IL RICICLO DELLA PLASTICHE E I DANNI CHE PROVOCA
FiliBesa
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Transcript
E i danni che provoca
Il riciclo della:
Plastica
Le isole di plastica (o Plastic Vortex) sono delle zone situate nei nostri oceani in cui si sono aggregate nel corso del tempo quantità importanti di rifiuti soprattutto di plastica, ma anche di metalli leggeri e residui organici in decomposizione, a causa dello smaltimento di rifiuti in mare e di disastri ambientali.
LE ISOLE DI PLASTICA
La contaminazione da microplastiche negli alimenti possiamo ritrovarla in pesci e molluschi, alghe, nel sale, nell'acqua di rubinetto e perfino quella in bottiglia. Le consumiamo così spesso che secondo la Commissione Europea, le microplastiche sono già entrate a far parte della catena alimentare umana.
Nell'acqua e negli alimenti
Microplastiche
I danni che provoca la plastica alla fauna marina
Gli animali marini ingoiano la plastica quando la scambiano per cibo o la inghiottono inavvertitamente mentre si nutrono o nuotano. Una volta ingerita, può ostacolare la loro digestione o lacerare il loro intestino, e tutto ciò può interferire con la loro capacità di nutrirsi e di foraggiarsi, portandoli alla fame e alla morte. Quando gli animali marini restano impigliati nella plastica, possono annegare, soffocare a morte o subire traumi fisici, come amputazioni o infezioni. L’impigliamento può anche portare alla malnutrizione quando impedisce loro di nutrirsi correttamente.
Le possibili soluzioni all'inquinamento
In tutti i paesi l’inquinamento da plastica è il risultato di fallimenti nel suo complesso ciclo di vita: dalla produzione al consumo, dalla gestione dei rifiuti ai mercati secondari per il riciclo. Per cambiare sono necessari investimenti pubblici e privati e, anche se alcune soluzioni e pratiche sono già disponibili, queste dovranno essere condivise e ampliate per massimizzarne l’impatto. La partecipazione e la mobilitazione di tutti è fondamentale: governi, aziende e cittadini devono assumersi le proprie responsabilità e collaborare per costruire un modello efficiente di economia circolare in cui la plastica non necessariamente venga evitata, ma smetta di diventare un rifiuto.