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VITA E OPERE

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ALESSANDRO MANZONI

VITA E OPERE

LA VITA

Alessandro Manzoni nacque a Milano il 7 marzo 1785. Era figlio di Pietro Manzoni e di Giulia Beccaria, figlia del celebre criminologo Cesare Beccaria. Ricevette un'educazione privata e studiò diverse lingue straniere. A 20 anni sposò Enrichetta Blondel, una ragazza calvinista, e si convertì anch'egli al calvinismo. Nel 1805 pubblicò i suoi primi scritti tra cui alcune poesie. Negli anni seguenti visse a Parigi e in Svizzera a causa del clima politico instabile in Lombardia dopo la rivoluzione francese. Tornato in Italia si stabilì a Milano. Nel 1821 ebbe l'illuminazione morale e religiosa che lo portò a riconvertirsi al cattolicesimo. Nel 1822-1827 scrisse la sua opera più importante, "I Promessi Sposi", un romanzo storico ambientato nella Lombardia del Seicento durante l'epidemia della peste. Il romanzo gli diede fama mondiale.

Nella vecchiaia si dedicò principalmente a ricerche linguistiche e traduzioni della Bibbia. Morì nella sua casa di Brusuglio, il 22 maggio 1873, all'età di 88 anni. Alessandro Manzoni è considerato uno dei maggiori scrittori e poeti italiani, nonché importante figura intellettuale e patriottica dell'Ottocento.

A COSA SI DEDICA DOPO I PROMESSI SPOSI

LE OPERE

  • Inni sacri

Gli Inni sacri sono una raccolta di cinque componimenti di argomento religioso scritti da Alessandro Manzoni tra il 1812 e il 1822 come primo frutto letterario della conversione, avvenuta nel 1810.

  • Conte di Carmagnola

Il Conte di Carmagnola è la prima tragedia di Alessandro Manzoni. . La vicenda editoriale non fu semplice: erano gli anni in cui la polizia austriaca aveva intensificato la censura e disposto la chiusura del Conciliatore. Manzoni, amico dei redattori del giornale, era tra gli autori che venivano guardati con sospetto.

  • Odi civili (Il cinque maggio)

Il cinque maggio è un'ode scritta da Alessandro Manzoni nel 1821 in occasione della morte di Napoleone Bonaparte esule a Sant'Elena

I PROMESSI SPOSI

I promessi sposi è un celebre romanzo storico di Alessandro Manzoni, ritenuto il più famoso e il più letto tra quelli scritti in lingua italiana[1]. Preceduto dal Fermo e Lucia, spesso considerato romanzo a sé, fu pubblicato in una prima versione tra il 1825 e il 1827 (detta "ventisettana"); rivisto in seguito dallo stesso autore, soprattutto nel linguaggio, fu ripubblicato nella versione definitiva tra il 1840 e il 1842 (detta "quarantana"). Ambientato tra il 1628 e il 1630 in Lombardia, durante il dominio spagnolo, fu il primo esempio di romanzo storico della letteratura italiana. Il romanzo si basa su una rigorosa ricerca storica e gli episodi del XVII secolo, come ad esempio le vicende della monaca di Monza (Marianna de Leyva y Marino) e la Grande Peste del 1629–1631, si fondano su documenti d'archivio e cronache dell'epoca. Il romanzo di Manzoni viene considerato non solo una pietra miliare della letteratura italiana - in quanto è il primo romanzo moderno di questa tradizione letteraria - ma anche un passaggio fondamentale nella nascita stessa della lingua italiana

L'importanza dei Promessi Sposi

I promessi sposi, inoltre, è considerata l'opera più rappresentativa del romanticismo italiano e una delle massime della letteratura italiana per la profondità dei temi (si pensi alla filosofia della storia in cui, cristianamente, opera l'insondabile Grazia divina nella Provvidenza). Inoltre, per la prima volta in un romanzo di tale successo, i protagonisti sono gli umili e non i ricchi e i potenti della storia. Il romanzo, infine, per la sua popolarità presso il grande pubblico e per il vivace oggetto d'interesse da parte della critica letteraria tra XIX e XX secolo, è stato rielaborato in forme artistiche che vanno dalla rappresentazione teatrale al cinema, dall'opera lirica alla fumettistica.