I bestiari medievali
Valentina Vignola
Created on September 16, 2023
Il Medioevo e il suo immaginario "fantasy"
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Transcript
Animali reali e fantastici nel famoso Bestiario inglese del XII secolo: il Bestiario di Aberdeen
Ecco il leopardo disegnato da un monaco medievale... Ricorda un vero leopardo? Nei bestiari medievali, tutti gli animali hanno qualcosa di innaturale: realistici in alcune parti, presentano per il resto dettagli curiosi e proporzioni deformi. Il leopardo, ad esempio, ha le zampe anteriori estremamente tozze, una testa enorme e un volto che più che feroce sembra triste. Ecco un vero leopardo: chi lo ha disegnato nel Bestiario probabilmente non ne aveva mai visto uno vero.
Molto più somiglianti sono invece gli uccelli: il cigno, gli aironi, le anatre, le gru. Evidentemente erano animali più familiari per l’autore del bestiario. Il GUFO: Questo è il disegno del PIPISTRELLO:
L'unicorno è disegnato come animale mostruoso: un incrocio fra cavallo, elefante, cervo e maiale. Una delle tante leggende sull'unicorno racconta che gli animali della foresta si riunirono attorno ad una sorgente d'acqua avvelenata da un drago. Per bere, gli animali aspettavano che l'unicorno entrasse nell'acqua, facesse un segno di croce col suo corno e così purificasse la sorgente. Il corno simboleggia la croce cristiana di Gesù. Come l'unicorno salva gli animali purificando l'acqua avvelenata, così Gesù dona ai peccatori la salvezza eterna col suo sacrificio sulla croce.
Nei Bestiari medievali troviamo tanti animali nei quali si combinano più creature diverse, ognuna con le proprie qualità e i propri poteri... La scitale era un serpente leggendario che catturava le prede incantandole con la sua bellissima pelle colorata. Le prede si fermavano per ammirare questo serpente, che così le attaccava.
La leucrota ha la forma di un asino, petto e zampe di leone con lo zoccolo diviso in due, testa di cavallo e una larghissima bocca. Secondo i Medievali, questa belva, imbattibile nella velocità, aveva il potere di imitare la voce umana per attirare a sé le prede.
L’anfisbena, un serpente con due teste, dotato anche di ali e di zampe, capace di muoversi in entrambe le direzioni.
Non è un'immagine dei Bestiari medievali ma una creatura della nostra fantasia: un po' giraffa, un po' aquila... quali poteri potrebbe avere? La parola alla...fantasia!
I BESTIARI MEDIEVALIChe cos'erano?
https://online.scuola.zanichelli.it/artemondo-blog/2018/10/15/bestie-medievali/
Nel Medioevo si diffuse un genere di libro illustrato molto particolare: il bestiario. Era una raccolta di immagini di bestie, animali reali o immaginari. Lo scopo di questo testo non era di tipo scientifico ma religioso: ad ogni animale era associato un vizio o una virtù e il messaggio del libro era quello di scegliere comportamenti positivi per guadagnarsi la salvezza e il Paradiso. Uno degli esemplari più belli è il bestiario di Aberdeen, un manoscritto inglese del XII secolo con oltre 120 figure di animali (ma anche di piante e minerali) realizzate con la tecnica della miniatura.
Il drago è una bestia mitologica che gli uomini del Medioevo descrivono in modo ambiguo: a volte come mostro alato con artigli, ali e coda di serpente, altre volte come pitone in connotazioni fantastiche. In alcuni scritti il drago viene descritto come più potente e forte dell’elefante. In epoca medievale era simbolo delle forze del male, del peccato, dell’eresia, passando poi nel simbolismo ebraico e cristiano come portatore di poteri malefici e demoniaci. Le Sacre Scritture lo identificano con SATANA.
Il DRAGO
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