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Biblioteca Civica 'G. Tartarotti', Rovereto (Italia), Archivio BF 472. "Testamentum ser Antonii del Buoso de Sacho..." 1493 agosto 11 (copia del sec. XVIII) Nel 1486 compra il terreno su cui costruisce il palazzo. Lascia erede universale il figlio Giovanni.

Biblioteca Civica 'G. Tartarotti', Rovereto (Italia), Archivio BF Non ci sono documenti che attestino il passaggio di proprietà da Giovanni ai figli.

Biblioteca Civica 'G. Tartarotti', Rovereto (Italia), Archivio BF 473. Donazione 1560 dicembre 30 (copia del sec. XVIII) Donazione da Antonio a Giovanni suo nipote di tutti e singoli suoi beni mobili ed immobili, diritti ed azioni, ed ogni altra singola cosa per diritto a sè spettante.

Biblioteca Civica 'G. Tartarotti', Rovereto (Italia), Archivio BF 474. Testamento 1601 (copia del XVIII) Testamento di Giovanni Fedrigotti de Bosi ai figli e nipoti redatto il 28 novembre 1601, copia del sec. XVIII. 475. Divisione 1623 (copia del 1636) Divisione della sostanza ereditata dal nonno Giovanni Bossi Fedrigotti tra i fratelli Giovanni e Federico, figli del defunto Antonio Bossi Fedrigotti, copia del 1636. 476. Divisione 1623 marzo 15 (copia del 1636) Divisione della sostanza lasciata con testamento notarile di Giovanni Bossi Fedrigotti ai figli e nipoti, copia dell'8 novembre 1636 Eredi in parti uguali i cinque figli Giovanni, Gregorio, Girolamo e Andrea, e per il defunto Antonio i tre nipoti Giovanni, Federigo e Antonio, con l'usufrutto verso la moglie Susanna Antonelli.

Biblioteca Civica 'G. Tartarotti', Rovereto (Italia), Archivio BF Non ci sono documenti che attestino il passaggio di proprietà da Giovanni ai figli.

Biblioteca Civica 'G. Tartarotti', Rovereto (Italia), Archivio BF Non ci sono documenti che attestino il passaggio di proprietà da Antonio agli eredi.

Biblioteca Civica 'G. Tartarotti', Rovereto (Italia), Archivio BF 477. "Testamento del signor Antonio fu Giovanni Fedrigotti..." 1675 Eredi universali di tutti i beni sono i figli Giovanni, Pietro Francesco, Federigo.

Biblioteca Civica 'G. Tartarotti', Rovereto (Italia), Archivio BF Non ci sono documenti che attestino il passaggio di proprietà da Agostino agli eredi.

Biblioteca Civica 'G. Tartarotti', Rovereto (Italia), Archivio BF Non ci sono documenti che attestino il passaggio di proprietà da Federigo ai figli.

Biblioteca Civica 'G. Tartarotti', Rovereto (Italia), Archivio BF 480. "Testamento del signor Pietro Francesco Fedrigotti figlio di Antonio di Sacco..." e successiva lettura agli eredi (1) 1688 Eredi universali di tutti i beni sono i fratelli Giovanni e Federigo in egual porzioni.

Biblioteca Civica 'G. Tartarotti', Rovereto (Italia), Archivio BF 484. "Testamento del signor Giovanni del fu Antonio quondam Giovanni Fedrigotti de Bosii di Sacco..." (1) 1734 Erede universale di tutti i beni presenti e futuri istituisce il figlio Pietro Modesto.

Biblioteca Civica 'G. Tartarotti', Rovereto (Italia), Archivio BF 9. “Albero genealogico” (1) sec. XVIII ultimo quarto - 1954 6. “Tavola VI e ultima dell’albero genealogico linea dei conti Bossi Fedrigotti di Rovereto e dei Bossi Fedrigotti Belmonte di Sacco”, stampa del 1880 della ditta Litta; con “Corretture ed aggiunte alla tavola VI dei Bossi” di Fedrigo Bossi Fedrigotti, 1879 novembre 17; Fece erede universale della propria sostanza il fratello Giovanni.

Biblioteca Civica 'G. Tartarotti', Rovereto (Italia), Archivio BF 486. "In morte del signor Pietro Modesto Fedrigotti de Oxenfeld..." 1763 - 1899 1. "Testamento del signor Pietro Modesto...", 1763; 2. "Testamento della signora Catterina-Aurelia Fedrigotti de Oxenfeld, nata baronessa Fedrigazzi, moglie del signor Pietro Modesto...", 1778 Contiene: "De iure successionis in feudo castri" cioè, diritto di successione della famiglia Fedrigazzi, signori di Nomi. Quaderno a stampa di pp. XLVI, compilato da Francesco Vigilio Barbacovi, sec. XVIII ultimo quarto; 3. "Inventario de' beni immobili et argenteria di casa fatto subito doppo la morte del fu signor padre Pietro Modesto...", 1766; 4. "Descrizione dei beni toccati al di lui figlio Giuseppe Maria e convenzione col coerede suo nipote Giovanni Pietro...", 1785; La sostanza viene divisa in tre porzioni uguali tra i due figli viventi, Domenico e Giuseppe Maria, e il nipote Giampietro Martino, figlio di Giovanni.

Biblioteca Civica 'G. Tartarotti', Rovereto (Italia), Archivio BF 488. Divisioni ereditarie del patrimonio di Domenico Bossi Fedrigotti tra Giuseppe Maria e Gianpietro Bossi Fedrigotti 1785 maggio 24 La sostanza di Domenico viene divisa con una convenzione tra il fratello Giuseppe Maria e il nipote Giampietro Martino. La parte di casa domenicale a Sacco, con orto e stalle, viene acquisita da Giuseppe Maria.

Biblioteca Civica 'G. Tartarotti', Rovereto (Italia), Archivio BF 490. "Affari d'eredità baronessa Taxis, conte Giovanni Bossi Fedrigotti ecc. ecc." in seguito alla morte di Lucrezia de Betta 1809 - 1858 491. "Testamento della signora baronessa Marianna de Taxis nata contessa Fedrigotti..." 1836 - 1839 499. "Marianna de Taxis Fedrigotti": abbozzo delle divisioni in merito al patrimonio lasciato da Giuseppe Maria 1817 - 1818 501. Divisioni del patrimonio di Giuseppe Maria tra la figlia Marianna Bossi Fedrigotti de Taxis e il nipote Giovanni Bossi Fedrigotti [1817] - 1823 (con docc. dal 1769) 504. "Inventario e stima della sostanza lasciata da...Giuseppe Maria..." 1817 giugno 10 - 1817 novembre 12 (con annotazioni fino al 1819) 505. "Divisioni della sostanza del defunto Giuseppe Maria..." 1817 giugno 10 - 1817 novembre 12 (con annotazioni fino al 1819) 507. Divisioni del patrimonio di Giuseppe Maria fra gli eredi Marianna Fedrigotti de Taxis e Giovanni Bossi Fedrigotti 1817 agosto 17 - 1817 dicembre 24 La sostanza di Domenico viene divisa tra la figlia Marianna, sposata Taxis, e Giovanni Vincenzo Maria, figlio di Giampietro Martino, suo pronipote. La casa domenicale di Sacco, con stalle e orto, viene lasciata a Giovanni Vincenzo Maria, con l'obbligo di andare ad abitare in quella casa entro sei mesi dalla morte del prozio e di rinunciare all'eredità paterna e materna.

Biblioteca Civica 'G. Tartarotti', Rovereto (Italia), Archivio BF 511. "Testamento del conte Giampietro fu Giovanni Fedrigotti e codicilli del 22 marzo 1830 e 1° aprile 1833..." (1) 1830 - 1833 515. "In morte del signor conte Giampietro Fedrigotti" 1834 - 1843 (con docc. dal 1789 al 1882) 1. Testamento e codicilli successivi di Giovanni Pietro Fedrigotti (1), 1830 giugno 6-1830 giugno 22; 6. Inventario generale del patrimonio di Gianpietro Bossi Fedrigotti, 1834 novembre 10-1834 dicembre 31; 7. Inventario dei capitali assegnati agli eredi di Giampietro, 1843 aprile 6; 8. Convenzione per la divisione del patrimonio di Giampietro tra i suoi figli, 1835 novembre 10; 9. "Divisioni fraterne della facoltà lasciata dal veneratissimo signor padre GioPietro Fedrigotti", 1834 (registro acefalo); 516. "Atto di divisione fra gli eredi di Giampietro e Giovanna Bossi Fedrigotti" post 1842 - sec. XIX secondo quarto 529. "Atti in morte della contessa Giovanna Fedrigotti Bortolazzi" 1841 - 1843 1. Testamento di Giovanna, 1841 luglio 2; 2. "Elenco delle realità da essa lasciate", 1842; 530. "Divisioni della facoltà lasciata dalla fu Giovanna de Fedrigotti..." 1843 marzo 27 (con docc. del 27 maggio 1843 e una procura del 1815) La sostanza di Giampietro Martino viene divisa tra la moglie Giovanna Bortolazzi, Augusta Buffà nel caso in cui rimanga vedova, e tra gli eredi universali, i tre figli Giuseppe Fedele, Luigia, Antonio e Lodovico. Giovanna Bortolazzi eredita la sostanza del figlio Giuseppe Fedele, e nomina eredi universali i tre figli Luigia, Antonio e Lodovico.

Biblioteca Civica 'G. Tartarotti', Rovereto (Italia), Archivio BF 517. "Atti in morte del signor conte Giuseppe Fedele Fedrigotti." 1837 - 1872 (con docc. dal 1817 fino al 1925) 2a. "Convenzione... fra Augusta ved. fu Giuseppe Fedrigotti ed il suo cognato conte Antonio in morte del conte Giuseppe", 1843; 1848; 3a. "Testamento nuncupativo del signor conte Giuseppe Fedele...", 1837 (1); 3b. "Decreto di immissione in possesso della sostanza del fu Giuseppe Fedele Fedrigotti, 1838 dicembre 15 e ulteriori registrazioni di diritti fino al 1855; 3c. Convenzione tra Augusta, vedova di Giuseppe Fedele Bossi Fedrigotti, la suocera e i cognati per l'eredità lasciata dal marito, 1837 febbraio 28; 5. "Stime degli stabili del defunto conte Giuseppe Fedrigotti", 1837 maggio 24 (2); Erede della facoltà è la madre Giovanna Bortolazzi, con usufrutto della moglie Augusta Buffà.

Biblioteca Civica 'G. Tartarotti', Rovereto (Italia), Archivio BF 9. “Albero genealogico” (1) sec. XVIII ultimo quarto - 1954 6. “Tavola VI e ultima dell’albero genealogico linea dei conti Bossi Fedrigotti di Rovereto e dei Bossi Fedrigotti Belmonte di Sacco”, stampa del 1880 della ditta Litta; con “Corretture ed aggiunte alla tavola VI dei Bossi” di Fedrigo Bossi Fedrigotti, 1879 novembre 17; Erede della sua sostanza viene nominato il fratello Giuseppe Fedele.

Biblioteca Civica 'G. Tartarotti', Rovereto (Italia), Archivio BF 539. "In morte della signora contessa Luigia Bossi - Fedrigotti". Atti ereditari 4. “Atti del Municipio di Rovereto riguardo il marciapiede dinanzi al Palazzo di Rovereto” con disegno, 1872 agosto 3 – agosto 30; 8-9 “Testamento della signora contessa Luigia Bossi Fedrigotti dei 10 luglio 1879, deceduta in Rovereto li 7 dicembre 1879, di anni 88” e codicillo, 1879 luglio 10 (originale e copia) 541. "Documenti giudiziari e della Cassa di Risparmio di Rovereto..." amministrazione fidecommissaria Luigia Bossi Fedrigotti aggiudicazione dell'eredità di Luigia Bossi Fedrigotti a Fedrighello, 1883 dicembre 13, copia del 1922; Erede della sua sostanza viene nominato il pronipote Fedrighello, figlio di Federigo, con l'obbligo di trasmettere questa eredità al maggiore dei suoi figli maschi nascituri nel caso di morte.

Biblioteca Civica 'G. Tartarotti', Rovereto (Italia), Archivio BF 536. "Conte Antonio Bossi-Fedrigotti del fu Giovanni Pietro di Rovereto..." (1) 1871 1. "Testamento del signor conte Antonio fu Giampietro Fedrigotti..." del 30 aprile 1847, copia del 1871; 537. Atti “In morte del signor conte Antonio Bossi - Fedrigotti, morto li 27 settembre dell’anno 1871” 1871 - 1872 (con docc. dal 1842) 3. Testamento di Antonio Bossi Fedrigotti, 1847 aprile 30; 7. “Inventario della sostanza retro lasciata dal signor conte Antonio Fedrigotti e sue passività”; 538. "Prospetto della facoltà lasciata dall'illustre signor conte Antonio Fedrigotti 1874" relativa a Sacco e Pomarolo 1874 Erede della sua sostanza viene nominata ed istituita la sorella Luigia.

Biblioteca Civica 'G. Tartarotti', Rovereto (Italia), Archivio BF Non ci sono documenti che attestino il passaggio di proprietà da Federigo ai figli.

Biblioteca Civica 'G. Tartarotti', Rovereto (Italia), Archivio BF 495. Eredità di Fedrighello Bossi Fedrigotti 1904 - 1908 (con un doc. del 1948) Fedrighello lascia l'eredità in parte uguale alle due figlie, Sofia e Maria, con l'usufrutto della madre, la quale, come tutrice, vivendo a Vienna, vende tutto a Ferdinando.

Biblioteca Civica 'G. Tartarotti', Rovereto (Italia), Archivio BF 495. Eredità di Fedrighello Bossi Fedrigotti 1904 - 1908 (con un doc. del 1948) Fedrighello lascia l'eredità in parte uguale alle due figlie, Sofia e Maria, con l'usufrutto della madre, la quale, come tutrice, vivendo a Vienna, vende tutto a Ferdinando.

Biblioteca Civica 'G. Tartarotti', Rovereto (Italia), Archivio BF 495. Eredità di Fedrighello Bossi Fedrigotti 1904 - 1908 (con un doc. del 1948) Fedrighello lascia l'eredità in parte uguale alle due figlie, Sofia e Maria, con l'usufrutto della madre, la quale, come tutrice, vivendo a Vienna, vende tutto a Ferdinando.

1440 - Battaglia navale sul Garda

1487 - Battaglia di Calliano

1490 - Costruzione torrione marino

1495 - Massimo I conte del Tirolo

1509 - Dopo la disfatta di Agnadello, Venezia lascia libere le popolazioni di scegliere tra la Repubblica veneta e i vincitori

1509 - Entra in città Giovanni Liechtenstein con 15.000 soldati

1510 - Rovereto città dell'Impero

1511 - Sancita "l'arte serica"

1570 - Carestia

1576 - Peste

1611 - Nuovi Statuti

1630 - Peste (Guerra dei 30 anni)

1648 - Lingua italiana per gli atti pubblici

1668 - Costruzione chiesa S. Rocco (ex voto per la peste)

1703 - (Guerre di successione) Vendôme a Trento

1705 - Voto della Madonna Ausiliatrice

1754 - Trentino diviso in circoli

1764 - Apertura Biblioteca civica (dono di Girolamo Tartarotti)

1750 - Costituzione Accademia degli Agiati, riconosciuta come Accademia imperiale da Maria Teresa. Tra gli accademini: Valeriano Vannetti, Francesco e Bianca Laura Saibante (fondatori), Felice e Gregorio Fontana, Carlo Antonio Pilati, Goldoni, Monti, Manzoni, Antonio Rosmini, ...

1769 - Mozart tiene a Rovereto il primo concerto italiano

1774 - Legge teresiana delle scuole dell'obbligo

1782 - Visista del Papa Pio VI

1774 - Legge teresiana delle scuole dell'obbligo

1789 - Rivoluzione francese

1796 - Napoleone in città

1806-1810 - Governo Bavarese

1810-1813 - Sotto il Regno Italico

1821 - Morte di Napoleone - È a Rovereto Francesco I zar di tutte le Russie, re di Prussia e di Baviera

1843-1845 - Costruzione acquedotto potabile dello Spino***

1780 circa - Costruzione Palazzo Fedrigotti su Corso Nuovo (ora Corso Bettini) dal muratore Carlo Caminada su disegno di Ambrogio Rosmini***

XVIII sec - Il Corso Nuovo (ora Corso Bettini) diviene luogo scelto dalla nobiltà e della borghesia locale per la costruzione di edifici signorili che lo resero uno dei viali più monumentali della città***

1872-1878 - Sistemazione urbanistica e dell'impostazione di Corso Rosmini***

1850 - Completamento tronco Verona-Trento della Ferrovia del Brennero***

2002 - Inaugurazione sede del MART su Corso Bettini su progetto di Mario Botta e Giulio Andreolli (1) 1. https://www.mart.tn.it/ilmart

1882-1885 - Alluvioni***

1668 - Costruzione Chiesa S. Rocco (ex voto per la peste)

Pietro Modesto Bossi Fedrigotti

Ufficiale degli Usseri austriaci, fu il primo della famiglia che si ponesse ai servigi di un principe.

18??

Elisa Sal?ioni

Maurizio Bossi Fedrigotti

Francescano.Maurizio nella Rovereto Digital Library

1867

26 maggio 1931

Giovanni Battista Bossi Fedrigotti

17?3

Orsola dei Bossi Fedrigotti Belmonte

Giovanni Bossi Fedrigotti

Premorto al padre.

Maria Antonietta Bossi Fedrigotti

Felis Pfeiffer

Antonio Bossi Fedrigotti (a)

Primogenito della prima moglie [Elisabetta dei Madernini], divenne capostipite del ramo Bossi Fedrigotti di Campobovio (Oxenfeld/Ochsenfeld).*Premorto al padre nel 1596.

Fiora di Giacomo degli Abrami Cavalcabò di Sacco, e di Marietta dei Guerrieri (1589)

1596

Giambattista Bossi Fedrigotti

1807

Luigia di Wasserthal di Prockhos

Giampietro Martino Bossi Fedrigotti

Figlio di Giovanni (morto prima della sua nascita) e nipote di Giuseppe Maria sposò Giovanna figlia di Giuseppe conte Bortolazzi di Wattardorf e Brunnenberg, la quale a sua volta ereditò la proprietà di Vigolo Vattaro. Alla morte dello zio Giuseppe Maria venne investito del Feudo ereditario delle Poste e della Decima di Sacco e nel 1814 rappresentò la città di Rovereto presso l'imperatore Francesco I come segno di omaggio nel momento storico della Restaurazione. Fece costruire sul corso nuovo (ora corso Bettini) a Rovereto un sontuoso palazzo dove ospitò illustri personaggi e abbellì la Cappella di famiglia. Anche la moglie Giovanna si distinse come benefattrice verso le Congregazioni di carità di Rovereto e Sacco. Giampietro e Giovanna ebbero sette figli: Giuseppe Massimo Marco (1787-1788), Giuseppe Ferdinando Paolo (1789-1789), Giuseppe Fedele Eustasio (1790-1837), Aloisia (Luigia) (1792-1879), Giovanni Vincenzo Maria (1794-1828), Antonio (1797-1871) e Ludovico (1799-1842).*Uomo sapiente e generoso, ammirato dai suoi concittadini, fabbricò sontuoso palagio in Roveredo, architettato con splendidezza da Ambrogio dei Rosmini Serbati, ospitandovi principi ed imperatori nel loro passaggio per l'Italia

1759

Giovanna del conte Giuseppe dei Bortolazzi di Ginevra, detti Lappis signori di Margone

1834*

Giacomo Bossi Fedrigotti

Anna dei Cavalcabò

1730

Giuseppe Bossi Fedrigotti (b)

Nel ? l'imperatrice Maria Teresa d'Austria gli conferma l'investitura della Fluttuazione sull'Adige. Si distinse nella coltura della valle Lagarina, ed estendendovi quella del gelso e della vite, educò e beneficò quei valligiani. Trasportò a proprie spese, da Bolgiano a Verona, nella guerra contro i genovesi, 2,000 uomini sull'Adige, provvedendoli dei necessari equipaggi.

Elisabetta dei Cavalcabò

Pietro Francesco Bossi Fedrigotti

Testò il dì 28 agosto 1688 a favore dei fratelli Giovanni e Federigo. Morì nel medesimo anno.

1688

Augusta Bossi Fedrigotti

1833

Francesco Capello conte di Wickenburg Ciambellano

Alfonso Bossi Fedrigotti

3 agosto 1873

14 febbraio 1940

?tha de Guldegg

Giampietro Bossi Fedrigotti*

1938*

1939*

Lodovico Bossi Fedrigotti

Primo tenente nei Dragoni austriaci.

1842

Amelia baronessa Eichthal Augustin (3 maggio 1884)

Gerolamo Bossi Fedrigotti

1666

Teresa ...

Arturo Bossi Fedrigotti

?

Giovanni Maria Bossi Fedrigotti

Investito nel 1643 dal principe vescovo Carlo Madruzzo delle decime di Val Lagarina.

Ippolita ...

Isabella Bossi Fedrigotti*

Biografia Wikipedia

3 marzo 1948***

Ettore Botti***

Biografia Enciclopedia delle donne

Teresa Bossi Fedrigotti

1875

Giuseppe Ferdinando Paolo Bossi Fedrigotti

10 gennaio 1789

14 novembre 1789

Pietro Francesco AntonioBossi Fedrigotti

30 novembre 1760

30 marzo 1761

Antonio Bossi Fedrigotti

Ricevette dall'imperatore Francesco Giuseppe I l'investitura feudale di Gran maestro delle poste, fu mandato a Vienna a nome della città di Rovereto per confermare all'imperatore la devozione della città nell'occasione di un attentato ai danni dello stesso. Fu uno scrupoloso amministratore della sostanza famigliare.*Testò del 1842, legando notevoli somme pei poveri di Sacco, di Roveredo ed altre terre ivi presso.

1797

27 settembre 1871 in Vigolo Vattaro

Domenico Bossi Fedrigotti

Del 1777 gli fu riconfermata dal vescovo di Trento l'investitura della decima di Sacco. Testò a marzo 1785.

1723

1785**

Federigo de Bosi

1545

Alfonso Bossi Fedrigotti

Addetto all'austriaco Ministero di Agricoltura.

1839

Federigo Bossi Fedrigotti

Erede di Lodovico, ciambellano dell'imperatore d'Austria, capitano degli Ussari, cavaliere dell'Ordine di Malta, deputato alla Dieta Tirolese e al Consiglio dell'Impero, sindaco del comune di Sacco e presidente di varie associazioni territoriali. Sposato con la principessa Leopoldina Lobkowitz, dama della Croce stellata e dama di palazzo dell'imperatrice, ebbe cinque figli: Fedrighello (1865-1904), Ferdinando (1866-1956), Maurizio, frate francescano (1867-1931), Giuseppina (1864-1944), Immacolata, suora benedettina (1870-1940).Federigo nella Rovereto Digital Library

1834

Leopoldina di Ferdinando principe Lobkowitz, duca di Raudnitz, di Maria principessa Lichtenstein (1863)

1902

Elisabetta Bossi Fedrigotti

Pietro Frisinghelli

Pietro Modesto Bossi Fedrigotti

della linea Ochsenfeld, prese in moglie Caterina figlia di Abramo Barone Fedrigazzi, signore di Nomi. L’evento che distinse la sua attività fu l’acquisizione, nel 1753, del Feudo Postale, cioè il subappalto del servizio postale tra Calliano e Torbole, che tenne fino alla Prima Guerra mondiale. Tale investitura feudale ereditaria si rivelò un’ingente fonte di guadagno, almeno fino all’avvento delle ferrovie, quando iniziò progressivamente a perdere la sua rilevanza. Nel 1761 il Principe Vescovo di Trento Alberti d’Enno gli confermò anche l’investitura della Decima di Sacco. In occasione dell’ingresso di suo figlio Pietro Francesco nell’Ordine dei Cappuccini, rifabbricò a sue spese un convento diroccato a Condino e lo mise a disposizione dell’Ordine. Offrì alla Congregazione di Carità di Sacco la somma di 3.400 fiorini e al convento delle monache Agostiniane 1.000 fiorini. Nel 1753 costruì quello che venne ritenuto il più grande filatoio della Valle Lagarina. Pietro Modesto fu protettore delle Belle Arti e ristrutturò il Palazzo di Sacco, sede della loro abitazione. Il patrimonio mobiliare e fondiario raggiunse in quegli anni la massima estensione. Pietro Modesto ebbe cinque figli: Giovanni, Domenico, Pier Francesco, Margherita e Giuseppe Maria, suoi eredi furono Giuseppe Maria e il nipote Gianpietro; il patrimonio fu spartito equamente tra i due eredi nel 1785. Nel 1790 furono creati entrambi conti del Sacro Romano Impero dal Vicario Imperiale Carlo Teodoro di Baviera.*

1698

Caterina Aurelia d'Abramo del Barone A. Fedrigazzi, signore di Nomi (3 febbraio 1719)

1766*

Giuseppe Fedele Bossi Fedrigotti

Sposato con Augusta figlia di Ferdinando dei Baroni Buffa di Castellalto e di Augusta Thun di Valsassina-Hofer. Diede nuovo impulso economico ai benefici e legati istituiti dalla sua famiglia, fece decorare di affreschi la Chiesa della Santissima Trinità. Fu rappresentante presso la Dieta di Innsbruck e ottimo amministratore del patrimonio famigliare. Giuseppe Fedele e Augusta ebbero un unico figlio di nome Giovanni che morì adolescente.*Testò nel dì 9 gennaio del 1837, lasciando grossi legati per gli indigenti di Sacco e della natale sua Roveredo.

1790

1837*

Augusta di Ferdinando dei baroni Buffà, signori di Casalato, e d'Augusta de' conti Thururn Valsassina Offer

Susanna Bossi Fedrigotti

Eliseo Giorgi (1683)

Benvenuto/a? de Bosi

Testò nel 1493 (Arch. del Com. di Sacco) / (1497?)

Pietro Francesco Antonio Bossi Fedrigotti

26 ottobre 1762

29 maggio 1764

Maria Josè Bossi Fedrigotti*

1951*

Bossi Fedrigotti di Belmonte

Bue d'oro coronato rampante in campo rosso. Cimiero; elmo aperto di fronte, sormontato dal bue d'oro rampante coronato, per diploma di Sigismondo, arciduca al Tirolo, concesso nel 1666 a Gerolamo Fedrigotti Belmonte.

Carlo Bossi Fedrigotti

1848

Giuseppe Bossi Fedrigotti

Giulia dei Cavalcabò

1761

Caterina Bossi Fedrigotti

Giovanni Madernini suo cugino

Pietro Domenico Eusebio Bossi Fedrigotti

5 marzo 1773

Guglielmo Bossi Fedrigotti

Consigliere aulico, Presidente di Tribunale, Capitano della provincia del Tirolo, Presidente della Dieta Tirolese e cavaliere Mauriziano.

Giovanna dei Klebelsberg

1825

Giovanni Bossi Fedrigotti

Elena dei Vicentini, figlia del Magnifico Pellegrino, nobile di Sacco. Era già vedova.

1590*

Elena dei Vicentini (1615)

Giovanni de Bosi

Con diploma del 1592 Ferdinando d'Austria riconosce la documentata sua discendenza dalla famiglia Bossi di Milano, confermandolo nella sua nobiltà. Fu il primo che si firmasse Bossi Fedrigotti, mentre gli avi suoi, come dagli atti di famiglia e del Comune di Sacco, non portavano altro cognome che l'antico (Pellegrino Del Bosso, an. 1429; Fredrigo fu Giovanni Del Bos, an. 1535, ecc.), terminando al cadere del secolo XVI collo stabilirsi il nuovo di Fedrigotti. Testò il dì 28 novembre del 1601.

a Elisabetta dei Maderninib Susanna degli Antonelli da Limone

Giovanni de Bosi

Giampaolo Bossi Fedrigotti*

1943*

2017*

Maria Maddalena Bossi Fedrigotti

27 maggio 1775

Giovanni Maria Bossi Fedrigotti

1763

Teresa Bossi Fedrigotti Belmonte

Teresa Maria Gioseffa Bossi Fedrigotti

8 agosto 1771

4 luglio 1772

Carlo Bossi Fedrigotti

1772

Margherita Stanchina Dalla Torre di Pejono

Giuseppe Bossi Fedrigotti

Indefesso negli studi, e specialmente nelle scienze agricole; scrisse e pubblicò diversi e lodati lavori intorno ad esse. Fu membro dell'Accademia degli Agiati. Visse i migliori anni suoi nelle città di Vienna, di Milano, di Londra e di Parigi.

1830

1866

Maria Leopoldina Bossi Fedrigotti

5 agosto 1907

Conte Cavallo Trapp?

2005*

Antonio Bossi Fedrigotti

6 agosto 1901

Giuseppa Bossi Fedrigotti

Angelo dei Rosmini nobile tirolese

Luigi Bossi Fedrigotti

1859

1860

Maria Bossi Fedrigotti

23 maggio 1890

Luigi Gaetano Maria Bossi Fedrigotti

17 agosto 1764

1817*

Francesca contessa dei Bortolazzi (28 novembre 1787)

Teresa Bossi Fedrigotti

Fu dama d'onore della duchessa di Parma Maria Luigia Borbone.

1829

Giuseppe Massimo Marco Bossi Fedrigotti

11 maggio 1787

27 giugno 1788

Antonio Bossi Fedrigotti

Uomo di merito assestato e di ferrei propositi. Testava il di 4 agosto 1675, facendo amministratore de' beni suoi Giovanni, il maggiore dei suoi figli, quantunque di soli 21 anni. La moglie Teresa testò nel 1691, 24 luglio.

1624

Teresa dei nobili Parolini di Roveredo (1650)

1675**

Filippo Bossi Fedrigotti

Presidente della società agraria di Roveredo, Membro della Imperiale di Vienna e di più altre italiche, di Francia e di Germania; rappresentò nei Congressi internazionali di Parigi, di Milano, ecc. il proprio Governo. Segretario com'era presso il Ministero d'Agricoltura della propria nazione.

1838

Antonio Bossi Fedrigotti

1596

Federigo Bossi Fedrigotti

Fece erede universale della propria sostanza il fratello Giovanni.

1667

Margherita dei nobili Cavalcabò (31 gennaio 1682)

1723**

Marianna Bossi Fedrigotti

1770**

1836**

Barone Giuseppe Taxis

Dama della Croce Stellata.

Camillo Bossi Fedrigotti

Teresa Fischnaller

1783

Bossi Fedrigotti di Campobovio (Oxenfeld/Ochsenfeld)

Lo stemma della famiglia Bossi Fedrigotti di Ochsenfeld del 1790 è diviso in quattro parti: nella prima parte su sfondo d’argento, è riportata una fenice; nella seconda parte su sfondo azzurro, compare una lira d’oro; nella terza parte, su sfondo azzurro, c'è un caduceo d’oro (verga con due serpenti simmetricamente intrecciati e due ali aperte alla sommità: simbolo di prosperità e di pace, era attributo degli araldi e di Mercurio, in qualità di messo di Giove; è oggi l'emblema dell'ordine dei medici); nella quarta parte su sfondo d‘argento, compare un pioppo fogliato, su di un terreno erboso, davanti al quale passa un bue, nel centro su una base di colore verde è impresso un corno da postiglione legato con catenella d’oro. Il motto è: Virtute e prudentia. Sono presenti i cimieri: un’aquila nera, il corno dello scudo, il caduceo dello scudo e la lira dello scudo.*

Pier Francesco Bossi Fedrigotti

Facevasi cappuccino col nome di Giovanni Pietro. Fu professore di eloquenza nel seminario di Trento.

1726

Federico Bossi Fedrigotti

18 marzo 1906

Maria contessa van der Straten

1966*

Francesco Bossi Fedrigotti (a)

1693

1694

Marina Bossi Fedrigotti

Testò il 18 settembre 1769.

Pietro Pancrazio Campi di Monte Santo da Lavis

13 ottobre 1775

Pellegrino de Bosi

La tomba della moglie, ch'era quella ad un tempo della famiglia, esiste ancora nella chiesa parrocchiale.

Donata dei Donacini di Sacco

Giovanna Bossi Fedrigotti

1828

Marchese Dondi Dall'Orologio di Padova

Giovanni Antonio Bossi Fedrigotti

Premorto al padre.

1689

Giuseppe Maria Bossi Fedrigotti

Sposò la baronessa Lucrezia Betta dal Toldo, da cui ebbe tre figli Luigi, Federigo, Marianna (che sposò nel 1792 il barone Giuseppe de Taxis di Bordogna). Nel 1777, quale rappresentante dell'imperatrice Maria Teresa tenne a battesimo il figlio del nobile Giacomo Battisti. Fu rappresentante dinastiale della Giurisdizione dei Castelbarco, arbitro in diverse vertenze. Fece costruire un ponte di pietra ad un solo arco sul fiume Adige, che a causa di un'innondazione crollò prima di essere inaugurato, per tanto dovette a proprie spese recuperare il materiale caduto nel fiume. Nel 1801 acquistò dalla comunità di Sacco la chiesa della Santissima Trinità con annessa la Cappella dedicata alla Madonna di Caravaggio che restaurò. Con atto notarile del 7 ottobre 1812 istituì una Primissaria perpetua a favore del parroco di Sacco e della popolazione del paese. Si distinse per la sua attività di benefattore.*Testò il 15 novembre 1812.

1728

1817*

Lucrezia baronessa Betta Dal Toldo (11 febbraio 1760)

Antoniolo de Bosi

Nel 1464 fu ricordato nelle divisioni della paterna eredità. Negli atti comunali di Sacco è chiamato il Magnifico Antoniolo Del Bos. Dietro il paterno esempio, si confermò la destinazione delle decime ricordate, in beneficenza per la festa e confraternita di S. Giovanni di Sacco e di S. Tommaso di Roveredo. Testò l'11 agosto 1493, facendo erede universale Giovanni figliuol suo. Il 27 luglio 1486 comperò casa a terra sotto la Chiesa di Sacco, da ?entagma (l’attuale palazzolo).

Caterina dei Mauri di Gelmona

Margherita Bossi Fedrigotti

Nobile Gio. Antonio Rosmini Serbati

Nicolò Bossi Fedrigotti

1871

Maurizio Bossi Fedrigotti

Religiosa Benedettina.

1870*

10 gennaio 1940

Antonia de Bosi

Giovanni Bonfioli Cavalcabò

Antonio Bossi Fedrigotti

1694

Caterina dei Cavalcabò

Gerolamo Bossi Fedrigotti

Laureato in filosofia e medicina a Padova. Sigismondo d'Austria, con diploma del 1665, riconosce la sua discendenza dai Bossi di Milano, aggiugnendogli il predicato di Belmonte.

Rica Bossi Fedrigotti

20 gennaio 1620

Susanna Bossi Fedrigotti

Testò nel 1684, 23 aprile.

Fedrighello Bossi Fedrigotti

Amministratore della sostanza famigliare, sposato con Leopoldina Schloissnigg, dama della Croce stellata ebbe due figlie: le contesse Sofia e Maria.Fedrighello nella Rovereto Digital Library

1865

Leopoldina Schloissnigg

19 maggio 1904

Alfredo Bossi Fedrigotti

Maria Luisa Pappa

Giovanni de Bosi

Ricordato in una carta del 1509.

Giovanni Bossi Fedrigotti

La moglie testava nel 1803, 27 dicembre.

17 giugno 1722

Gioseffa di Antonio dei Bossi Fedrigotti Belmonte, e di Caterina dei Bonfioli Cavalcabò di Sacco (1751)

1759

Guglielmina Bossi Fedrigotti

Josef von Hliatiroströn

Luigia Bossi Fedrigotti

1870

Maria Bossi Fedrigotti

1841

Guglielmo Stanger Tenente Colonnello

Giacomo Bossi Fedrigotti

a Cassandra dei citati Cavalcabòb Margherita pure dei Cavalcabò

Federigo de Bosi

È investito, col fratello Agostino, delle decime della campagna di Sacco, a titolo di feudo ereditario maschile, dal principe vescovo Bernardo Clesio, con atto del 25 ottobre 1537.

Giuseppina Bossi Fedrigotti

Giuseppina nella Rovereto Digital Library

1864

9 maggio 1944

Nicolao del Buoso

Detto dal Buoso. Viveva in Sacco, antichissima terra lungo l'Adige presso Roveredo, riparatosi colà per causa di politiche fazioni. Ivi morì nel 1434, come da un atto di quell'anno del notaio Cristoforo da Cesena nell'archivio civico di Roveredo. Parrebbe al Tiraboschi (non lo storico illustre, ma Gian Carlo cremonese ne' suoi Cavalcabò), vi si rifuggisse per l'uguale motivo un ramo dei Cavalcabò di Cremona, donde quelli di Sacco legatisi quindi in parentela, come vedremo, coi Fedrigotti. Non è questi a confondersi con Nicolò Bossi da Sarario presso il conte Alessandro Sforza di Pesaro, ratificatore della lega contratta in Venezia il 30 agosto 1434.

11 novembre 1434

Ferdinando Bossi Fedrigotti

Ciambellano di corte, cavaliere dell'Ordine di Malta, capitano di cavalleria, sposato con Maria dei conti Waldstein Wartemberg, ebbe due figli: Federico (1906-1996) e Maria Leopoldina (1907-2005).*Ferdinando nella Rovereto Digital Library

1866

Maria Contessa Waldstein

1956*

Lodovico Bossi Fedrigotti

Ebbe 11 figli: Giovanna, Teresa, Giuseppe, Pietro Modesto, Augusta, Fedrigo, Clotilde, Filippo, Alfonso, Maria e Lodovico (nato dopo la morte del padre).*

20 maggio 1799

Giuseppina di Giovanni dei Rosmini, e di Teresa Comelate dei Campbel of Mamore (6 aprile 1827)

18 febbraio 1842

Gerolamo Bossi Fedrigotti

1661

Augusta Bossi Fedrigotti

10 febbraio 1885

Leonardo Schöner (9 giugno 1914)

Clotilde Bossi Fedrigotti

23 agosto 1836

Barone Bernardo D'Eichlaal Ciambellano e Capitano bavarese

15 maggio 1855

Gerolamo Bossi Fedrigotti (b)

Primo figlio della seconda moglie, si staccò dalla famiglia ed eresse, quale capostipite, la linea dei Bossi Fedrigotti di Belmonte, sposando nel 1606 Livia dei nobili di Cavalcabò.*

Livia dei nobili Cavalcabò (1606)

Giovanni Bossi Fedrigotti

Ottenne la cittadinanza onoraria ed ereditaria di Isera, Molina Ravazzone, Brancolino e Pomarolo. Edificò una cappella alla Madonna di Caravaggio nella Chiesa della Trinità, quale voto per preservare la borgata di Sacco dall’invasione francese, del 1703.* Bramò sull'altare questa epigrafe votiva, ma senza il proprio nome: D. O. M. Deiparæ Virginis Mariæ de Caravaggio. Præcibus et meritis patria ab oste Gallo servata, A. MDCCIII, ex voto dicatum.I guadagni ricavati dall’attività mercantile consentì a Giovanni, erede della famiglia, di ampliare il patrimonio fondiario. Ma il grande artefice delle ricchezze, sia in termini di patrimonio immobiliare che in termini di capitali fu Pietro Modesto, figlio ereditario di Giovanni.*

1653

Margherita dei nobili Cavalcabò (31 gennaio 1682)

1723*

Fedrighello de Bosii

Nel 1461, 7 giugno, ebbe questi dalla repubblica di Venezia, probabilmente per qualche benemerenza, la decima della campagna di Sacco per sè e pei figli (Atti dell'Arch. di Roveredo), ma che il padre legava nel proprio testamento (12 giugno 1461) a cause pie della terra natale. Era suo contemporaneo, come risulta dal Bonelli (Notizie intorno a S. Adelpreto), un Giovanni Bossi milanese, canonico e vicario della Chiesa di Trento dal 1445 al 1447.

Giovanni Vincenzo Maria Bossi Fedrigotti

Designato come erede dal prozio Giuseppe Maria, viene ricordato per i suoi numerosi viaggi all'estero e per essere stato un ottimo musicista, morì a Roma a soli 33 anni, lasciando la sua sostanza al fratello Giuseppe Fedele.*Fu il primo dei Fedrigotti che lasciasse la terra natia, trattenendosi lungamente nelle capitali città. Fu quindi a Vienna, a Pietroburgo, a Londra, e va dicendo.

1794

1828*

Maurizio Bossi Fedrigotti*

1946*

2017*

Teresa Margherita Maddalena Bossi Fedrigotti

19 giugno 1767

8 giugno 1768

Luigia Ginevra Bossi Fedrigotti

1792

1879

Federigo Giovanni Antonio Maria Bossi Fedrigotti

27 maggio 1769

29 giugno 1770