LA TORRE DEL CASTELLO
stefania cefalo
Created on March 11, 2023
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Transcript
La TORRE
Castello Orsini di Fiano Romano
dificato strategicamente su uno sperone roccioso agli albori del Medioevo, Fiano presenta l’armonico intreccio dei tre elementi dell’architettura castellana italiana: cinta, mastio e palazzo. Sulla fortificazione di possenti mura si ergono a nord cinque torri rettangolari e, a est, l’Abbazia sconsacrata di Santa Maria trans pontem.Si apre, ad ovest, Porta Capena, di tipica struttura rinascimentale con arco a tutto sesto a conci bugnati, con annesso rivellino, una volta muniti di ponte levatoio ligneo.
L’edificio castellano attuale è frutto di modifiche strutturali succedutesi nei secoli a opera del conte Niccolò III Orsini che nel 1493 amplio la presitente rocca medievale ereditata da Orso ed Elisabetta Orsini, aggiungendo la residenza comitale in limpido stile rinascimentale e dal duca di Fiano Marco Ottoboni, il quale, sul finire del XVII secolo, concluse a rettangolo il castello aggiungendo l’ala prospicente Porta Capena e via Roma.L’estrema difesa e il controllo del feudo erano affidati alle due torri alla cui ombra sorgeva il palazzo: la minore, quadrangolare e scarpata che rinforza l’angolo di sud-est, ornata con l’impresa personale di Niccolò III Orsini (collare di mastino stretto tra due mani trapassate dalle punte acuminate che rappresenta il motto ‘prius mori quam fidem fallere’- piuttosto morire che tradire la fede); la seconda circolare detta ‘Mastio’, innestata nei tozzo cassero, alta trenta metri e con mura spesse circa 2,70 metri.
La parte principale del castello è a pianta rettangolare. Delle torri sono poste a difesa del castello. La più piccola è quandrangolare con scarpata nella parte più bassa. La più grande, detta mastio, è circolare, è posta nel cassero, è alta 30 metri e consta di mura larghe 2,70 metri.
L' aRCO
Castello Orsini di Fiano Romano
dificato strategicamente su uno sperone roccioso agli albori del Medioevo, Fiano presenta l’armonico intreccio dei tre elementi dell’architettura castellana italiana: cinta, mastio e palazzo. Sulla fortificazione di possenti mura si ergono a nord cinque torri rettangolari e, a est, l’Abbazia sconsacrata di Santa Maria trans pontem.Si apre, ad ovest, Porta Capena, di tipica struttura rinascimentale con arco a tutto sesto a conci bugnati, con annesso rivellino, una volta muniti di ponte levatoio ligneo.
L’edificio castellano attuale è frutto di modifiche strutturali succedutesi nei secoli a opera del conte Niccolò III Orsini che nel 1493 amplio la presitente rocca medievale ereditata da Orso ed Elisabetta Orsini, aggiungendo la residenza comitale in limpido stile rinascimentale e dal duca di Fiano Marco Ottoboni, il quale, sul finire del XVII secolo, concluse a rettangolo il castello aggiungendo l’ala prospicente Porta Capena e via Roma.L’estrema difesa e il controllo del feudo erano affidati alle due torri alla cui ombra sorgeva il palazzo: la minore, quadrangolare e scarpata che rinforza l’angolo di sud-est, ornata con l’impresa personale di Niccolò III Orsini (collare di mastino stretto tra due mani trapassate dalle punte acuminate che rappresenta il motto ‘prius mori quam fidem fallere’- piuttosto morire che tradire la fede); la seconda circolare detta ‘Mastio’, innestata nei tozzo cassero, alta trenta metri e con mura spesse circa 2,70 metri.
La parte principale del castello è a pianta rettangolare. Delle torri sono poste a difesa del castello. La più piccola è quandrangolare con scarpata nella parte più bassa. La più grande, detta mastio, è circolare, è posta nel cassero, è alta 30 metri e consta di mura larghe 2,70 metri.