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Patriottismo

Le ideologie

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Biografia

La politica

Niccolò Machiavelli (1469-1527) è stato un filosofo politico, storico e scrittore italiano del Rinascimento. è nato a Firenze, in Italia, e ha servito come funzionario pubblico durante la Repubblica di Firenze. Dopo l'ascesa al potere dei Medici, la sua carriera politica è terminata e si è dedicato alla scrittura.

Niccolò Machiavelli

Marchina Tommaso

SITOGRAFIA: -INFORMAZIONI: Google, letture personali; -IMMAGINI: Pinterest;

Le opere di Machiavelli De l’art de la guerre est un traité en forme de dialogue dédié à Lorenzo di Filippo Strozzi. Fabrizio Colonna (1460-1520), célèbre condottiere espagnol, dialogue avec divers intellectuels de la République de Florence. La conversation porte sur la polémique contre les mercenaires, considérés comme la ruine de l’État, entremêlant l’utilisation des armes, la paie et la discipline des soldats en soulignant l’art de la milice romaine. Il Principe: è un'opera scritta da Niccolò Machiavelli nel 1513. Machiavelli analizza il comportamento dei principi e le dinamiche politiche del suo tempo. Nel libro, Machiavelli discute diverse strategie politiche, come l'uso della forza militare, l'arte della diplomazia, il mantenimento dell'ordine interno e la gestione delle alleanze.

Biografia Niccolò Machiavelli (1469-1527) was an Italian political philosopher, historian and writer of the Renaissance. He is best known for his book "The Prince", considered one of the most influential works of political philosophy in Western literature. Machiavelli was born in Florence, Italy, and served as a public official during the Republic of Florence. After the rise to power of the Medici, his political career ended and he devoted himself to writing. In addition to "Il Principe", he has also written works such as "Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio", "La Mandragola", "Istorie fiorentine" and "The art of war". His work is characterized by a direct style and political pragmatism that often aroused controversy and debate.

Il patriottismo di Machiavelli Sebbene Machiavelli non abbia affrontato esplicitamente il patriottismo nelle sue opere, si potrebbe interpretare che per lui il patriottismo fosse un elemento importante della stabilità politica e dell'ordine sociale. Tuttavia, la sua visione politica si concentra principalmente sull'efficacia e sul raggiungimento degli obiettivi politici, piuttosto che su considerazioni etiche o morali legate al patriottismo.

Le ideologie -finis justificet medium- Niccolò Machiavelli Niccolò sostiene che la politica dovrebbe essere basata sulla comprensione realistica della natura umana che può essere egoista, competitiva e imprevedibile. Alcuni hanno considerato le sue idee come sostenitrici del cinismo e della crudeltà politica, mentre altri le hanno interpretate come una rappresentazione realistica della politica senza idealismi. In ogni caso, Machiavelli ha lasciato un'impronta duratura sulla teoria politica e continua a suscitare discussione e analisi critica. Col passare del tempo, le sue idee si sono trasformate in quelle che vengono chiamate al giorno d'oggi dittature; un primo esempio è stato con il regno del Re Sole, Luigi XIV di Francia, durata dal 1643 fino al 1715. Ora le ideologie sono distinte in cinque poli: capitalismo, comunismo, nazismo, socialismo e fascismo, che a loro volta si suddividono in altri pensieri. In questi tempi un grande esempio di dittatura socialista è quella della Cina, legge marziale per un miliardo e mezzo di persone, con uno degli eserciti più forti e organizzati al mondo; infatti il leader Xi Jinping, è un classico esempio di ciò che descrive Machiavelli ne «Il principe».

La politica Gli ultimi decenni del Quattrocento videro un susseguirsi di congiure in Italia entro i vari Stati, e anche un inasprimento tra loro che spesso sfociò nella guerra. La situazione crollò quando Ludovico il Moro, successore di Lorenzo de Medici, per contrastare le aspirazioni degli Aragonesi sul Ducato di Milano, chiamò i francesi di Re Carlo VIII. La discesa in Italia in aiuto di Ludovico il Moro fu rapida e cominciò nel 1494, e in brevissimo tempo raggiunse Milano, Firenze e Napoli. Questa impresa allarmò gli Stati italiani, e decisero di unire un esercito composto da Milano, Stato della Chiesa, Venezia, Massimiliano d’Asburgo e il Re di Spagna, Ferdinando II. Questa reazione da parte degli Stati italiani convinse Carlo VIII a tornare in patria, ostacolato dagli italiani in qualunque modo.