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Transcript

IL MITO DEGLI ANDROGINI

Il Simposio di Platone, dipinto di Anselm Feuerbach (1869)

Il mito ci viene raccontato nel Simposio. Il Simposio è il discorso più conosciuto di Platone e vede come protagonisti i più fiorenti intellettuali ateniesi del tempo che, in seguito ad un banchetto, espongono il loro parere sulla nascita dell'amore. In particolare, il mito degli androgini, è raccontato da Aristofane, commediografo greco.

Ai Greci non importava se ad amarsi erano un uomo e una donna, due uomini o due donne. Possiamo fare l'esempio degli eroi epici Patroclo e Achille.

Gli antichi Greci avevano 7 parole per indicare le diverse forme d'amore: Eros, Philia, Storge, Agape, Ludus, Pragma e Filautia.

L'amore nell'antica Grecia

Con amore platonico si usa indicare un amore che va oltre il desiderio sessuale. Platone riteneva che l'attrazione tra due corpi fosse un primo livello di amore che andasse superato per arrivare ad un amore superiore, come quello per l'anima o per le scienze. Nell'epoca moderna ha assunto un senso figurato per indicare qualcosa o qualcuno che si ama moltissimo, ma che non si può avere.

L'amore platonico

Secondo il mito, i generi degli uomini erano tre: uomo, donna e un altro genere, chiamato androgino (da andros= uomo e ginus=donna). Era formato o da una donna e un uomo, o da due donne, o da due uomini. Era tondeggiante, con quattro braccia, quattro gambe,due organi genitali, un collo e una testa costituita da due volti. Questi esseri erano fortissimi e un giorno decisero di scalare l’Olimpo. Allora Zeus, poichè non poteva ucciderli perché in quel caso sarebbero scomparsi anche gli onori e i sacrifici, li divise in due, in modo che diventassero più numerosi, ma anche più deboli e quindi non più in grado di sfidare gli dei. Zeus incaricò Apollo di risanare tutte le parti e questo rimodellò tutti gli uomini, tirando la pelle sul ventre e legandola nel mezzo creando l'ombelico.

IL MITO

Da quel momento, ogni giorno l'uomo iniziò a cecare la metà che lo completasse per riunirsi. Questo vale sia per le coppie eterosessuali, che per quello omosessuali che vengono anche esaltate. Però, trovare la propria metà, era difficle, perciò molti androgini si lasciarono morire. Zeus si impietosì e per aiutarli collocò gli organi sessuali all'esterno in modo da appagare il loro desiderio e riprodursi. Con questo ci viene spiegata anche l'origine dell'uomo e della donna come singoli. Questo mito è la base per spiegare ogni tipo di amore, cioè la ricerca della metà mancante, ma viene risaltato in particolare l'eros.

L'androgino di Platone rappresenta la separazione delle coppie di contrari poichè, una volta divisi, non cercano il loro simile, ma il loro opposto, la parte che gli manca per tornare ad essere degli esseri perfetti. Si pone come un elemento di conciliazione nel quale si uniscono e dividono i contrari. Nel '900 è stato rivisitato e venne associato al tema del doppio e dell'identità, inteso come un essere dalla personalità multipla.

Spiegazione del mito

Il mito degli androgini può essere attualizzato. Anche se Platone l'ha scritto al fine di spiegare ogni forma d'amore, un'interpretazione moderna ci può far pensare alla ricerca della propria anima gemella. L'anima gemella è proprio quella parte che ci manca per sentirci completi, appagati ed indica un sentimento talmente profondo da essere interpretato come segno che quelle due persone sono destinate a stare insieme. L'uomo moderno è alla costante ricerca della propria anima gemella e questo mito lo spinge a credere che esista. Non si tratta solo di romanticismo, spesso possiamo trovarla anche nel nostro migliore amico, in quella persona che ci capisce meglio di tutti, in quella che c'è sempre per noi, con cui condividiamo una forma diversa d'amore.

Attualizzazione

Personalmente credo all'anima gemella, una persona destinata a ricevere e ricambiare il mio amore per sempre. Ma credo molto di più negli attimi che due persone innamorate vivono, uno sguardo, un sorriso o una parola che rimarrà impressa nella loro mente per l'eternità. Credo nell'amore a prima vista, nell'amore per qualcosa di irragiungibile e all'illusione di poterla avere. Platone voleva far nascere negli uomini la piccola speranza di trovare "l'altra metà della mela", ma non ha mai detto che fosse facile. Perchè nella vita ci si innamora, si pensa di essere felici e di avere tutto. Poi ci si lascia e si soffre tanto da pensare di essere sbagliati, di non meritare di essere amati e si pensa di non poter amare nessun'altro come la persona che ci ha spezzato il cuore. Dopo, il ciclo ricomincia ed è destinato a durare finchè l'individuo non si accontenta di quello che ha.

Non penso che l'anima gemella sia una brutta sensazione, ma so che trovarla non è facile. Sono ancora giovane per capire l'amore, ma abbastanza matura da riconoscere a Platone il merito di aver dato vita ad una ricerca difficile quanto bella dell'amore che tutti meritiamo.

Agape: amore disinteressato

Consiste nell'amare qualcuno senza volere qualcosa in cambio

EROS: amore passionale

Presso di antichi Greci, Eros era il dio dell'attrazione sessuale. Si dice fosse figlio di Afrodite, la dea dell'amore, ed è steriotipato per rappresentare il sentimento in generale

Storge: l'amore di un genitore

L'amore tra genitore e figlio che si sviluppa per familiarità

Ludus: amore giovanile

E' strettamente legato all'eros, ma è un amore sincero

Pragma: amore pratico

Si ha quando due persone hanno obiettivi comuni e devono raggiungerli insieme, un esempio è il matrimonio combinato

Philia: amore amichevole

E' l'amore che due amici nutrono l'uno per l'altro, un amore puro

Filautia: amore per se stessi

Prendersi cura di se stessi così come ci si prende cura degli altri