A muso duro
Tiziano Manzoli
Created on June 27, 2022
More creations to inspire you
LET’S GO TO LONDON!
Personalized
SLYCE DECK
Personalized
ENERGY KEY ACHIEVEMENTS
Personalized
CULTURAL HERITAGE AND ART KEY ACHIEVEMENTS
Personalized
ABOUT THE EEA GRANTS AND NORWAY
Personalized
DOWNFALLL OF ARAB RULE IN AL-ANDALUS
Personalized
HUMAN AND SOCIAL DEVELOPMENT KEY
Personalized
Transcript
Ogni discepolo di Gesù in cammino, deciso, con Lui nel Progetto del Padre.
Gesù è in preghiera e vede la sua meta: Gerusalemme, la croce, la tomba vuota e prende la sua decisione a "muso duro", e irremovibile s'incammina.
Luca 9,51
Ma perchè Gesù fa questo?
Perchè ha imparato dai profeti, anche loro andavano a muso duro, ma poi Lui sente un bisogno assoluto di "DONARE" tutto se stesso come ha fatto il Padre che ci "ama" tanto da "donarci" ...
Giovanni 3,16-18
...sempre il suo Figlio prezioso, per la Salvezza dell'Umanità intera. Gesù sa che anche suo Padre si comporta così a "muso duro" perchè rimane fedele sempre, non cambia il suo modo di fare nei confronti dell'Umanità, e sa che i suoi lo abbandonano, ma sa anche che risorge per donare loro lo Spirito perchè possano ritornare e compiere la sua Opera.
Ma perchè Gesù fa questo?
Lui non può e non vuole cambiare il suo modo di presentare il Padre, lo ha capito e sentito sia solo così, cioè molto diverso da quello in cui credevano da secoli il popolo e le autorità religiose. Per cui sapeva dentro di sè che non li avrebbe "convertiti" e che anzi loro lo avrebbero ucciso.
Ma questo era il Progetto del Padre ben definito e chiaro fin dall'eternità.
Prologo di Giovanni 1,1-18
Anche noi, suoi discepoli, per dare un senso compiuto al nostro dirci cristiani, dobbiamo cercare di amare gli altri, ma per amarli in modo completo e così saziarli, oltre al pane-Corpo, dobbiamo dare anche il "DONO", cioè far conoscere ciò che li può saziare del tutto: la Buona Notizia completa della salvezza che è la Verità intera.
Perchè in realtà noi siamo i suoi discepoli oggi qui, chiamati a trasmettere ed annunciare il Dono della Fede, ciò che abbiamo ricevuto, interpretandolo all'oggi, per continuare il suo Progetto. Il cristiano, in quanto tale è chiamato a far conoscere: "Andate in tutto il mondo a quanti ancora non mi conoscono o hanno un'idea sbagliata di me".
"Possiamo chiederci: noi siamo capaci di custodire il tenore di questo rapporto di Gesù con i suoi discepoli, secondo quel suo stile così aperto, così franco, così umanamente reale?" Ce lo domanda papa Francesco nell'Udienza del 22-6-2022.
Ma dobbiamo anche chiederci: cosa significa per noi andare a "muso duro", irremovibile e senza tentennamenti?
verso Gerusalemme...
Perchè è uno stile da imparare piano piano negli anni seguendo Lui, tenendo conto che è più facile avere delle pretese che essere disposti a donare ciò che Lui ci ha insegnato e richiesto dare. Noi ci siamo fatti negli anni le nostre idee e quanto ci costa cambiarle! Tutto sommato era più facile e comodo ubbidire alle indicazioni della Chiesa, mentre oggi ci tocca anche pensare... che fatica!
a Nazaret, a Cafarnao e a Gerusalemme
A Nazaret: Marco: 6,1-6; Luca: 4,16-30 A Cafarnao: Marco: 1,21-28 e 3,20-21; A Gerusalemme: Marco: 11,15-16; Giovanni: 6,60-71
Sono molte le persone che preferiscono volere o pretendere, piuttosto che dare-donare e questo si scontra con la richiesta di Gesù. E magari porta a pensare al martirio della propria vita per Lui. E talvolta per restare fedeli, può portare a interrompere anche la comunione con amici. Com'è successo a Gesù che lo ritevano pazzo, fuori di sè o troppo duro...
Meglio tornare indietro...
Siamo consapevoli che ci dovremo scontrare con tanti rifiuti e incomprensioni, ecc..
...così noi possiamo chiederla con convinzione e la riceveremo come suo Dono che a Lui fa piacere dare a tutti gratuitamente...
Matteo 7,7-11
a Damasco
E cosa ci serve visto che noi non siamo Gesù? Un'illuminazione, un flash particolare com'è stato per Saulo che poi diventa Paolo... l'evangelizzatore per antonomasia che andava a "muso duro". Come infatti Saulo, pensando fosse giusto, avrà chiesto a Javhè l'aiuto-flash per arrestare tutti i cristiani, e l'ha ricevuto però secondo il progetto del Dio di Gesù Cristo...
Questa modalità cerca di saziare il desiderio innato di ogni persona: cristiano e ascoltatore, che desidera conoscere meglio Dio Padre e suo Figlio Gesù e magari neanche sa che può essere saziato, nè cosa chiedere per esserlo.
Ogni persona è fatta per l'infinito, è ovvio che ciò che ci circonda ed è finito non ci basti mai. infatti S. Agostino diceva: "Tu Signore ci hai fatti per te e il nostro cuore è senza riposo finché non riposa in te!" Sappiamo che tante persone oggi pensano siano frottole queste.
La Chiesa oggi è molto cambiata rispetto al passato, quando solo i preti potevano annunciare e i laici doveva restare "muti". Abbiamo papa Francesco che ha scritto Evangelii Gaudium nel 2013 e al n° 120 dice che ogni battezzato è chiamato ad annunciare.
«In virtù del Battesimo ricevuto, ogni membro del Popolo di Dio è diventato discepolo missionario (cfr Mt 28, 19). Ciascun battezzato, qualunque sia la sua funzione nella Chiesa e il grado di istruzione della sua fede, è un soggetto attivo di evangelizzazione e sarebbe inadeguato pensare ad uno schema di evangelizzazione portato avanti da attori qualificati in cui il resto del popolo fedele fosse solamente recettivo delle loro azioni. La nuova evangelizzazione deve implicare un nuovo protagonismo di ciascuno dei battezzati. Questa convinzione si trasforma in un appello diretto ad ogni cristiano, perché nessuno rinunci al proprio impegno di evangelizzazione, dal momento che, se uno ha realmente fatto esperienza dell’amore di Dio che lo salva, non ha bisogno di molto tempo di preparazione per andare ad annunciarlo, non può attendere che gli vengano impartite molte lezioni o lunghe istruzioni. Ogni cristiano è missionario nella misura in cui si è incontrato con l’amore di Dio in Cristo Gesù; non diciamo più che siamo “discepoli” e “missionari”, ma che siamo sempre “discepoli-missionari”. Se non siamo convinti, guardiamo ai primi discepoli, che immediatamente dopo aver conosciuto lo sguardo di Gesù, andavano a proclamarlo pieni di gioia: “Abbiamo incontrato il Messia” (Gv 1, 41). La samaritana, non appena terminato il suo dialogo con Gesù, divenne missionaria, e molti samaritani credettero in Gesù «per la parola della donna» (Gv 4, 39). Anche san Paolo, a partire dal suo incontro con Gesù Cristo, “subito annunciava che Gesù è il figlio di Dio” (At 9, 20). E noi che cosa aspettiamo?».
E al n° 164 scrive il minimo da annunciare. In altre parole non è sufficiente dire che Dio ci ama, ma dobbiamo completare la frase dicendo anche che ci salva. Non dobbiamo temere a fare così, anche se forse non ne siamo pronti!
Abbiamo riscoperto che anche nella catechesi ha un ruolo fondamentale il primo annuncio o “kerygma”, che deve occupare il centro dell’attività evangelizzatrice e di ogni intento di rinnovamento ecclesiale. Il kerygma è trinitario. È il fuoco dello Spirito che si dona sotto forma di lingue e ci fa credere in Gesù Cristo, che con la sua morte e resurrezione ci rivela e ci comunica l’infinita misericordia del Padre. Sulla bocca del catechista torna sempre a risuonare il primo annuncio: “Gesù Cristo ti ama, ha dato la sua vita per salvarti, e adesso è vivo al tuo fianco ogni giorno, per illuminarti, per rafforzarti, per liberarti”.
Nel suo Regno, Dio (il FEDELE) dà a tutti lo stesso premio-promessa = moneta, perchè Lui mentre qui sulla Terra ci lascia pienamente liberi di non considerarlo nè accoglierlo, nel suo Regno fa ciò che vuole e che ritiene giusto per l'Umanità tutta.
Matteo 20,1-16: nel suo Regno = vigna, è data la stessa moneta = premio = la Vita Eterna a tutti.
Dopo 2000 anni di cristianesimo credo siano ancora una minoranza i cristiani che si dicono tali e che sono cinvinti che Dio li ama a prescindere, di un amore assoluto fino a salvarli per la Vita Eterna attraverso l'opera di Gesù Cristo risorto per la salvezza dell'Umanità intera.
Scegli chi vuoi essere nel tuo cammino
Riporto due sintesi di ciò che scrive Joseph Ratzingher nel suo libro del 1968 "Introduzione al Cristinesimo", dalla pag. 44 : "Dato che da sempre l'uomo nasce con una tendenza naturale a non compiere ciò che è Bene", e dalla pag. 86: "E' anche facile capire che non è da tutti credere, nè credere allo stesso modo, infatti...
E ora vai...
...serve l'apporto di ognuno, anche il tuo da discepolo che ha scoperto di essere amato e quindi innamorato per annunciare l'essenziale, verso tutti, da buoni fratelli in Cristo...
ULTIMA PAGINA