Don Abbondio e i Bravi
Giulia Bertan
Created on January 30, 2024
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Transcript
Don abbondio e i bravi
Libro game
Di Giulia Bertan, Giordano Maritani, Matteo Arceri e Bianca Cioata
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Continuazione Giulia e Matteo
Continuazione Bianca e Giordano
Uno dei due bravi chiamò don Abbondio e lo fissò, e gli chiese cosa voleva dirgli. E il Bravo in tono minaccioso gli chiese se aveva intenzione di sposare Renzo e Lucia. Don Abbondio impaurito disse che non poteva violare una richiesta, essendo al servizio della comunità per via di alcuni semplici litigi. I Bravi insistettero e il povero Don Abbondio con voce calma disse di provare a mettersi nei suoi panni e che personalmente non cambiava niente a lui, ma in fondo quello era il suo lavoro e non poteva rifiutare una richiesta del genere. I Bravi infastiditi dal continuo parlare di Don Abbondio dissero che se la situazione si doveva risolvere a parole loro sarebbero spacciati e quindi gli intimarono di non fare il matrimonio e se si farà ci saranno gravi conseguenze, il secondo proseguì porgendo i saluti di Don Rodrigo. Rimase nella testa di Don Abbondio il nome del signor Rodrigo, chiese ai Bravi un suggerimento. I Bravi gli risposero che era un suo problema e di non far parola di quello che gli avevano detto, altrimenti gli avrebbero fatto del male. I Bravi gli chiesero cosa doveva riportare al signor Rodrigo e lui gli disse che sarebbe stato agli ordini. I Bravi augurarono la buonanotte a Don Abbondio prima di andarsene, e lui che prima sarebbe scappato voleva prolungare la conversazione e le trattative. Ma i Bravi senza più dargli udienza se ne andarono, e il povero Don Abbondio rimase a bocca aperta per poi continuare il suo cammino.
Riassunto
Per una di queste stradicciole tornava dalla sua passeggiata Don Abbondio. Talvolta, tra un salmo e l'altro, chiudeva il breviario tenendovi dentro il dito della mano, e messa poi dietro la schiena, proseguiva il suo cammino buttando, con un piede, i ciottoli che facevano d'imcampo nel sentiero. Alzava il viso e girati gli occhi li fissava alla parte di un monte. Recitato un altro sqcuarcio, giunse a una voltata della stradetta dove alzava sempre gli occhi dal libro, e guardava avanti. Dopo la voltata la strada correva dritta e si divideva in un ipsilon: quella a destra saliva verso il monte e l'altra scendeva nella valle. I muri interni delle due viottole terminavano in un tabernacolo. Voltata la stradetta vide una cosa che non avrebbe voluto vedere. Due uomini stavano l'uno davanti all'altro, al confluente delle due viottole, uno era a cavalcioni sul muro, con una gamba penzolante e l'altro era in piedi, appogiato al muro, con le braccia incrociate al petto. Avevano intorno alla testa una reticella verde che finiva con un fiocco, dalla quale sbucava un grande ciuffo e due lunchi baffi arricciati. Avevano una citura di cuoio alla quale erano attacate due pistole un piccolo corno con della polvere al petto simile a una collana, un coltello che spuntava fuori da un taschino e uno spadone traforato a lamine d'ottone, forbito e lucente. A prima vista si conoscevano come i De' Bravi. Che i due descritti di sopra stessero ad aspettare qualcuno, ma quel che più dispiacque fu accorgersi, che l’aspettato era lui. Al suo apparire, coloro s’eran guardati dal quale si scorgeva che tutt'e due avevan detto: è lui quello che stava a cavalcioni s’era alzato, l’altro sera staccato dal muro; e tutt’e due si avviavano incontro,fu assalito da mille pensieri. Domandò a se se tra i bravi e lui ci fosse qualche uscita di strada, a destra o a sinistra; gli sovvenne subito di no. Fece un rapido esame, se avesse ma, anche in quel turbamento il testimonio consolante lo rassicurava alquanto i bravi però si avvicinavano, guardandolo, fin dove poteva, se qualcheduno arrivasse; Diede un occhiata, al di sopra del muricciolo un altra strada, nessuno fuorchè i bravi.Tornare indietro o darla a gambe non c'era a tempo. Non potendo schivare il pericolo, vi corse incontro. Affrettò il passo, recitò un versetto, compose la faccia a tutta quiete e ilarità, fece ogni sforzo per preparare un sorriso;quando si trovò a fronte, disse che era pronto; e si fermò. uno di quei due lo chiamò, don Abbondio rispose, alzando i suoi dal libro, che gli restò spalancato nelle mani.
Continuazione di Giordano
Continuazione di Bianca
Continuazione bianca e giordano
Don Abbondio volle continuare a trattare quindi li chiamò, i due si fermarono, si girarono e gli chiesero: <<cosa vuole adesso?>> Don Abbondio riflette prima di rispondere: <<vorrei trattare le faccende un po’ di più.>> Loro presero il discorso come una cosa strana e iniziarono a ridere, cercando di andarsene ancora una volta, ma don Abbondio disse una cosa che fece fermare i due fratelli.
Continuazione di Giulia
Continuazione di Matteo
A quel punto Don Abbondio preso dall’ira disse che non era il modo di aggredire una persona quando quello che stava facendo lui era ancor più sbagliato, nel mentre Lucia cercava di allontanarsi piano piano. Don Abbondio minacciò Don Rodrigo dicendogli che avrebbe detto tutto a Renzo se non gli avrebbe lasciato fare il matrimonio.
Continuazione giulia e matteo
Appena don Abbondio vede che i bravi se ne vanno senza dargli ascolto, lui decide di andare a dormire e a riposare per pensare a come risolvere la situazione.La mattina seguente Don Abbondio decide di andare a fare visita a don Rodrigo per parlargli del matrimonio e cercare di giungere ad un accordo. Appena arrivato Don Abbondio bussò una volta sulla porta di casa, ma non sentendo nessuno ritentò, alla terza volta pensò di tornare a casa e lasciare perdere tutto, ma una voce familiare che proveniva da dentro la casa, lo spronò ad aprire la porta. Appena Don Abbondio aprì la porta venne travolto da un grandissimo stupore, Lucia era con Don Rodrigo e di Renzo non c’era nessuna traccia. Don Rodrigo spaventato da quella visita indesiderata aggredì Don Abbondio dicendo che si doveva bussare prima di entrare e cose simili.
Continuazionedi matteo
Don Rodrigo cacciò Don abbondio, nel medesimo momento Lucia una volta essersi rivestita scappò. Don Abbondio nel frattempo che usciva la vide e corse più velocemente possibile, una volta raggiunta la bloccò e le chiese il motivo per il quale stava tradendo Renzo. Lei le disse che se non si potevano sposare non avrebbe avuto senso stare con lui e quindi aveva deciso di tradirlo. Don abbondio le disse che era un atto vergognoso quello che aveva fatto, dopo di che se ne andò da Renzo ad avvertirlo del fatto. Renzo era furioso e senza controllo prese un coltello di nascosto dal cassetto di fianco e disse a Don abbondio che doveva andare a camminare per calmarsi un po’.Dal cassetto in fianco, poi uscì e inizio a camminare con il coltello in tasca una volta raggiunta Lucia gli conficcò il coltello nel petto molteplici volte per poi suicidarsi con esso.
Continuazionedi giulia
Subito dopo Don Rodrigo cercò di difendersi con qualche scusa inutile, perché Don Abbondio si rivolse subito a Lucia con fare deluso e Lucia spiegò che era tutta colpa di Don Rodrigo che la aveva obbligata per interessi personali. La ragazza chiese chiese subito perdonoe scappò dalla casa, e subito dopo Don Rodrigo chiuse la porta e seguì Lucia, trovandola in chiesa chiedendo subito di essere confessata. Dopodichè Don Abbondio decise insieme a Lucia di andare a parlare a Renzo di quello che era succeso, ed egli capendo che tipo era Don Rodrigo e i suoi interessi perdonò Lucia e insieme al curato organizzò il matrimonio in segreto. Il giorno dopo il matrimonio fu svolto senza alcun intoppo e problema, e di Don Rodrigo nessuno ebbe più traccia e nessuno sapeva dove fosse andato.
Continuazionedi bianca
Don Abbondio a quel punto disse: << Io faccio sposare Renzo e Lucia. Ma voi direte il contrario a Don Rodrigo. >> I De’ bravi non credettero a quello che disse. Dovevano mentire alla persona che li aveva mandati lì apposta, pensarono loro. << E se lui lo scoprisse?>> chiese uno. Poi l’altro chiese: << E noi cosa vinciamo?>> Don Abbondio non sapeva come rispondere alle domande quindi disse che avrebbero continuato il giorno seguente nello stesso posto di quel pomeriggio. I bravi arrivarono nello stesso punto del giorno prima ma si resero conto che era tutta una farsa di don Abbondio per riuscire a far sposare Renzo e Lucia, quando don Rodrigo ne fu a conoscenza si infuriò e tentò di fermare il matrimonio.
Continuazionedi giordano
Don Abbondio chiese ai Bravi se potessero dire a Don Rodrigo che non avrebbe fatto spostare Renzo e Lucia, ma i Bravi rifiutarono immediatamente la richiesta di Don Abbondio dicendogli che loro non c'entrano niente e che si deve risolvere i problemi da solo. Don Abbondio non molto contento della loro risposta se ne andò e cominciò a pensare quale sarebbe stato il metodo giusto per dirlo a Don Rodrigo. Il giorno seguente andò nella villa di Don Rodrigo e bussò, quando Don Rodrigo aprì lui disse scortesemente: << che cosa vuoi? >> lui disse con un tono serio che non vuole far sposare Renzo e Lucia, Don Rodrigo a quella risposta disse che andava bene ma in realtà penso: ‘‘posso convincere i Bravi a portarmi Lucia!’’ poi don Abbondio se ne andò.