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IL COMUNE DI CAMPAGNA LUPIA

Lo stemma del comune di Campagna Lupia ha la forma di uno scudo sannitico che è rettangolare e sotto ha le punte arrotondate. Dentro lo scudo c'è una lupa (simbolo di Campagna Lupia) su uno sfondo diviso in due parti: una di colore blu che rappresenta l'acqua delle valli e una di colore verde che rappresenta la terraferma. Sotto lo scudo c'è un ramo di quercia e uno di alloro legati insieme da un nastro con i colori della bandiera d'Italia. Sopra lo scudo c'è una corona muraria d'argento.

DOVE CI TROVIAMO?

IL VENETO IN ITALIA

LE PROVINCE DEL VENETO

Le province in Veneto sono 7: c'è Venezia che è il capoluogo del Veneto, poi ci sono Padova, Rovigo, Verona, Vicenza, Treviso e Belluno.

Padova

Treviso

Verona

Belluno

Rovigo

Vicenza

Venezia

Il comune di Campagna Lupia nella Città Metropolitana di Venezia

Il comune di Campagna Lupia confina con 4 comuni della Città Metropolitana di Venezia: a nord-est c'è Mira, a nord c'è Dolo, a nord-ovest c'è Camponogara e a ovest c'è Campolongo Maggiore. A est confina con la laguna di Venezia.

A sud confina con 2 comuni della provincia di Padova: Piove di Sacco e Codevigo.

DOVE SI TROVA IL COMUNE DI CAMPAGNA LUPIA?

COM'È SUDDIVISO?

CAMPAGNA LUPIA

LUGHETTO

LUGO

LOVA

Il Comune di Campagna Lupia è un borgo situato nel nord est dell'Italia, nella regione del Veneto. Nel comune di Campagna Lupia ci sono le frazioni di Lova, Lughetto e la località di Lugo.

Info

Il territorio del comune di Campagna Lupia è esteso 87,7 km2: il 61,1 km2 è occupato dalle valli e dalla laguna e gli altri 26,6 km2 sono occupati dalla zona abitata e dalla pianura con i campi.

Le valli nel comune di Campagna Lupia

Le valli nel comune di Campagna Lupia sono: - Valle Serraglia (in parte)- Valle Averto- Valle Contarina-Tezze- Valle Cornio (Alto e Basso)- Valle Zappa- Valle Figheri - Valle Pierimpiè- Valle Millecampi (in parte)

itinerario

Mappa di Campagna Lupia

L'itinerario inizia da qui.

Scendendo giù dalla Strada Provinciale (SP13) si prende via Repubblica, si prosegue dritti per circa 400 metri e sulla sinistra si trova la chiesa di S. Pietro Apostolo; accanto c'è il monumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale. Girando a sinistra, si trova il cimitero; andando dritti si trova Piazza Matteotti sulla sinistra e a destra c'è la biblioteca comunale. Da Piazza Matteotti, se si gira a destra per via Salvo D’Acquisto e proseguendo dritto, si arriva a piazza Giorgio Amendola sulla destra, poi più avanti sempre sulla destra si trova il Parco dedicato a Papa Giovanni Paolo II e la statua del papa; sulla sinistra, di fronte al parco, c’è la Scuola dell’infanzia “Il Piccolo Principe” e la caserma dei Carabinieri. Invece se prosegui dritto da Piazza Matteotti, poco più avanti trovi sulla sinistra il Municipio, che si chiama Villa Colonda Marchesini. Proseguendo dritti, c'è una rotonda e nell'angolo a destra, trovi un altro monumento dedicato "alla Resistenza" dei Partigiani della seconda guerra mondiale. Alla rotonda, proseguendo dritti, si trova sulla sinistra la Scuola primaria “Giacomo Leopardi”, girando a destra in via Montessori, trovi la Scuola secondaria “A. M. Dogliotti”; dietro alla scuola secondaria c’è il campo da calcio Maurizio Biotto.

Mappa realizzata da: Adam, Giosuè, Giulia, Han

La chiesa di San Pietro Apostolo (Campagna Lupia)

Anticamente la chiesa di Campagna Lupia, presso la quale risiedeva un cappellano, dipendeva dalla pieve di Lova. Alla fine del XV secolo (1500), a causa di guerre e inondazioni, Lova perse importanza e la chiesa di Campagna Lupia diventò la principale. L'attuale chiesa venne costruita tra il 1760 e il 1765.

Disegno realizzato da: Tommaso

Monumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale

Il monumento fu realizzato su commissione dei cittadini di Campagna Lupia, in memoria dei 47 cittadini caduti nella Prima Guerra Mondiale; l'inaugurazione è avvenuta il 16 dicembre 1923. Dopo il 1945 fu aggiunta una lapide a ricordo dei caduti nel secondo conflitto mondiale, posta in basso, sulla parte frontale del monumento, in corrispondenza dei due gradini. La statua è fatta in bronzo e rappresenta un soldato che porta la bandiera. Il monumento ha la forma di un obelisco ed è fatto in marmo. L’altezza è di 6 metri.

Disegno realizzato da: Han

Piazza Giacomo Matteotti

La piazza principale di Campagna Lupia è dedicata a Giacomo Matteotti. Matteotti fu un politico italiano che si oppose a Mussolini con un discorso pubblico.

Biblioteca comunale

Si trova in Via Repubblica, di fronte a Piazza Matteotti.

Villa Colonda Marchesini

Villa Colonda Marchesini venne fatta costruire alla fine del 1500 (XVI secolo) probabilmente dalla famiglia Zorzi, mentre secondo altre fonti dalla famiglia Colonda. La facciata è semplice e si nota subito la grande scalinata che porta all'ingresso principale al primo piano. La Villa è stata restaurata nel 1984 ed è ora la sede municipale.

Disegno realizzato da: Prabhpartap

PiazzaGiovanni Amendola

L'altra piazza di Campagna Lupia è dedicata a Giovanni Amendola. Amendola fu un politico italiano che si oppose fermamente al governo di Mussolini.

Parco Papa Giovanni Paolo II

Dal 2014, il parco è dedicato a Papa Giovanni Paolo II.

Monumento alla Resistenza

Disegno realizzato da: Alice e Desi

Si trova vicino al Centro Civico, all'angolo dell'incrocio tra via Repubblica e Via dello Stadio.

Istituto Comprensivo "Aldo Moro" di Campagna Lupia

SCUOLA DELL'INFANZIA "PICCOLO PRINCIPE"

SCUOLA PRIMARIA "G. LEOPARDI"

SCUOLA PRIMARIA "FRATELLI BANDIERA"

SCUOLA SECONDARIA "A. M. DOGLIOTTI"

Mappa di Lughetto

itinerario

Uscendo dalla Romea, si gira a destra in via Marzabotto. Proseguendo per circa 2km, a destra c'è la Scuola primaria "F.lli Bandiera", alla sinistra c'è Piazza della Conciliazione, il Monumento dei caduti della prima e della seconda guerra mondiale e dietro c'è la chiesa dedicata ai SS. Tommaso e Gregorio. Alla destra c'è la Scuola dell'infanzia "Cuore Immacolato di Maria" e dietro c'è il campo sportivo.

Mappa realizzata da: Dion, Kevin, Lorenzo, Ricardo

Chiesa di San Gregorio e San Tommaso (Lughetto)

Disegno realizzato da: Alice e Desi

Gli abitanti di Lughetto, anticamente chiamato Steoletta, erano “costretti” a frequentare la chiesa S. Maria di Curano o la chiesa di S. Maria di Lugo. La chiesa, a Lughetto, fu costruita nel 1505 da Girolamo Vielmi, in stile romanico, voluta da Tommaso de' Michieli, un nobile veneziano e proprietario di quelle terre, consacrata nel 1563 e nel 1585 venne dichiarata parrocchiale. In quell' occasione all'apertura della chiesa ricevettero la Cresima più di mille persone venute da villaggi vicini. La famiglia Michieli conservò a lungo tempo il diritto di eleggere il parroco alternativamente con il vescovo (ius patronato). Il campanile fu quasi sicuramente costruito assieme perché fa corpo con la chiesa. Si sa che la chiesa era abbellita di tre altari, uno dedicato ai Santi Gregorio Magno Papa e Tommaso, uno all'Immacolata Concezione e uno al Sacro Cuore di Gesù.

Piazza della Conciliazione

Monumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale

È fatto in marmo, cemento e ferro e ha la forma a cippo a base triangolare. L'opera è stata voluta dall'amministrazione comunale locale e realizzata attorno al 1989 per ricordare i caduti e i dispersi delle due guerre mondiali.

È fatto in marmo, cemento e ferro e ha la forma a cippo a base triangolare. L'opera è stata voluta dall'amministrazione comunale locale e realizzata attorno al 1989 per ricordare i caduti e i dispersi delle due guerre mondiali.

Disegno realizzato da: Cristina

Istituto Comprensivo "Aldo Moro" di Campagna Lupia

SCUOLA DELL'INFANZIA "PICCOLO PRINCIPE"

SCUOLA PRIMARIA "G. LEOPARDI"

SCUOLA PRIMARIA "FRATELLI BANDIERA"

SCUOLA SECONDARIA "A. M. DOGLIOTTI"

Mappa diLugo

itinerario

Partendo dalla chiesa di Lughetto andiamo avanti passando il monumento ai caduti e ci troviamo in Piazza della Conciliazione da dove possiamo vedere di fronte a noi la Scuola primaria “F.lli Bandiera”. Girando a destra in via Marzabotto, si prosegue dritti per circa 2 km e ci si trova su un ponte (dove a destra vediamo l'Hotel Locanda Zabotto). Girando a destra, si entra in Via Daniele Manin; si prosegue dritto finché non vediamo ancora a destra, al di là del canale, una chiesa e quella è la chiesa di Santa Maria di Lugo.

Mappa realizzata da: Anita, Evelina, Kevin

Chiesa di Santa Maria di Lugo

L'origine della chiesa di S. Maria, a Lugo, si può far risalire al XI secolo. Sembra sia sorta su di un altro edificio sacro preesistente, probabilmente intorno ai primi secoli del Cristianesimo. Nel VII secolo, Lugo infatti si trovava in una zona di confine tra l'impero bizantino ed il regno longobardo e la comune devozione alla Natività della Madonna, alla quale la chiesa è stata dedicata, avrebbe portato alla costruzione di un luogo di culto e punto di riferimento religioso per le popolazioni di quella zona. Fra il XIII e il XIV secolo, in questa zona furono combattute dai Veneziani varie battaglie contro i Carraresi, signori di Padova; a Lugo, sorgeva appunto nella zona della chiesa un'opera di difesa che aiutò i Padovani finché le truppe veneziane non la occuparono definitivamente nel 1405. Nella visita pastorale del 1489, il vescovo Pietro Barozzi scrisse che lo stato della chiesa era buono e fece un grande esame strutturale utile a definire con più esattezza, la datazione del tempio. Una curiosità è che le dimensioni attuali corrispondono a quelle annotate dal vescovo. La facciata ha un tetto a capanna tipica delle chiese del periodo romanico. Inoltre la facciata è anche interrotta dall'inserimento del campanile; esso è un esempio classico di stile romanico. È stato inserito nell'angolo nord-ovest all'interno della chiesa modificando l'originario tetto a capanna. All'interno, attualmente solo sulla parete meridionale si possono osservare tracce di affreschi purtroppo in precario stato di conservazione.

Disegno realizzato da: Angela

Mappa di Lova

itinerario

Dalla Strada Romea, si arriva ad un incrocio. Se si gira a sinistra e si prosegue in via San Marco, troverete alla vostra destra la chiesa di Santa Giustina. Andando più avanti, sempre sulla destra, si trova una stradina che porta alla Scuola dell'infanzia "Maria Immacolata". Proseguendo dritti per via S. Marco, si trova sulla destra il Parco delle Rimembranze e all'interno il monumento ai Caduti. Da lì, girando a sinistra, si entra in via Michelangelo e la seconda via sulla sinistra è via Tintoretto, dove c'è il parco di Lova e molte abitazioni. Se, invece, all'incrocio si gira a destra, si entra in Via Primo Maggio. Proseguendo dritti e superando una grande curva a sinistra, si può prendere la prima strada sulla destra, via Giacomo Leopardi, che porta all'impianto idrovoro di Lova.

Mappa realizzata da: Adele, Andrea, Maddalena e Diego

Chiesa di Santa Giustina di Lova

Non ci sono documenti certi relativi alla data di costruzione del primo edificio sacro. Storici illustri ritengono che la sua costruzione risalga ai primi tempi del Cristianesimo. Una chiesa fu eretta probabilmente prima delle invasioni dei Longobardi, quando Lova occupava, per importanza religiosa e civile, il centro fra i due rami del Medoacus (Brenta) ed era ancora attiva la via Popilia, inoltre una fitta rete di canali e fiumi collegava la zona di Patavium (Padova). La pieve di Lova fu battesimale e matrice (madre) di altre cappelle come quelle di Lugo, Campagna Lupia, Prozzolo. Estendeva il suo territorio a nord sino a Curano, nella zona di Gambarare (Mira), verso oriente la pieve abbracciava le terre lagunari, a sud e ad occidente confluiva nel territorio della Saccisica. Il sacerdote Perini, curato nel 1843, rintracciò “ruderi della vecchia costruzione incastrati nel muro interno della sacrestia, e parte delle fondamenta dell'antica pieve, con ingresso a ponente, l'abside a levante e larga molto più della lunghezza attuale”. In una lapide, oggi sopra il portale della facciata, si legge che Paolina Contarini patrizia veneziana, riedificò la chiesa nel 1226. Il vescovo Pietro Barozzi, nella visita pastorale del 1489 annotò che la chiesa di Lova “a causa delle guerre e delle inondazioni delle acque, è distrutta abbandonata e quasi rasa al suolo”. L'arciprete della pieve, perciò, si era trasferito presso la cappella di S. Pietro di Campagna. Un'ulteriore conferma del precario stato del luogo sacro viene fornita dal vescovo Pisani che, nella visita pastorale del 1522, si fermò soltanto presso la chiesa di S. Pietro di Campagna, cappella di S. Giustina.

Disegno realizzato da: Nicolò

Parco delle Rimembranze

Monumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale

È fatto in marmo, cemento e ferro e ha la forma a cippo a base triangolare. L'opera è stata voluta dall'amministrazione comunale locale e realizzata attorno al 1989 per ricordare i caduti e i dispersi delle due guerre mondiali.

Disegno realizzato da: Prabhpartap

Parco giochi di Lova

Si trova in Via Tintoretto.

Impianto idrovoro di Lova

Info

CANALE NOVISSIMO

STRADA STATALE 309 ROMEA

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All'idrovora di Lova arrivano due canali: Scolo Boligo che proviene da Lova e Fossa del Palo che arriva da Dolo a Campagna Lupia. I canali devono essere liberi per far in modo che l'acqua scorra, sennò si allagherebbero le strade, i campi ecc. Quando l'acqua passa davanti alle griglie, esse bloccano i rifiuti che vengono poi tolti a mano o tramite un macchinario.

Il livello dei corsi d’acqua è più basso rispetto a quello del mare: per questo servono le idrovore, cioè delle pompe che aspirano l’acqua dei canali, grazie ad un motore ad energia elettrica, e la buttano dalla parte opposta in una grande vasca. Poi l’acqua passa sotto un arco, chiamato “botte a sifone”, sotto la Strada Romea e continua il suo percorso in laguna.

Il consorzio di bonifica

L'idrovora di Lova fa parte del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive, cioè un ente che tiene puliti i corsi d'acqua e serve un bacino di 100.000 ettari; tutti i corsi d'acqua messi insieme sono circa di 2000 km. Bonifica vuol dire rendere “buona la terra”, cioè renderla utilizzabile per coltivare e costruire abitazioni. L'impianto serve a mettere in sicurezza il territorio perché ha zone sotto il livello del mare. Perciò se non ci fossero le idrovore si inonderebbe tutta la zona. Il livello dell'acqua viene misurata con un metro posizionato all'ingresso dell'idrovora o con un sensore ad ultrasuoni diffusi nel territorio. In caso di emergenza c'è una squadra di reperibilità che può venir avvisata anche dai cittadini.

La ciminiera che vediamo è alta 20 m ed era utilizzata quando le macchine dell’impianto idrovoro andavano a carbone. All’interno di una “casetta” possiamo vedere i vecchi macchinari come l’impianto a diesel: sul soffitto si possono vedere un tubo rosso dove scorreva il gasolio che serviva per alimentare il motore mentre nei tubi blu scorreva l'acqua per non far surriscaldare la macchina. Il motore veniva collegato alla pompa a chiocciola che faceva girare una grande elica per tirare su l'acqua dei canali.

Disegno realizzato da: Cristina

CHI HA REALIZZATO LA GUIDA?

La guida è un prodotto realizzato dai ragazzi e dalle ragazze della Classe 5^A della Scuola Primaria "Fratelli Bandiera" (A.S. 2022-23) dell'Istituto Comprensivo "Aldo Moro" di Campagna Lupia: Angela, Adam, Maddalena, Giosuè, Andrea, Adele, Lorenzo, Evelina, Ricardo, Cristina, Tommaso, Anita, Alice, Giulia, Dion, Kevin, Prabhpartap, Desi, Nicolò, Han e Diego.Questo elaborato è la parte finale di un percorso di conoscenza e valorizzazione del territorio del comune, condotto dalla tirocinante Francesca Alessia Boscolo del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria (Università degli Studi di Padova) e supervisionato dalla Tutor Mentore e insegnante di classe Cinzia Trincanato.