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Francesca Losito 1BL
LA 
COSTITUZIONE
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Francesca Losito 1BL

LA COSTITUZIONE

3.

2.

1.

ARTICOLO 3

ARTICOLO 2

ARTICOLO 1

La Costituzione della Repubblica Italiana è la legge fondamentale dello Stato italiano. Considerata una costituzione scritta, rigida, lunga, votata, compromissoria, laica, democratica e tendenzialmente programmatica, è formata da 139 articoli e da 18 disposizioni transitorie e finali.

Indice

Nel 1946, contestualmente all’elezione dei membri dell’Assemblea Costituente, l’organo cioè incaricato di redigere il testo costituzionale, ci fu anche il referendum istituzionale per far scegliere agli italiani tra monarchia e Repubblica, con la vittoria di quest’ultima. Da quel momento, il ruolo di capo dello Stato non è stato più rappresentato dal monarca, ma dal Presidente della Repubblica.

La nostra Costituzione si apre con la definizione di che cos’è lo Stato italiano nel momento in cui si dice che l’Italia è una Repubblica democratica. Quando parliamo di forma di Stato ci si sta riferendo al come si atteggiano i tre elementi fondamentali, gli elementi tipici di uno Stato; mentre quando parliamo della forma di governo, facciamo riferimento al solo elemento della sovranità e di come questa viene esercitata.

L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro.

01

L’ultimo principio che viene sancito dall’articolo 2 è quello solidarista: la Repubblica richiede l’adempimento dei diritti inderogabili di solidarietà. Quello che si chiama fratellanza, attualmente può essere tradotto con solidarietà: l’uomo, in quanto tale, fa parte di uno Stato ed è titolare di una serie di diritti che lo Stato gli deve riconoscere, ma è anche titolare di doveri, il che significa che lui deve fare qualcosa per lo Stato.

L’articolo 2 fa riferimento a tre principi: un principio personalista, perché pone al centro dell’ordinamento l’individuo, la persona; un principio pluralista, perché viene riconosciuta una funzione fondamentale alle cosiddette formazioni sociali; il principio solidarista, perché richiede a ciascun individuo l’adempimento di specifici doveri. Quando si parla di diritti inviolabili dell’uomo si fa riferimento a diritti che non possono essere in alcun modo violati. Il concetto di violazione, in questo caso, significa che lo Stato non può sopprimere tali diritti neanche attraverso un procedimento di revisione costituzionale, perché altrimenti verrebbe a cadere addirittura la nostra forma di Stato democratica. In questo caso la Costituzione si impegna a garantire i diritti che riguardano l’uomo in quanto parte di una comunità, di un insieme di altri soggetti.

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo.

02

L’uguaglianza si può intendere in due modi: uguaglianza di tipo formale e uguaglianza di tipo sostanziale. L’uguaglianza di tipo formale è rappresentata dalla frase "Tutti i cittadini sono uguali dinanzi alla legge". Questo principio pone tutti gli individui sullo stesso piano e si dice che hanno pari dignità sociale. Il concetto di dignità sociale fa riferimento al fatto che nella società tutti i cittadini sono uguali e questa uguaglianza si esprime nel fatto che l’individuo è all’interno di un ordinamento giuridico che, come tale, lo deve trattare allo stesso modo rispetto a tutti gli altri individui. Il principio di uguaglianza formale resterebbe un valore ideale, se non ci fosse un’azione concreta da parte dello Stato tesa all’attuazione di tale uguaglianza.

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge.

03

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