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PRESENTAzione di edoardo ponselè

Pittura romanica

A differenza dell’architettura e della scultura, la pittura mantiene un forte rapporto di dipendenza ai modelli del passato, in particolare a quelli della tradizione bizantina.In tutte le aree geografiche europee assistiamo a una grande commistione culturale favorita (anche) dalla circolazione delle miniature.

Introduzione

San Michele Arcangelo

La miniatura

La miniatura ha avuto un grande rilievo durante l’impero di Carlo Magno, nel IX secolo. L’imperatore si fece promuovere la costruzione di numerosissimi monasteri, con annesso lo scriptorium.La regola benedettina prevedeva, per i monaci, una vita organizzata tra attività manuali ed intellettuali, perfettamente espressa nel motto “ora et labora”, cioè prega e lavora. Parte della giornata era quindi dedicata allo studio e impiegata soprattutto nella trascrizione di manoscritti. I monaci lavoravano all’interno dello scriptorium, erano specializzati nei diversi ambiti: c’erano gli amanuensi, i calligrafi e i miniatori. Lo scriptorium non lavorava solamente per le esigenze del monastero e per l’arricchimento della biblioteca, ma anche su commissioni esterne, provenienti da corti vescovili, chiese e privati. Il libro miniato era un oggetto di gran pregio e di alto costo, spesso impreziosito ulteriormente da legature sontuose e ricche di pietre ed elementi di oreficeria.

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Monaci nello scriptorium

Miniatura raffiguarante dei monaci nello scriptorium

Classico esempio di miniatura

Venne utilizzata raramente fino all'XI secolo ma ricevette in epoca romanica un nuovo e vigoroso impulso (sopratutto in Spagna e Italia).E' una tecnica che attinge al repertorio tardo-antico e l'arte romana plebea ma riesce comunque a elaborare nuovi modelli espressivi.In questo periodo assumono particolare importanza le croci dipinte, le quali si dividono in due tipologie:

  • Christus triumphans
  • Christus patiens

La pittura su tavola