500
Oops, something’s not working
We’re not sure what happened but the internet is like that and unexpected hiccups occur.
Try refreshing the page or go back to Genially and try your luck later.
![error 500](https://static.genial.ly/resources/lost_session.png)
castello svevo
Alice Donato
Created on November 6, 2023
Over 30 million people build interactive content in Genially.
Check out what others have designed:
WOLF ACADEMY
Presentation
STAGE2- LEVEL1-MISSION 2: ANIMATION
Presentation
TANGRAM PRESENTATION
Presentation
VALENTINE'S DAY PRESENTATION
Presentation
HUMAN RIGHTS
Presentation
LIBRARIES LIBRARIANS
Presentation
IAU@HLPF2019
Presentation
Transcript
Lorem ipsum dolor sit amet
di federico ii
castello maniace
Il Castello di Federico II a Siracusa viene costruito fra il 1232 e 1240. Il nome di ''Castello Maniace'' gli deriva da Giorgio Maniace, generale bizantino che nel 1038 riconquista per breve periodo la città dagli Arabi e porta in dono due arieti bronzei ellenistici, che poi vengono posti all'entrata del Castello svevo, uno dei quali è stato perduto. Dopo la breve sosta di Federico II al suo interno, fu inizialmente una prigione, poi venne consegnato al Regno di Savoia ed utilizzato fino alla seconda guerra mondiale come deposito di materiale militare. Oggi, dopo varie ristrutturazioni, è una delle principali attrazioni turistiche di Siracusa.
l'origine del castello
Questo imponente edificio fortificato aveva per Federico II una duplice funzione: militare e residenziale. Strategicamente posizionato, serviva a difendere la città di Siracusa e il porto da eventuali attacchi nemici, in particolare durante le tensioni tra il Regno di Sicilia e le potenze navali del tempo. Inoltre, il castello era anche una residenza imperiale, dove Federico II poteva soggiornare durante i suoi viaggi in Sicilia.
Per cosa era utilizzato da federico ii?
il pavimento di specchi frantumati
Durante l'ultima ristrutturazione, Alfredo Pirri, uno dei maggiori esponenti dell'arte contemporanea italiana, ha installato una pavimentazione temporanea di specchi calpestatili che ricopre una superficie di ottocento metri quadri. Sugli specchi in frantumi “galleggiano”, come testimonianze emerse dagli abissi, alcuni reperti provenienti dal Museo archeologico “Paolo Orsi” di Siracusa, che rendono l'opera ancora più maestosa.
L'ariete in bronzo ''superstite''
Le statue ornamentali
altre opere interne
La sala ''Caravaggio''