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Dalle Fonti Clariane la prima lettera di S. Chiara a Agnese di Praga 
"O povertà beata, che a quanti l'amano e l'abbracciao offre ricchezze eterne!
O povertà santa, che a chi l'osserva e desidera è promesso da Dio il regno dei cieli e gloria eterna e beata vita è concessa con certezza!
O povertà pia, che il Signore Gesù Cristo, il quale il cielo e la terra reggeva e regge, lui che parlò e tutto fu fatto, si degnò di abbracciare al di sopra di ogni altra cosa.
Disse egli, infatti: Le volpi hanno le loro tane, gli uccelli del cielo i nidi, ma il Figlio
dell’uomo, cioè Cristo, non ha dove posare il capo, ma reclinato il capo rese lo spirito.
Se, dunque, un si grande Signore, giungendo al grembo verginale, volle apparire al
mondo disprezzato, indigente e povero perché gli uomini più poveri, indigenti, sofferenti di eccessiva indigenza del nutrimento celeste , in Lui diventassero ricchi col
possesso dei regni celesti; esultate molto e godete, ricolma d'immenso gaudio e di letizia spirituale poiché vi è piaciuto più il disprezzo del mondo che gli onori, più la povertà che le ricchezze temporali, e anziché sulla terra raccogliere tesori in cielo."   
Dalle Fonti alla Vita
Dalle Fonti Francescane  1838

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