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Rocce metamorfiche

3.1 Ardesia3.2 Marmo3.3 Gneiss3.4 Micascisti3.5 Migmatite

2.1 Metamorfismo di contatto2.2 Metamorfismo dislocativo2.3 Metamorfismo regionale

3. Esempi di rocce metamorfiche

2. Tipi di metamorfismo

1. Introduzione

indice

Introduzione

I principali fattori responsabili di questa trasformazione sono la temperatura e la pressione. Il metamorfismo avviene nella crosta terrestre dove la moltitudine di rocce presenti vengono sottoposte a temperature più o meno elevate e a pressioni causate dal movimento della crosta terrestre. In base all'agente fisico, della temperatura o della pressione, che maggiormente prevale nella trasformazione delle rocce, possiamo distinguere tre tipi di metamorfismo: di contatto, dislocativo e regionale.

Le rocce metamorfiche sono il frutto della trasformazione di rocce preesistenti le quali possono essere sedimentarie, magmatiche o a loro volta metamorfiche. Il mutamento interessa la disposizione e la composizione dei minerali; questi ultimi ricomponendosi danno origine a rocce diverse rispetto a quella iniziale, detta protolito.

Di contatto, dislocativo e regionale

Tipi di metamorfismo

Metamorfismo di contatto

Il metamorfismo di contatto si verifica proprio nelle rocce che si trovano a diretto contatto con un magma incandescente, che si raffredda in profondità o che risale verso la superficie; intorno al magma si forma un alone di rocce metamorfiche, detto aureola di contatto. La causa è dunque l'elevata temperatura che solitamente si presenta tra i 200°C e gli 800°C. L’intensità della trasformazione dipende dalla distanza tra la roccia interessata ed il magma.

Metamorfismo dislocativo

Nel metamorfismo dislocativo le rocce si formano sotto l'effetto di forti pressioni solitamente a basse temperature, e ciò accade in corrispondenza di grandi fratture della crosta terrestre, dette faglie. Lungo i piani di faglia, le rocce vengono frantumate con la conseguente formazione di una roccia simile ad una ghiaia grossolana, detta breccia di frizione.

Metamorfismo regionale

Il metamorfismo regionale avviene quando movimenti della crosta terrestre fanno sprofondare per chilometri grandi masse di rocce sedimentarie o magmatiche, che vengono sottoposte non solo ad alte temperature ma anche a forti pressioni. I corpi rocciosi, mentre sprofondano, sono soggetti a forti pressioni dovute al peso delle rocce sovrastanti (pressione di carico) oppure all’urto con rocce circostanti (pressione orientata). In base alla profondità raggiunta, la trasformazione è più o meno forte.

In funzione della temperatura si possono individuare quattro tipi di condizioni metamorfiche:

  • semi metamorfismo, tra 200°C e 350°C;
  • metamorfismo di basso grado, tra 350°C e 550°C;
  • metamorfismo di medio grado, tra 550°C e 650°C;
  • metamorfismo di alto grado, oltre i 650°C.
A determinate condizioni di temperatura e pressione, vi sono dei minerali che rimangono stabili; per questo motivo vengono chiamati minerali indice. Essi indicano, appunto, il grado di metamorfismo in cui la roccia si è formata.

Metamorfismo regionale

Il metamorfismo regionale è responsabile della stratificazione delle rocce; gli strati si dispongono perpendicolarmente rispetto alla direzione della forza esercitata. Questa caratteristica viene chiamata scistosità, ossia la capacità di dividersi secondo piani paralleli. L’azione della pressione, inoltre, rende i minerali appiattiti e lamellari.

Ardesia, Marmo, Gneiss, Micascisti, Migmatite

Esempi di rocce metamorfiche

Ardesia

L'ardesia (detta anche pietra di Lavagna) è una particolare varietà di roccia metamorfica di origine sedimentaria, diffusa in Italia settentrionale e da molti secoli estratta in Liguria, storicamente nella zona costiera tra Lavagna (da cui il nome) e Chiavari. Si tratta di una varietà di scisti calcareo-argillosi facilmente divisibili in lastre sottili, piane, leggere, impermeabili e resistenti agli agenti atmosferici. È una pietra molto compatta, di colore plumbeo-nerastra e facilmente lavorabile. L'ardesia tende a schiarirsi dal momento dell'estrazione fino ad assumere una pigmentazione grigio chiara, essendo la tonalità scura dovuta a residui carboniosi che volatilizzano una volta a contatto con ossigeno ed umidità.

Marmo

Il marmo è una pietra metamorfica capace di riflettere la luce in diversi modi, risultando limpido e traslucido, secondo un effetto definito “cera”. Questa sua capacità di reazione alle diverse condizioni di luminosità deriva dalla singolare composizione di questa roccia. Il marmo è prevalentemente composto di Carbonato di Calcio (CaCO3) e si forma attraverso un processo metamorfico che avviene tra rocce sedimentarie, il calcare e la Dolomia. L’azione combinata di pressione e temperature modifica profondamente le strutture originarie della roccia, distruggendo qualsiasi stratificazione, fossile e struttura sedimentaria presenti inizialmente.Le diverse colorazioni che caratterizzano il marmo sono invece il risultato della presenza di impurità minerali nella roccia (argilla, limo, sabbia, ossidi di ferro). Durante i processi metamorfici queste impurità subiscono a loro volta un processo di ricristallizzazione, conferendo tutte quelle venature caratteristiche del marmo e trame colorate sui toni del rosso, del verde, del giallo, del grigio e del viola.

Gneiss

Gli gneiss sono rocce metamorfiche prodotte da metamorfismo regionale di medio e alto grado, i cui costituenti fondamentali sialici (quarzo, ortoclasio, plagioclasi) e femici (miche, pirosseni e anfiboli) sono disposti in livelli alternati chiari e scuri, con più o meno distinta tessitura scistosa. Si formano a grande profondità, per effetto delle mutate condizioni di pressione e temperatura, nelle zone di convergenza di due placche.

Micascisti

Il micascisto è una roccia metamorfica formata per metamorfismo regionale di medio grado. Si tratta di rocce molto foliate e composte comunemente da biotite, muscovite, quarzo, clorite, feldspati. I micascisti vengono distinti dagli Gneiss (a grado metamorfico più elevato) principalmente per la grana più fine e per lo sviluppo meno accentuato della foliazione. I micascisti compaiono in tutte le aree che sono state interessate dal sollevamento orogenico e particolarmente in quelle dove l'erosione ha portato alla luce gli strati più profondi. Un esempio di micascisti si trova in Val Sangone.

Migmatite

La migmatite è una roccia ibrida, in parte ignea e in parte metamorfica. Si forma a grande profondità nella crosta terrestre, quando la temperatura delle rocce metamorfiche qui esistenti è così alta da innescare il processo di fusione parziale, detto anatessi.Le migmatiti sono formate da aree di colore chiaro e mescolate in modo eterogeneo ad aree di roccia metamorfica scura. I contatti tra le due parti possono essere netti o più o meno sfumati, fino a rendere quasi irriconoscibile il confine tra esse. Alcune di queste tessiture danno un nome particolare alle migmatiti:

  • Agmatite
  • Stromatite
  • Arterite
  • Nebulite

IIS MArconi-GuarasciLiceo scientifico s.aclasse 4c

Gaia Veltri