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Transcript

Furti d'arte

L'ATLETA DI FANO

Da Lio Elena, Menoncello Marco, Pizzato Beatrice, Tronchin Sofia, Vesco Zoe

DESCRIZIONE DELL'OPERA

RITROVAMENTO DELL'OPERA

01

02

INDICE

IL FURTO DELL'ATLETA DI FANO

LEGISLAZIONE

03

VICENDE GIUDIZIARIE

04

VI-II sec. a.C. (Lisippo 340 a.C?) bronzo 151,5 cm ( larga 70 cm e profonda 28 cm)

DESCRIZIONE DELL'OPERA

- Oltre al bronzo, che venne lavorato tramite la tecnica di fusione a cera persa, furono utilizzati nella sua realizzazione anche altri materiali come il rame per i capezzoli e la pasta di vetro colorata degli occhi, ora mancanti.- mancanza di altri elementi come la parte inferiore ai polpacci - peso poggia sulla gamba destra, e sinistra piegata (si desume) - ad aggiungersi alla posa ad S che prende il busto, per via dello sbilanciamento del peso, vi è il collo, il quale insieme alla testa sono leggermente piegati verso destra andando a formare nell’insieme una posizione antitetica, tipica delle sculture di Lisippo - capelli corti e ondulati - giovane atleta vittorioso nel momento dell’incoronazione con una corono di olivo selvatico, tipica delle premiazione ad Olimpia - gruppo scultoreo posto in un santuario greco-panellenico a Olimpia (?) -

'Non c'è parola latina per rendere il greco symmetria, che egli osservò con grandissima diligenza sostituendo un sistema di proporzioni nuovo e mai usato alle statue "quadrate" degli antichi' - Plinio il Vecchio

IL RITROVAMENTO

1°RITROVAMENTO

- Nel 1964 la statua viene recuperata a largo di Pedaso (Marche) da un peschereccio. - La statua non viene denunciata e la proprietaria la ripone prima nel sottoscala di casa e poi in un campo di cavoli.

1°TUTELA

- L'Atleta di Fano viene acquistato dai cugini Barbetti (Pietro, importante imprenditore di Gubbio, Giacomo e Fabio). - Pietro Barbetti nasconde l'opera nella canonica di Fano, con l'aiuto di don Giovanni Nagni.

- La voce del ritrovamento si sparge, tutt gli abitanti vengono a sapere della scoperta, ma viene ritenuta un falso. - L'opera viene venduta ad un antiquario di Milano e successivamente ad altri compratori all'estero.

La perpetua della canonica di fano deniuncia in forma anonima alle autorità fanesi la presenza della statua nella canonica. Cominciano le indagini e poi il processo agli occultatori.- La statua, tramite transizioni illegali, viene comprata nel 1971 da Heinz Herzer, un commerciante d'arte di Monaco, che si occupa del restauro e ne scopre l'autore: Lisippo.

L’opera è stata acquistata illegalmente dal Getty Museum

Non è possibile accertare se la statua sia stata rinvenuta in acque italiane o internazionali

VICENDE GIUDIZIARIE: CONTESA TRA ITALIA E USA

La contesa fra le autorità italiane e quelle statunitensi riguardo l’Atleta di Fano è una questione tanto delicata quanto complessa, in quanto coinvolge non solo l’aspetto giudiziario ma anche quello etico.La disputa ruota attorno al fatto che l’opera, ritrovata da una nave battente bandiera italiana, è stata poi venduta, messa a disposizione sul mercato nero e illegalmente acquistata dal Getty Museum (Los Angeles) nel 1977 per 4 milioni di dollari. Vari governi italiani anche assieme alla regione Marche, specie negli ultimi anni hanno reclamato il ritorno della statua in Italia, ma il museo americano ha sempre replicato negativamente. I motivi di contrasto:

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L'America rifiuta la restituzione dell'Atleta di Fano

VICENDE GIUDIZIARIE: CONTESA TRA ITALIA E USA

Gli Stati da cui le opere trafugate provenivano chiesero al museo la restituzione di esse: all’Italia furono accordate prima 26, poi (in seguito alla minaccia di embargo) 40 delle 52 richieste, e l’Atleta di Fano non era fra quelle destinate al ritorno in patria.

Il processo

La procura di Pesaro inizò per conto del Ministero dei beni e delle attività culturali un procedimento giudiziario per la restituzione dele opere negate dal Getty Museum.

Un ritorno è possibile?

Nonostnte la sentenza della Corte di Cassazione, che stabiliva la proprietà italiana del bronzo, ancora oggi il Getty Museum rifiuta la restituzione dell'Atleta di Fano

Legge 1 Giugno 1939, n.1089

TUTELA DELLE COSE D'INTERESSE ARTISTICO O STORICO

Art. 1

Sono soggette alla presente legge le cose, immobili e mobili, che presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnografico [...]. Non sono soggette alla disciplina della presente legge le opere di autori viventi o la cui esecuzione non risalga ad oltre cinquanta anni.

Art. 30

1. Il proprietario e chiunque a qualsiasi titolo detenga una delle cose che abbiano formato oggetto di notifica a norma degli articoli precedenti è tenuto a denunziare al Ministro della pubblica istruzione ogni atto, a titolo oneroso o gratuito, che ne trasmetta, in tutto o in parte, la proprietà o la detenzione. [...]

Art. 35

1. È vietata l'esportazione dallo Stato delle cose indicate nell'art.1 quando presentino tale interesse che la loro esportazione costituisca un ingente danno per il patrimonio nazionale tutelato dalla presente legge.

Art. 36

1. Chiunque intenda esportare dallo Stato cose di cui allo art.1 deve ottenere licenza. 2. A tale scopo deve fare denunzia e presentare all'ufficio di esportazione le cose che intende esportare, dichiarando per ciascuna di esse il valore venale. [...]

FINE

Grazie per l'attenzione

Il Getty Museum ribatté alla sentenza della Cassazione con un comunicato stampa affermando che «qualsiasi ordine di confisca è contrario al diritto statunitense e internazionale». Ancora oggi continuano le richieste di restituzione dell’Atleta di Fano, rimasto a Los Angeles. Gli USA sostengono che la scoperta accidentale da parte di cittadini italiani non rende la statua un oggetto italiano; l’Italia ribatte che l’acquisizione illecita da parte del Getty Museum non può rendere l’opera un bene di proprietà americana. La questione dunque continua, e continuerà fino a quando non sarà stabilito in comune un punto fondamentale: quale criterio permette il legittimo possesso di un’opera d’arte a una parte piuttosto che all’altra?

Viene iniziato presso la procura di Pesaro un procedimento giudiziario per la restituzione delle opere negate per conto del Ministero dei beni e delle attività culturali. Nel 2010 viene ottenuto il sequestro dell’Atleta di Fano, a cui i legali rappresentanti del Getty Museum hanno risposto con numerosi ricorsi, sempre respinti, e nel 2018 la sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito che il bronzo è di proprietà dello Stato Italiano.