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nedelcu alina, nikolli giorgia, pozzetti andrea, marconi lorenzo, semplice matteo, pesce marco, calangi samuel, boscani giorgia, bejshkeza paulo
gruppo a
luigi xiv
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nedelcu alina, nikolli giorgia, pozzetti andrea, marconi lorenzo, semplice matteo, pesce marco, calangi samuel, boscani giorgia, bejshkeza paulo

gruppo a

luigi xiv

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concetto di stato

collaboratori

nemici

mazzarino

albero genealogico

indice

anna d'asburgo

LUIGI XIII

LUIGI XIV

LUIGI XIV

ALBERO GENEALOGICO

filippo iiidi spagna

margheritad'austria-stiria

enrico iv difrancia

mariade' medici

anna d'asburgo

LUIGI XIII

LUIGI XIV

ALBERO GENEALOGICO

ritratto mitologico della famiglia di luigi xiv

operato del cardinale mazzarino

Le controversie sulla politica del cardinale e la debolezza della reggenza sfociarono in due guerre civili, note come le Fronde, movimenti di opposizione alla politica del Cardinale, che questi riuscì abilmente a sconfiggere con l'appoggio del giovane Luigi XIV e della reggente Anna d'Austria, rafforzando l'autorità regia.

Mazzarino nacque a Pescina, cittadina dell'Abruzzo, il 14 luglio del 1602, Nel 1642 Richelieu morì e Mazzarino gli subentrò nella carica di Primo Ministro. Quando anche Luigi XIII morì nel 1643, a causa della minore età di Luigi XIV, Mazzarino assunse in pratica la reggenza della Francia assieme alla regina madre Anna d'Austria (della quale, secondo alcuni storici, era l'amante)

L'altro incidente fu meno funereo, ma non meno preoccupante per le sorti della monarchia. Si era pensato di combinare un matrimonio fra Luigi XIV e la principessa Margherita di Savoia. La principessa venne presentata al re a Lione. Qui però Luigi vide Maria Mancini, nipote di Mazzarino, e se ne invaghì appassionatamente. Poi si scoprì che Luigi faceva sul serio con la Mancini.

Ai primi di luglio del 1658 il re Luigi XIV fu colpito da una grave malattia, probabilmente un'insolazione. Pareva proprio che il monarca dovesse morire.

A turbare la fortuna con la quale sembrava progredire la politica di Mazzarino, accaddero due fatti che misero in preoccupante allarme il Primo Ministro Mazzarino e la Francia.

nemici interni ed esterni

olanda

inghilterra

Luigi XIV dedicò trentadue anni del suo regno alla guerra. Sul letto di morte, il re confessò al futuro Luigi XV: "Ho amato troppo la guerra".Durante il suo regno dovette fronteggiare diversi nemici esterni: gli Asburgo di Spagna e d'Austria, poiché la Francia era situata al centro tra le due Nazioni, e i principali concorrenti nel settore marittimo e commerciale, l'Olanda e l'Inghilterra.

asburgo

L'impegno di Luigi XIV per dare al cattolicesimo francese un'impronta nazionale rese difficili anche i rapporti con Roma. Nel 1682 l'assemblea dei rappresentanti del clero francese approvò la Dichiarazione dei quattro articoli con cui la Chiesa gallicana affermò l'indipendenza dal papato. Nel giro di pochi anni Luigi XIV trovò un compromesso con Roma e se ne servì per combattere il Giansenismo, una corrente riformatrice sorta all'interno del Cattolicesimo, che insisteva sul rigore morale e che Luigi XIV vide come un pericolo per l'unità religiosa della Francia.

Luigi XIV temeva una rivolta interna contro la monarchia come accadde in Inghilterra a suo zio Carlo I che venne condannato a morte e decapitato nel 1649 poiché tentò di imporre una monarchia assoluta nel suo paese.Il re di Francia non si comportò da tiranno, anzi cercò di liberare il suo popolo dalle molteplici tirannidi locali dei governatori e dei funzionari reali. Luigi morì nel 1715, dopo un regno di 72 anni.

collaboratoridel re

Il principale collaboratore di Luigi XIV fu Colbert a cui affidò l’incarico di ministro delle finanze e di responsabile della politica interna. All’inizio, egli si occupò di rendere meno gravoso il sistema fiscale soprattutto nei confronti dei contadini. Tuttavia la sua attenzione si rivolse in modo particolare verso l’economia.

Per unificare l’ amministrazione si servì di collaboratori non provenienti dalle classi nobili che si occuparono di amministrare la giustizia e di riscuotere le imposte in modo uniforme. Con Luigi XIV, la nobiltà perse progressivamente il suo ruolo. Per questo decise lo spostamento degli aristocratici nella reggia di Versailles, sotto il suo diretto controllo.

Ricorse al mercantilismo, una teoria economica che, imponendo alte tariffe doganali, scoraggiava le importazioni e favoriva le esportazioni. Sempre in quest’ottica, sviluppò le manifatture nazionali per esportarne i prodotti come le porcellane di Sèvres, gli arazzi Gobelins o gli articoli di cristallo. Per dare un impulso al commercio, rafforzò anche la marina e favorì la conquista delle colonie.

la moneta

La scritta in latino recita “Nec pluribus impar” ovvero “non inferiore ai più”. Il Delfino (erede al trono) adottò il sole come proprio simbolo perché è il corpo celeste più nobile di tutti, esso risplende e condivide in maniera eguale e giusta la sua luce, compie del bene in ogni luogo e produce da ogni sua parte vita e gioia. È sicuramente la più viva e la più bella immagine di un monarca. .

lo stato

La celebre frase di Luigi XIV “L'état c'est moi” indicava chiaramente gli intenti del suo programma di governo: il sovrano volle porre direttamente nelle proprie mani le redini del governo, infatti alla morte di Mazzarino nel 1661, decise di non rimpiazzarlo e di abolire del tutto l’incarico di primo ministro; da quel momento in poi, tutti i ministri sarebbero stati scelti solo dal sovrano, avrebbero dovuto dipendere da lui e rispondere solo a lui. Questo ne limitava l’autonomia rispetto al re ma ne aumentava il potere rispetto al regno poiché ogni ministro sarebbe stato “sovrano” nel suo ambito.

Luigi XIV s’impegnò anche ad accentrare e verticalizzare l’amministrazione dello Stato, di cui il re doveva essere il centro pensante e dirigente; sotto di lui i ministri, riuniti nel Consiglio, recepivano e attuavano le sue disposizioni, mentre a livello locale il suo potere e la sua presenza erano rappresentati fisicamente dagli intendenti.

Per limitarne l’autonomia e rendere ben chiaro che i ministri erano lo strumento e non la fonte del potere, Luigi XIV li scelse tra la borghesia e non tra la nobiltà; infatti per aumentare ancor di più la sua autorità, invitò tutta la nobiltà nella reggia di Versailles in modo da eliminare ogni tipo di ribellione.

Come il Sole dava luce e moto a tutti i pianeti, così il Re Sole doveva essere la fonte prima e unica del potere, dettando la sua volontà ai ministri e ai loro satelliti, assimilabili ai pianeti che vi ruotavano intorno. Di fronte alla Chiesa cattolica affermò la parziale autonomia della Chiesa francese e l'assoluta dipendenza del clero dal re. Ciò che realmente cambiò fu la monarchia: fino ad allora il re era stato soprattutto giudice, legislatore e condottiero; con le nuove disposizioni il re diventava anche il supremo amministratore dello Stato infatti con Luigi XIV il re non si limitava più a regnare ma governava, e nella fusione di queste due funzioni risiedeva l’assolutismo monarchico.

Oggi come oggi con la parola Stato intendiamo un'istituzione politica costituita dal popolo e da un apparato che esercita potere politico (a sua volta costituito dalle scelte del popolo che segue i propri interessi); ai tempi del governo di Luigi XIV con la parola Stato si faceva riferimento a lui come persona, in quanto riuscì a centralizzare nelle proprie mani tutto il potere politico e giudiziario. Anche il parlamento, che ai giorni d'oggi svolge un ruolo fondamentale per quanto riguarda il potere legislativo, nel 1600 aveva un ruolo minimo siccome Luigi si incaricò primo ministro.

mi mancate <3

grazie per l'attenzione

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