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1941-1945

memoria

E' stato un vasto complesso di campi di concentramento e di stermionio situato nelle vicinanze della cittadina polacca.

AUSCHWITZ

Erano considerati una razza inferiore

EBREI

Il giorno della memoria è una rincoreenza internazionale, celebrata il 27 gennaio di OGNI ANNO come giornata per commemorare le vittime dell'OLOCAUSTO. Si celebra questa giornata dall'assemblea delle nazioni unite DEL 1 NOVEMBRE 2005

campi di concentramento

Il campo di concentramento è una struttura carceraria all'apertyo adatta alla detenzione di civili e/o militari. Si tratta solitamente di una struttura provvisoria, adatta b a detenere grandi quantità di persone.

GIORNATA DELLA MEMORIA

DIFFERENZA TRA OLOCAUSTO E SHOAH

Il termine "Olocausto" deriva dal greco-latino ed è prevalente nei contesti anglosassoni, mentre "Shoah" è un termine ebraico più neutro, preferito in paesi non anglosassoni. Entrambi indicano il genocidio degli ebrei sotto il regime nazista. "Olocausto" può risultare ambiguo per la sua associazione con il sacrificio religioso, mentre "Shoah" è considerato più preciso e meno influenzato da interpretazioni religiose

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ricordo

Per ricordare cio che è successo alle vittime dell'Olocausto è stato stabilito il 27 gennaio il Giorno della memoria che è un'occasione per riflettere sulle cause di un dolore passato e allo stesso tempo consolidare le basi perché nel presente e nel futuro non accada più quello che èsuccesso nel passato. È stata scelta questa giornata perché ricorda il giorno del 1945 in cui fu liberato il campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau dall'avanzata dell'Armata Rossa

PERCHÉ RICORDIAMO QUELLO CHE È SUCCESSO??

In classe abbiamo letto questo libro che parla della vita di Liliana Segre, a partire dalla sua infanzia felice ai campi di sterminio e alla ripresa della sua vita dopo la liberazione. Il libro comincia parlando dei suoi affetti e delle sue amiche e le varie attività che la legavano a ogni persona che faceva parte della sua vita. Inoltre parla anche della mancanza della madre che viene percepita da Liliana solo quando inizia a crescere. Nel 1938 entrano in vigore le leggi razziali (in Italia) che si evolveranno insieme a Liliana (crescono in negativo) e lasceranno sempre meno libertà agli ebrei. Nel 1943 Liliana e suo padre scappano da Milano, e si rifugiano in varie zone del nord della Lombardia e arrivano in Svizzera dove verranno arrestati e in seguito portati ai campi di concentramento. Una volta arrivata la separarono dal padre e si sentì persa, intanto passavano i mesi non aveva notizie del padre e decise di chiudersi in se stessa, lasciando fuori ogni tipo di emozione , non volle stringere amicizie per paura di affezionarsi troppo, anche se conobbe due ragazze che le fecero vivere un po' di umanità dentro a quel luogo orribile.

RIASSUNTO DEL LIBRO

Il 1° maggio 1945 le Armate Rosse liberarono i prigionieri del campo che finalmente respirarono un po' di libertà anche se poterono tornare a casa dopo qualche mese. Quando tornò a Milano la trovò distrutta, quando rivide i suoi parenti non si sentì mai totalmente a casa anche perché il padre non era più con lei e la sua casa era stata affidata ad altri. Tornata dal campo Liliana visse un momento strano in cui finì per mangiare più del dovuto come a volersi cibare di tutto quello che le era mancato ad Auschwitz e di conseguenza prese molto peso e la fece stare male. Un'estate i suoi nonni la portano al mare dove incontrò la sua anima gemella Alfredo e tornò a sorridere dopo tanto tempo. Per lui sacrificò la sua carriera e quando divenne madre il dolore respinto nei campi si ripresentò ma Alfredo le restò sempre vicino e piano piano lei riuscì a tornare serena e tranquilla. Ancora oggi che Alfredo non è più con lei resta comunque un punto fisso della sua vita così come lo è suo padre. Lei oggi è senatrice a vita e si impegna a trasmettere ai giovani ciò che ha passato per fare si che gli errori commessi in passato non vengano ripetuti.

RIASSUNTO DEL LIBRO

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Indifferenza, Shoah, leggi razziali, razza, morte

"QUELLO CHE ACCADEVA A NOI EBEREI, AVVENIVA NELL0INDIFFERENZA GENERALE"

"GIRAVO TRA I FANTASMI"

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Indifferenza, Shoa, leggi razziali, razza, morte

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"L'INDIFFERENZA FA MALE"

"NON DOVEVO MAI PERDERE LA SPERANZA"

"COME SE FOSSERO I PADRONI DELLE NOSTRE VITE"

"VIVEVO NELLA PAURA CHE SCOPPIASSE IL TEMPORALE"

"AVEVO 13 ANNI,ANCHE IO AVEVO MOLTA PAURA,MA IN QUEI MOMENTI ANCORA NON CREDEVO CHE POTESSE ESISTERE UN LUOGO COME AUSHWITZ"

Indifferenza, Shoah, leggi razziali, razza, morte

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parole chiave

E FRASI TRATTE DAL LIBRO

"SONO MATTI AD ANDARE IN AMERICA NOI SIAMO ITALIANI E RESTIAMO QUI"

DA TUTTA LA CLASSE

Quello che è successo non dovrebbe mai più succedere,poiché persone che adesso sono ancora vive ma che hanno vissuto mesi nei campi di concentramento hanno perso i loro cari.. e ancora oggi la sera si addormentano con in testa quel pensiero che li perseguita ovunque loro siano, anche durante i sogni loro rivivono i momenti che hanno passato in quel posto che ha tolto loro parte dell’esistenza, forse una piccola parte ma che rimarrà sempre nei loro pensieri e non uscirà mai piú.

la nostra riflessione

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FINE

A.S 2023/2024

classe 3°B