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Sara Bio

Visita al parco nazionale del Vesuvio

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Indice

La sua storia

La flora e la fauna

Arte contemporanea

"Gli occhi del Vesuvio"

Il Parco nazionale del Vesuvio è un parco nazionale istituito il 5 giugno 1995 per il grande interesse geologico, biologico e storico che il suo territorio rappresenta. Il parco si sviluppa attorno al complesso vulcanico Somma-Vesuvio e la sede è situata nel comune di Ottaviano, nella città metropolitana di Napoli. Il Parco Nazionale del Vesuvio nasce ufficialmente il 5 giugno 1995 per conservare le specie animali e vegetali, le associazioni vegetali e forestali, le singolarità geologiche, le formazioni paleontologiche, le comunità biologiche, i biotopi, i valori scenici e panoramici, i processi naturali, gli equilibri idraulici e idrogeologici e gli equilibri ecologici del territorio vesuviano.

la sua storia

Un'ulteriore singolarità di questo Parco è rappresentata dalla notevole presenza di specie floristiche e faunistiche in rapporto alla sua ridotta estensione: sono presenti ben 612 specie appartenenti al mondo vegetale e 227 specie (tra quelle studiate) appartenenti a quello animale. Tra i mammiferi, sono presenti volpi, faine, moscardini, topi quercini e altri piccoli roditori. Tra le specie attualmente estinte sono da segnalare il gatto selvatico europeo e il tasso.

La flora e la fauna

Ciò che accomuna queste opere oltre la materia è anche la scelta del soggetto. Sono una sorta di guardiani ed alcuni è come se richiamassero una forma primitiva, probabilmente per creare un legame con la materia stessa. Osservano il passante come se fossero delle guide, che conducono verso il cratere del vulcano che dorme.

La realizzazione di queste opere in pietra lavica determina una rivalutazione della lava, l’elemento che è spesso associato alla distruzione si fa forza creatrice. Collocarle proprio sul Vesuvio crea un legame indissolubile con il loro luogo di creazione, non solo per materialità ma anche per i soggetti scelti, un legame che, per quanto riguarda le opere d’arte contemporanee, spesso viene interrotto per interesse di mercato.

Arte contemporanea

L’opera di Lello Esposito, Gli occhi del Vesuvio, è una maschera di Pulcinella di 45 tonnellate in pietra lavica. Il soggetto è l’elemento che contraddistingue la produzione dell’artista napoletano, che ha rappresentato Pulcinella in diverse sembianze e contesti, ma, in questo caso, la maschera ha due enormi fori che incorniciano la vista mozzafiato, che si gode sulla sommità del vulcano. In questo caso la tradizione diviene contemporaneità, la maschera, simbolo della città di Napoli si affaccia sull’immenso panorama e lo fa traghettando essa stessa lo spettatore, chiedendogli forse di guardare la città attraverso i suoi stessi occhi, andando oltre innumerevoli luoghi comuni.

"Gli occhi del Vesuvio"