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INDICE

I LONGOBARDI

in italia

10.Fine

9.La donazione di Sutri

8.Lo stato della Chiesa

7. Brescia

6.Monza

5.Le Architteture

4.La vita quotidiana

3.La Società

2.L'Origine

1.I Longobardi

INDICE

Il Regno longobardo, fu l'entità statale costituita in Italia dai Longobardi con capitale Pavia. L'effettivo controllo dei sovrani sulle due grandi aree che costituivano il regno, la Langobardia Maior e la Langobardia Minor, che non fu costante nel corso dei due secoli di durata del regno; da un'iniziale fase di forte autonomia dei numerosi ducati che lo componevano, si sviluppò con il tempo una sempre maggior autorità del sovrano, anche se le pulsioni autonomiste dei duchi non furono mai del tutto domate.

Il Regno LONGOBARDO IN ITALIA

I LONGOBARDI

I Longobardi furono una popolazione germanica, protagonista tra il II e il VI secolo di una lunga migrazione che la portò dal basso corso dell'Elba fino all'Italia. Entrati a contatto con il mondo bizantino e la politica dell'area mediterranea, nel 568, guidati da Alboino, si insediarono in Italia, dove diedero vita a un regno indipendente che estese progressivamente il proprio dominio sulla maggior parte del territorio italiano continentale e peninsulare. Il dominio longobardo fu articolato in numerosi ducati, che godevano di una marcata autonomia rispetto al potere centrale dei sovrani insediati a Pavia; estesero progressivamente l'autorità del re, conseguendo un rafforzamento delle prerogative regie e della coesione interna del regno. Il Regno longobardo, che tra il VII e l'inizio dell'VIII secolo era arrivato a rappresentare una potenza di rilievo europeo, cessò di essere un organismo autonomo nel 774, a seguito della sconfitta subita a opera dei Franchi guidati da Carlo Magno.

Dopo l'invasione guidata da Alboino nel 568-569, il territorio conquistato fu ripartito secondo criteri principalmente militari e assegnato a quanti, tra i nobili longobardi, si erano distinti in combattimento: i duchi, appunto. La carica non era nuova ed era legata all'istituzione della fara, unità base della struttura sociale e militare dei Longobardi, ma dopo l'insediamento in Italia assunse nuove caratteristiche. Il primo ducato a essere costituito fu, già all'indomani della conquista (569), quello del Friuli, affidato da Alboino a Gisulfo. Particolare rilievo storico ebbero i due ducati eretti nell'Italia centro-meridionale (la Langobardia Minor), Spoleto e Benevento, che godettero spesso di ampia autonomia all'interno del regno longobardo. Nei primi anni del dominio longobardo in Italia, i ducati si ressero autonomamente per un decennio, senza che ci fosse un re centrale (Periodo dei Duchi, 574-584). In seguito, di fronte all'inefficienza e alla pericolosa debolezza militare di una simile frammentazione, i duchi tornarono a eleggere un re (Autari), ma i rapporti tra il potere centrale e i ducati rimasero deboli.

I DUCATI LONGOBARDI

La società longobarda era organizzata in base a un sistema di classi sociali e aveva una struttura tribale. Al vertice della società c'era il re, che aveva un potere centrale ma limitato. Il regno longobardo era diviso in ducati, governati da duchi, che erano sottoposti al controllo del re. La società longobarda era principalmente agricola, con la maggior parte della popolazione che viveva in villaggi agricoli e coltivava la terra. L'agricoltura era la principale fonte di sostentamento e gli appezzamenti di terra venivano assegnati alle famiglie sulla base del loro status sociale. La società era divisa in tre classi principali: i nobili, i liberi e i servi. I nobili costituivano l'élite sociale e detenevano il potere politico ed economico. I liberi erano i contadini liberi, che lavoravano la terra e godevano di un certo grado di autonomia. I servi erano persone legate alla terra e alla proprietà dei nobili, privi di libertà e soggetti alle loro disposizioni. La religione giocava un ruolo importante nella società longobarda, e i Longobardi erano originariamente pagani. Tuttavia, nel corso del tempo, si convertirono al cristianesimo, e il re e la nobiltà longobarda divennero sostenitori del cattolicesimo. I monasteri e le chiese furono fondati e favoriti come centri culturali e religiosi. La società longobarda era anche conosciuta per il suo sistema legale, chiamato "Leges Longobardorum" o "Leggi longobarde", che stabiliva le norme e i diritti legali per i membri della società. Questo sistema legale era basato su un misto di tradizioni germaniche e di leggi romane.

LA SOCIETà

Le classi sociali

Organizzazione sociale: La società longobarda era divisa in diverse classi sociali. Al vertice c'era il re, seguito da nobili, guerrieri e contadini. Gli schiavi costituivano un'altra parte della società e venivano utilizzati principalmente per il lavoro agricolo e domestico.Leggi e sistema giudiziario: I Longobardi avevano un sistema legale ben sviluppato basato su una raccolta di leggi chiamata "Editto di Rotari", compilata intorno al 643 d.C. Queste leggi regolavano vari aspetti della vita, inclusi il matrimonio, la proprietà e i delitti. Il sistema giudiziario prevedeva una serie di pene, tra cui multe e punizioni corporali. Artigianato: I Longobardi erano abili artigiani e producevano oggetti di metallo, come armi, gioielli e utensili. Erano noti per la lavorazione dell'oro e dell'argento, nonché per la produzione di oggetti decorativi. Intrattenimento: La vita quotidiana dei Longobardi comprendeva anche momenti di svago e intrattenimento. Si raccontavano storie epiche e leggende tramandate oralmente, e si praticavano giochi come la caccia, il lancio di dadi e l'equitazione. Questi sono solo alcuni aspetti della vita quotidiana dei Longobardi.

La vita quotidiana dei Longobardi, era caratterizzata da diverse tradizioni e abitudini. Abitazioni: I Longobardi vivevano principalmente in villaggi fortificati chiamati "castra", che erano circondati da mura di legno o di terra. All'interno di questi villaggi, le abitazioni erano solitamente case a forma rettangolare con tetti di paglia o di legno. Alimentazione: La dieta dei Longobardi era basata principalmente sull'agricoltura e l'allevamento. Coltivavano cereali come grano, orzo e miglio, e allevavano bestiame come bovini, suini e pecore. Utilizzavano anche il latte per produrre formaggi. La caccia e la pesca fornivano ulteriori fonti di cibo. Vestiti: I Longobardi indossavano abiti di lana decorati con ricami e fibbie d'argento. Gli uomini spesso portavano lunghe tuniche con pantaloni stretti, mentre le donne indossavano vestiti a maniche lunghe e gonne. Le persone di alto rango avevano accesso a materiali più pregiati come seta e pelli di lusso. Religione: I Longobardi erano inizialmente pagani e adoravano una serie di divinità germaniche. Successivamente, dopo la conversione al cristianesimo, seguirono il cattolicesimo ariano, una variante del cristianesimo che presentava alcune differenze dottrinali rispetto al cattolicesimo ortodosso.

LA VITA QUOTIDIANA

Questa chiesa presenta una pianta a croce greca con una cupola centrale e quattro absidi. Le pareti esterne sono caratterizzate da decorazioni in pietra e mattoni, con elementi architettonici che richiamano sia lo stile romanico che quello bizantino. Gli edifici longobardi spesso presentavano anche torri difensive e fortificazioni, come il Castello del Matese in Campania, che combinava funzioni difensive con elementi architettonici longobardi. L'architettura longobarda ha avuto una profonda influenza sullo sviluppo dell'architettura romanica in Italia e in Europa. Gli elementi distintivi delle chiese longobarde, come la pianta a croce e le absidi sporgenti, sono stati successivamente adottati e sviluppati nell'architettura romanica medievale.

Uno degli elementi più distintivi dell'architettura longobarda è rappresentato dalle cosiddette "chiese ariane" o "chiese cimiteriali", caratterizzate da una pianta a croce, con un transetto prominente e un'abside sporgente. Queste chiese erano solitamente realizzate in pietra e presentavano spesse pareti con finestre strette e alte. Un esempio significativo di architettura longobarda è la Basilica di San Salvatore a Brescia, costruita nel VIII secolo. La basilica presenta una pianta a croce latina con un'ampia navata centrale e un transetto poco sviluppato. Le colonne di sostegno sono spesso di origine romana e sono state riutilizzate dai Longobardi. Un altro esempio notevole è la Basilica di San Michele Maggiore a Pavia, risalente al VII secolo.

ARCHITETTURA LONGOBARDA

La città conobbe anche un periodo di prosperità economica, grazie al commercio e all'artigianato. La presenza longobarda a Brescia terminò quando Carlo Magno, re dei Franchi e futuro imperatore carolingio, sconfisse il re Desiderio nel 774 e annesse il Regno dei Longobardi al suo impero.

Durante il periodo longobardo, Brescia divenne una delle città più importanti del regno e fu un centro amministrativo e militare di rilievo. I Longobardi costruirono fortificazioni, tra cui le mura che circondano ancora oggi il centro storico di Brescia.

BRESCIA E MONZA

Durante il regno dei Longobardi, Monza conobbe un notevole sviluppo. Fu costruito un complesso palaziale che includeva la reggia, la basilica di San Giovanni Battista (che divenne luogo di sepoltura dei sovrani longobardi) e altre strutture. La basilica di San Giovanni Battista è ancora oggi uno dei principali luoghi di interesse storico e turistico di Monza.

Monza rivestì un ruolo significativo come sede reale. Nel 568 d.C., il re Alboino, capo dei Longobardi, conquistò la città e la scelse come residenza. In seguito, la reggia longobarda di Monza divenne uno dei principali centri politici del regno. Qui i sovrani longobardi tenevano le loro assemblee legislative, noti come "placiti", e prendevano importanti decisioni politiche.

Dopo essere stato eletto re dei Longobardi (712), Liutprano, si trovò a fronteggiare una serie di problemi quali il forte potere delle principali famiglie dell'aristocrazia e la minaccia di secessione di alcuni grandi ducati; tra questi in particolare i ducati di Spoleto e di Benevento, costituenti la Langobardia Minor, di fatto autonomi dal potere centrale e separati dal resto del regno dal Corridoio bizantino, che attraversava tutta l'Italia centrale dal Tirreno (Roma) all'Adriatico (Ravenna). Liutprando seppe cogliere il momento propizio quando nei territori italiani governati dai bizantini si diffuse lo sdegno per l'appoggio dell'imperatore Leone III Isaurico al movimento iconoclasta. La sua campagna militare iniziò appunto da quei territori che dividevano in due la Langobardia, cioè l'area del Ducato romano.

Per quanto riguarda la donazione di Sutri, si tratta di un evento storico che si verificò nell'VIII secolo. Nel 728, il re longobardo Liutprando donò la città di Sutri, situata nell'attuale Italia centrale, al Papa Gregorio II. Questa donazione fu significativa perché segnò l'inizio dei cosiddetti "Stati Pontifici", un territorio amministrato direttamente dai papi e che comprendeva diverse città e regioni dell'Italia centrale. La donazione di Sutri rappresentò un importante passo nell'accumulo di potere temporale da parte dei papi e nella formazione di uno Stato indipendente sotto il loro controllo. Gli Stati Pontifici durarono per secoli, fino all'unità d'Italia nel XIX secolo.

la donazione di sutri

La nascita della chiesa

FINE