duomo di ancona
Fabiana Di gioia
Created on October 4, 2023
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Transcript
Duomo di Ancona
Costruito dove nel III secolo si trovava un tempio classico eretto in onore della dea Afrodite , il Duomo, si raggiunge percorrendo una breve strada in salita molto tortuosa. Il Duomo appare improvvisamente dopo l’ultima curva, in tutta la sua imponenza, insieme ad un meraviglioso panorama. Il colle che lo accoglie si chiamava nell’antichità promontorio Cumero, dal greco Kuma ed Oro, “monte opposto al mare”. Successivamente prese il nome attuale di colle Guasco, in onore del Colonnello Cesare Guasco. Nel VI secolo, sopra al tempio classico (di cui sono rimaste le fondamenta) venne edificata una basilica paleocristiana dedicata a San Lorenzo. Fu ricostruita di nuovo nel IX secolo dopo le invasioni saracene e trasformata a croce greca
Tempio di Afrodite
È una chiesa medioevale in cui lo stile romanico si fonde con quello bizantino.
Chi era San Ciriaco?
San Ciriaco, Santo Patrono di Ancona, fu vescovo di Gerusalemme e martire. Secondo la leggenda fu spinto dall’Imperatrice Elena, madre di Costantino I, a confessare il nascondiglio della Vera Croce. Dopo il ritrovamento si convertì al cristianesimo e si recò in pellegrinaggio a Roma. Lungo il viaggio si fermò ad Ancona dove diventò vescovo, rimanendovi per alcuni anni. Al suo ritorno in Palestina, nel 363 l’imperatore Flavio Claudio Giuliano lo fece imprigionare e torturare. L’8 agosto 418 il suo corpo fu trasferito dalla Palestina ad Ancona.
(IT)
(LA)
«La prodigiosa mole di un rombo adriatico capitò davanti al tempio di Venere, che la dorica Ancona innalza, e riempì le reti...»
«Incidit adriaci spatiu admirabile rhombi / Ante domum Veneris, quam dorica sustinet Ancon / Implevitque sinus...»
Nunc, o ceruleo creata ponto / Quæ sanctum Idalium, Uriosque apertos, / Quæque Ancona, Cnidumque harundinosam / Colis, quæque Amathunta, quæque Golgos, / Quæque Durachium Adriæ tabernam, / ...»
Durante le guerre mondiali e il terremoto del 1972, il Duomo è stato fortemente danneggiato e nuovamente modificato. Tutte queste vicissitudini, gli hanno conferito quell’aspetto caratteristico che lo colloca tra i più importanti esempi di arte romanica, fusa con elementi bizantini e gotici.
2 MONOFORE
LEONI STILOFORI
elemento architettonico sporgente al muro perimetrale poggiato da due colonne sorrette da due LEONI STILOFORI
PROTIRO
La facciata, adagiata su un’ampia scalinata, è realizzata in pietra bianca e rosa del Monte Conero e marmo greco: una delicata fusione di colori e materiali che ne risalta i dettagli. Il portico è in stile romanico con un arco a tutto sesto e 4 colonne reggenti una serie di archi dove sono presenti rilievi simbolici. Quelle anteriori poggiano su due imponenti leoni di marmo rosa che stringono tra le zampe l’uno un ariete e l’altro un serpente alato che lo morde alla gola. Al di sopra del protiro si trova un grande oculo con cornice, e ai lati due monofore
Sul lato destro, separato dalla struttura spicca il campanile con alla base una statua di Giovanni Paolo II
La cupola di forma ogivale è un ulteriore elemento che dona al Duomo prestigio e unicità. Realizzata nel XIII secolo, probabilmente da Margaritone d’Arezzo, è una delle più antiche cupole medievali d’Italia.
Le volte veneziane del '400
L’interno del Duomo è a croce greca e tre navate, con colonne romane e alcuni capitelli bizantini. Al centro della crociera la struttura della cupola si manifesta in tutto il suo splendore con piccoli pennacchi sorretti da angeli sopra i quattro pilastri che la sorreggono.
Transetto sinistro Il transetto sinistro ospita la Cappella della Madonna, con sfarzosa edicola marmorea del 1739.
al termine della navata laterale sinistra troviamo: il monumento sepolcrale del Beato Girolamo Ginelli, all'inizio della navata laterale sinistra è il monumento al guerriero Francesco Nobili (1530); al termine della navata laterale destra è il monumento al nobile anconetano Giovanni Ferretti (1558).
Le cripte
Nel duomo di San Ciriaco sono presenti due cripte, poste sotto gli altari laterali: la Cripta delle Lacrime e la Cripta dei Santi Protettori. La "Cripta delle Lacrime" si trova sotto la cappella del Crocifisso, a destra rispetto all'ingresso, conserva le tombe di alcuni dei vescovi della Diocesi di Ancona-Osimo. Fino al 1943 era la sede della prima raccolta di antichità cristiane, confluite dopo la guerra nel vicino museo. Venne devastata in seguito ai bombardamenti della seconda guerra mondiale, ed è stata ricostruita con i materiali originari. La "Cripta dei Santi Protettori" si trova invece sotto la cappella della Madonna Regina di tutti i Santi, a sinistra rispetto all'ingresso principale. È così detta perché contiene le spoglie dei santi patroni della città, custodite in preziose urne.
La Cattedrale non presenta una grande presenza di dipinti al suo interno; la maggior parte di questi si trova nella zona absidale, eccezion fatta per il miracoloso quadro della Madonna Regina di tutti i Santi, collocato nella rispettiva cappella.
Le pitture
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