Le terme
GUARINO GRETA
Created on November 24, 2023
Over 30 million people create interactive content in Genially.
Check out what others have designed:
SLYCE DECK
Personalized
LET’S GO TO LONDON!
Personalized
ENERGY KEY ACHIEVEMENTS
Personalized
HUMAN AND SOCIAL DEVELOPMENT KEY
Personalized
CULTURAL HERITAGE AND ART KEY ACHIEVEMENTS
Personalized
DOWNFALLL OF ARAB RULE IN AL-ANDALUS
Personalized
ABOUT THE EEA GRANTS AND NORWAY
Personalized
Transcript
Albano Naike, Guarino Greta, Natale Leonardo, Simon Marco
LE TERME
I cittadini romani all'interno delle terme seguivano percorsi ben precisi, gli ambienti erano sviluppati in successione : solitamente si iniziava con un pò di esercizio fisico e dopo aver sudato si accedeva direttamente ai bagni passando attraverso varie vasche, da quella con l'acqua più tiepida a quella con l'acqua più calda.
Le terme romane sono uno dei luoghi storici più apprezzati e amati da tutti per le loro varie capacità benefiche, sia fisiche che mentali. Anadare alle terme è uno stile di vita ereditato dai romani che in antichità sfruttarono la loro capacità di captare, incanalare e distribuire l'acqua sia quella potabile che quella termale. Le terme romane, che si ispiravano al ginnasio greco e al bagno a vapore egizio, arrivarono nel 25 a.C. portate da Agrippa, erano dei luoghi aperti a tutti, anche alle persone meno agiate. In realtà le terme erano dei veri e propri centri ricreativi e di aggregazione al suo interno erano presenti, infatti, centri sportivi,piccoli teatri,locande,ristoranti e saloni per le feste.
Le terme
- Mura di cinta
- Esedra
- Ingresso monumentale
- Natatio
- Frigidarium
- Tepidarium (tepidario)
- Calidarium (calidario)
- Apodyterium (spogliatoio)
- Palestre
- Laconicum (sudario)
- Mosaici
Struttura interna delle terme
La realizzazione delle mura risale al VI secolo a.C. da Tarquinio Prisco, poi ampliate dal sesto re di Roma Servio Tullio dal quale derivano il nome (Mura Serviane) però gran parte dei resti risalgono alla ricostruzione avvenuta intorno al 390 a.C. dopo il saccheggio dei Galli. La prima cinta muraria fu realizzata in Saxo quadrato ( cioè in blocchi squadrati disposti uno sull’altro) e con tufo. Successivamente fu costruita una nuova cinta muraria ( Mura aureliane ) per volere dell’imperatore Aureliano intorno al 270 d.C., avevano la funzione di protezione dalle popolazioni barbare del Nord Europa. Le mura circondavano solamente le città che si trovavano vicino ai confini o in zone esposte ad attacchi esterni. Dopo una lunga serie di incursioni e saccheggi, intorno alla metà del III secolo quasi tutte le città dell'impero furono dotate di fortificazioni e cinte murarie. Oggi le mura aureliane circondano il centro storico di Roma. Al momento della costruzione erano lunghe quasi 19 chilometri, alte 6 metri e con mura di mattoni spesse circa 3,5 metri. Invece le mura Serviane hanno una lunghezza complessiva di circa 11 chilometri, i blocchi formano un muro di circa 10 metri di altezza e di 4 metri di spessore.
Mura di cinta
L’esedra (dal greco sedile, dimora) è un ambiente di forma semicircolare, spesso dotato di colonne. Esso corrisponde a due impieghi diversi. Nelle case patrizie romane e greche corrisponde a sedute mobili inserite in un ambiente semicircolare, aperto su un lato e posto davanti o in prossimità dell’atrio, avente la funzione di luogo di soggiorno, di riunione e di conversazione. Nei monumenti sepolcrali invece le esedre sono delle panchine semicircolari scoperte costituite da schienale per la sosta dei viandanti. L'esedra è quindi un ambiente luminoso e ricercato come luogo di riposo e di ristoro nelle stagioni calde. Nelle città greche, nelle piazze pubbliche, aveva la funzione di monumento commemorativo, con accompagnamento di iscrizioni onorarie. L' esedra poteva servire anche a riunire gruppi di ascoltatori o di discepoli intorno a un oratore o ad un maestro. In questo modo si comprende come in età romana nessun importante edificio potesse andare privo di esedre.
Esedra
L'accesso alla struttura avveniva tramite quattro porte sul lato nord-est: due immettevano nei portici che fiancheggiavano sui lati brevi la grande piscina, la natatio. La controfacciata presentava gruppi di tre nicchie sovrapposte su due piani, che contenevano statue; le altre due aperture verso l'esterno, presumibilmente gli ingressi principali, introducevano nei grandi vestiboli da cui si accedeva direttamente agli spogliatoi, posti nello spazio compreso tra i vestiboli e la natatio.
Ingresso monumentale
La natatio era la piscina principale, la più grande (fino a 13 ettari), spesso posta all’aperto. La facciata si presentava in tutta la monumentalità immaginata dai progettisti con sovrapposizioni di ordini architettonici posti su colonne, timpani, mensolature, nicchie geometriche o semicircolari e incorniciati da lastre in marmo. Ogni piscina aveva un reparto per l'acqua fredda ed uno per quella calda, ottenuta grazie alla presenza di sospensioni sottostanti con relativa fornace al cui mantenimento operavano gli schiavi imperiali.
Natatio
Frigidarium Il frigidario (in latino: frigidarium, da frigídus = freddo) era una grande sala cruciforme con una o più vasche (piscinae) di acqua fredda. Nella sala si giungeva attraverso il calidario e il tepidario. Per mantenere la temperatura ottimale, i frigidari erano esposti generalmente al lato nord delle terme, con piccolissime aperture verso l'esterno, quel tanto che era sufficiente per garantire l'illuminazione e a impedire il riscaldamento attraverso il calore solare. A differenza della piscina natatoria, il frigidario era generalmente coperto. Se necessario, l'acqua era mantenuta fresca con l'aggiunta di neve.
Fridigarium
Tepidarium Il tepidario (dal latino tepidarium, da tepidus = tiepido) era una stanza, probabilmente situata tra il frigidario e il calidario, mantenuta a temperatura moderata. Riscaldato moderatamente da una corrente d'aria calda che passava sotto il pavimento sorretto da suspensura (piccolo pilastro a base quadrata utilizzato come sostegno del pavimento), il tepidario era un piccolo ambiente di passaggio tra le sale del calidario e del frigidario.
Tepidarium
Il calidario (o caldario; dal latino caldarium o calidarium, da caldus o calidus = “caldo”) era la stanza, di forma rotonda o rettangolare, con una o più vasche (piscinae) di acqua calda, o bagni individuali. Era generalmente rivolto a mezzogiorno. Gli architetti li costruivano generalmente nel lato sud o sud-ovest delle terme, allo scopo di sfruttare il calore naturale del sole. Il calidario poteva comprendere la sudatio (ambienti surriscaldati per provocare la sudorazione) e l’alveum (vasca per il bagno in acqua calda).
Calidarium
Superato l'atrio di ingresso si accedeva all'apodyterium,vestibolo principale per l'ingresso e l'uscita dai bagni. Era costituito da uno spogliatoio dotato di panche in pietra sporgenti dalle pareti e da nicchie quadrate nelle quali si potevano riporre le vesti. Non c'era la possibilità di chiudere le nicchie poichè erano ambienti aperti, lasciare i propri averi incustoditi era quindi un rischio sopratutto perchè la maggior parte dei clienti delle terme erano ladri. Per evitare i furti, dunque, i cittadini più ricchi lasciavano i loro schiavi di guardia nello spogliatoio per controllare che i loro averi non venissero rubati.
Apodyterium
Dal latino gymnasium;anticamente era il luogo dove i giovani e gli atleti si esercitavano alla lotta , col tempo questo luogo ha assunto diverse significati come ad esempio il significato di scuola. La palestra ha risentito anche di trasformazioni architettoniche, in origine era gestita da privati, successivamente è lo stato a diventarne proprietario. La sua struttura nel corso degli anni viene modificata, vengono aggiunti diversi componenti a scopo termale quali il frigidarium, il laconicum e l'apodyterium che nel primo prototipo di palestra non erano presenti ed è così che la palestra diventa un ambiente tipico del balneum (bagno) romano. Nelle terme la palestra si presenta con un cortile centrale, circondato da portici dove si svolgevano gli esercizi fisici e non solo poichè era anche luogo di meditazione.
Palestra
Il laconicum ha origine romana conosciuto anche come sudario,alternativa della conosciutissima sauna. Era un ambiente di forma circolare con un'apertura in alto al centro della cupola, costituito da una vasca centrale rivestita in marmo e da nicchie disposte lungo tutto il perimetro spesso decorate con affreschi: Questa stanza era adibita per i bagni di sudore ed era, perciò, disposta vicino alle fonti di calore. Il calore contenuto nella praefurnia (forno ricavato nel terreno) veniva poi diffuso tramite le suspensurae (condotte poste sotto il pavimento) e da fori nelle pareti. Nel laconicum i romani si detergevano con lo strigile (strumento per detergersi dagli oli e dalle polveri utilizzate per la pulizia del corpo) e successivamente si passava ai massaggi con oli caldi e ungenti profumati.
Laconicum
Il complesso delle terme fù diviso in quattro ambienti, il più grande presenta un mosaico pavimentale a tessere bianche e nere con decorazioni che attingono al reportorio mitologico e onramentale di carattere marino. Accanto allo spazio principale sono stati scopoerti resti di altre sale identificate poi come il calidarim e il tepidarium. Numerosi altri mosaici, ritrovati soprattuto nelle mura cittadine, testimoniano l'importanza che ir omani davano alla cura della persona e del corpo sopratutto dopo il primo secolo avanti cristo quando le terme divennero una pratica quotidiana e un'occasione di incontro e comunicazione.