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Transcript

Racconto liberamente ispirato dalla Batracomiomachia di Omero, con contaminazioni tratte da Lisistrata di Aristofane e dalla leggenda di Maya

Le infinite battaglie di un presente passato

Scuola Primaria di Torricella SicuraClasse 3^

Istituto Comprensivo "Rita Levi Montalcini" di Civitella - Torricella

Nella piccola città errante di Hope, una cittadina che cambia il suo paesaggio al ritmo delle emozioni degli abitanti, oggi splende il sole!

I suoi piccoli cittadini, gli Hopelli, sono riuniti nella piazza del paese per organizzare l'annuale "Festa delle persone" che celebra il rispetto dovuto a tutti gli esseri umani indipendentemente da sesso, razza e religione, così come dice la Costituzione di Hope.

Ma gli animi si stanno scaldando, perchè i bambini sono in disaccordo sul tipo di fuochi di artificio che dovranno chiudere i festeggiamenti. C'è chi vorrebbe ammirare cuori multicolori e chi vorrebbe sorprendersi di fronte ad arcobaleni di luce lunare...

Quando dalle parole si passa alle mani, il saggio albero , posto al centro della piazza della città, attira l'attenzione dei contendenti con una particolare fioritura.

Da un ramo pende la Batracomiomachia di Omero, da un altro Lisistrata di Aristofane e da un terzo la leggenda di Maya.Oltre ai tre racconti, un messaggio dorato brilla alla luce del mattino.

Fate tesoro di queste letture!

La verità di domani si nutre dell’errore di ieri. (Antoine de Saint-Exupéry)

Le infinite battaglie

Gli Hopelli si siedono attorno al grande albero e dalla lettura dei testi nasce una nuova storia...

Il re delle rane invitò il figlio del re dei topi ad esplorare lo stagno sulle sue spalle.Ma l'arrivo di una biscia seminò il panico tra le rane.

Nella confusione il topolino cadde in acqua ed affogò. Travolto dal dolore, il re dei topi riunì il suo esercito e lo armò di tutto punto, per andare a combattere le rane e saziare il proprio desiderio di vendetta.

Una volta arrivati allo stagno, i topi iniziarono ad incitare le rane a scendere in campo.A nulla valsero le parole del guerriero più forte e saggio de popolo degli anfibi, che voleva evitare la guerra perchè sapeva che avrebbe portato solo tanti morti, da entrambe le parti, e tanto dolore.

Nel vento risuonarono feroci canti di guerra e i due eserciti iniziarono a combattersi senza pietà.Fu una carneficina e nessuno dei due schieramenti riuscì a prevalere sull'altro.

Per risolvere il conflitto, il valoroso guerriero delle rane propose un duello con il più forte combattente dei topi.Ma neanche questa soluzione risolse la situazione poichè lo scontro finì in parità a causa dello sfinimento dei contendenti.

Allora si fece avanti una topolina di nome Lisistrata che, stanca di tanto dolore e disperazione, decise di provare a far cessare la guerra con uno stratagemma tutto al femminile.

Chiamò una giovane rana, di nome Lampitò, e dichiararono uno SCIOPERO che avrebbe impedito la cura di topi e ranocchi, fino a quando non avessero smesso di combattere.Le parole che i maschi delle due specie rivolsero loro furono ben poco gentili...

I maschi delle due specie, allora, presero d'assedio il fortino ed ingannarono le scioperanti, facendo credere loro di aver fatto pace.

Comunque ranocchie e topoline non si arresero e si chiusero in una fortezza per evitare di cedere alle pressioni dei loro famigliari.

Invece il conflitto continuò feroce, fino a quando minuscoli fiocchi di neve d'argento iniziarono a scendere sullo stagno.

Erano le lacrime della dea Maya, trasformata nel monte Maiella dal dolore per la morte del figlio, che si risvegliò e intervenne per riportare la pace.

Iniziò a piangere tutto il suo dolore e, quando quelle lacrime speciali toccarono i soldati, questi vennero presi da una fortissima malinconia che gli impedì di combattere.

Per cui tutti tornarono a casa, accarezzati da un dolce vento che spirava dai monti.

In considerazione di quanto appreso dalle tre storie, gli Hopelli decidono di fare fuochi di artificio che simboleggino la pace per seguire la loro proverbiale inclinazione alla Concordia.

Buona Festa delle Persone a tutti!