Want to make creations as awesome as this one?

More creations to inspire you

Transcript

Luogo dell' attentato a Falcone:

PRIMA

DOPO

PAOLO PIO MONACO 2^B

ATTENTATO BORSELLINO:

Paolo Borsellino Paolo BorsellinoPaolo Borsellino è stato un magistrato italiano noto per il suo impegno nella lotta alla criminalità organizzata, in particolare alla mafia siciliana, conosciuta come Cosa Nostra. È nato il 19 gennaio 1940 a Palermo, in Sicilia, ed è deceduto il 19 luglio 1992 a causa di un attentato terroristico. Borsellino è stato un amico e collega di Giovanni Falcone, con cui ha collaborato strettamente nella lotta alla mafia. Entrambi i magistrati hanno lavorato come giudici istruttori e successivamente come procuratori capi della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Palermo. Borsellino è noto per aver condotto importanti indagini e processi contro la mafia siciliana. Ha lavorato su numerosi casi di grande rilevanza, tra cui il "maxiprocesso" di Palermo, che ha portato alla condanna di centinaia di membri di Cosa Nostra. Ha inoltre svolto un ruolo cruciale nell'indagine sulla strage di Capaci, che ha causato la morte di Giovanni Falcone, e sulla quale Falcone stesso stava lavorando. Il 19 luglio 1992, appena due mesi dopo l'omicidio di Falcone, Paolo Borsellino è stato ucciso in un attentato dinamitardo a Palermo. Un'autobomba è stata fatta esplodere vicino all'ingresso dell'appartamento della madre di Borsellino, dove il magistrato si stava recando per un appuntamento. L'attentato è stato eseguito da Cosa Nostra come rappresaglia per il duro colpo inflitto alla mafia con l'uccisione di Falcone. L'assassinio di Paolo Borsellino ha scosso profondamente l'Italia e ha provocato una grande indignazione nazionale. La morte di Borsellino ha rafforzato l'impegno dello Stato italiano nella lotta contro la mafia e ha portato a ulteriori riforme legislative per contrastare il crimine organizzato. Come Giovanni Falcone, anche Paolo Borsellino è diventato un simbolo di integrità, coraggio e dedizione alla giustizia. La sua morte ha contribuito a consolidare il consenso pubblico nei confronti della lotta alla mafia e ha portato a un maggiore sostegno delle istituzioni e della società civile nella lotta contro la criminalità organizzata. La figura di Paolo Borsellino è ancora oggi ricordata come un esempio di magistrato coraggioso e incorruttibile, che ha sacrificato la propria vita per combattere il male rappresentato dalla mafia e per difendere i valori di legalità e giustizia. La sua eredità continua ad ispirare il lavoro delle istituzioni e degli operatori della giustizia in Italia nella lotta contro la criminalità organizzata. PAOLO PIO MONACO 2^B

GIOVANNI FALCONEGiovanni Falcone è stato un magistrato italiano noto per il suo impegno nella lotta alla criminalità organizzata, in particolare alla mafia siciliana, nota come Cosa Nostra. È nato il 18 maggio 1939 a Palermo, in Sicilia, ed è deceduto tragicamente il 23 maggio 1992 a causa di un attentato terroristico. Falcone ha dedicato gran parte della sua carriera alla lotta contro la mafia, lavorando come giudice istruttore e successivamente come procuratore capo della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Palermo. Durante la sua carriera, ha condotto numerose indagini e processi di grande rilevanza che hanno portato all'arresto e alla condanna di numerosi esponenti mafiosi. Uno dei suoi casi più noti è stato il "maxiprocesso" di Palermo, svoltosi tra il 1986 e il 1987, che ha portato alla condanna di centinaia di membri di Cosa Nostra. Grazie al suo coraggio, alla sua competenza e alla sua determinazione, Falcone è diventato un simbolo della lotta alla mafia in Italia. Purtroppo, il suo impegno nella lotta alla mafia gli è costato la vita. Il 23 maggio 1992, Falcone, insieme alla sua scorta composta da agenti di polizia, è stato ucciso in un attentato dinamitardo sulla strada che collega l'aeroporto di Palermo alla città. L'esplosione è stata causata da una tonnellata di tritolo collocata sotto l'autostrada. L'attentato è stato organizzato da Cosa Nostra in collaborazione con la mafia calabrese, la 'Ndrangheta. La morte di Falcone ha scosso profondamente l'Italia e ha rappresentato un punto di svolta nella lotta contro la mafia. L'omicidio ha portato all'introduzione di misure legislative più rigorose contro il crimine organizzato e ha rafforzato l'impegno delle istituzioni italiane nella lotta alla mafia. Giovanni Falcone è stato riconosciuto come un eroe nazionale in Italia, un simbolo di integrità, coraggio e dedizione alla giustizia. La sua eredità continua ad ispirare la società italiana nella lotta contro la criminalità organizzata e nel perseguimento di una società più giusta e sicura. PAOLO PIO MONACO 2^B

Foto scattata subito dopo l'esplosione di tritolo, 23/5/1992

STRAGE DI CAPACILa strage di Capaci è stata un attacco terroristico avvenuto il 23 maggio 1992, in cui sono morti il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. L'attentato è stato eseguito con un'autobomba contenente circa 500 kg di esplosivo, posizionata sotto l'autostrada A29, vicino all'aeroporto di Palermo, in Sicilia. L'attentato è stato organizzato da Cosa Nostra, la mafia siciliana, come rappresaglia per gli sforzi di Falcone nella lotta contro il crimine organizzato. Falcone era un magistrato antimafia molto stimato che aveva condotto importanti indagini e processi contro la mafia, tra cui il celebre "maxiprocesso" di Palermo che aveva portato a numerose condanne di membri di Cosa Nostra. La strage di Capaci è stata uno dei momenti più tragici nella storia della lotta alla mafia in Italia. Ha scosso profondamente il paese e ha suscitato una grande indignazione e un forte sostegno per la lotta contro il crimine organizzato. L'attentato ha portato a un aumento degli sforzi governativi e dell'opinione pubblica nella lotta alla mafia, che ha portato a importanti riforme legislative e all'arresto di numerosi membri di Cosa Nostra. La strage di Capaci è stata seguita solo pochi mesi dopo dalla morte di un altro magistrato antimafia, Paolo Borsellino, che è stato ucciso in un attentato simile a Palermo il 19 luglio 1992. Le morti di Falcone e Borsellino hanno contribuito a consolidare l'unità nazionale nella lotta contro la mafia e a intensificare gli sforzi delle istituzioni italiane per combattere il crimine organizzato.PAOLO PIO MONACO 2^B

Strage di via d'AmelioLa strage di via d'Amelio è stato un attentato terroristico avvenuto il 19 luglio 1992 a Palermo, in Sicilia, in cui hanno perso la vita il magistrato Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta. L'attentato è stato eseguito con un'autobomba contenente circa 100 kg di esplosivo, posizionata davanti all'abitazione di via d'Amelio dove Borsellino stava andando per fare visita alla madre. Paolo Borsellino era un magistrato antimafia molto stimato che aveva lavorato a stretto contatto con il giudice Giovanni Falcone, ucciso in un attentato terroristico due mesi prima. Come Falcone, Borsellino aveva condotto importanti indagini e processi contro la mafia siciliana, Cosa Nostra, contribuendo significativamente alla lotta contro il crimine organizzato. L'attentato a via d'Amelio è stato pianificato e attuato da membri di Cosa Nostra come rappresaglia per l'impegno di Borsellino nella lotta alla mafia. L'attacco ha avuto un impatto profondo sull'opinione pubblica italiana e ha generato un'enorme indignazione e una forte reazione di sostegno per la lotta contro la criminalità organizzata. Le morti di Borsellino e dei suoi agenti di scorta hanno portato a una maggiore determinazione nello sforzo di sradicare la mafia. L'attentato ha innescato una vasta opera di inchieste e arresti che ha portato alla scoperta di reti criminali e alla condanna di numerosi membri di Cosa Nostra. Inoltre, ha catalizzato ulteriori riforme legislative e istituzionali per potenziare gli strumenti di contrasto alla mafia. La strage di via d'Amelio ha segnato un altro momento tragico nella lotta alla mafia in Italia e ha rafforzato l'unità nazionale nella volontà di combattere la criminalità organizzata. Le vittime, compreso Paolo Borsellino, sono ricordate come eroi che hanno sacrificato la propria vita per il perseguimento della giustizia e per la difesa dei valori di legalità.PAOLO PIO MONACO 2^B