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Transcript

I TERRITORI FILORUSSI IN UCRAINA

Angelica Agnes De Cecco - 2B AFM

INTRODUZIONE

La carta tratta della guerra tra l'Ucraina e la Russia, un conflitto che ebbe inizio la notte del 23 febbraio 2022 e prosegue tutt'oggi.

LE CAUSE DEL CONFLITTO

L'Ucraina fin dal passato ha avuto legami con la Russia poiché faceva parte dell’impero zarista e, più recentemente, dell’ URSS (Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, fu uno Stato federale che si estendeva tra Europa orientale e Asia settentrionale, nato nel 1922 e sciolto nel 1991). Nel 1991, dopo la caduta dell’URSS, il Paese si è diviso nella parte cristiana ortodossa a occidente, legata all’Europa e nella parte filorussa a oriente, legata alla Russia. Nel 2014 è iniziato il primo conflitto dell’Ucraina orientale, chiamato anche conflitto del Donbass (regione dell'Ucraina sud orientale), che portò all’annessione della Crimea (penisola affacciata sul Mar Nero) alla Russia e l’instaurazione di un governo filoeuropeo in Ucraina. L’Assemblea generale delle Nazioni Unite dichiarò la conquista russa illegittima poiché annettendo la Crimea mediante l’uso della forza, la Russia non rispettò il diritto internazionale. Nel frattempo l’Ucraina cercò di avvicinarsi sia all’Unione Europea, sia alla NATO (è un'alleanza politica e militare che riunisce 30 paesi membri dell'Europa e dell'America settentrionale). Ciò fece sentire la Russia minacciata in quanto questo avrebbe comportato la possibile presenza di basi militari NATO a pochi chilometri dal confine russo-ucraino e la perdita del controllo su due delle sue basi militari. Le tensioni createsi in questi anni portarono allo scoppio della guerra il 23 febbraio 2022 dopo l’invasione russa in Ucraina.

LA GUERRA DAL PUNTO DI VISTA DEL DIRITTO

La dichiarazione di guerra russa è molto grave poiché viola il diritto internazionale, ovvero l’insieme delle norme giuridiche che disciplinano i rapporti tra gli Stati. A causa di ciò il Comitato dei Ministri del Consiglio d' Europa ha comunicato che la Federazione Russa ha cessato di essere membro del Consiglio d' Europa a partire dal 16 marzo 2022. L’organizzazione che ha lo scopo di evitare queste violazioni e di mantenere la pace e la sicurezza è l’ONU. Nel 1948 l’Assemblea generale dell’ONU ha istituito la Corte penale internazionale (è un'organizzazione internazionale il cui scopo è promuovere la democrazia, i diritti umani e la ricerca di soluzioni ai problemi sociali in Europa; non va confusa con la Corte internazionale di giustizia delle Nazioni Unite, anch'essa sede dell'Aia), un’ istituzione, che non è un organo dell'ONU, la quale ha stipulato e firmato il trattato di Roma. Esso si pone come fine la prevenzione e la condanna dei crimini di guerra, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di aggressione. Come recita l’art. 15 dello Statuto di Roma la Corte penale internazionale non può esercitare il proprio potere giurisdizionale su un crimine di aggressione quando quest’ultimo è commesso sul territorio di uno Stato o da cittadini di uno Stato non facente parte della Convenzione. In riferimento alla Russia e l’Ucraina entrambe non hanno riconosciuto lo Statuto di Roma e perciò si pongono al di fuori della competenza della Corte per quanto riguarda il crimine di aggressione. La Corte penale internazionale può condannare la Russia solamente per crimini di guerra e crimini contro l’umanità, nonostante nel 2014 l’Ucraina abbia depositato la richiesta per accettare la competenza della Corte penale per i crimini commessi dalla Russia sul territorio ucraino.

LA GUERRA DAL PUNTO DI VISTA DEL DIRITTO

La dichiarazione di guerra russa è molto grave poiché viola il diritto internazionale, ovvero l’insieme delle norme giuridiche che disciplinano i rapporti tra gli Stati. A causa di ciò il Comitato dei Ministri del Consiglio d' Europa ha comunicato che la Federazione Russa ha cessato di essere membro del Consiglio d' Europa a partire dal 16 marzo 2022. L’organizzazione che ha lo scopo di evitare queste violazioni e di mantenere la pace e la sicurezza è l’ONU. Nel 1948 l’Assemblea generale dell’ONU ha istituito la Corte penale internazionale (è un'organizzazione internazionale il cui scopo è promuovere la democrazia, i diritti umani e la ricerca di soluzioni ai problemi sociali in Europa; non va confusa con la Corte internazionale di giustizia delle Nazioni Unite, anch'essa sede dell'Aia), un’ istituzione, che non è un organo dell'ONU, la quale ha stipulato e firmato il trattato di Roma. Esso si pone come fine la prevenzione e la condanna dei crimini di guerra, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di aggressione. Come recita l’art. 15 dello Statuto di Roma la Corte penale internazionale non può esercitare il proprio potere giurisdizionale su un crimine di aggressione quando quest’ultimo è commesso sul territorio di uno Stato o da cittadini di uno Stato non facente parte della Convenzione. In riferimento alla Russia e l’Ucraina entrambe non hanno riconosciuto lo Statuto di Roma e perciò si pongono al di fuori della competenza della Corte per quanto riguarda il crimine di aggressione. La Corte penale internazionale può condannare la Russia solamente per crimini di guerra e crimini contro l’umanità, nonostante nel 2014 l’Ucraina abbia depositato la richiesta per accettare la competenza della Corte penale per i crimini commessi dalla Russia sul territorio ucraino.

Le aree occupate fino ad ora dalla Russia si trovano, non casualmente, nella zona sud-orientale dell’Ucraina. La Russia ha da sempre cercato di occupare questi territori principalmente per due motivi. Il primo riguarda la numerosa presenza di russofoni. Difatti la presenza russa in questi territori è sempre stata rilevante. Il secondo motivo riguarda il Mar Nero. Esso è l’unico accesso marittimo alle rotte oceaniche che collegano l’Europa, l’Oceano Indiano e il Mar Cinese Meridionale. Il Mar Nero, assieme al Mar d’Azov, costituiscono l'unico passaggio per le navi mercantili russe e per la marina russa. Nonostante i vari propositi della Russia la guerra non va mai come previsto. Ciò lo abbiamo potuto vedere quando gli ucraini sono riusciti a sfondare nell'Oblast di Kharkiv (parte meridionale dell'Ucraina). Grazie al supporto dell’intelligence britannica e statunitense gli ucraini sono riusciti ad ingannare i russi i quali credevano che si sarebbe verificato un attacco nell’Oblast di Kherson. I russi, dopo aver spostato gran parte delle proprie divisioni nella regione di Kherson ed essersi sguarniti a nord-est, a Kharkiv, furono attaccati dagli ucraini, che riuscirono a sfondare le linee russe e a guadagnare molto terreno. Grazie a questo avanzamento gli ucraini sono stati in grado di bloccare il materiale bellico russo il quale passava per la città di Izyum. In conclusione gli ucraini nello svolgimento del conflitto hanno agito soprattutto sotto il profilo logistico, riuscendo a spostarsi rapidamente mentre i russi, in modo molto prevedibile, hanno adottato un atteggiamento cautelare.

DESCRIZIONE DELLA CARTA