con il Suo corpo e il Suo sangue. Abbiamo l’opportunità di cenare con lui e con tutti gli altri partecipanti alla messa, quindi di essere tutti uniti con Gesù in quel momento.”

Il nostro Re muore!

LE ULTIME ORE DI GESU' RACCONTATE DA MADDALENA

GUARDIAMO GESU' SULLA CROCE DA LONTANO

L'AMORE DI UN RE

IL DONO DI SE' PER UNA NUOVA VITA: LA STORIA DEL BAMBU'

GIOCO: RE LIBERA TUTTI

VIDEO: IL NOSTRO RE MUORE

L'AMORE DI UN RE M - Hanno preso Gesù e l’hanno vestito come un re. Ma un re da circo, un re che fa ridere. Al posto della corona, un casco di spine. P – Ahia… A – Chissà che male… M – Come scettro una canna di bambù, e sulle spalle un mantello scarlatto, come quello dell’imperatore. E si inginocchiavano davanti a lui. I soldati sanno essere molto crudeli. P – Gesù non ha mai voluto essere re al posto dell’imperatore. Neanche al posto di quel pagliaccio di Erode. A – È pazzesco. Proprio Gesù, che ha sempre pensato che essere re è una cosa tutta diversa da quello che si vede nel mondo. È morto. Ma io dico che Dio non è meno tenace della morte. Dio è Dio. Solo Dio è Dio. Che il Signore tragga da questa morte ingiusta qualcosa di grande… Non lo so come… Ma so che Dio è Dio, e che chi si fida di Dio non rimane mai deluso. Mai. Come questo fuoco, guardate… tra poco sembrerà spento, ma sotto la cenere c’è la brace… basterà soffiarla via, la cenere, e il rosso della brace tornerà fuori, il fuoco tornerà fuori e divamperà. Io dico… che forse la morte è come la cenere… e che Gesù è come i carboni ardenti… e se Dio soffiasse via la morte dal Maestro?

1. Si formano delle squadre identificando i componenti di ognuna con un colore (un braccialetto, un cartellino colorato da attaccare sulla maglia) 2. Si designano dei Re, che saranno identificati con una corona e o un mantellino. 3. Tutti i giocatori scendono in campo mischiandosi. 4. Vengono lanciate più palle in aria. Consigliamo di usare palle spugna. 5. Chi prende la palla deve cercare di colpire i giocatori che non sono della sua squadra. Chi viene colpito diventa prigioniero, si siede e resta fermo. 6. I Re non possono essere fatti prigionieri anche se vengono colpiti. Sarà il loro compito quello di liberare i prigionieri della propria squadra colpendoli con la palla non appena ne riceve una (quindi i giocatori della stessa squadra possono passare se vogliono la palla al re per aiutarlo a liberare i propri prigionieri) 7. Quando un prigioniero viene liberato deve uscire dal gioco ed aspettare che arrivino anche i suoi compagni di squadra. 8. Vince la squadra il cui Re riesce a liberare per primi tutti i suoi giocatori.

RE LIBERATUTTI

La finalità del gioco è quella di far capire ai bambini che hanno conosciuto Gesù nell' anno di catechismo, che allo stesso modo in cui il Re si è impegnato duramente per liberare i suoi compagni di squadra, così Gesù con ognuno di noi, liberandoci da......(saranno i bambini a dirlo)

LA PASQUA EBRAICAGesù celebra con i suoi discepoli la Pasqua ebraica nella quale si ricorda la liberazione del popolo di Israele dalla schiavitù degli egiziani ( vi ricordate le piramidi? Ebbene sì, sono state costruite dagli ebrei mentre erano schiavi). Gli ebrei furono liberati da Dio tramite il profeta Mosè che li guidò fuori dall'Egitto in modo miracoloso. Gli egiziani vennero puniti da Dio con dei castighi soprannaturali che li convinsero a liberare gli ebrei, salvo poi cambiare idea ed inseguirli: ma Dio li proteggeva con un colonna di nuvole e gli impediva di raggiungerli. Poi la notte, illuminava loro la strada con una colonna di fuoco. infine li fece passare attraverso il mare che divise in due, per poi farlo richiudere sopra gli egiziani che volevano ucciderli. A Pasqua gli ebrei ed anche Gesù, quando era con i discepoli, festeggiano questo ricordo importantissimo. Ma Gesù ha trasformato questa festa perchè proprio in questa notte Lui volle offrire sè stesso e la sua vita per la salvezza non solo degli ebrei, ma degli uomini di tutto il mondo e di tutti i tempi. E' per questo che Gesù si consegna nelle mani dei suoi nemici, ma prima ci lascia un dono che solo Lui poteva inventare? Quale? Si Gesù da quel giorno non sarà più fisicamente presente tra i suoi amici, e comunque, una volta terminata la sua vita, come avrebbe potuto? Allora inventa l'eucaristia, con il pane che era sulla tavola e con il vino, Lui che è Dio e può tutto, ci dona la sua presenza, per sempre proprio lì, in quel pane e in quel vino. E noi mangiando di Gesù diventiamo una sola cosa con Lui ed anche con gli altri che ne mangiano: è questo il Regno di Gesù, un Regno di amore dove Lui ha dato per primo l'esempio e la sua vita.

GUARDIAMO DA LONTANO GESU' SULLA CROCE INSIEME A QUESTE TRE DONNE:*COSA PROVANO?*COSA SENTONO NEL LORO CUORE?*COSA VORREBBERO FARE PER GESU'?

GUARDANDO ALLA TUA CROCE GESU' SENTO....E VORREI....racconta quale gesto desideri compiereper mostrare a Gesù la tua vicinanza.

MARIA MADDALENA E' UN'AMICA DI GESU' E LO HA SEGUITO ANCHE NEL MOMENTO DELL'ARRESTO, DELLA TORTURA E DELLA SUA MORTE..FINO AL SEPOLCRO.HA RACCONTATO TANTE VOLTE QULLO CHE HA VISTO E SENTITO QUEL GIORNO: PIETRO LE CHIEDE SPESSO DI RIPETERE QUELLE PAROLE, PERCHE' SONO UNA GRANDE TESTIMONIANZA. OGGI MARIA RACCONTA A NOI LA STORIA DELLA MORTE DI GESU'.

Il racconto della Passione e della morte di Gesù

Svolgimento: per iniziare questo gioco chiediamo ai bambini di ricordare un momento bello della loro vita e di raccontarlo al gruppo poi, insieme, sceglieranno quale dei ricordi mettere in scena. Terminata la scenetta si può far riflettere i bambini su questo particolare: “il ricordo che avete appena messo in scena è solo uno dei ricordi che un vostro compagno ha vissuto nella sua vita. Mentre la Messa, quindi anche l’Eucarestia, è un vero ricordo dell’Ultima Cena, perché durante ogni Messa Gesù è presente in mezzo a noi con il Suo corpo e il Suo sangue. Abbiamo l’opportunità di cenare con lui e con tutti gli altri partecipanti alla messa, quindi di essere tutti uniti con Gesù in quel momento.”