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Caterina Paiella, Sara Fabiani, Alice ferruzzi gasparri
I MONUmenti di roma
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Caterina Paiella, Sara Fabiani, Alice ferruzzi gasparri

I MONUmenti di roma

tra il 1648 e il 1651.

gruppo di scultori, tra cui figurano Giovan Maria Franchi, Giacomo Antonio Fancelli, Claude Poussin, Antonio Raggi e Francesco Baratta

Gian Lorenzo Bernini (vinse il concorso)

Piazza Navona

LA fontana dei quattro fiumi

Era un modellino in scala, alto circa un metro e mezzo, creato per visualizzare la sua proposta di fontana nella piazza. Questo modellino argenteo fu regalato a Olimpia Maidalchini, cognata del papa Innocenzo X e figura influente a Roma, nel tentativo di ottenere il contratto per la realizzazione dell'opera.

Modellino d'argento.

Le spese per la costruzione della fontana furono talmente elevate che, per finanziarle, il papa ricorse ad una tassazione sul pane, con contemporanea riduzione del peso standard della pagnotta. Il fatto scatenò l'odio del popolo di Roma non tanto sul pontefice quanto sulla cognata, ritenuta responsabile indiretta del sopruso e già invisa ai romani.

Prende il nome da "Agone," che è una parola che significa "giochi" o "competizione" in latino. Questo termine è associato ai giochi agonali, che erano antiche competizioni sportive e culturali che si tenevano nell'antica Roma. L'obelisco è situato nella Piazza Navona, che era il luogo in cui si svolgevano tali giochi nell'antichità.

16.53 m 30.17 m

la storia

La fontana fu commissionata da papa Innocenzo X e faceva parte di un progetto per decorare la piazza, in concomitanza con i lavori di costruzione del Palazzo Pamphilj. Il papa aveva anche chiesto di riportare un obelisco, noto come Agonale.

Allo stesso modo, si dice che la statua del Nilo copra il volto per evitare di dover guardare la chiesa (in realtà, il coprirsi del volto rappresenta l'incertezza sulle sorgenti del Nilo). Questa leggenda è ancora popolare oggi.

Una leggenda popolare racconta della rivalità tra i grandi maestri del barocco, Gian Lorenzo Bernini e Francesco Borromini, e coinvolge le statue sulla Fontana dei Quattro Fiumi a Piazza Navona. Secondo questa leggenda, la statua del Rio de la Plata solleva il braccio per proteggersi da un possibile crollo del campanile o della cupola della chiesa di Sant'Agnese in Agone e per sostenere i suoi resti.

Le statue in marmo bianco nella fontana rappresentano le allegorie dei quattro principali fiumi della Terra, ognuno associato a un continente conosciuto all'epoca. Questi giganteschi personaggi sono raffigurati seduti su uno scoglio centrale in travertino. I quattro fiumi rappresentati sono il Nilo, il Gange, il Danubio e il Rio de la Plata.

I due stemmi della famiglia Phampilij. La famiglia Pamphilj era coinvolta nella costruzione della Fontana dei Quattro Fiumi a Piazza Navona a Roma in quanto il papa Innocenzo X, un membro della famiglia Pamphilj, aveva commissionato la fontana per decorare la piazza.

Il fiume Gange, che è uno dei fiumi più importanti dell'India e un importante simbolo religioso nell'induismo, è raffigurato come un uomo barbuto seduto su uno scoglio in travertino. L'uomo tiene un'ampolla dalla quale scorre l'acqua del fiume, simboleggiando la sacralità e l'importanza del Gange come fonte di purificazione nell'induismo. La sua posizione suggerisce anche un senso di calma e serenità, evocando l'idea di un fiume sacro.

Il Danubio, è rappresentato nell’atto di indicare lo stemma della famiglia Pamphili, a rappresentare il potere di Papa Innocenzo X, committente dell’opera.

3. l Serpente d'Acqua: Il serpente d'acqua è un simbolo delle acque fluviali e rappresenta i fiumi e le correnti d'acqua. Può essere associato a tutti e quattro i fiumi nella loro funzione di portare acqua e vita.

2. L'Armadillo: L'armadillo è un animale tipico dell'America del Sud, ed è utilizzato per simboleggiare il continente sudamericano, il Rio de la Plata.

1. Il Leone: Il leone rappresenta la forza e la potenza e simboleggia l'Europa, poiché era spesso associato a molte nazioni europee.

Dettagli

7.Il Drago: Il drago potrebbe rappresentare creature mitiche o il potere dominante. Nella fontana, il drago è raffigurato sotto l'obelisco Agonale e potrebbe essere un simbolo del trionfo della Chiesa cattolica.

6. Il Delfino: Il delfino è un simbolo dell'acqua e può rappresentare i fiumi e il mare. Potrebbe essere collegato a un'interpretazione generale dell'elemento acquatico.

5. Il Cavallo: Il cavallo può rappresentare il potere e la forza, ed è spesso associato all'Europa, insieme al leone.

4. Serpente di Terra: Il serpente di terra rappresenta la terraferma e simboleggia la stabilità della terra. Può essere legato ai quattro fiumi come un elemento terrestre che sta in contrasto con il loro elemento acquatico.

TEMPIO DI PURTUNUS

La costruzione di questo tempio risale verso la fine del IV sec a.c., era dedicato ad un divinità fluviale: Portunus. Costui era il Dio protettore di qualsiasi tipologia di entrata e dei porti fluviali; rappresentato sempre con le chiavi in mano, era fortemente venerato soprattutto all’inizio del periodo imperiale, tanto è vero che il 17 agosto si celebravano i famosi Portunalia, feste in suo onore. il Tempio attuale risale alla prima parte del I sec. a.c. (ricostruito pare intorno all’80 a.c.).

IL TEMPIO DELLE PROSTITUTE

Portunus, divinità a cui è dedicato il tempio.

Il termine "pronao" deriva dal greco antico "πρόναος" (prónaos), che significa letteralmente "prima del naos." Il naos è la parte interna del tempio o il santuario dove venivano conservate le statue degli dèi o dove si svolgevano i rituali religiosi. Il pronao, quindi, costituiva una sorta di spazio introduttivo o vestibolo che separava l'ambiente esterno dal santuario sacro all'interno del tempio.

COSTITUZIONE

Sorge su un podium ricoperto da lastre di travertino, ha forma rettangolare ed è costituito da una cella, deputata al culto, e da un pronao antistante la stessa. Le colonne del pronao sono in travertino ed i capitelli di ordine ionico; splendido l’architrave con un fregio di festoni appesi a candelabri, tipici dell’arte romana.

divenne meta di pellegrinaggio da parte di meretrici e penitenti provenienti da ogni zona di Roma e non solo. nel cinquecento a Roma era usuale, ogni 1°aprile, vedere una moltitudine di prostitute affollare le zone adiacenti il nostro tempio ed assistere alla funzione religiosa che in esso si teneva. le “devote” vi accorrevano completamente nude.

È un tempio molto bene conservato e a partire dalla fine del IX sec. fu “convertito” in chiesa cristiana. dedicata prima a Santa Maria de gradellis poi consacrata a Santa Maria Egiziaca. quando la chiesa fu sconsacrata fu ripristinato l’antico tempio romano. al suo interno sono ancora visibili affreschi che descrivono scene della vita della Santa. Santa Maria Egiziaca una ragazza egiziana, vissuta a cavallo tra il IV ed il V sec. d.c., che si guadagnava da vivere facendo la prostituta e che, convertitasi, mentre si trovava in Terra Santa, decise di condurre una vita da eremita nel deserto oltre il Giordano. Qui in totale solitudine visse, secondo la leggenda, ben 47 anni. Santificata considerata la protettrice delle prostitute pentite.

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