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Gli alunni delle classi seconde e terze della Scuola Secondaria di 1° gradoraccontano ...

OVERtime

Il Convitto a

OVERTIME

2. L'evento del 6 ottobre raccontato dalla 3^C e dalla 3^D

Dediche e autografi...

1. L'evento del 4 ottobre raccontato dalla 2^C

Il Convitto "G. Leopardi" di Macerata ha partecipatocon le classi seconde e terze dellaScuola Secondaria di 1° gradoa due giornate del prestigioso evento maceratese dedicato allo sporte ai suoi valori

oSPITI SPECIALI

Overtime è un festival internazionale riguardante lo sport che tratta le storie di alcuni campioni, non solo nell’ambito sportivo, ma anche nell’ambito umano. Mercoledì 4 ottobre si è parlato di Gino Bartali, un ciclista famoso nel periodo della Seconda Guerra Mondiale.Dopo l’introduzione i presentatori ci hanno mostrato dei filmati su cui avremmo dovuto riflettere e prendere nota. Il primo cortometraggio, denominato “Belly Flop”, narra di una bambina che vuole imparare a tuffarsi, ispirandosi ad una ragazza migliore di lei. Non è molto brava ma quando il barbecue va a fuoco, lei con un tuffo salva tutte le persone nella piscina. Il messaggio che questo cortometraggio esprime è che non bisogna arrendersi mai perché tutti sono bravi in qualcosa.

4 ottobre 2023

Il secondo filmato che ci hanno mostrato si chiama “Cambio Campo”, racconta di un ragazzo della nostra fascia d’età che viene bullizzato da due suoi compagni di classe. Grazie all'intervento di altre sue compagne di classe, riescono a far ragionare i bulli sulle loro azioni negative e organizzano un calcio di rigore insieme al suo calciatore preferito facendolo tornare contento. Il messaggio principale di questo filmato è che noi possiamo essere migliori di quanto gli altri credano.

4 ottobre 2023

Dopo la visione dei video ci hanno presentato il nuovo libro sulla storia di Gino Bartali. Non è un libro usuale, bensì scritto con lo stile della Graphic Novel: una tipologia di scrittura che si sviluppa con immagini, talvolta create a mano e con poco testo ma conciso. La storia del libro inizia a Gerusalemme nel 2018, all’inizio del Giro d’Italia in onore di Gino Bartali, che nello stesso anno è stato nominato “giusto tra le nazioni” dallo Yad Vashem di Gerusalemme.

4 ottobre 2023

Chi era Gino Bartali?Nato vicino Firenze nel 1914, egli vinse il Tour de France a soli ventuno anni, nel 1936. Durante la Seconda Guerra Mondiale, quando era già un famoso ciclista, l’arcivescovo di Firenze lo chiamò per chiedergli di iniziare a portare documenti falsi agli ebrei rifugiati ad Assisi.

4 ottobre 2023

Tornando indietro alla sua giovane età, il padre non voleva che lui corresse perché non lo considerava un lavoro vero. Il primo a trasmettergli la passione ed a dargli l’iniziativa fu il suo titolare nel lontano anno 1929, e fu la stessa persona a convincere il padre a farlo correre nelle gare competitive.Poco tempo dopo vinse il Tour de France più volte e, nel corso di quegli anni, vinse quattro Giri d’Italia. Durante la sua carriera fece amicizia con molti suoi avversari, strinse però un rapporto particolare con il suo più grande rivale: Fausto Coppi. Infatti è famosa una foto di loro due che si scambiano una bottiglia d’acqua durante una competizione

4 ottobre 2023

Terminata la presentazione del libro, è arrivata Gioia Bartali; lei ci ha raccontato di come ha vissuto il nonno in famiglia:“E’ sempre stato un nonno per me, nonostante sapessi chi fosse. Lui era un uomo di buona fede e si schierava sempre dalla parte del bene, ha rischiato la vita molte volte per salvare delle vite umane. Portava documenti falsi all’interno della canna della sua bici. Si è sempre schierato contro le bestemmie".

4 ottobre 2023

Gioia Bartali ci ha raccontato anche un evento capitato poco dopo una vittoria del nonno. Un suo ammiratore bestemmiò dopo che lui aveva tagliato il traguardo, allora Gino Bartali scese dalla bici e disse a quell’uomo: "Avrei preferito non vincere anziché sentirti bestemmiare!”. Un'altra frase molto famosa detta da Gino fu: “L’ultimo abito è senza tasche”. Una frase che starebbe a significare che si muore come si nasce, ovvero umili.Uno dei messaggi principali di questo festival è: “Non mollare mai!”Scritto da: Gabriele Lia Gioia Nikitopoulou Riccardo Caraceni Matteo Bartone Ilias FarahClasse 2^C

4 ottobre 2023

Alcuni scattidel 4 ottobre

Gli incontri si sono svoltipresso la Biblioteca "Mozzi-Borgetti"di Macerata

Alunni di secondasul palcocon Angelo Spagnuolo
Gioia Bartalicon Matteo Matteucci, autore del libro, eValerio Calzolaio, moderatore dell'evento

I ragazzi delleclassi terze alle presecon la difficile artedi allenare i sogni...

6 ottobre 2023

Avete mai conosciuto l’autore di un libro che vi piace molto, oppure un atleta che sta ancora perseguendo il suo sogno?Noi sì, e ve lo racconteremo, grazie al progetto “Overtime” che ha legato la nostra scuola al prestigioso Festival maceratese dedicato, ormai da più di un decennio, allo storytelling sportivo, una kermesse unica nel suo genere in Italia.

6 ottobre 2023

Lo sport: fatica, impegno, passione, allenamento ma anche e soprattutto esperienza significativa che rafforza le nostre capacità intellettuali e morali.Sport che racconta di cadute come trampolini di lancio per raggiungere la piena realizzazione di sé, di fallimenti come cicatrici che motivano, di fragilità che diventano il proprio punto di forza.Sport che insegna a tuffarsi negli ostacoli, a cercare i propri limiti per affrontarli a testa alta e vincerli. Sport che risana, che salva la vita, la propria e quella degli altri.

6 ottobre 2023

Questi i concetti che Simone Rosi, autore del libro “Lo sport e l’arte di allenare i sogni”, e Michele Antonelli, atleta olimpionico e campione italiano di marcia di origini maceratesi, medaglia di bronzo negli Europei di specialità e d'argento nella classifica a squadre, hanno spiegato a noi alunni delle classi terze, nella giornata del 6 ottobre presso la Biblioteca Mozzi-Borgetti. Entrambi ci hanno ispirato a seguire i nostri sogni, condividendo con noi la loro esperienza di vita: il primo come “giocoliere della parola” innamorato dello sport, il secondo come sportivo di successo che racconta nei fatti il segreto della sua forza.

6 ottobre 2023

La mattinata si è snodata in due tempi. Inizialmente sono stati trasmessi dei cortometraggi divertenti e curiosi, a tema sportivo, tra cui “Libre Directo” (ovvero “Calcio di punizione”) e “Santorini, paradiso del parkour”, inframezzati da spunti di riflessione su bullismo, legalità, senso di famiglia e riscatto personale in rapporto al calcio, rispetto del patrimonio ambientale, creatività, libertà e i suoi limiti in rapporto al parkour.

6 ottobre 2023

Ciò che ci ha colpito di più? Il fatto che i successi più grandi possono nascere da apparenti fallimenti, che delusioni e relative sofferenze aprono la porta a vittorie schiaccianti, che gli obiettivi a volte si raggiungono anche senza bisogno di fare goal, che la lotta ai propri limiti dura una vita intera e il vero traguardo, quello dentro di noi, in realtà non si raggiunge mai.

6 ottobre 2023

Successivamente, i due speaker della mattinata, Simone Rosi e Michele Antonelli, hanno interagito in maniera genuina e generosa con noi ragazzi, introdotti da Antonio Quaranta (si veda foto a destra in alto), presidente dell’Associazione “I Fuori Classe”, progetto che finanzia l’attività sportiva per bambini in condizione di disagio della provincia di Macerata; quest’ultimo ha anche rallegrato l’evento donando coloratissime magliette alle migliori dieci domande poste da noi allo scrittore e al campione.

6 ottobre 2023

Tra i messaggi più intensi e toccanti di questa seconda parte, il fatto che possiamo trasformare i nostri limiti in traguardi, se solo troviamo il coraggio di partire e di esporci, perché non provarci significa fallire in partenza, mentre la speranza, il sogno, è in grado di portarci più lontano delle nostre paure. Michele Antonelli ci ha rivelato proprio come il gravissimo incidente che lo aveva coinvolto nel 2012, che sembrava aver compromesso per sempre il suo futuro, si sia in realtà rivelato il più potente stimolo non solo per rialzarsi, ma anche per arrivare alla piena realizzazione di sé e che ancora oggi sono quelle cicatrici ad alimentare la fiamma della sua passione, la motivazione per il suo sogno olimpico. Anche Simone Rosi ci ha svelato che il suo progetto di diventare scrittore è nato da deludenti risultati scolastici ottenuti nei temi.

Simone Rosi e Michele Antonelli

6 ottobre 2023

Qual è dunque la formula per il successo partendo da zero? Per Michele Antonelli è avere un sogno, accarezzarlo, progettarlo, dargli la priorità, forgiarlo nel fuoco della pazienza e della resilienza, essere disposti a soffrire per raggiungerlo ma amando i propri sacrifici, ogni giorno. Lo sport ci insegna infatti a non mentire a noi stessi e agli altri, a condividere vittorie e fallimenti. Come diceva Franklin Deford, citato in uno dei cortometraggi, “Lo sport dà il meglio di sé quando unisce”.

6 ottobre 2023

L’incontro è stato molto educativo, con una forte presa su noi ragazzi; siamo certi che abbia aiutato molti dei presenti a riappropriarsi dei propri sogni e a mettersi in gioco per raggiungerli. Oltretutto abbiamo ricevuto un ottimo consiglio per l’orientamento: siamo invitati a lottare per arrivare a fare un domani del nostro lavoro la nostra gioia, a ricevere uno stipendio per ciò che effettivamente amiamo fare.

6 ottobre 2023

Al termine, l’autore e l’atleta hanno autografato i nostri libri con una dedica. Vogliamo concludere proprio con una delle frasi del testo di Simone Rosi che porteremo nel cuore, dedicata a “noi che ci abbattiamo senza motivo, noi che ci limitiamo anche quando non ci sono limiti, noi che ci convinciamo di essere deboli per non dover dimostrare il contrario, e così avere una scusa valida per non tentare nemmeno...”Scritto da Brian Cabrera Sonia Cavallini Leonidas Giustozzi Paul Matteo Kollamaparambil Bruno Marchetti Elena Mariottini Flavia QuarantaClasse 3^C

6 ottobre 2023

Il primo cortometraggio, intitolato “Cambio campo”, parlava di un ragazzino che aveva il sogno di incontrare il suo idolo calcistico affrontando le difficoltà del bullismo. Il messaggio che voleva dare ai ragazzi è quello di non arrendersi mai davanti agli ostacoli, soprattutto il bullismo.Il secondo cortometraggio, intitolato “Calcio di punizione”, al contrario del precedente, narra la storia di un’anziana signora che vive una situazione difficile con il marito e che si ritrova a essere selezionata per una sfida durante l’intervallo di un’importante partita in cui deve tirare un calcio di punizione dal centrocampo, dal valore di 300.000 euro. Così l’anziana signora trova un modo per riscattarsi dalla sua vecchia vita incominciando ad allenarsi insieme ad un anziano allenatore conosciuto al suo primo allenamento in un campo. Il messaggio che voleva dare è quello di andare oltre i propri limiti, e che non è mai troppo tardi per realizzare i propri sogni.

Il 6 ottobre 2023 le classi terze del Convitto Nazionale “Giacomo Leopardi” di Macerata si sono recate alla biblioteca “Mozzi Borgetti” per partecipare alla 13esima edizione del Festival “Overtime”, ovvero un evento che tratta i temi della passione per lo sport. Sono stati ospiti Simone Rosi, alias “Il saggio dello sport”, e Michele Antonelli, con la partecipazione dell’associazione “I Fuoriclasse”, un’organizzazione nata per aiutare le famiglie in difficoltà economica a far praticare lo sport ai propri figli. L’evento è iniziato verso le 9:30. Sono stati proposti ai ragazzi quattro cortometraggi per evidenziare i valori dello sport.

La voce della 3^D

Anche il presidente dell' Associazione "I Fuoriclasse” ha spiegato l’importanza dell’attività fisica soprattutto a questa età; loro operano proprio al fine di aiutare le famiglie in difficoltà economica nello sport. Gli alunni, alla fine dei vari interventi, hanno potuto fare domande agli ospiti approfondendo le proprie conoscenze in materia.L’evento si è concluso con un saluto all’autore e all’atleta per poi ritornare a scuola con un importante insegnamento per crescere al meglio seguendo i propri sogni.Scritto da Mattia Renzi Noemi Oro Giorgia Spalletti Matteo Luciani Nikole Guzman Arlind Bajrami Classe 3^D

Il terzo cortometraggio, “Santorini, il paradiso del parkour”, documentava la vita di due ragazzi che giravano l’Europa per vivere una vita emozionante e piena di avventure. Il cortometraggio insegna a vivere le proprie passioni facendo ciò che ci piace. L’ultimo cortometraggio era un breve filmato cartoon che voleva insegnare in modo ironico a non arrendersi mai.La seconda parte dell’incontro si è svolta attraverso un dibattito tra l’autore del libro “Lo sport e l’arte di allenare i sogni”, insieme al pluripremiato Michele Antonelli, e i ragazzi. Inizialmente i due ospiti hanno fatto un discorso alle classi sullo sport e i suoi valori. Poi l’atleta ha raccontato un po’ della sua storia: già da piccolo era appassionato al mondo dello sport poi ha iniziato a lavorare mentre studiava. Successe però un evento inaspettato che gli cambiò la vita, finì in coma e da lì, dopo essersi svegliato, ha capito che il suo obbiettivo era quello di arrivare alle Olimpiadi; da quel momento in poi si sarebbe impegnato al massimo sacrificandosi per realizzare il suo sogno. Successivamente l’autore si è aggiunto al suo discorso raccontando ai ragazzi la storia del suo libro, facendone emergere i concetti principali, ovvero la passione, l’impegno e la perseveranza.

La voce della 3^D

"Lo sport ci spinge a scegliere di agire, senza pensarci due volte, senza avere paura di farlo, senza rimuginare ancora e ancora fino alla vertigine. Vai e provaci!. Questo è lo sport: un invito a sperare, sognare, vivere". Simone Rosi

6 ottobre 2023

a Overtime!

GRAZIE