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Pietro Capuzi

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Medaglia d'Orio al valor militare

+iNFO

Pietro Capuzi

  • Nato: Visso, 1890
  • Morto: Vena d'oro di Ussita, 9 maggio 1944
  • Causa di morte: fucilazione

Nato a Visso nel 1890, partecipa alla Prima Guerra Mondiale; seppur non più giovane, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, raccoglie i giovani di Visso e organizza un centro di guerriglia partigiana. Vicino al Partito Comunista Italiano ed amico del futuro Presidente Pertini, fu spesso nelle mire dei nazifascisti, che arrivarono a mettere una grossa taglia sulla sua testa. Non si fece scoraggiare dalle minacce e continuò instancabile la sua attività; probabilmente tradito da un miliziano fascista, tale Leonida, venne catturato, durante una recognizione, da una pattuglia tedesca a Macereto. Prima di essere fucilato, fu torturato a lungo. I militari tedeschi gli ordinarono di scavarsi da solo la fossa, ma Capuzi si rifiutò e il suo corpo rimase senza sepultura per giorni prima di essere portato, per la tumulazione, al cimitero di Visso.

Or voglio contar di Capuzi Pietro tradito da Leonida il fascista: una storia cristallina come il vetro infranta da uno sporco opportunista. Or se so’ aggiustar codesto metro ve la canto col nostro organettista. A Ussita la Storia parte sul Pianoro e finisce la sua corsa a Valle D’Oro. Socialista, d’animo e decoro A Roma strinse con Sandro Pertini un’amicizia e perse il suo lavoro. Come fiamme accese dai cerini, Ma che preludon ad un capolavoro. Si radunino quindi anche i bambini Venite ad ascoltar codesta storia E si imprima presto a voi nella memoria. Emigrato, fu oggetto d’istruttoria come si dice: “Speciale Sorveglianza” Del carcere e misura purgatoria Rinchiuso per giorni in una stanza: Isolamento e nessuna sanatoria Sopportò tutto con buona creanza Del giudizio non volle dare peso alcuno Se corrispondeva con il Buozzi Bruno. Ai tormenti che gli inflisse qualcheduno rispondeva sempre d’intelletto per non sembrare certo inopportuno e si scagliasse diretto verso il petto. Pronto del popolo a diventar tribuno arguto e sempre fiero al suo cospetto. Ci vorrebbe ora più di mille canzoni per poter spiegar tutte le umiliazioni. Tornato a Visso con tutte intenzioni di riportar la valle al C.C.N.L. liberar l’Italia da odio e corruzioni E avanzar pur le fiecche e le stampelle. Più in alto di insulti e delazioni da Riofreddo, con tante sentinelle, Lottò dai passi e forre del Catino Ostacolando i tedeschi nel cammino.

In sua memoria

Targa commemorativa, via Leopardi, Visso, Macerata.

Monumento Pietro Capuzi in località Vena d'Oro di Ussita.

Particolare del monumento in onore a Pietro Capuzi.

Sandro Pertini