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Inquinamento ed impatto ambientale

Industria tessile

Che impatto possiede la produzione di un capo di abbigliamento?

Per quanto riguarda la produzione di jeans, il valore dell'acqua utilizzata per produrli è variabile. Si parla di cifre che vanno da 3000 fino ai 10000 litri di acqua.

Sono ancora poche le situazioni in cui si affronta l’impatto ambientale da questo punto di vista, è una delle poche condizioni in cui si possono fare grandi cambiamenti seppur con una piccola scelta. Prendiamo come esempio una semplice maglietta, facile da abbinare. Consideriamo, ipoteticamente, le materie prime impiegate nella sua produzione, in particolare il cotone proveniente da piantagioni intensive. Il fabbisogno idrico richiesto per produrla equivarrebbe a 3900 litri di acqua (dolce).

Infine la produzione delle scarpe da ginnastica che richiede I valori per un singolo paio di scarpa si aggirano sui 500 litri di acqua. Difatti nonostante il valore "basso" ciò che va ad aggravare la situazione è che siano prodotte in grandi quantità e che i materiali siano, spesso, impossibili da riciclare. Siamo giunti in conclusione a un valore minimo pari a 10.000 litri di acqua per l'intero outfit, senza contare che in questo esempio è stato considerato solo l'essenziale.

quali sono i problemi principali?

Ciclo di vita di un capo di abbigliamento

Problemi dell'industria tessile

Proviamo a comprendere la ragione per cui riciclare i capi di abbigliamento sia un processo complesso e non sempre sostenibile:

1) Materiali da cui è composto l'abito:

Fibre naturali

Fibre artificiali

Fibre sintetiche

Gli indumenti (fibre naturali) sono elaborati da materiali presenti in natura, le cui fibre vengono sottoposte a lavorazioni meccaniche, che non ne cambiano mai la struttura. I tessuti a fibra naturale si distinguono in 2 categorie: -animale: alpaca; angora; cammello; cashmere; lana; lambswool; mohair; pelle; seta. -vegetale: cotone; canapa; juta; lino; ramiè. PPROBLEMI LEGATI ALLA PRODUZIONE: In questo caso ciò che preoccupa non è tanto lo smaltimento quanto l'impatto ambientale legato alla produzione: -Altissimo sfruttamento delle risorse idriche -l'utilizzo di pesticidi -Occupazione di vaste distese di terreno.

Le fibre sintetiche e/o semi-sintetiche sono derivate dalla mescolanza tra materiali naturali e tra sostanze chimiche. Alcuni esempi sono: la viscosa, il rayon, il tencel/lyocell, il modal... BIODEGRADABILITA’ In grande prevalenza si osservano abiti costituiti da una fusione di svariati generi di tessuti. Ne consegue, dunque, l’incremento della difficolta nello smaltimento. La biodegradabilità delle fibre semi-sintetiche dipende dalla proporzione di materiali naturali e sintetici utilizzati nella loro composizione. Quando si tratta di biodegradabilità delle fibre semisintetiche, è importante considerare due aspetti distinti: la biodegradabilità del materiale naturale e quella delle sostanze sintetiche utilizzate nel processo di produzione. I polimeri naturali possono essere decomposti dagli organismi decompositori presenti nell'ambiente. Se una fibra semi-sintetica contiene una quantità significativa di materiale naturale, il degrado sarà certamente agevolato, se smaltita correttamente.

Le fibre sintetiche sono ricavate dalle reazioni chimiche partite da un materiale sintetico (ad esempio il petrolio). Come primo esempio abbiamo il poliestere, il tessuto sintetico più utilizzato, poi abbiamo acrilico; elastan; poliammide; alcantara; lurex e molti altri ancora. Problemi nel riciclo: -Composizione delle fibre: Le fibre sono spesso mescolate con altre sostanze chimiche per migliorare le loro proprietà. La complessità della composizione chimica rende difficile il processo di riciclo, in quanto è spesso complicato separare le diverse fibre sintetiche o rimuovere le sostanze chimiche aggiunte. -Mancanza di tecnologie di riciclo adatte: Attualmente, non esistono tecnologie di riciclo avanzate che possano trattare, in modo efficiente, le fibre sintetiche. Le fibre possono essere riciclate solo in un numero limitato di volte e il processo spesso richiede un alto consumo di energia. Alcuni tipi di fibre sintetiche, come il poliestere, possono essere riciclati tramite lavori meccanici, ma la qualità delle fibre riciclate può essere inferiore rispetto a quelle vergini. -Miscelazione di materiali: I vestiti spesso contengono una miscela di fibre naturali e sintetiche, che rende difficile separarle durante il processo di riciclo. Se le fibre sintetiche e naturali non vengono separate adeguatamente, la qualità delle fibre riciclate può essere compromessa. -Problemi economici: Il riciclo di fibre sintetiche e vestiti tinti può essere costoso rispetto alla produzione di nuovi materiali. Mancanza di incentivi economici e di infrastrutture adeguate possono limitare lo sviluppo di processi di riciclo più efficienti. LE TINTURE Le tinture degli abiti si distinguono in naturali e sintetiche. Le tinture naturali sono realizzate utilizzando estratti di piante, radici, frutti o altre fonti naturali. Sono considerate generalmente più ecocompatibili perché sono biodegradabili e meno dannose per l'ambiente rispetto alle tinture sintetiche. Tuttavia, la disponibilità di colori e la durata del colore possono variare rispetto alle tinture sintetiche. Le tinture sintetiche, invece, sono prodotte chimicamente e possono offrire una maggiore gamma di colori e stabilità del colore rispetto alle tinture naturali. Tuttavia, molte tinture sintetiche contengono sostanze chimiche nocive come metalli pesanti e solventi organici, che possono avere un impatto negativo sull'ambiente e sulla salute umana. Il processo di rimozione delle tinture dai tessuti durante il riciclo può essere complesso e richiedere l'uso di prodotti chimici aggiuntivi. Alcune tinture possono anche persistere nel tessuto anche dopo il riciclo, influenzando la qualità delle fibre riciclate.

Ciclo di vita di un capo di abbigliamento

1° fase: coltivazione/ raccolta materie prime

2° fase: produzione del capo di abbigliamento

3° fase: utilizzo

4° fase: smaltimento

Sistema lineare

Definizione: L'economia lineare tessile è un concetto che si riferisce a un modello di produzione e consumo all'interno del settore tessile, basato su un approccio tradizionale lineare di "prendere, fare, smaltire". Nel contesto dell'economia lineare, l'industria tessile si basa principalmente su un modello di produzione ad alta intensità di risorse, in cui le materie prime vengono estratte, lavorate, trasformate in prodotti tessili e quindi distribuite al consumatore finale. Dopo l'uso, questi prodotti vengono spesso considerati rifiuti e poi smaltiti, contribuendo così alla generazione di rifiuti e all'impatto ambientale. Descrizioni delle fasi dell'economia lineare tessile: Fase 1: Le materie prime sono ricavate da piante ed animali o prodotte attraverso processi chimici. Fase 2: In questa fase le materie prime subiscono lunghi processi di filatura, tessitura, tintura e finitura per creare tessuti, filati o prodotti semilavorati. Per trasformare le materie prime in prodotti tessili vengono utilizzate energia, acqua e sostanze chimiche. Fase 3: I prodotti tessili vengono impiegati nelle attività quotidiane; la durata della fase è variabile, dipende da fattori dettati dalla qualità del prodotto, ma ha grande importanza anche la qualità di utilizzo. Fase 4: L'ultima fase dell'economia lineare tessile riguarda lo smaltimento dei prodotti tessili dopo l'uso. Spesso, i prodotti tessili vengono considerati rifiuti e finiscono in discariche o vengono bruciati, contribuendo alla generazione di rifiuti e all'inquinamento ambientale.

CICLO DI VITA DEGLI ABITI

Sistema circolare

Il sistema cicolare presenta 4 obbiettivi:

1)Evitare il rilascio di microfibre e la ridurre l'uso del sistema d'uso di sostanze tossiche.

2)Aumento della durata di utilizzo dei capi di abbigliamento.

3)Modifica totale del sistema di riciclaggio.

4) Utilizzo efficace delle risorse, passaggio all'utilizzo di input rinnovabili.

Definizione: L'economia circolare tessile si basa su un approccio che mira a ridurre l'uso delle risorse, massimizzare il ciclo di vita dei prodotti tessili e minimizzare i rifiuti. A differenza del modello tradizionale lineare di "prendere, fare, smaltire", l'economia circolare propone un nuovo metodo che si basa sui principi di riduzione, riutilizzo, riciclo e riparazione dei prodotti tessili. Sono state individuate 4 punti per giungere al compimento dei 4 obbiettivi descritti. 1) Progettazione circolare: La fase 1 dell'economia circolare tessile prevede la progettazione dei prodotti in modo da massimizzare la loro durata e facilitare il riutilizzo, la riparazione e il riciclo. Vengono adottati design modulari, materiali facilmente separabili e con meno impatto ambientale, considerando anche la sostenibilità delle fibre utilizzate. 2) Produzione sostenibile: Si dovrebbe puntare allo sfruttamento di tecnologie e processi efficienti che minimizzino gli sprechi e l'inquinamento, esempi sono dati dall'utilizzo di energie rinnovabili, e dalla riduzione dell'uso di sostanze chimiche nocive. 3) Riciclo e recupero dei materiali: I prodotti tessili in disuso vengono raccolti e smontati, mentre le fibre tessili vengono separate, pulite e trasformate in materiali riciclati che possono essere riutilizzati nell'industria tessile o in altre applicazioni. Come altre possibili alternative, L'economia circolare, promuove il mercato dell'usato dove i prodotti tessili possono essere scambiati, venduti o noleggiati. Si incoraggia anche la sharing economy, economia dove i consumatori possono condividere i prodotti tessili attraverso piattaforme di condivisione o servizi di noleggio. 4) Consapevolezza e educazione: L'educazione e la consapevolezza dei consumatori sono aspetti essenziali nell'economia circolare tessile. Gli sforzi vengono compiuti per informare i consumatori sui benefici dell'acquisto responsabile, del riciclo e del riuso dei prodotti tessili. Le organizzazioni e le istituzioni lavorano per promuovere una cultura di consumo sostenibile.

Che cosa possiamo fare?

Scelta consapevole-essere sostenibili

  • .Acquistare prodotti tessili di qualità: Scegliendo capi d'abbigliamento realizzati con materiali di alta qualità e che dureranno nel tempo la domanda di nuovi prodotti si ridurrà promuovendo di conseguenza maggiore sostenibilità.
  • Scegliere aziende e marche responsabili: Informarsi sulle pratiche sostenibili delle aziende di moda può aiutare a fare scelte più consapevoli. Cerca marche che si impegnano a ridurre l'impatto ambientale della loro produzione, e ad adottare condizioni di lavoro etiche da un punto di vista sociale.
Certificazioni come GOTS o Oeko-Tex garantiscono che i prodotti soddisfino i determinati standard di sostenibilità.
  • Prendersi cura dei propri indumenti: Segui le istruzioni di lavaggio e cura dei tuoi capi d'abbigliamento per assicurare maggiore durata nel tempo.

Adottare uno stile di vita sostenibile implica la consapevolezza delle conseguenze delle nostre azioni sull'ambiente e sugli altri. Prima di fare un acquisto, è importante riflettere sui nostri bisogni reali per diventare meno influenzati da pressioni esterne che limitano la nostra libertà e unicità.

Caso incriminatorio- fast fashion

La famosissima industria svedese è finita sotto accusa, lo scorso 22 luglio, per GREENWASHING.A denunciare l'azienda è una studentessa di marketing, Chealsea Commodore che ha portato il caso alla corte federale di New York. Oggetto della class action promossa dalla querelante sono i capi di abbigliamento della "Conscious Collection", creati, secondo quanto dichiara il brand, “pensando al pianeta”, ma in realtà, stando a quello che dice Commodore (e non solo lei) tutt’altro che sostenibili.

Come si concluderà la vicenda?Nell'immediato all'azienda non accadrà nulla;come spiegano un gruppo di avvocati su Apparel Insider l’azione collettiva dovrà essere ammessa dalla Corte Federale di New York. H&M potrebbe proporre un accordo extragiudiziale oppure, se si andrà in tribunale, la vicenda potrebbe concludersi nel giro dei prossimi tre anni.

Sono considerate "greenwashing" tutte le tecniche di marketing attuate da imprese, organizzazioni o istituzioni politiche che comunicano un impegno e un attaccamento alle politiche ambientali dalle aziende per dimostrare un finto impegno nei confronti dell’ambiente; l’obiettivo è: catturare l’attenzione dei consumatori attenti alla sostenibilità, i quali oggi rappresentano una buona fetta di pubblico. Nei casi più frequenti di greenwashing la comunicazione presenta le seguenti caratteristiche:

  • -non vengono fornite informazioni o dati significativi che supportino quanto dichiarato nel messaggio pubblicitario;
  • -vengono date informazioni e dati dichiarandoli certificati quando invece non sono riconosciuti da organi accreditati e autorevoli;
  • -vengono enfatizzate singole caratteristiche dei prodotti pubblicizzati, ritenendole di per sé sufficienti a classificarli come prodotti sostenibili;
  • -le indicazioni sul prodotto sono talmente generiche che il loro significato può venire frainteso dai consumatori;

SITOGRAFIA

https://ellenmacarthurfoundation.org/a-new-textiles-economy https://www.runnersworld.com/it/scarpe/a40499530/quanto-inquinano-scarpe-corsa/#:~:text=Una%20ricerca%20del%20Massachusetts%20Institute,100%20watt%20per%20una%20settimana. https://www.focus.it › ambiente › ecologia › inquinam… https://tattoomuse.it/domande-frequenti/quanto-costa-produrre-una-maglietta-in-cotone#:~:text=Per%20realizzare%20una%20t%2Dshirt,della%20produzione%20mondiale%20di%20cotone. https://www.fattidistile.it/2022/08/12/quanta-acqua-si-consuma-per-produrre-vestiti/#:~:text=Secondo%20le%20stime%2C%20l%27industria,due%20terzi%20dell%27intero%20settorehttps://www.vestilanatura.it/riciclo-dei-vestiti/https://www.renewablematter.eu/articoli/article/moda-insostenibile-h-and-m-sotto-accusa-per-greenwashinghttps://www.renewablematter.eu/articoli/article/come-sviluppare-una-filiera-del-riciclo-tessile-in-europa-il-piano-di-euratexhttps://quifinanza.it/green/greenwashing-cose-definizione/479086/https://rifo-lab.com/blogs/blog-di-rifo/differenza-fibre-sintetiche-artificiali#:~:text=Le%20fibre%20sintetiche%20sono%20quelle,indiretta%20di%20derivati%20dal%20petrolio.&text=Le%20fibre%20artificiali%20invece%2C%20chiamate,ma%20lavorate%20attraverso%20processi%20chimici.https://www.vestilanatura.it/differenze-tra-naturali-artificiali-sintetici/#:~:text=Vantaggi%20dei%20tessuti%20artificiali,tessuti%20naturali%3A%20resistenza%20e%20traspirabilit%C3%A0.

Lavoro di: MICHELLE ORJI Classe: 1^ L LES