Palazzo Mocenigo , San Stae
Giulia Valoppi
Created on January 12, 2023
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Transcript
PALAZZO MOCENIGO
Nel testamento del Doge Tomaso Mocenigo (1423) vi è una descrizione precisa della flotta posseduta dalla Serenissima: 45 galere (tra grandi e piccole), 300 navi mercantili superiori alle 120 tonnellate e 3000 navigli più piccoli; un potenziale assai elevato che pochissimi altri stati potevano eguagliare. La diversa capacità delle navi segnava la divisione di differenti itinerari commerciali: uno di lunga portata e l’ altro per tragitti brevi. Dal 1324 le “mude” come si chiamavano questi viaggi in convogli, furono regolari fino al 1500 e si tennero ogni anno in primavera ed estate. Le mete principali erano la Romania (cioè Costantinopoli), Beirut, Alessandria d Egitto, la Barberia ma anche le Fiandre,( soprattutto a partire dal 1385), Aigues Mortes, Londra, Bruges, Valencia e Southampton. In alcuni anni fu possibile organizzare anche quattro mude per Costantinopoli, variava però il numero delle galere: da otto a undici negli anni prosperi e da tre a quattro in quelli meno felici. Oltre a questi viaggi vi era la muda annuale dei cotoni fatta con le capaci cocche che toccavano i porti di Siria e di Cipro da dove veniva importato in grandi quantitativi anche lo zucchero di canna. Il commercio “minore” veniva effettuato all’interno dell’Adriatico con l’importazione del sale, di cui Venezia aveva cessato di esserne la principale produttrice per il nord della penisola italica, e del frumento per il quale, vista la crescente popolazione, si doveva necessariamente ricorrere ad altri granai come quello di Puglia, della Sicilia, della penisola Balcanica. Dall’Istria si importavano prevalentemente materiali da costruzione e prodotti agricoli; da Candia il famoso vino, frumento e olio. Accanto a questi circuiti commerciali dati in appalto, c’ era anche una marineria libera che commerciava in proprio o per conto terzi ma che spesso, esposta a rischi elevati , si aggregava volentieri ai convogli delle navi più grandi. Si intendeva così ripartire l’alto rischio, non commerciale, bensì quello insito nel viaggio per mare, attraverso forme di compartecipazione per cui vennero stipulati contratti di “colleganza” nei quali vi erano due contraenti: il “procertans” cioè il mercante che compie il viaggio e che metteva un quarto del capitale nell’impresa, e il “socius stans” che investiva tre quarti del capitale ma non partecipava al viaggio. Al ritorno, detratte le spese, il guadagno veniva suddiviso in parti uguali. Lib tratto da: “Venezia” di D. Crivellari Una considerazione a margine, sui moderni “business angels” o sui fondi di investimento che finanziano per professione imprese altrui, ricavandone buoni profitti. Nella percezione comune sono una invenzione moderna, magari anglosassone. Siamo convinti che siano frutto di una società dinamica ed evoluta, magari 4.0, fortemente connessa e tecnologicamente avanzata come la nostra. Vediamo invece che, anche in questo, la pragmatica visione mercantile veneziana aveva anticipato di secoli il nostro modo di fare impresa.
"SAN STAE...DOV'E'?"
1492
Le nuove rotte marittime, scoperte dalla Spagna e dal Portogallo, mettono fine all’egemonia di Venezia. Cristoforo Colombo riporta dal Nuovo Mondo la vaniglia, il balsamo del Perù e quello di Tolu, il coppale, il cacao e il tabacco. Vasco de Gama, avendo scoperto la via delle Indie, riporta sui suoi battelli cannella, benzoino, incenso, zenzero, pepe e garofano. I grandi creatori di profumi del Rinascimento sono spagnoli o italiani. I primi hanno ereditato la loro scienza dai loro predecessori arabi; i secondi approfittano della ricchezza della penisola e del gusto dell’aristocrazia e della borghesia per i profumi. I principi stessi confezionano essenze e acque aromatiche.
Dopo il
scoperta dell'America...
Leonardo Da Vinci
Caterina De' Medici
Nel 1533 la quattordicenne Caterina de’ Medici andata sposa al duca d’Orléans, futuro re di Francia anch’egli quattordicenne, introduce alla corte francese, grazie al suo profumiere di fiducia Renato Bianco e ai frati di Santa Maria Novella, l’uso dei profumi già largamente utilizzati nelle corti italiane. Caterina de’ Medici proveniva da una città, Firenze, in cui i profumi erano regolarmente indossati dalle dame di ricco lignaggio o nobile casato, e quasi tutti i conventi dei maggiori centri urbani d’Italia avevano almeno un frate alchimista che si dedicava alla lavorazione delle erbe e all’estrazione delle loro essenze. Fu ovvio per lei, assegnare al suo seguito anche il proprio profumiere di fiducia, Renato Bianco, che scoprì una società a suo modo raffinata, ma che esalava un odore pestifero. E René le Florentin, come venne più tardi chiamato dai parigini, si mise al lavoro contribuendo alla nascita di una miriade di novelli profumieri che aprirono botteghe in tutta Parigi per provvedere a una società bramosa di essenze profumate. Forse per la corte francese fu una necessità (il clima temperato delle nostre terre invogliava a immergersi in tinozze colme d’acqua e a strofinare la pelle e le nostre odorose fanciulle non necessitavano dell’aspersione quotidiana di liquidi odorosi), o forse fu la sensibilità del popolo dei cicisbei a far rinascere e a diffondere il profumo, attribuendo nobiltà e prestigio a un elemento che gli italiani già da tempo conoscevano e trattavano come un comune cosmetico; in ogni caso, i francesi ci tolsero il primato di profumieri, che per più di due secoli divenne quasi di loro esclusiva.
Epoca rinascimentale , la MODA del profumo!!!!
Muda d'Egitto
Muda di Siria
Muda di Trafego
Muda della tana e di Romania
Muda di Barbaria
Muda di Acque morte
ALESSANDRIA D'EGITTO PROFUMAZIONI - cipero odoroso -zafferano -mirra -nigella bianca -malaguetta -gelsomino
COSTA DEL LIBANO E CIPRO PROFUMAZIONI: - ladano -macalepi -storace liquido -rose moschette -legno di silobalsamo -zafferano
MAROCCO E SPAGNA DEL SUD PROFUMAZIONI -favoreggia -tribolo -tremantina -rosmarino -fiori d'arancio -sandalo citrino
COSTA DEL MAR NERO, COSTANTINOPOLI PROFUMAZIONI -tegname -muschio -zibetto -benzonio -macis -noce moscata
TUNISI PROFUMAZIONI -MIRTO -FRASSINELLA -LENTISCO -SENAPE -MAGGIORANA -SANDALO BIANCO
COSTA TRA BARCELLONA E MARSIGLIA PROFUMAZIONI -melissa -rosa moscata -lavanda
PROVA AD IMMEDESIMARTI A VENEZIA NEL RINASCIMENTO E GUARDA IL VIDEO!