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calendario romano da Romolo a Giulio Cesare

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Letizia Giommi

Il calendario romano

Il calendario romano fu istituito nel 753 a.C. dal fondatore di Roma, Romolo. Nel corso dei secoli subì diverse modifiche, finchè nel 46 a.C. fu promulgato il calendario giuliano da Gaio Giulio Cesare.Esso rimase in vigore anche dopo la caduta dell'impero romano, sostituito solo nel 1582 dal calendario gregoriano.

01. Calendario di Romolo

Il primo re di Roma creò il calendario basandosi sul periodo della gravidanza, come spiegato nei Fasti di Ovidio.

Romolo divise il calendario in dieci mesi, forsebasandosi su quello lunare greco, con durata di 304 giorni e 61 di inverno privi di mese. Tra dicembre e marzo, si interrompeva quindi il conto dei giorni.

02. Calendario di Romolo

Il nome dei primi mesi deriva dalle principali divinità legate alle attività umane:

  • Marte : la guerra
  • Afrodite : l'amore
  • Maia : la fertilità della terra
  • Giunone : la maternità e la procreazione
Gli altri nomi ricordano la loro posizione nel calendario: quintilis (da quinque), sextilis (da sex), september (da septem) e così via.

03. Calendario di Numa Pompilio

Numa Pompilio, il secondo re di Roma, modificò il calendario di Romolo aggiungendo i mesi di gennaio e febbraio. Varie sono le opinioni circa l'inizio del conto dei mesi, ma un calendario risalente alla tarda repubblica romana prova che l'anno iniziava a gennaio.

03.

Numa Pompilio aggiunse 51 giorni ai 304 prestabiliti e ne tolse 6 dai mesi di 30 giorni. I 57 giorni furono divisi in: 29 per il mese di gennaio, dedicato al dio Giano, e 28 per il mese di febbraio. Il nome viene da februa (purificazione): i numeri pari erano considerati sfortunati, per cui tale mese subiva una suddivisione in 23 giorni con cui si concludeva l'anno religioso, e 5 restanti alla fine. Era un mese di purificazione.

04. Calendario di Numa Pompilio

Per rimanere in linea con le stagioni veniva aggiunto un mese intercalare, il mercedonio. Era composto da 22 giorni a cui venivano aggiunti i 5 della seconda parte di febbraio. L'anno risultava di 377 o 378 giorni. La decisione di inserire il mese intercalare spettava al pontefice massimo. Il criterio di aggiunta variò nei secoli fino a che la decisione dei pontefici divenne arbitraria. Solo con Gaio Giulio Cesare nel 46 a.C. si corresse lo sfasamento di 67 giorni che era andato a crearsi. Venne istituito il calendario giuliano.

05. Calendario di Cesare

Il calendario giuliano venne istituito quando Gaio Giulio Cesare divenne pontefice massimo. Egli modificò il calendario di Numa Pompilio:

  • eliminò il mese di mercedonio
  • l'anno divenne di 365 giorni
  • introdusse l'anno bisestile
Le riforme furono completate da Augusto dopo le guerre civili. Quintilis fu ribattezzato Iulius nel 44 a.C. in onore a Giulio Cesare e Sextilis fu ribattezzato Augustus nell'8 a.C. in onore allo stesso Augusto.Il calendario giuliano fu sostituito solo nel 1582 dal calendario gregoriano.

06. I giorni

I Romani contavano i giorni in base alla vicinanza alle calende, none o idi, a seconda di quali di esse fossero più prossime.Essi, inoltre, contavano "tutto incluso": comprendevano nel conteggio anche i giorni di partenza e di arrivo

Nel calendario romano solo tre giorni avevano un nome specifico:

  • il primo era il giorno delle calende (da qui calendario): individuava il primo giorno di ogni mese
  • le none e le idi, mobili a seconda della durata del mese
Il sistema era basato sulle fasi lunari

08. Gli anni

Durante il tardo Impero romano si usò anche contarli dall'insediamento di Diocleziano.Si usava la sigla AD che sta per Anno Diocletiani, da non confondere con la sigla medioevale per Anno Domini.

Agli inizi della Repubblica romana, gli anni non venivano contati. Erano individuati con il nome del console in carica.Nella tarda Repubblica, si iniziò a contarli dalla fondazione di Roma (ab Urbe condita).Perciò in alcune iscrizioni il numero dell'anno è seguito dall'acronimo AVC (la lettera V rappresenta la U).

di Letizia Giommi