Presentazione Asinaria
levi Ackerman
Created on December 14, 2023
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Transcript
tutus muccius plautus
ASINARIA
start
Prologo
Intervento dell'autore con la rottura della quarta parete da un suono di tromba prodotto dall'araldo...
L'adulescens Argirippo s'innamora della puellae Filenìa, promessa in sposa ad un altro uomo. Nonostante ciò con l'aiuto dei suoi due servi e di suo padre Demeneto, riuscirà a ottenere la donna sennonché...
TRAMA
Retore Aurelio Popolio
(LA) «Amanti argento filio auxiliarier Sub imperio vivens volt senex uxorio; Itaque ob asinos relatum pretium Saureae Numerari iussit servo(lo) Leònidae. Ad amicam id fertur; cedit noctem filius. Rivalis amens ob (p)raeptam mulierem Is rem omnem uxori per parasitum nuntiat Accurrit uxor ac virum e lustris rap(it).» (IT) «Al figlio per la sua amante vuol dar del denaro Succubo come è alla moglie, il suo vecchio padre I soldi che per degli asini portano a Saurea, Non li dà a lui, ma a Leònida, un servo, ed il figlio Alla sua amante li dà e cede al padre una notte Rabbioso, ché gli han sottratto la donna, un rivale Il tutto da un parassita fa dire alla moglie Accorre questa a strappar dal bordello il marito»
"ARGUMENTUM"
Dìavolo
Filèna
Mercante
Leònida
Cleereta
Passita
Saurea
Artèmona
Argirippo
Demeneto
Lìbano
PERSONAGGI
the end
Leònida è il secondo servo di Demeneto. Lui riesce, con un colpo di ingegno e di fortuna ad accaparrarsi mediante un mercante le venti mine d'argento destinate a Saurea. Questo servo, oltre ad essere molto scaltro, è molto bravo a immedesimarsi in Saurea e a dar vita a una vera e propria messa in scena che riesce a ingannare il mercante.
Argirippo è il personaggio principale della commedia, un giovane fanciullo innamorato di una bella cortigiana, il cui amore è ostacolato da un altro contendente, che, in questa commedia, è Diàvolo.
Cleereta è la mezzana della commedia nonché madre di Filènia, che gestisce le finanze della famiglia. È una donna molto autoritaria, che riesce a farsi valere anche di fronte a un personaggio potente come Diàvolo ed è così attaccata al denare da non concedere mai la figlia gratuitamente o in cambio di una somma inferiore a quella da lei richiesta. D'altro canto è disposta a concedere, anzi a lasciare per un anno la figlia sotto il pagamento di venti mine d'argento.
Artèmona è la moglie di Demeneto ed è anche colei che possiede il patrimonio familiare e gestisce il denaro della famiglia. È una donna con un carattere molto forte a tal punto da sembrare la padrona di casa, in quanto sottomette anche il marito.
Demeneto è il padrone dei due servi Lìbano e Leònida, padre di Argirippo e marito di Artèmona. Durante la commedia è complice del piano escogitato da Leònida e vuole a tutti i costi che vada a buon fine. Egli, infatti, vuole comprare la cortigiana Filènia per il figlio, così quest'ultimo gli sarebbe stato debitore e gli avrebbe concesso una notte con la ragazza. Da ciò si può evincere che Demeneto è una mente diabolica che ha sempre un secondo fine. Per sua sfortuna però, alla fine della commedia, verrà smascherato dalla moglie e subirà da questa una punizione. È dunque, come si può ben capire, sottomesso e comandato da Artèmona.
Il parassita è colui che riferisce alla moglie di Demeneto ciò che il marito stava combinando. È quindi un personaggio molto loquace e maldicente, è lui che causa la lite tra Artèmona e Demeneto.
Saurea è il servo di Artèmona e proprio per questo motivo è considerato superiore agli altri due servi, Lìbano e Leònida. Artèmona, infatti, possiede il patrimonio familiare e Saurea è il custode di esso.
Filènia risulta essere l'elemento principale dei desideri di Argirippo e di Diàvolo. Intorno a lei, infatti, è costruita tutta la commedia. Lei prova un forte amore per Argirippo nonostante l'opposizione della madre. La cortigiana ha un carattere molto deciso nei confronti di ciò che vuole tanto da arrivare addirittura a litigate con Cleereta per amore.
Lìbano è il servo del ricco Demeneto insieme a Leònida. La sua personalità è molto varia, sa essere autorevole con Leònida, gentile e ubbidiente nei confronti del padrone e spiritoso con Argirippo. Dalla lettura della commedia si evince che lui è molto scaltro, tanto che il padrone gli affida il compito di rubare i soldi alla moglie.
Diàvolo è l'antagonista nella commedia plautina. All'inizio di questa riesce a stipulare un patto con Cleereta, che però riuscirà a portare a termine per via dell'intervento di Lìbano e Leònida. Dalla commedia si evince che è un uomo che vuole a tutti i costi la cortigiana Filènia arrivando addirittura a minacciare la mezzana, pur di averla.
Il mercante è la fonte principale da cui i due servi vogliono estorcere il denaro da consegnare al loro padrone. Egli, pur cadendo vittima dell'inganno, rimane fino all'ultimo molto diffidente nei confronti dei due servi orditori dell'inganno. Lui, infatti, vuole parlare direttamente con il padrone di casa, Demeneto, che però è anch'egli coinvolto nel piano.