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Transcript

I 450 anni del D'Adda

1859/60

APERTURA SCUOLE TECNICHE

1806-1815

CHIUSURA E RIAPERTURA

1939

COSTITUZIONE DELLA BIBLIOTECA

1837

DA SEMINARIO A COLLEGIO

1573

FONDAZIONE DEL SEMINARIO D'ADDA

1915-1919

DA COLLEGIO A OSPEDALE

1992/93

APERTURA LINGUISTICO

1942/43

ACCOGLIENZA SFOLLATI

2023

NOI OGGI

1968

MOVIMENTO STUDENTESCO

1942

ISTITUZIONE TRIENNIO CLASSICO

INIZI 2000

ARTISTICO E TECNICO

APPROFONDIMENTI:-Allievi famosi-Biblioteca

Le glorie del D'Adda

Curzio Malaparte

Daniela Dell'Occhio

Curzio Malaparte era il nome d'arte di Kurt Erich Suckert. Nell'anno scolastico del 1913-1914 si trasferì dal Liceo Cicognini di Prato al D'Adda perché il padre era stato assunto come tecnico alla Manifattura Lane di Borgosesia. Diventò uno scrittore famoso e anche una figura controversa del programma politico e culturale italiano; fu definito da Piero Gobetti la più bella penna del fascismo col quale ebbe un rapporto controverso.

Daniela Dell’Occhio nacque nel 1926 e a undici anni inizia a frequentare la scuola al D’Adda durante il fascismo. Una sua testimonianza dice che all’epoca si studiava italiano, latino, greco, matematica, che erano fuori dalla propaganda fascista. Racconta anche che arrivarono qui a Varallo tanti sfollati dalle città e che il D’Adda si riempì di studenti.

La biblioteca scolastica

È la fusione del patrimonio librario del Liceo classico e quello dell’Istituto Tecnico Caimi, cui sono state aggiunte donazioni private e nuovi acquisti; tuttora la biblioteca ospita circa 14.000 volumi, dislocati in tre locali diversi all'interno dell'ambiente scolastico.È inoltre possibile accedere al prestito di e-book reader per la fruizione di una raccolta di libri in digitale.Da ormai due anni, inoltre, la biblioteca fa parte del Sistema Bibliotecario della Piana Vercellese e fruisce del servizio di prestito digitale offerto dalla piattaforma MLOL.

La biblioteca, costituita nel '39, è stata poi divisa quando i Padri Dottrinari lasciarono la gestione dell'istituto.Una parte rimase quindi alla scuola, mentre l'altra divenne di proprietà dei Padri Dottrinari e conservata ancora oggi nella chiesa di Sant'antonio, un ex convento che era stato ristrutturato con lo scopo di ospitare studenti e che oggi svolge solo la funzione di abitazione di sacerdoti anziani ed ex missionari.Tuttora dunque questa parte della biblioteca originaria è di proprietà dei Padri Dottrinari che sono rimasti nella struttura.

Oggi

Ieri

Il Seminario passò momenti di grande splendore come periodi più bui. Nel 1806 ad esempio si vide costretto a chiudere a causa sia dei gravosi debiti sia delle condizioni politiche sfavorevoli dettate dalla Rivoluzione francese. Il Seminario, però, riuscì a riprendersi e nel 1815 venne riaperto, inizialmente gli alunni erano solo una trentina ma, col passare degli anni e la laicizzazione dell’istituto, aumentarono sempre di più fino a toccare il centinaio nel 1850.

1806-1815

Negli anni Duemila la storia del d’Adda è proseguita con l’accorpamento con l’Istituto tecnico B.Caimi nel 2000 e l’istituzione del corso artistico tra il 2006 e il 2007 creando così il complesso attuale in cui gli allievi sono liberi di scegliere tra indirizzi di studio diversi tecnici o liceali che possono assecondare anche le loro diverse passioni e inclinazioni.

Anni 2000

Il Liceo classico d’Adda è la scuola più antica e prestigiosa della Valsesia. Esso nacque nel 1573 con il nome di “Seminario dei poveri fanciulli di S.Giovanni Battista”. Ma perché costruirlo proprio a Varallo? Ebbene questa zona era un punto di ritrovo tra due valli ed era anche molto frequentata per via del Sacro Monte perciò lo si ritenne un luogo perfetto per situare una scuola dedicata ad aspiranti sacerdoti.

1573

A causa dei contrasti con la curia Paolo d’Adda decise di avviare un processo di laicizzazione dell’Istituto fino a trasformarlo in un Collegio privato.Il 12 aprile Paolo d’Adda e il vescovo Morozzo arrivarono ad un accordo: i titoli di studio venivano rilasciati dal Collegio, però l’influenza ecclesiastica doveva rimanere rilevante. Infatti il Vescovo aveva il diritto di approvazione degli insegnanti e ad assistere agli esami.

1837

Già dal 1939 era in corso la pratica per il riconoscimento di tutte le classi del liceo, per completare il corso di studi del Ginnasio; la comunicazione della concessione arrivò a luglio, e fu confermata il 3 agosto dal Ministro Bottai.

1942

Ancora oggi il D'Adda è uno dei più importanti istituti del nostro territorio, offre infatti una vasta gamma di indirizzi di studio ed è una scuola che si impegna a soddisfare le esigenze degli alunni.Nonostante sia il Liceo Classico il percorso di studi che possa vantare la storia più antica e articolata, gli altri indirizzi stanno prendendo sempre più importanza nel corso degli ultimi anni.

Nel 1935 la scuola passò sotto la direzione dei Padri Dottrinari, i quali avevano accettato la proposta del Canonico Raspino solo dopo il miglioramento delle condizioni dell'Ordine del Piemonte e l'ordinazione di nuovi sacerdoti; grazie alla loro gestione il Ginnasio riottenne la parificazione alle Scuole Regie e il numero degli studenti aumentò visibilmente. Ciò permise il rinnovo dell'arredamento e dell'attrezzatura scolastica, oltre all'impegno nella costituzione di una prima biblioteca all'interno dell'ambiente scolastico.

1935/1939

Tra gli anni Sessanta e Settanta il numero di allievi crebbe di molto e la scuola, ormai statalizzata dal 1959, non venne più vista solo come luogo in cui studiare ma diventò anche la sede in cui i giovani potevano esprimere i loro ideali e i loro progetti in coerenza con i movimenti studenteschi che si organizzavano a livello nazionale e internazionale. Proprio per promuovere questo movimento nel 1968 nacque il New D’adda, il giornalino scolastico. Esso venne stampato tra il gennaio e il maggio di quell’anno scolastico e fu il promotore dei pensieri dei giovani riguardo sia alle condizioni di malessere nella scuola ma anche ad argomenti come la politica e le vicende sociali più internazionali. Tutt'oggi è ancora vivo il giornalino scolastico con lo storico nome di Gabbia-no, nome scelto negli anni ’80 dal professor Giovanni Turcotti, docente di storia e filosofia, e col quale noi studenti dell'Istituto superiore D'Adda ci impegniamo a far sentire le nostre voci riguardo al mondo.

1968

Curzio Malaparte era il nome d'arte di Kurt Erich Suckert. Nell'anno scolastico del 1913-1914 si trasferì dal Liceo Cicognini di Prato al D'Adda perché il padre era stato assunto come tecnico alla Manifattura Lane di Borgosesia.Diventò uno scrittore famoso e anche una figura controversa del programma politico e culturale italiano; fu definito la più bella penna del fascismo da Piero Gobetti.

A Varallo furono istituite le Scuole Tecniche e i due licei classici, il Ginnasio del Collegio D’Adda e il pubblico Reale Collegio di Varallo, vennero fusi in un'unica realtà scolastica che ottenne nel 1888 la parificazione con quelle governative.

1859-1860

Tra il 1992 e il 1993 il D’Adda ampliò la sua offerta formativa verso un insegnamento più legato alla conoscenza del mondo internazionale e delle lingue straniere e per questo si aprì la sezione del Liceo a sperimentazione Brocca che poi divenne il Liceo Linguistico. Con l’apertura del nuovo corso non solo il Liceo divenne più prestigioso ma riuscì anche a farsi conoscere nel mondo grazie ai numerosi scambi con scuole di altri paesi (Stati Uniti, Germania, Francia) che furono proposti agli studenti negli anni successivi.

1992-1993

Dal 30 giugno del 1915 i locali della scuola furono ceduti all'amministrazione militare per l'alloggio di truppe e soldati feriti; le lezioni si tennero quindi in un edificio privato. Quando l'autorità militare restituì la struttura, il Ginnasio si trasferí di nuovo dall'abitazione della famiglia Axerio alla sede nel parco D'Adda.

1915-1919

Tra il 1942 e il 1943 il numero di allievi crebbe fino a superare i trecento individui. Il continuo aumento di iscritti, dovuto al fatto che numerosi sfollati si rifugiavano da Torino e Milano in Valsesia, portò il Podestà dell’epoca a dover affittare per conto del comune una villa che a quei tempi era chiamata “Maracca” per collocare spazi della scuola. A causa della guerra perfino classi intere erano composte solamente da sfollati. Dal 1943, inoltre, con l'inizio del la guerra di liberazione molti studenti del collegio, come Daniela Dell'occhio, aderirono al movimento partigiano.

1942-1943