CLASSE 3°
Nicoletta Melegari
Created on August 7, 2023
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Transcript
Alle origini del popoloebraico
Liberi e felici
Partiamo
Tante domande, tante risposte
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Il Natale
Alla ricerca di un chi e di un perchè
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Mosè il liberatore
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Eccoci arrivati!!
LA TALPA NINA Nina vive nella città sotterranea dove, insieme alle altre talpe, ha scavato lunghe gallerie che si intrecciano formando una fitta rete di cunicoli. Le talpe vivevano lì pensando che quello fosse il mondo. Nina guardava con stupore tutto ciò che la circonda. Aveva un sacco di domande!! Che cosa c'era oltre le radici? Se avesse scavato verso l'alto cosa avrebbe trovato? Il nonno le raccontava di aver sentito parlare di un altro mondo sopra le gallerie, dove c'erano tanti profumi e colori. Nina lo voleva conoscere. Confidò all'amico Baffetto il suo desiderio e insieme partirono. Raspa e scava, sembravano non arrivare mai, ma alla fine sbucarono all'aria aperta!! Che meraviglia!! Gli alberi si alzavano altissimi e maestosi fino a toccare il cielo. Tutto era luce e nel prato fiorito c'erano tanti nuovi amici. Quante cose si sarebbero persi!!
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IL MITO: racconto fantastico per spiegare come sono nati il mondo e l'uomo!!
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MITO DEGLI INDIANI D'AMERICATanto tempo fa il Sole era un grande capo tribù e aveva la sua tenda in cielo. Il Sole brillava tutto il giorno e riscaldava il mondo. Gli altri lavori erano fatti da Napi, il suo aiutante. Napi un giorno finì presto il suo lavoro e si sdraiò vicino a una fontana. Napi non sapeva cosa fare, allora prese l'argilla e cominciò a impastarla. Impastò una bestiolina, poi un'altra, poi ancora un'altra e fece tante bestioline quante sono le specie animali che oggi vivono sulla Terra. Poi Napi prese in mano la prima bestiolina, le soffiò addosso e disse: "Figlio mio, tu sei il bisonte". Poi Napi prese una forma dopo l'altra, soffiò addosso a tutte e così nacquero tutti gli animali della Terra. Poi Napi mostrò loro il posto dove vivere. Alla fine a Napi rimase solo un pezzo di argilla. Lo guardò, pensò, poi lo prese in mano, ci soffiò sopra e disse: "Ecco figlio mio, tu sei l'uomo". Così gli animali comparvero sulla Terra, e insieme algi animali anche l'uomo.
Ecco cosa ci dice la scienza!!
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1 In principio Dio creò il cielo e la terra. 2 La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. 3 Dio disse: "Sia la luce!". E la luce fu. 4 Dio vide che la luce era cosa buona e Dio separò la luce dalle tenebre. 5 Dio chiamò la luce giorno, mentre chiamò le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: giorno primo. 6 Dio disse: "Sia un firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque". 7 Dio fece il firmamento e separò le acque che sono sotto il firmamento dalle acque che sono sopra il firmamento. E così avvenne. 8 Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno. 9 Dio disse: "Le acque che sono sotto il cielo si raccolgano in un unico luogo e appaia l'asciutto". E così avvenne. 10 Dio chiamò l'asciutto terra, mentre chiamò la massa delle acque mare. Dio vide che era cosa buona. 11Dio disse: "La terra produca germogli, erbe e alberi da frutto, ciascuno secondo la propria specie". E così avvenne. Dio vide che era cosa buona. 13E fu sera e fu mattina: terzo giorno. 14Dio disse: "Ci siano fonti di luce nel firmamento del cielo, per separare il giorno dalla notte; siano segni per le feste, per i giorni e per gli anni
e per illuminare la terra". E così avvenne. 16E Dio fece le due fonti di luce grandi: la fonte di luce maggiore per governare il giorno e la fonte di luce minore per governare la notte, e le stelle. Dio vide che era cosa buona. 19E fu sera e fu mattina: quarto giorno. 20Dio disse: "Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra". 21Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati, secondo la loro specie. Dio vide che era cosa buona. 23E fu sera e fu mattina: quinto giorno. 24Dio disse: "La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e animali selvatici". E così avvenne. Dio vide che era cosa buona. 26Dio disse: "Facciamo l'uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra". 27E Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò. 28Dio li benedisse e Dio disse loro: "Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra , dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che vive sulla terra". E così avvenne. 31Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno.
LA CREAZIONE
ABRAMO IL PADRE DEI CREDENTI
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ESAU' E GIACOBBE
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GIUSEPPE E I SUOI FRATELLI
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GIUSEPPE E I SUOI FRATELLI
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LA STORIA DI MOSE':SALVATO DALLE ACQUE
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LA STORIA DI MOSE':IL FARAONE E L'ESODO
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LA PASQUA
EBRAICA
CRISTIANA
Si festeggia la liberazione dalla schiavitù d'Egitto
Si festeggia la risurrezione di Gesù
Passaggio dalla schiavitù alla libertà
Passaggio dal peccato e dalla morte alla vita in Cristo
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Il fondale azzurro con sfumature di acquerello diventa il cielo sereno dove una grande mano libera uno stormo di uccelli.
Gli uccelli trovano lo spazio libero per il loro volo e insieme attraversano l'aria, felici.
La mano è aperta e sulle sue dita lunghe si sciolgono i colori dell'arcobaleno che portano gioia e speranza. E' una mano tesa verso l'infinito. La sua forma assomiglia a quella di una coppa che raccoglie e nello stesso tempo aperta per lasciare andare. L'artista ha disegnato una mano capace di accompagnare e di lasciare liberi. Proprio come fa Dio con tutti gli uomini e le donne. Sostiene e accompagna, ma vuole che ciascuno di noi sia libero, felice, soddisfatto. In questa immagine la libertà e la felicità si sono messe in posa.
CHIUDI GLI OCCHI, APRI LE BRACCIA E IMMAGINA DI ESSERE UN UCCELLO LIBERO IN VOLO. DOVE VAI? DISEGNA!!
Marc Chagall, 1966, Museo del messaggio Biblico, Nizza (Francia).Il pittore tinge di blu la grande tela e ci offre il racconto dell'incontro tra Dio e Mosè. Il dipinto va letto da destra a sinistra, la direzione usata nella scrittura ebraica.
MOSE' DAVANTI AL ROVETO ARDENTE
- Il roveto.
- Mosè.
- L'angelo.
- Mosè.
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VIDEO
La fiamma si trova al centro del dipinto; brucia ma non si consuma: IL ROVETO.
Mosè lascia al pascolo il suo gregge, si avvicina, si inginocchia, osserva, ascolta.
In cielo l'angelo del Signore si affaccia da un anello dell'arcobaleno e lo chiama per essere guida del suo popolo. Mosè si sente a disagio e la sua mano sul petto indica una domanda: "PROPRIO IO??". Poi accetta e due raggi di luce divina arrivano sul suo capo.
Il racconto prosegue a sinistra: Mosè ha il volto illuminato da una luce dorata e osserva la Legge che Dio offre per vivere felici e liberi. Sono Dieci Parole che permettono il passaggio dalla schiavitù alla libertà.
Qui si vedono i carri degli Egiziani travolti dal mare. Sopra l'onda bianca, invece, il popolo di Israele è libero.
Una volta un tontolandese andò in città e vide un semaforo. prima di tornare a Tontolandia passò da un fabbro, si fece fabbricare un semaforo e lo fece installare sul cofano della sua automobile. -Stia ben attento - gli spiegò - lei lo deve mettere in maniera che segni sempre verde davanti a me e rosso per quelli che vengono da destra e da sinistra. A Tontolandia i suoi concittadini gli chiesero cosa fosse. - E' un semaforo. Serve per regolare il traffico. Quando segna verde si passa, quando segna rosso bisogna fermarsi e dare la precedenza.- E' proprio una magnifica invenzione, - commentarono.Apparvero un pò meno convinti il giorno dopo, quando si accorsero che il padrone del semaforo passava dappertutto e ogni altra macchina doveva dargli strada. Due giorni dopo il commendator Puck si fece fare anche lui un semaforo personale. Poi cominciò a circolare con un semaforo personale anche il lattaio, il droghiere e il medico..e quasi tutte le macchine. Le liti, i cocci, gli incidenti non si contavano, finchè non si riuscì a convincere i tontolandesi a togliere i semafori dalle macchine e a metterli agli incroci, per regolare il traffico, dando via libera ora agli uini ora agli altri. Perchè la strada è di tutti, e nessuno può prendersela interamente per sè.
I SEMAFORI DI TONTOLANDIA