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Transcript

Galileo Galilei è considerato il padre della scienza moderna.

Galileo galilei

Indice

7. Le curiosità
6. Uno scienziato filosofo
5. Il conflitto con la chiesa
4. La teoria eliocentrica
3. Il metodo scientifico
2. Le scoperte
1. La vita

La vita

Nato a Pisa il 15 febbraio del 1564, Galileo crebbe in una nobile famiglia fiorentina ma in difficoltà economiche; l'ambiente era colto e il padre lo indirizzo fin da subito ad una vita di studi, ma le inclinazioni del ragazzo erano considerate troppo teoriche, soprattutto per una famiglia che necessitava di mezzi per sostentarsi e tornare all'antico splendore. Galilei studiò nel convento fiorentino di Santa Maria di Vallombrosa per poi iscriversi all’Università di Pisa. Egli si dedicò agli studi scientifici, alla matematica, alla medicina e alla filosofia naturale, per poi abbandonare l’Università senza mai laurearsi. Nel 1589 rientrò all’Università come docente di matematica, ma si trasferì nell'ateneo di Padova, dove ebbe maggior libertà di espressione, poiché si trovava nella Repubblica Veneta, meno soggetta ai dogmi e al controllo della Controriforma.

L’invenzione più importante attribuita a Galileo risulta essere il telescopio. Esso però non era nient'altro che un cannocchiale, ovvero un'invenzione innovativa che qualche anno prima era stata sviluppata già da alcuni ottici olandesi. IL colpo di genio di Galileo fu nel puntare questo "cannone-occhiale", come veniva chiamato all'epoca, verso il cielo. Questo semplice ma rivoluzionario gesto sfaldò secoli di studi tradizionali, basati solo su osservazioni del movimento delle stelle e calcoli teorici, creando così una rottura tra la scienza moderna e antica. Da quel momento infatti la scienza non si sarebbe più accontentata di conoscere la realtà solo attraverso l'esperienza diretta quotidiana o il sapere tradizionale.

Le scoperte: il telescopio

Questo metodo consiste:

  • Nella osservazione attenta di un fenomeno.
  • Nel chiedersi quali ne siano le cause
  • Nel raccogliere tutte le informazioni e i dati che possono essere utili.
  • Nella formulazione di un'ipotesi, cioè di una possibile risposta alle domande che lo scienziato si è posto.
  • Nell'effettuare degli esperimenti in modo da verificare se l'ipotesi formulata è corretta o meno
  • Nel trarre delle conclusioni dagli esperimenti condotti. Se l'ipotesi è corretta egli formula una legge che sia in grado di spiegare il fenomeno esaminato. Se, invece, l'ipotesi non è corretta dovrà rivederla, eventualmente formulando una nuova ipotesi.

Galileo inaugurò quindi il metodo scientifico moderno, che all'osservazione qualitativa dei fenomeni aggiunge anche esperimenti che mettono alla prova le credenze comuni dell'uomo, al fine di confermarle o confutarle.

Il metodo scientifico

Con il trattato del 1610 Sidereus Nuncius ("L'annuncio degli astri"), Galileo raccolse dunque tutte le sue scoperte, includendo anche le prove, ottenute con il metodo sperimentale, a supporto della teoria copernicana. Ma il suo scritto non piacque affatto alle autorità ecclesiastiche.

Tra le tante teorie e intuizioni di Galileo però quella più celebre e che gli valse l'aspra perquisizione della Chiesa riguarda l'appoggio alla Teoria Eliocentrica (da elios ,"sole" in greco) di Niccolò Copernico, lo studioso polacco che studiando il movimento degli astri e della Terra aveva capito come fosse il nostro pianeta a girare intorno al Sole, e non viceversa, come invece si riteneva all'epoca.

Teoria eliocentrica

Questa Teoria Eliocentrica però metteva in discussione un importante dogma della Chiesa, secondo la Bibbia infatti, la Terra era immobile, mentre il Sole orbitava intorno ad essa.La Teoria e il metodo scientifico di Galileo erano, per il clero, un affronto alle leggi imposte da Dio, poiché si andavano a mettere in discussione argomenti "di competenza divina" che l'uomo mortale non poteva, e non doveva comprendere. I tribunali dell'Inquisizione costrinsero quindi il povero Galilei ad abiurare , cioè a rinnegare le proprie teorie. Galileo, per salvarsi la vita, si piegò al volere della Chiesa. Condannato a rimanere per tutta la vita all'interno della sua proprietà abitativa, Galileo fu costretto a revisionare le sue opere (la più importante fu il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo), ma il suo metodo aveva già innescato un nuovo approccio alla natura e alla fisica, cambiando per sempre il mondo.

il conflitto con la chiesa

Secondo la leggenda (mai confermata), uscendo dal tribunale, lo studioso, rimuginando sulla teoria che aveva appena disconosciuto, disse la famosa frase: "E Pur si muove!", dimostrando che l'inquisitore aveva piegato l'uomo, ma non lo scienziato.

- Galileo galilei

‘E pur si muove!’

Aristotele, filosofo e scienziato della Grecia antica, ha proposto un modello geocentrico dell’universo. Secondo la sua visione, la Terra era immobile al centro dell’universo, e tutti gli altri corpi celesti, inclusi i pianeti, le stelle e il Sole, ruotavano attorno ad essa in sfere cristalline perfette. Per Aristotele, il moto naturale dei corpi terrestri era rettilineo: gli oggetti pesanti cadevano verso il centro della Terra, mentre quelli leggeri tendevano a salire. L’universo aristotelico era diviso in due regni distinti: il mondo sublunare, che comprendeva la Terra e tutto ciò che era sotto la sfera della Luna, e il mondo sopralunare, che era perfetto, immutabile e regolato da leggi diverse.

Galileo, invece, vedeva l’universo come un’unica entità e seguiva il modello copernicano. Mentre Aristotele vedeva un universo geocentrico diviso in due regni distinti, con la Terra immobile al centro, Galileo proponeva un universo eliocentrico in cui le leggi della fisica erano universali. Questa rivoluzione nella concezione dell’universo non solo cambiò il modo in cui la scienza vedeva il cosmo, ma anche il nostro posto in esso, segnando una svolta fondamentale nella storia del pensiero umano.

aristotale
galileo galilei

VS

  • Nessuno ha dubbi: Galilei era uno scienziato geniale . Ma, a quanto pare, non era altrettanto bravo a insegnare le scienze in cui eccelleva. L’Università di Pisa, infatti, gli assegnò una cattedra per insegnare matematica, ma dopo il primo anno non gliela riconfermò. A quanto pare non solo le sue lezioni erano troppo complicate da seguire per i suoi studenti, ma anche i colleghi trovavano estremamente difficile lavorare con lui.
  • Galilei era perfettamente consapevole del costante rischio di plagio dei suoi studi. Aveva perciò trovato un modo ingegnoso per proteggere le sue scoperte: le scriveva sotto forma di anagrammi, spesso in codice. Ad esempio, quando scoprì le fasi del pianeta Venere, nel documento inviato a Giuliano de’ Medici per certificare la paternità della scoperta scrisse: “HAEC IMMATURA A ME IAM FRUSTRA LEGUNTUR O.Y.”, la frase anagrammata si trasformava in “CINTHIAE FIGURAS AEMULATUR MATER AMORUM” ovvero “L’aspetto di Cinzia (Venere) imita la madre degli innamorati (la Luna)”.
  • L’esperimento più famoso di Galileo Galilei è sicuramente quello sulla Torre di Pisa: si racconta che Galileo salì sulla cima e lasciò cadere giù due palle di cannone di diversa massa, per dimostrare come la velocità della caduta è indipendente dalla massa del corpo. Nonostante si pensi che Galileo sia effettivamente salito sulla Torre di Pisa con due palle di cannone da lanciare di sotto, la maggior parte degli storici afferma che probabilmente si è trattato di un esperimento mentale, tramite calcoli, e non fisico.

curiosità

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