I Goti
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Transcript
I Goti
Federico Patitucci
I Goti (in latino Gothi o Gothones) furono una federazione di tribù germaniche orientali che invase l'Europa centro-meridionale nell'ultimo periodo dell'Impero romano. A ondate sbarcarono sulle coste del Mar Baltico e da qui si spinsero a sud imponendosi sulle popolazioni che trovarono sul loro cammino. Arrivati a contatto con il mondo romano nella zona della foce del fiume Danubio e del Regno del Bosforo Cimmerio furono a più riprese nemici dei vari imperatori e a volte alleati contro altre popolazioni barbariche nel corso di tutto il III e IV secolo. Sappiamo che la tribù venne divisa in Visigoti (ramo occidentale) e Ostrogoti (ramo orientale) e in Gepidi (ramo settentrionale). Nel IV e V secolo furono spinti a occidente dagli Unni e, dopo la fine dell'Impero romano d'Occidente (476), fondarono i regni romano-barbarici visigoto, grosso modo tra le attuali Francia e Spagna, e il regno ostrogoto, che comprendeva l'Italia e la penisola balcanica nordoccidentale.
Chi furono i Goti?
Francesco Galizia
Il potere del thiudans si estendeva anche alle tribù sottoposte al controllo dei Goti, i re di queste tribù prendevano parte alle deliberazioni e ai consigli di guerra con il Thiudans
l'organizzazione giuridica era estremamente arcaica, i goti non avevano leggi scritte, il re poteva giudicare i sudditi in base a tradizioni e consuetudini, ma i modi più comuni di fare giustizia erano la Faida e l'Ordalia
Il re, detto Thiudans, accentrava presso di se tutto il potere, era infatti la massima figura religiosa e militare.Alla carica di re poteva accedere solo chi apparteneva alla antica e nobile stirpe degli Amali, che secondo la tradizione discendeva dal dio Gaut.
I Goti erano organizzati in famiglie , che si univano a formare dei clan, che si alleavano per formare una tribù, i clan erano uniti sotto il comando di un re
Politica gota
Daniele Puglisi
I Romani e Goti ebbero una relazione complessa. Le interazioni tra i due popoli iniziarono nel III secolo d.C quando i Goti iniziarono ad essere coinvolti in conflitti lungo i confini dell'Impero Romani. Uno degli eventi più significativi fu la battaglia di Adrianopoli nel 378 d.C in cui i Romani furono sconfitti dall'esercito germanico guidato da Valente. Successivamente i Goti entrarono a far parte dell'esercito come federati e si stabilirono nelle provincie romane ma questo non fermò i conflitti. Un’ altra fase molto importante fu la migrazione dei Goti verso l’Occidente nel IV e V secolo d.C che portò al saccheggio di Roma da parte dei Visigoti guidati dal comandante Alarico. In generale, la relazione tra Romani e Goti era caratterizzata da una combinazione di conflitto e collaborazione, con i Goti che interagivano con l'Impero Romano in vari modi, sia come alleati che come avversari, contribuendo alla complessa storia dell'Europa durante l'età tardo-antica.
Le interazioni con i Romani
Federico Patitucci
La cultura di Wielbark era una cultura pre-letteraria germanica che fiorì nell'Europa settentrionale e orientale durante l'età del ferro, in particolare tra il I secolo a.C. e il V secolo d.C. Questa cultura era associata principalmente alla popolazione dei Goti, e il loro territorio si estendeva in aree corrispondenti a parti dell'attuale Polonia, Bielorussia, Ucraina e Russia. Ma è possibile parlare realmente di una cultura gota? In realtà, almeno fino al loro stanziamento sul Mar Nero, una vera e propria cultura gotica non si sviluppò mai. Come abbiamo visto, sarebbe il caso di parlare, più che altro, di una grande federazione germanica di tribù, capace, grazie ad un fortissimo spirito di assimilazione, di coalizzare gruppi diversi, uniti da necessità migratorie o di saccheggio.
La Cultura Gota
Federico Patitucci
Culto
insediamenti
armamento
ceramica
Sepolture
Le Caratteristiche della cultura di Weilbark
Solo raggiunte le coste del Mar Nero settentrionale, i Goti si mescolarono ai gruppi nomadi locali di cultura scitica e sarmatica (in particolare Alana) e alle popolazioni autoctone della costa del Mar Nero, di matrice culturale greco-romana, costituendo una parvenza di stato tribale, retto da potenti gruppi aristocratici dediti al commercio di pelli, pellicce, legname efibula pesce. Diedero così luogo, finalmente, ad una cultura gota, in continuità comunque con le precedenti culture della regione, e, mescolandosi con la popolazione locale
Federico Patitucci
Il Cristianesimo fu un elemento completamente esterno sia alla cultura germanica che a quella sarmatica e divenne l'elemento più unificante e caratterizzante della cultura gotica identificandosi nell’arianesimo cristiano. La grande opera di evangelizzazione, si deve comunque a un monaco goto, cresciuto a Bisanzio: Ulfila. Ulfila era stato consacrato vescovo addirittura da uno dei maggiori leader della corrente ariana, Eusebio di Costantinopoli e, all'inizio del IV secolo, anche grazie alla sua traduzione del Vangelo in lingua gotica, la sua predicazione ottenne un enorme successo tra la nobiltà stanziata sul Mar Nero e, conseguentemente, tra tutti i guerrieri legati ai nobili attraverso vincoli di "sippe" (sebbene, molto spesso, il Cristo degli Ariani venisse scambiato come un eroe leggendario, sul modello delle divinità del Walhalla), tanto che i Goti divennero essi stessi i maggiori evangelizzatori di tutto il mondo germanico.
Il Cristianesimo ed i Goti
L’arte gota è un’arte di sintesi poiché racchiude varietà di influenze, eredità romana, tradizioni bizantine e germaniche. Infatti il termine stesso “arte gota” ha principalmente un significato geografico. L'effetto del germanico si vede nelle tecniche di lavorazione dei metalli, ma l'ornamento di questi pezzi, in particolare una collezione di corone e croci ingioiellate conosciute come tesoro di Guarrazar, non deve nulla alle tradizioni artistiche germaniche.
L'arte gota
Alessia Amato
Di ispirazione romanico-bizantina, l’architettura gota dà edifici imponenti, tozzi con spessi muri in pietra scolpita, di solito religiosi. Questo è almeno il caso delle poche chiese rurali che sono sopravvissute fino ad oggi. Tuttavia, il loro stile si è sviluppato nei secoli successivi e i principali esempi rimasti sono per lo più rurali e spesso fatiscenti. La decorazione scolpita, che mostra un ritiro dall’arte figurativa a rappresentazioni più astratte, occupa pilastri e colonne, capitelli e imposte. Gli scultori lavoravano anche piatti sui capitelli che assumono, a tale scopo, la forma di una piramide tronca rovesciata. Sono anche rappresentati motivi floreali o animali, come uccelli che beccano l’uva, ma anche scene dell’Antico Testamento. .
L'architettura gota
Alessia Amato
Alcune delle caratteristiche della loro architettura sono:
- Generalmente in pianta basilicale, a volte una pianta a croce greca o, più raramente, una combinazione dei due. Gli spazi sono altamente compartimentati.
- Archi a ferro di cavallo senza chiavi di volta.
- Un abside esterno rettangolare.
- Utilizzo di colonne e pilastri con capitelli corinzi dal design unico.
- Pareti di blocchi bugnati, alternati occasionalmente con mattoni romani.
- Decorazione comunemente di motivi animali o vegetali.
L'architettura gota
Alessia Amato
Dario Micale
La lingua Gotica
La lingua gotica fa parte della famiglia indoeuropea. È la lingua germanica di più antica attestazione e i più antichi documenti in gotico risalgono a prima del IV secolo. Il più ampio corpo di documenti che ci resta é dovuto dalla traduzione dal greco al gotico da parte del vescovo ariano Ulfila, il capo di una comunità di cristiani visigoti nella provincia romana di Moesia. Tra i documenti tradotti da Ulfila possiamo trovare il Codex Argenteus, contenente un'ampia parte dei quattro vangeli. Il vescovo, prima di tradurre, dovette scrivere l'alfabeto gotico. Perciò prese diciotto lettere dall'alfabeto greco, cinque da quello runico, una da quello latino e un'altra da una lingua locale.