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I Pirati
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I Pirati

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La pirateria esiste da quando l'uomo è riuscito a solcare il mare con delle imbarcazioni e continua anche al giorno d'oggi. Il fenomeno è stata favorito dal fatto che per le autorità statali era difficile, soprattutto in passato, far rispettare la legge tra le onde. I pirati sono navigatori che assaltano imbarcazioni di vario genere per saccheggiarne il carico e, spesso, per catturare l’equipaggio e impossessarsi delle navi stesse. I pirati compiono frequentemente anche incursioni sulla terraferma, assaltando e depredando le città e i Paesi costieri.

La pirateria

Lo stesso Giulio Cesare venne rapito dai pirati della Cilicia, una regione della costa sudorientale dell’Asia Minore, durante la navigazione verso Rodi, avvenuta nella stagione invernale, fu fatto prigioniero presso l’isola di Farmacusa e rimase con loro, non senza la più viva indignazione, per circa quaranta giorni, in compagnia di un medico e di due schiavi. Quando furono pagati i cinquanta talenti stabiliti, venne sbarcato su una spiaggia e allora, senza perdere tempo, a ssoldò una flotta e si lanciò all’inseguimento dei pirati.

La pirateria è antica quanto la navigazione infatti poco tempo dopo che l’uomo imparò a costruire mezzi di navigazione, altri uomini iniziarono a prenderli d’assalto per impadronirsene. Il fenomeno ebbe un forte sviluppo al tempo delle civiltà greca e romana, grazie all’aumento dei commerci “internazionali”. Per Roma, in particolare, i pirati rappresentavano un serio problema, perché limitavano il commercio con l’Oriente, tanto che Cicerone arrivò a definirli “nemici comuni di tutti”. Per questo nel I secolo a. C. il Senato di Roma incaricò Gneo Pompeo di sconfiggere i pirati, il che effettivamente fu realizzato nel 67 a.C.

I pirati nell'antichità

Tra i pirati vigeva una sorta di democrazia e i comandanti erano spesso eletti dalla ciurma. Il bottino derivante da assalti e saccheggi era diviso in parti uguali o comunque in quantità regolate da precise normative. Era inoltre assolutamente vietato fare salire a bordo delle navi le donne, per evitare che si creassero motivi di contrasto tra gli uomini.

La pirateria fu molto attiva grazie ai traffici commerciali tra Europa e America e alla rivalità tra le potenze europee per il controllo del territorio americano. I governi del Regno Unito e della Francia si servivano di loro per contrastare la supremazia della Spagna, che a sua volta autorizzò i suoi navigatori ad assaltare le navi nemiche.

L'epoca d'oro della pirateria è stata quella tra il ‘500 e il ‘700, quando i pirati dei Caraibi, dominavano i mari.

I pirati dei Caraibi e la società pirata

A prima vista poteva sembrare una cattiva idea avvertire il nemico sventolando il Jolly Roger. Tuttavia, questa tattica era una forma primitiva di guerra psicologica. Infatti con una reputazione sufficientemente spaventosa, inalberare Jolly Roger poteva intimidire l'avversario sino a costringerlo alla resa senza nemmeno entrare in combattimento. Se invece una nave decideva di resistere all'abbordaggio il Jolly Roger nero veniva abbassato ed era issata la versione rossa, indicando che la conquista sarebbe avvenuta "senza quartiere" cioè senza far prigionieri nemmeno in caso di tardiva resa.

Il Jolly Roger è la bandiera tradizionale dei pirati americani ed europei, raffigurata oggigiorno come due tibie incrociate sovrastate da un cranio bianco su sfondo nero. Il simbolo del teschio con le ossa incrociate è un simbolo diffuso e utilizzato in molti contesti, spesso in collegamento con il concetto di morte.

Il Jolly Roger

Il Dipartimento di Stato americano ha una divisione propria che si occupa della lotta ai pirati di oggi, sono almeno 25 le marine militari impegnate contro i criminali del mare. Ad oggi però è possibile difendersi dagli attacchi dei pirati tramite mezzi non letali, il 16 febbraio del 2018, ad esempio, è stato sventato un attacco grazie ad un getto d'acqua bollente.

I pirati di oggi sono molto distanti da quelli che possiamo immaginare. Non sono avventurieri mossi da autentici ideali e desiderio di libertà come siamo soliti vedere nei film. Essi cercano infatti il guadagno a scapito di chi, col mare, vive e lavora onestamente. Nel rapporto “State of Piracy 2018”, pubblicato nel luglio 2019, la pirateria appare in forte aumento.

I pirati di oggi

La pirateria somala sembra concentrarsi nella provincia del Mudug, collocata nella zona meridionale del Paese, altre zone interessate alla pirateria si trovano in Asia sudorientale, nel golfo di Guinea e nell'Africa occidentale. In particolare nel golfo di Guinea transitano navi che fanno gola ai predoni del mare, poichè trasportano materie prime e greggio verso l'Europa e l'America

Tutti purtroppo abbiamo sentito almeno una volta parlare di scorrerie in Somalia. Inizialmente la pirateria era legata a piccoli gruppi criminali con mezzi ridotti, operanti presso i porti della Somalia meridionale. Nelle prime fasi la pirateria aveva come scopo la sola rapina. Attualmente le cose sono cambiate: molte navi sono dirottate e gli equipaggi sequestrati in cambio di denaro. Le imbarcazioni, gli armamenti e la strumentazione dei pirati di oggi è molto diversa. Le casse di questi criminali si gonfiano e grosse cifre vanno ad investire altre attività illegali che coinvolgono più nazioni.

I pirati in Somalia

  • Francesco Criscuolo
  • Tommaso Di Domenico
  • Luca La Manna

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