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la lotta per le investiture

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Il conflitto militare ed ideale che determinò la storia tra la fine dell'undicesimo secolo e l'inizio del dodicesimo.

Sommario

Con la locuzione “lotta per le investiture” si fa riferimento allo scontro tra papato e Sacro Romano Impero riguardante il diritto di investire gli alti ecclesiastici e il papa stesso.I primi movimenti intesi ad ottenere una maggior indipendenza della Chiesa si ebbero già all'inizio del 900. L'apice di suddetta riforma si ebbe durante il pontificato di papa Gregorio VII, il quale, entrò duramente in conflitto con l'imperatore Enrico IV di Franconia, dando inizio alla lotta per le investiture. Il confronto continuò anche con i successori di Gregorio VII e di Enrico IV, per poi terminare nel 1122, quando Papa Callisto II e l'imperatore Enrico V si accordarono con la stipula del concordato di Worms.

conclusione

la lotta per le investiture in francia e in inghilterra

il concordato di Worms

il proseguio con i successori

una lotta ideologica

lo scontro tra Enrico IV e Gregorio VII

la crisi durante la minore età di Enrico IV

l'origine della lotta

Indice

Una lotta ideologica

+ info

  • La lotta per le investiture fu un conflitto ideologico che arrivò a coinvolgere gli ideali delle masse popolari.
  • Tra il 1080 e il 1085 vennero redatte 24 formulazioni contraddittorie e circolarono 150 testi sul tema.
  • Con alcune lettere Gregorio VII vietava di ricevere i sacramenti da un prete sposato o non casto.
  • Venne proposto di escludere dal clero tutti coloro che avevano ricevuto l’investitura da parte di una antipapa o da un sostenitore dell’imperatore.

L'origine della lotta

gli eventi principali che hanno portato alla lotta per le investiture

iil ruolo di Enrico III il Nero

La riforma dell'XI secolo

Tra il IX e l'XI secolo

I rapporti tra l'impero e la chiesa

I rapporti fra Impero e chiesa tra il IX e l'XI secolo

quando sono avvenuti gli eventi principali che interessano questo periodo storico

800

Fondazione Impero Carolingio

887

Inizio del Seaculum obscurum

936

Ottone I di Sassonia diventa re di Germania

1024

L'avvento al potere della dinastia salica

1039

Inizio del regno di Enrico III

1056

Fine del regno di Enrico III

1055

Diventa Papa Vittore II

2 febbraio 1049

Diventa Papa Leone IX

17 luglio 1048

Diventa Papa Damaso II

La riforma dell'XI secolo

Il ruolo che Enrico III il Nero ha avuto nella nascita della lotta alle investiture

909

Fondazione abazia di Cluny

950

si sviluppano i primi movimenti riformisti

1024

Sale al trono Enrico III

1046

Enrico III partecipa al concilio di Sutri

Enrico III depone Benedetto IX

Diventa Papa Clemente II

Enrico IV

e la crisi dell'impero durante la sua minore età

Gli eventi della crisi

Quali sono stati gli eventi temporali che hanno caratterizzato la minore età del futuro Enrico IV

19 aprile 1054

Muore Papa Leone IX

1055

diventa Papa Vittore II

5 ottobre 1056

Muore Enrico III

23 giugno 1057

Muore Vittore II

3 agosto 1057

Diventa Papa Stefano II

24 gennaio 1059

Diventa Papa Niccolò II

Decretum in electione papae

Trattato di Melfi

1061

Diventa Papa Alessandro II

1062

Colpo di stato di Kaiserswerth

Inizia la lotta: lo scontro tra Enrico IV e Gregorio VII

In seguito alla nomina a papa di Gregorio VII, quest'ultimo introdurrà altri cambiamenti che porteranno prima a delle tensioni e poi a degli scontri con Enrico IV

Gregorio VII scomunica l'imperatore Enrico IV

La scomunica di Enrico

Gregorio VII è accusato di essere un falso monaco

Le accuse a Gregorio

L'elezione di Gregorio VII

Ildebrando di Soana non viene eletto secondo il decretum in electione papae

L’elezione di Ildebrando di Soana

Ildebrando di Soana viene eletto Papa grazie al calore della folla e non secondo i canoni del Dectretum in electione papae

22 aprile 1073

avvengono le esequie di Papa Alessandro II

1074

Enrico IV si sottomette a Gregorio VII

9 giugno 1075

Battaglia di Langensalza

settembre 1075

Enrico IV investe due vescovi e un arcivescovo

Gregorio VII redige il Dictatus Papae

I 27 assiomi

Il papa stabilisce che

  1. Che la Chiesa Romana è stata fondata unicamente dal Signore.
  2. Che soltanto il Pontefice Romano è a buon diritto chiamato universale.
  3. Che egli solo può deporre o reinsediare i vescovi.
  4. Che in qualunque concilio il suo legato, anche se inferiore di grado, ha autorità superiore a quella dei vescovi, e può pronunciare sentenze di deposizione contro di loro.
  5. Che il Papa può deporre gli assenti [i vescovi assenti al concilio].
  6. Che [noi battezzati] non dobbiamo aver comunione o coabitare sotto lo stesso tetto con coloro che egli [il papa] ha scomunicato.
  7. Che a lui solo è lecito, in rapporto alle necessità del tempo, promulgare nuove leggi, riunire nuove congregazioni, rendere abbazia una canonica e viceversa, dividere le diocesi ricche e unire quelle povere.

le accuse a Gregorio nel sinodo di Worms

Gregorio VII è accusato di essere un falso monaco perchè la sua nomina a Papa è illegale

1074

Gregorio VII e Enrico IV approvano la nomina di Attone

1075

Enrico IV sostituisce Attone con Tedaldo di Castiglione

8 dicembre 1075

Gregorio VII invia a Enrico IV una lettera accusatoria

Gregorio VII subisce un attentato

24 gennaio 1076

Concilio dei vescovi a worms

viene scritto il Vitae Romanorum Pontificium

'«Enrico, re, non per usurpazione, ma per giusta ordinanza di Dio, a Ildebrando, che non è più il papa, ma ora è un falso monaco [...] Tu che tutti i vescovi ed io colpiamo con la nostra maledizione e la nostra condanna, dimettetevi, lasciate questa sede apostolica che vi siete arrogati. […] Io, Enrico, re per grazia di Dio, vi dichiaro con tutti i miei vescovi: discendi, discendi!»'

-Enrico IV

La scomunica di Enrico IV

Gregorio VII scomunica Enrico IV e tutti ri rivoltano contro l'imperatore

25 gennaio 1076

Gregorio VII disconosce i consigli di Worms e Piacenza

Gregorio VII scomunica Enrico IV

26 marzo 1076

arriva la notizia della scomunica a Enrico IV

15 Maggio 1076

Concilio contro Gregorio VII

15 giugno 1076

Concilio a Magonza

Inizia la lotta: lo scontro tra Enrico IV e Gregorio VII

In seguito alla nomina a papa di Gregorio VII, quest'ultimo introdurrà altri cambiamenti che porteranno prima a delle tensioni e poi a degli scontri con Enrico IV

Gregorio VII chiede aiuto a Roberto d'Altavilla, che saccheggia Roma

Il sacco di Roma

La seconda scomunica non ha lo stesso risultato della prima ed Enrico IV depone Gregorio VII

La seconda scomunica

L'umiliazione di Canossa

Enrico IV si dirige al castello di Canossa per implorare il perdono del Papa

L'umiliazione di Canossa

Enrico IV supplica il perdono di Gregorio VII in modo da non perdere il suo trono.

16 ottobre 1076

Dieta a Trebur

8 gennaio 1077

Il papa arriva a Mantova

25 gennaio 1077

il papa accetta di incontrare Enrico IV

28 gennaio 1077

il papa revoca la scomunica

L'anti-re e la seconda scomunica

Mentre Enrico IV si trova in Italia si insedia al suo posto Rodolfo di Svevia, detto anti-re. Il papa si schiera dalla sua parte e scomunica Enrico IV ma in seguito la ritira.

15 marzo 1077

Si insedia Rodolfo di Svevia

7 agosto 1078

Battaglia di Mellrichstadt

27 gennaio 1080

Battaglia di Flarchheim

7 marzo 1080

Il papa scomunica nuovamente Enrico IV

26 giugno 1080

Enrico IV depone Gregorio VII

14 ottobre 1080

Battaglia sull'Elster

29 giugno 1080

Il papa ritira la scomunica a Roberto d'Altavilla

25 maggio 1085

Gregorio VII muore in esilio

Il sacco di Roma

Gregorio VII chiede aiuto a Roberto D'Altavilla ma le truppe di quest'ultimo finiscono per saccheggiare la città eterna.

1081

Enrico IV apre il conflitto contro Gregorio VII

1082

Enrico IV arriva a Roma

1083

Enrico IV assedia Roma

20 novembre 1083

Gregorio VII convoca un sinodo di vescovi

21 marzo 1084

Enrico IV entra nuovamente a Roma

24 marzo 1084

Concilio a San Pietro

31 marzo 1084

Clemente III incorona Enrico IV

21 maggio 1084

L'antipapa ed Enrico IV lasciano Roma

24 maggio 1084

Le truppe normanne entrano a Roma

giugno 1084

Gregorio VII lascia Roma

Il prosieguo con i successori di Gregorio VII

Cosa succede dopo la morte dei due protagonisti della lotta per le investiture

Enrico V si rivolta contro Pasquale II dopo aver sconfitto il padre

Il conflitto tra Enrico V e Pasquale II

La morte di Enrico IV

La congiura che costringe Enrico IV ad abdicare in favore del figlio

La morte di Enrico IV

La congiura che ha portato Enrico IV a dover abdicare nei confronti del figlio, futuro Enrico V

1086

Viene eletto papa Vittore III

1087

Viene eletto re di Germania Corrado di Lorena

1088

Viene eletto papa Urbano II

1095

Concilio di Clermont

1099

Muore Papa Urbano II

Viene eletto Papa Pasquale II

1105

Pasquale II appoggia una congiura contro Enrico IV

1106

Muore Enrico IV

Il conflito tra Enrico V e Pasquale II

  • Enrico V riprende l’investitura dei vescovi.
  • Pasquale II punta sul fatto che Enrico V vuole essere incoronato dal papa.
  • Pasquale II mira a rompere i legami tra episcopato e impero.
  • Il sovrano rinuncia alle investiture ma ottiene che i vescovi cedono le loro funzioni amministrative.
  • si riscontra una forte opposizione da parte della Curia romana e dei vescovi tedeschi.

Enrico V elegge antipapa Gregorio VIII

Il conflitto tra Enrico V e Pasquale II

Enrico V rompe l'accordo e iniziano diversi scontri

12 febbraio 1111

Enrico V dichiara l'accordo inapplicabile

Paasquale II viene imprigionato

Privilegio di Ponte Mammolo

1112

Concilio Lateranense

1114

L'imperatore Enrico V viene scomunicato

Enrico V incorpora nei domini dell'impero i feudi di Matilde di Canossa

1115

Pasquale II muore

1118

Viene eletto Gelasio II

Concordato di Worms 23 settembre 1122

Viene ritirata la scomunica ad Enrico V

Enrico V viene scomunicato

I principi germanici ordinano a Enrico V di sottomettersi al Papa

Callisto II viene nominato Papa e inizia i negoziati con l'imperatore

Gelasio II muore nel gennaio 1119

Il concordato di Worms

L'accordo che determina la fine della lotta per le investiture

I sovrani non si interessano della riforma

Francia

La corona inglese predomina sulla Chiesa di Roma

Inghilterra

La lotta per le investiture in Francia ed in Inghilterra

Gli scontri più violenti sono avventi tra la Germania e l'Italia, ma cosa è successo in Francia e in Inghilterra?

Ugo di Die rimuove i vescovi simoniaci.

Tra i riformatori e i sovrani non si arrivò mai a un grave conflitto.

I papi dovettero agire personalmente.

Papa Leone IX intervenne profondamente sulla chiesa francese.

La lotta per le investiture in Francia

Cosa succede nella Francia medievale nel periodo degli scontri tra imperatore e papa

La dinastia capetingia esercitava un dominio ristretto sul territorio.

il re Filippo I di Francia continuò a dimostrare uno scarso interesse verso la diffusione della riforma.

L'azione del vescovo dovette far fronte all’ostilità dell’episcopato di Francia.

La lotta per le investiture in Francia

Cosa succede nella Francia medievale nel periodo degli scontri tra imperatore e papa

Nel sinodo di Autun venne dichiarato il divieto del potere temporale di intervenire sulle nomine ecclesiastiche.

La corona inglese si mantiene neutrale.

Guglielmo rifiuta di prestare giuramento feudale nei confronti della chiesa.

Il duca esercita un forte controllo sulla chiesa.

Guglielmo il conquistatore impose la riforma della chiesa.

Nel 1066 Guglielmo il conquistatore invase l’Inghilterra.

La lotta per le investiture in Inghilterra

Cosa succede nell'Inghilterra medievale nel periodo degli scontri tra Enrico IV e Gregorio VII ma non solo.

Venne siglato un accordo ma il predominio della corona inglese sulla Chiesa rimane immutato.

Enrico I promise solennemente di rispettare le libertà della Chiesa

Anselmo d’Aosta viene esiliato

Viene nominato arcivescovo di Canterbury Anselmo d’Aosta, che lottò a favore della riforma.

La situazione rimane invariata con Guglielmo II il Rosso.

La lotta per le investiture in Inghilterra

Cosa succede nell'Inghilterra medievale nel periodo degli scontri tra Enrico IV e Gregorio VII ma non solo.

Conclusione

La separazione tra potere temporale e spirituale permise una graduale secolarizzazione del potere imperiale che andò a indebolirsi progressivamente. Il compromesso si tradusse in gran parte in una sconfitta per l'Impero: i prelati non furono più gli ufficiali del sovrano temporale, ma vassalli, come i principi laici, e la struttura amministrativa degli ottoniani perse la sua solidità.

Nonostante il raggiungimento di questo compromesso, il conflitto non era ancora del tutto finito. Riprese vigore nel 1154 con l'inizio della cosiddetta "disputa tra sacerdozio e Impero" che si concluse, un secolo più tardi, con la sconfitta totale degli imperatori germanici.

Grazie per l'attenzione!

8. Che egli solo può usare le insegne imperiali. 9. Che solo al Papa tutti i principi debbano baciare i piedi. 10. Che solo il suo nome [e non più quello dell'imperatore] sia pronunciato nelle chiese. 11. Che il suo titolo è unico al mondo. 12.Che gli è lecito deporre gli imperatori. 13. Che gli è lecito trasferire i vescovi di sede in sede secondo necessità. 14. Che egli ha il potere di ordinare un chierico di qualsiasi chiesa, in qualsiasi territorio. 15. Che colui che egli ha ordinato può essere a capo di un'altra chiesa, ma non può muovergli guerra; inoltre non può ottenere un grado superiore da alcun altro vescovo. 16. Che nessun sinodo può essere chiamato "generale" senza il suo ordine.

Secondo il concordato, l'imperatore rinunciava alla sua prerogativa di investitura con bastone e anello pastorale accettando la libera elezione dei vescovi da parte del capitolo dei canonici della cattedrale. Tuttavia, a lui o a un suo rappresentante veniva garantita la possibilità di presenziare alla nomina e, nel caso fossero sorti conflitti, di intervenire a favore del candidato da lui considerato più degno. Inoltre, sempre al sovrano era concesso di porre in atto l'investitura temporale del vescovo sotto forma della consegna di uno scettro.

Il concordato

e cosa cambia nelle investiture

Il dictatus papae

Una raccolta di incerta natura di ventisette proposizioni, ciascuna delle quali enuncia uno specifico potere del pontefice romano. Il documento esprime la visione teocratica di Gregorio VII: la superiorità dell'istituto pontificio su tutti i sovrani laici, imperatore incluso, è indiscussa, contrastando così il cesaropapismo, ossia l'interferenza de l potere politico nel governo della Chiesa. Il papa deriva la propria autorità da Dio ed è in virtù di questo che il papa esercita il potere di legare e di sciogliere. Dal Dictatus il rapporto tra Stato e Chiesa usciva completamente capovolto: non era più l'imperatore ad approvare la nomina del papa, ma era il papa a conferire all'imperatore il suo potere e, eventualmente, a revocarlo.

23. Che il Pontefice Romano, se eletto canonicamente, è senza dubbio santificato per i meriti di San Pietro; lo testimonia sant’Ennodio, vescovo di Pavia, con il consenso di molti Santi Padri, come si legge nei decreti di San Simmaco papa. 24. Che, dietro suo ordine e permesso, ai subordinati è concesso presentare accuse. 25. Che può deporre o reinsediare i vescovi senza riunione sinodale 26. Che chi non è in comunione con la Chiesa Romana non dev’essere considerato cattolico. 27. Che egli può sciogliere i sudditi dalla fedeltà verso gli iniqui.

17. Che un articolo o un libro possono essere dichiarati canonici solamente sotto la sua autorità. 18. Che una sua sentenza non può essere riformata da alcuno; al contrario, egli può riformare qualsiasi sentenza emanata da altri. 19. Che nessuno lo può giudicare 20. Che nessun altro può condannare chi si è appellato alla Santa Sede 21. Che le cause di maggior importanza, di qualsiasi chiesa, devono essere portate davanti a lui. 22. Che la Chiesa Romana non ha mai errato né mai errerà per l’eternità, secondo la testimonianza delle Scritture.

Una lotta ideologica

  • Il divieto di simonia provocò anche numerosi dibattiti sulla legittimità del potere temporale della Chiesa.
  • Il papa poté contare su un gran numero di autori ecclesiastici.
  • Manegoldo di Lautenbach arriva a teorizzare che l’autorità reale fosse una delega del potere da parte del popolo, il quale poteva ritirarla.
  • Il partito imperiale sostiene la tesi dell’istituzione divina della regalità e della sacralità della missione dell’imperatore.
  • I giuristi di Bologna e Padova proposero una nuova interpretazione del diritto romano.