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Fai bei sogni

RECENSIONE

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Massimo Grramellini

+iNFO

Introduzione

“Fai bei sogni” è un romanzo autobiografico dello scrittore e giornalista Massimo Gramellini.

+iNFO

Autore

Massimo Gramellini è un giornalista, scrittore e conduttore televisivo, attualmente editorialista del Corriere della Sera.

“Chi è stato abbandonato si considera assaggiato e sputato come una caramella cattiva. Colpevole di qualcosa d’indefinito.”

Massimo Gramellini

"Non essere amati è una sofferenza grande, però non la più grande. La più grande è non essere amati più."

"I ricordi dolorosi non si possono eliminare. Quello che si può eliminare è il dolore associato ai ricordi"

Citazioni

“Se un sogno è il tuo sogno, quello per cui sei venuto al mondo... continuerà a mandarti dei segnali confidando nella tua ribellione.”

"Preferiamo ignorarla la verità... Perchè altrimenti diventeremmo quello che abbiamo paura di essere. Completamente vivi"

in questa pagina abbiamo inserito alcune frasi significative, che riassumono bene il contenuto del testo

Commento

Approcciandosi alle prime pagine di questo romanzo, ci si potrebbe aspettare una lettura pesante, dato il tema trattato. Al contrario, pagina dopo pagina la narrazione risulta sempre più appassionante e coinvolgente, ricca di dettagli toccanti che portano il lettore ad empatizzare con il protagonista. Particolarmente apprezzato è stata la scelta dell’autore di mettersi a nudo e riuscire a scavare nel proprio passato, riportando a galla quelle che sono state le sofferenze dell’infanzia ed i dolori che lo hanno segnato in un modo irreparabile. Consigliamo vivamente la lettura di questo libro a tutti coloro che sentono nella propria vita una mancanza, un senso di vuoto che questo libro è senz’altro in grado di colmare.

Lavoro svolto da:

GRAZIE PER L'ATTENZIONE

Sessa Giorgia Sparacino ChiaraVitolo BenedettaZabatta MartaZagaria Sara

Tale citazione ci riporta ad un momento dell'infanzia di Gramellini, in cui Massimo non realizza ancora a pieno la morte della madre, anzi crede che la sua sia un scomparsa temporanea, pensando che lei non lo amasse più. Gramellini era convinto di non essere più in grado di rendere felice la madre come lei rendeva felice lui, e per questo aveva deciso di abbandonarlo.Il bambino avverte così la mancanza del pilastro della sua esistenza, e avrebbe accettato tutto pur di riaverla accanto a sé, persino vederla amare un altro figlio più di lui. Gli sarebbe bastata semplicemente la sua presenza per poter andare avanti. Invece la verità era l'esatto opposto. Fino all’ultimo istante di vita, la donna gli aveva mostrato un amore sproporzionato. la mattina del suicidio, infatti, prima di dirigersi verso la finestra dello studio, la madre era andata a rimboccare le coperte al figlio, e salutandolo per sempre con l’ormai celebre “fai bei sogni”.

Questa citazione si riferisce al momento in cui, dopo quarant’anni trascorsi nel buio e nella menzogna, Gramellini scopre la verità sulla morte di sua madre. Ciò sconvolge profondamente l’autore, che decide così di fare luce sulla sua vita, segnata per anni da rabbia, solitudine e inadeguatezza.Ripercorrendo gli episodi più significativi della sua esistenza, Massimo impara a convivere con “Belfagor”, il mostro interiore che lo aveva privato della gioia di vivere, fino a sconfiggerlo del tutto. Accettando la perdita di sua madre, l’autore riconquista quella spensieratezza persa troppo presto e, dopo quarant’anni, torna finalmente a poggiare i piedi per terra e affrontare il mondo a testa alta.

Il libro è stato pubblicato per la prima volta nel 2012 dalla casa editrice Longanesi. Nel 2022 ne è stata riproposta una nuova edizione, riveduta e arricchita di nuovi capitoli e intitolata "Fai bei sogni, dieci anni dopo".Nel 2016 ne è stato tratto l’omonimo film diretto dal regista Marco Bellocchio.Il romanzo racconta la vita dell’autore partendo da un episodio cruciale: la morte della mamma

Questa citazione fa riferimento al momento di svolta totale verificatosi nella vita di Massimo Gramellini. Durante un’estate trascorsa in città, l’autore, conosce Alberto, frequentante la redazione del Corriere dello sport.A seguito della partenza dell’amico per il servizio militare, viene convocato in ufficio dal suo capo per prenderne il posto; così si materializza finalmente il suo sogno di scrivere, proprio quando credeva di non desiderarlo più. Successivamente, concorda anche una tregua con Belfagor: in cambio alla rinuncia ad indagare le ferite dell’anima, lui avrebbe smesso di rovinargli il sogno appena ritrovato attraverso la sfiducia.

La seguente citazione riguarda le difficolta di Gramellini nel colmare il vuoto causato dall'assenza della figura materna, lottando costantemente con “Belfagor”, il mostro che, sin da bambino, vive dentro di lui cercando sempre di scoraggiarlo. Alla morte della madre, Massimo viene lasciato senza alcuna spiegazione, e si ritrova a dover affrontare da solo i piccoli problemi a scuola, le prime delusioni d’amore e la scelta di una facoltà universitaria, giurisprudenza, che non si addiceva veramente a lui. Il padre, Raul, per quanto fosse un uomo buono e cercasse di proteggere il figlio ad ogni costo, non è mai riuscito a dargli tutto l’amore di cui aveva bisogno. L’autore ci dimostra però che anche un’infanzia dolorosa e i ricordi ad essa associati contribuiscono alla nostra crescita. Sebbene siano sempre presenti nella nostra esistenza, non vanno soffocati perché ci aiutano ad apprezzare di più il nostro vissuto quotidiano, allontanando così definitivamente da noi quel mostro che oltre ad appesantirci l’animo, ci offusca la mente.

Massimo Gramellini nasce il 2 ottobre 1960 a Torino e sin da piccolo si mostra appassionato di scrittura e giornalismo. Studia prima in un liceo classico e poi Lettere Moderne presso l'Università di Torino, dove si dedica alle sue passioni: la scrittura e la comunicazione. La sua carriera giornalistica comincia alla fine degli anni '70, quando inizia a lavorare per diverse testate giornalistiche italiane, tra cui il quotidiano La Stampa.Oltre ad essere giornalista, Gramellini è anche un autore di successo. Nel 2010 ha pubblicato il suo primo romanzo, “L'ultima riga delle favole” e due anni dopo "Fai bei sogni," il suo romanzo autobiografico, che ha scalato le classifiche diventando il libro più venduto del 2012. Questo volume esplora la sua crescita, le sfide personali e le relazioni con le donne che attraversano la sua vita. La storia si dipana tra la sua infanzia, la sua adolescenza e la vita adulta, offrendo al lettore una visione intima della sua evoluzione come individuo.