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Virtual tour realizzato dai ragazzi dell'Associazione Crescere

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RAGGIOLO E LE CASTAGNE!

VALLE DEL TEGGINA

INDICE

UTENSILI

MULINO

ECOMUSEO

MAPPA

CASTAGNE

STORIA

La storia della città di Raggiolo è molto antica. Il borgo venne fondato nel VII secolo dai Longobardi e dal 1301 al 1322, Guido Novello II, nipote dell'omonimo podestà di Frenze e Arezzo, pose la sua corte proprio nel castello di Raggiolo creando un insediamento forte e popoloso. Nel XV secolo arrivarono poi i Còrsi che divennero a tutti gli effetti gli antenati degli abitanti della città, ovvero i "Raggiolatti". In epoca granducale, Raggiolo fu capoluogo di comunità e sede comunale durante l'occupazione napoleonica. Nel 1873 il paese fu unito a quello di Ortignano, nacque così il Comune di Ortignano-Raggiolo. Nel corso della seconda guerra mondiale, Raggiolo fu protagonista di vari scontri tra tedeschi e partigiani e in particolare nella località di Quota, ci fu una rappresaglia che coinvolse la popolazione civile ricordata da un cartello commemorativo.

LA STORIA

"Raggiolo tra due fiumi giace, la sua ricchezza sono le brice, ma le sue brice non vengono al bono, vedo ballar Raggiolo senza sono."

Ci sono due torrenti che abbracciano Raggiolo: il Teggina e il Barbuzzaia. La valle del Teggina è ricoperta da pascoli, montagne e foreste; vi si trovano anche antichi paesi come: San Piero in Frassino, Badia a Tega, Quota e Raggiolo. Grazie alle differenti caratteristiche ambientali, la valle è diventata una zona tipica per la pesca di trote ed è possibile attraversare il Teggina grazie ad un ponte di origine romana chiamato “dell'usciolino”, una struttura ad arco che poggia su grandi scogli. Una volta entrati a Raggiolo, troveremo la chiesa settecentesca dedicata a san Michele Arcangelo accompagnata da un antico forno chiamato “il forno del popolo”. Poco distante è l'Ecomuseo della castagna e della transumanza, dove potremo vedere antichi lavatoi e un bellissimo mulino ad acqua.

VALLE DEL TEGGINA

Il Mulino di Morino a Raggiolo è un luogo certamente da visitare nel corso di una visita a questo borgo sulle pendici del Pratomagno. La sua funzione era quella di ridurre in farina le castagne dopo essere state essiccate. La farina di castagne è alla base di tantissime ricette, fra cui la polenta di castagne, detta anche polenta dolce o pattona, considerata "il pane dei poveri" fino ad almeno la fine della seconda guerra mondiale (oggi questo alimento è un piatto prelibato e relativamente costoso). Il Molino di Morino fa inoltre parte dell'Ecomuseo della castagna di Raggiolo, nonché della Rete Ecomuseale del Casentino.

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IL MULINO

CASTAGNE

Le castagne sono i frutti di alberi del genere "castanea" appartenente alla famiglia delle "fagaceae". Nello storico borgo di Raggiolo si tiene annualmente una manifestazione dedicata alla castagna e denominata "Festa di Castagnatura".

L'Ecomuseo è il cuore di Raggiolo. Tradizioni e identità che parlano con oggetti e video, foto storiche e macchine animate. Qui è custodita la Mappa della Comunità, dove i raggiolatti hanno segnato i confini e le cose più importanti di Raggiolo. L'Ecomuseo è uno scrigno della memoria che aiuta a conoscere e a rispettare Raggiolo, fornendo la chiave di lettura per visitare il paese. E' infatti fuori il vero museo. L'Ecomuseo è un luogo vivo di progettazione, uno spazio pieno di iniziative della Comunità, visitato ogni anno da migliaia di persone.

ECOMUSEO

Fra gli strumenti esposti all'ecomuseo possiamo vedere: - ombrello del pecoraio- merco per marcare le pecore- forbici per tosare le pecore- maglio, strumento per mettere i pali nel terreno come sostegno per la rete dei pastori durante la transumanza - macchinetta per fare la farina di castagne.

UTENSILI

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