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Campania

Stemma e Bandiera

Origine del Nome e Confini

Dal punto di vista fisico, il territorio della regione è per la maggior parte collinare (51%) e montuoso (35%). Le pianure, che coprono il 14% della sua superficie, sono di tipo alluvionale, formatesi anticamente ad opera dei due fiumi principali della regione.

Caratteristiche fisiche

L’Appennino Campano costituisce un rilievo molto articolato, formato da catene e massicci disposti irregolarmente sul territorio. A nord si levano i Monti del Matese al confine con il Molise, seguono i Monti del Sannio, dell’Irpinia e gli Alburni. A ridosso del Tirreno, i Monti Lattari, che formano la Penisola Sorrentina, e il Massiccio del Cilento. Le montagne sono di natura calcarea, ricche di grotte, e soggette a fenomeni sismici. Le colline sono di natura argillosa e quindi soggette a frane. Nel Golfo di Napoli si leva il Vesuvio, un vulcano quiescente, ma che potrebbe riattivarsi.

I rilievi

Il fiume principale è il Volturno (175 km), che riceve dal suo affluente Calore le acque dalle subregioni del Sannio e dell’Irpinia e poi sfocia nel Golfo di Gaeta. L’altro fiume maggiore è il Sele, a sud, che sfocia nel Golfo di Salerno dopo aver ricevuto le acque dell’affluente Tanagro. Per quanto riguarda la presenza di laghi, la Campania non è ricca di laghi. Si ricordano il Matese di origine carsica e l’Averno che occupa il fondo di un cratere vulcanico.

Fiumi e Laghi

Le pianure, un tempo acquitrinose e malariche, sono fertili e densamente abitate. Quella più vasta è la Pianura Campana. Un’altra, un po’ più limitata, è la Piana del Sele, anch’essa affacciata sul Tirreno. All’interno della regione si trova l’altra zona pianeggiante, il Vallo di Diano. Nella regione si alternano coste alte e rocciose a basse e sabbiose. Quattro ampi golfi si susseguono da nord a sud: sono i golfi di Gaeta (a metà con il Lazio), Napoli, Salerno e Policastro (a metà con la Basilicata). Poco lontane dalle coste si trovano le isole di Ischia, Procida e Capri, che in tempi remoti era unita alla Penisola Sorrentina.

Pianure, Coste e Isole

Le città capoluogo di provincia sono 5:

  • Napoli
  • Salerno
  • Caserta
  • Benevento
  • Avellino
Napoli è anche capoluogo di regione.

Province e Capoluogo di Provincia

Settore Primario: l’agricoltura è un settore importante dell’economia campana. Grazie alla fertilità dei suoli vulcanici, è molto sviluppata nelle zone costiere: qui si coltivano ortaggi, olivo e vite. Settore Secondario: le industrie (meccaniche, petrolchimiche, elettroniche, alimentari, tessili, calzaturiere) si concentrano in provincia di Napoli, Salerno e Caserta. Settore Terziario: molto importante è il turismo, favorito dal clima mite, dalle bellezze naturali (Capri, Ischia e Costiera Amalfitana) e dalla presenza di Pompei: un sito archeologico unico.

Economia

La sua storia inizia prima della dominazione romana: Cuma, Paestum e Napoli (Neapolis) sono colonie greche, Capua è etrusca. Tra il IV e il III secolo a.C. la Campania viene conquistata dai Romani e conosce uno dei periodi più fiorenti della sua storia. Nel V secolo d.C., la regione comincia a essere tormentata dalle invasioni barbariche, finchè non si afferma il dominio dei Longobardi che dura circa 200 anni. All'inizio del Medioevo segue il dominio dei Normanni per circa un secolo e a seguire l'avvento degli Svevi, un casato proveniente dal sud della Germania. Nel tardo Medioevo, la regione passa prima sotto il controllo degli Angioini, un casato italiano, che la chiamano Regno di Napoli, e poi degli Aragonesi, ed è una delle regioni più ricche d'Europa, finchè non passa sotto la dominazione dei Borboni, un potentissimo casato spagnolo che dura quasi ininterrottamente fino all'annessione della Campania al Regno d'Italia nel 1860.

Cenni Storici

Ricapitolando....

by Viola Bertini

Grazie per l'attenzione...