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LA SERVITÙ MILITARE IN SARDEGNA

4A

La servitù militare in Sardegna è stata introdotta nel 1951, grazie ad un accordo tra il governo italiano e quello americano. L'accordo prevedeva la creazione di basi militari statunitensi nell'isola, che sarebbero state utilizzate per scopi di addestramento e di difesa durante la guerra fredda.

SERVITÙ MILITARE IN SARDEGNA

Sardegna

La servitù militare consisteva nella concessione di spazi aerei, terrestri e marittimi alle forze armate americane, che potevano utilizzarli per esercitazioni e manovre militari. In cambio, gli Stati Uniti fornivano alla Sardegna aiuti economici e tecnologici.

La servitù militare ha avuto un impatto significativo sulla Sardegna, sia dal punto di vista economico che ambientale.

Da un lato, le basi militari hanno creato posti di lavoro e stimolato l'economia locale.

Dall'altro, l'utilizzo intensivo del territorio ha causato danni ambientali, alla salute dei cittadini e ha limitato l'accesso della popolazione alle aree interessate.

AGENDA 2030

AGENDA 2030

La servitù militare è stata oggetto di controversie e proteste da parte di movimenti pacifisti e ambientalisti, che hanno denunciato gli effetti negativi sulla popolazione e sull'ambiente. Nel 2003, l'accordo tra Italia e Stati Uniti per la servitù militare è stato revocato e le basi americane sono state chiuse.

Nel Febbraio del 2023, è stato ribadito dai Partiti di opposizione e dai movimenti indipendentisti che, sono 30mila gli ettari vincolati e 13mila quelli sottoposti a servitù militare, con 80 chilometri di coste inaccessibili.

Film ispirati alla situazione della servitù militare:

"l'agnello"

"the man of trees"

mostra una sorta di viaggio dentro la visione di un uomo che decide di piantare alberi per il gusto di farlo e per la voglia di curare un territorio come in questo caso quello della sardegna e parla di una sardegna “ferita da incendi, speculazioni edilizie, residui d’industria e servitù militari” ed emerge il fine ultimo di sensibilizzazione e di ricerca di un ritorno a una certa visione del territorio

"the man of trees"

Intervista della manifestazione di " a foras" ("fuori")

un’assemblea che è nata il 2 giugno del 2016 a Bauladu, composta da comitati, collettivi, associazioni, realtà politiche e individui che si oppongono "all’occupazione militare della sardegna", ha organizzato per il 2 giugno 2017 una giornata nella quale "il popolo sardo lancia un grido contro quello stesso stato che ha imposto unilateralmente il 66 per cento di servitù militari dell’intero territorio italiano sulla Sardegna".

GRAZIE PER L'ATTENZIONE!!!