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Maghenzani Alessandro e Savina Alessandro 2P
CONSUMO E PRODUZIONE RESPONSABILI E SOSTENIBILI
AGENDA 2030 

 OBIETTIVO 12

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Obiettivo 12 agenda 2030

Alessandro Maghenzani

Created on January 16, 2024

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Maghenzani Alessandro e Savina Alessandro 2P
CONSUMO E PRODUZIONE RESPONSABILI E SOSTENIBILI

AGENDA 2030 OBIETTIVO 12

2) I soggetti coinvolti sono le imprese, iconsumatori, i capi politici, i ricercatori, gli scienziati, i rivenditori i mass media le agenzie di cooperazione allo sviluppo. E’ necessario per questo obiettivo cosi ambizioso , un approccio di collaborazione tra soggetti attivi nelle filiere, dal produttore fino al consumatore. Ciò richiede inoltre di coinvolgere i consumatori in iniziative di sensibilizzazione al consumo e a stili di vita sostenibili, offrendo loro adeguate informazioni su standard ed etichette, e coinvolgendoli, tra le altre cose, nell’approvvigionamento pubblico sostenibile.

3) L'obiettivo è aumentare i benefici per tutti in termini di benessere, sprecando meno risorse, migliorare il degrado e l'inquinamento. In generale un miglioramento della qualità della vita per tutti.

Il consumo e la produzione sostenibile puntano a “fare di più e meglio con meno”

1)Per consumo e produzione sostenibili si intende la promozione dell’efficienza delle risorse e dell’energia, di infrastrutture sostenibili, così come la garanzia dell’accesso ai servizi di base, a lavori dignitosi e rispettosi dell’ambiente e a una migliore qualità di vita per tutti. La sua attuazione contribuisce alla realizzazione dei piani di sviluppo complessivi, alla riduzione dei futuri costi economici, ambientali e sociali, al miglioramenti della competitività economica e alla riduzione della povertà.

e.

descrizione dell'obiettivo 12

  • 12.1 Attuare in 10 anni programmi sul consumo e sulla produzione sostenibile . I paesi più progrediti devono aiutare nel programma i paesi in via di sviluppo
  • 12.2 Entro il 2030, raggiungere la gestione sostenibile e l'uso efficiente delle risorse naturali
  • 12.3 Entro il 2030, dimezzare lo spreco pro capite globale di rifiuti alimentari nella vendita al dettaglio e dei consumatori . Ridurre le perdite di cibo lungo le filiere di produzione, comprese le perdite post-raccolto
  • 12.4 Entro il 2030, ridurre in modo sostanziale la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclaggio e il riutilizzo dei materiali di scarto
  • 12.5 Entro il 2030, informare la popolazione in tutto il mondo per rendere consapevoli sui temi di sviluppo sostenibile in armonia con la natura. Sostenere i paesi in via di sviluppo a rafforzare la loro capacità scientifica e tecnologica in modo da andare verso modelli più sostenibili di consumo e di produzione

Lo sviluppo economico Target previsti dall'agenda 2030

  • 12.6 Sviluppare e applicare strumenti per ottenere sviluppo sostenibile per il turismo. Promuovere la cultura e i prodotti locali. prodotti localilenco puntato
  • 12.7 Controllare ed eliminare gli incentivi allìutilizzo dei combustibili fossili e inquinanti. per raggiungere l'utilizzo di energia pulita e a basso impatto ambientale sia nei paesi industrializzati sia nei paesi in via di sviluppo.

Il Rapporto ASviS 2022, rispetto al Goal 12 “Consumo e produzione responsabili” dell’Agenda 2030, mette in luce come nella Legge di Bilancio 2022 manchi una visione sistemica per la transizione in questo ambito, mentre sono presenti solo provvedimenti parziali e strumenti vecchi (plastic tax, bonus TV e decoder, intervento bollette).

Nel 2022 il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali ha approvato il Bando Sprechi Alimentari, che finanzia progetti innovativi relativi alla ricerca nel campo dell’etichettatura dei prodotti alimentari, della loro shelf life, dell’imballaggio e della riduzione delle eccedenze alimentari.

REPORT SUI GOAL RAGGIUNTI IN ITALIA nel 2022 OBIETTIVO 12

In merito al tema dei rifiuti, l’Italia fa registrare una costante crescita del tasso di riciclaggio di quelli urbani, il documento segnala però la mancanza di una normativa per la gestione ecocompatibile delle sostanze chimiche e la necessità di ripensare gli interventi per incentivare i consumatori a ridurre l’utilizzo di plastica e imballaggi.

Il Rapporto di quest’anno, dedicato all’analisi di quanto accaduto a livello globale, europeo e italiano da quando è stata sottoscritta l’Agenda 2030, mostra chiaramente che il nostro Paese, al contrario dell’Unione Europea, non ha imboccato in modo convinto e concreto la strada dello sviluppo sostenibile e non ha maturato una visione d’insieme delle diverse politiche pubbliche (ambientali, sociali, economiche e istituzionali) per la sostenibilità” afferma il direttore scientifico dell’ASviS, Enrico Giovannini.

A metà del percorso verso l’attuazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, l’Italia mostra forti ritardi e rischia di non rispettare gli impegni assunti nel 2015 in sede Onu

mettere la protezione e il ripristino della natura al centro delle politiche, rispettare gli accordi internazionali, assicurare la tutela e la gestione sostenibile degli ecosistemi; aumentare al massimo la produzione di energia elettrica rinnovabile

investire in infrastrutture sostenibili, orientare il sistema produttivo verso l’Industria 5.0, potenziare la ricerca e l’innovazione; migliorare il governo del territorio, investire nella rigenerazione urbana e nella transizione ecologica delle città e delle altre aree territoriali; promuovere la sostenibilità ambientale e sociale nella Pubblica amministrazione, coinvolgere maggiormente i consumatori nell’adozione di comportamenti virtuosi;

Le priorità per accelerare lo sviluppo sostenibile in Italia

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