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Transcript

lo scultore

Menegaldo Sofia , Nardin Nicole, Riosa LetiziaScaccia Anna, Spina Greta

4BU

Fano

14 agosto del 1964

Alcuni studiosi per essere più precisi hanno preferito attribuirla ad un'officina di stampo Lisippeo o un ad diretto allievo dello scultore

Lisippo di Sicione, il più celebre scultore di età tardo classica e del primo ellenismo

La statua al momento del ritrovamento era priva di piedi e base come attualmente. Inoltre era totalmente ricoperta da incrostazioni che ne lasciavano intravedere solo la sagoma.

I marinai di un peschereccio italiano trovarono la statua bronzea , databile tra IV e il II sec. a.C., di un atleta al largo di Fano il 14 agosto del 1964.In seguito al ritrovamento il Getty Museum si interessò all’opera e la acquistò nel 1977.

Atleta di Fano

Ritrovamento

Nel 1964 la statua venne recuperata da un peschereccio di Fano al largo di Pedaso. La statua si era incastrata nelle reti dei pescatori. La statua venne prima nascosta nel sottoscala della proprietaria della barca, poi venne occultata in un campo di cavoli, per paura che la Guardia di Finanza la trovasse. Pietro e Fabio Barbetti nascosero la statua nella canonica di don Giovanni Nargni almeno fino a quando la perpetua del parroco non denunciò anonimamente il fatto ai Carabinieri.

+no

Nel 1971 la statua venne acquistata da Heinz Herzer, commerciante tedesco. Fu lui a provvedere ai primi restauri e analisi. Nel 1977, dopo aver rischiato di finire sul mercato nero, il Getty Museum la acquistò per quasi 4 milioni di dollari, vincendo la gara contro il Metropolitan Museum of Art.

Le dimensioni della statua:

  • altezza: 151,5 cm
  • arghezza 70,0 cm
profondità 28,0 cmLe dimensioni erano proporzionate al vero. Il giovane atleta è rappresentato in nudità eroica. Anche se la parte inferiore ai polpacci è mancante, dalla postura della statua si deduce che il piede ponderale. Mentre la gamba destra è diritta, la gamba sinistra è leggermente piegata. L'asse del tronco ha una conformazione a S, il collo ripiega verso destra con la testa che, in opposizione, ricade verso sinistra, ossia verso il lato a riposo, come è tipico nella costruzione antitetica delle figure lisippee.

Descrizione

Lo sguardo, con espressione fiera ma composta, sembra rivolgersi diritto avanti a sé ad altezza d'uomo.

Gli occhi, mancanti, furono probabilmente realizzati separatamente in pietra colorata o pasta vitrea e inseriti a fusione ultimata.

La statua si presenta con la base mancante sino all'altezza delle caviglie, forse i piedi si sono staccati nel momento in cui la statua si è impigliata nella rete del peschereccio che ne ha effettuato il recupero, ma non è escluso che la rottura sia da ricondurre in età antica al momento del naufragio della nave .

le gambe

il volto

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Una seconda figura

Il luogo

La datazione

Chi ha creato l'opera?

TEORIA 4

TEORIA 3

TEORIA 2

TEORIA 1

Atleta di fano

Olimpia

Grecia

Lisippo

Info

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I vantaggi

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Questa tecnica permetteva un'ottima modellabilità e la possibilità di rifinire minuziosamente i particolari. Con questa tecnica non si poteva ottenere la statua in un'unica colata ma le varie parti, venivano realizzate separatamente e solo successivamente unite per saldatura.

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LA TECNICA

Fusione a cera persa, cioè con un modello positivo cavo in cera a perdere, su cui veniva appoggiata la terra da fonderia che creava il negativo.

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TESTIMONIANZA

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TESTIMONIANza

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UN ESPORTAZIONE LEGALE O ILLEGALE?

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l'esportazione è stata illegale secondo le leggi dell'epoca, in particolare la legge 1089/39,che stabilisce che i beni archeologici ritrovati sono di proprietà dello Stato italiano.

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UN RITROVAMENTO DELLO STATO ITALIANO

Nel 2007, quando il comando tutela patrimonio culturale, svolgeva indagini nel procedimento penale a carico della direttrice dell’antichità dei ghetti museum, spunto La testimonianza di un mozzo

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L'accordo

che verrà riconsegnata nel 2010, ma non figura l'Atleta di Fano, per cui l'accordo prevede che ogni decisione sia rimandata alla fine del procedimento giudiziario in corso presso la procura di Pesaro che chiese la confisca della statua per i reati di contrabbando ed esportazione clandestina, richiesta respinta dal giudice.

Intenzione

Il 1º agosto 2007 viene annunciato l'accordo in cui il museo restituisce 40 opere all'Italia, tra queste è presente la Venere di Morgantina..

Il 20 novembre 2006, il direttore del museo Michael Brand, ha annunciato l'intenzione di restituire all'Italia solo 26 opere delle 52 richieste, ma non l'Atleta di Fano, pezzo sul quale pende ancora una causa giudiziaria.

Stefano Alessandrini

L'accusa

Getty museum Malibu

Secondo Stefano Alessandrini, consulente di parte civile per "Italia Nostra" al processo romano era a conoscenza della provenienza illecita della statua poiché esisterebbe una copia di un'intervista, nella quale Thomas Hoving, dichiarava di aver rinunciato all'acquisto della statua perché di provenienza incerta, ma che nonostante altri musei avessero evitato di comprarlo, il Getty accettò ugualmente pagando pur di aver l'Atleta che si incorona.

stato italiano vs Getty museum

Nel novembre 2005, a Roma, l'ex conservatrice del Getty Museum, Marion True è stata accusata di associazione per delinquere e di traffico illegale internazionale di opere d'arte.

Il luogo preciso del ritrovamento non è mai stato stabilito con certezza, ma sembra che la nave che la trasportava fosse sulla traversata dalla Grecia verso l'Italia quando per cause ignote affondò.

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