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Transcript

Il nostro dovere di costruire

la pace

Il nostro dovere di costruire

la pace

COstruiamo

un argine
contro la
di guerra

Ci sono tanti modi per fare la pace,

tranne uno:
la guerra

La realtà dei nostri giorni descrive, purtroppo, un mondo diverso: un mondo in guerra dominato dallo scontro di diversi interessi personali, nazionali ed economici.

La pace è l'interesse primario di tutte le persone e nazioni. la pace è la priorietà. Abbiamo bisogno di pace come i polmoni hanno bisogno di ossigeno

"La pace non si impone automaticamente, da sola, ma è frutto della volontà degli uomini" Fare la pace è una cosa seria che va presa sul serio " È una costruzione laboriosa, fatta di comportamenti e di scelte coerenti e costanti"

L'alternativa alla guerra esiste ma serve la volantà dell'uomo

I CARE

Io ho cura: Prendiamoci cura gli uni degli altri, partendo dai più bisognosi, dai più fragili e dai più piccoli allargando il nostro sguardo e le nostre preoccupazioni all intere famiglie e al nostro pianeta che ci accoglie

I care. il motto della scuola di don Milani è: i care, ovvero mi riguarda, mi sta a cuore, mi prendo cura.

Don Milani è stato un presbitero, scrittore, docente ed educatore cattolico italiano

Africa

Luogo

Causa

Burkina Faso

Scontri tra etnici

Egitto

Guerra contro militanti islamici

Libia

Guerra civile

Mali

Scontri tra esercito e gruppi ribelli

Mozambico

Scontri con ribelli Renamo

Nigeria

Guerra contro militari islamici

Repubblica Centrafricana

Scontri armati tra musulmani e cristiani

Repubblica Democratica del Congo

Guerra contro i gruppi ribelli

Somalia

Guerra contro i militari islamici di al-Shabaab

Sudan

Guerra contro i ribelli del Darfur

Sud Sudan

Scontri con gruppi ribelli

Asia

Luogo

Causa

Afghanistan

Talebani hanno preso il potere ad Agosto 2021

Birmania-Myanmar

Guerra contro i gruppi ribelli

Filippine

Guerra contro i militari islamici

Pakistan

Guerra contro i militari islamici

Thailandia

Colpa di stato dell’esercito Maggio 2014



Europa

Luogo

Causa

Cecenia

Guerra contro i militari islamici

Daghestan

Guerra contro i militari islamici

Ucraina

Guerra contro i Russi

Artsakh ex Nagorno-Karabakh

Scontri tra esercito Azerbaijan contro esercito Armenia e esercito del Artsakh



Medio Oriente

Luogo

Causa

Iraq

Guerra contro i militari islamici dello Stato Islamico

Israele

Guerra contro i militari islamici nella striscia di Gaza

Siria

Guerra civile

Yemen

Guerra contro e tra i militari islamici



Americhe


Luogo

Causa

Colombia

Guerra contri i gruppi ribelli

Messico

Guerra contro i gruppi del narcotraffico

LA GUERRA E DOVE SI TROVA:

LA BANDIERA

DELLA PACE

viola= spirito
blu= serenità
celeste= magia
verde= natura
giallo= luce del sole
arancione= salurte/guarigione
rosse= vita

INTERVISTA

Don Pio Luigi Ciotti è un presbitero e attivista italiano, ispiratore e fondatore dapprima del Gruppo Abele, come aiuto ai tossicodipendenti e altre varie dipendenze, quindi dell'Associazione Libera contro i soprusi delle mafie in tutta Italia.

L’Afghanistan, la Libia, la Siria, lo Yemen, l’Iraq, la Palestina, e ora l’Ucraina. Dall’alba dei tempi, la guerra resta il metodo preferito di soluzione delle controversie. Nel destino dell’umanità riuscirà mai a prevalere una visione alternativa?

Naturalmente lo auspico, e nel mio piccolo cerco di operare in questa direzione. Se penso, da credente, al regno di Dio, penso anche che la sua prima caratteristica è la pace. Una condizione che difficilmente vedremo su questa Terra. Come diceva Aldo Moro, noi probabilmente non riusciremo a realizzare giustizia e pace, ma averne sete tutti i giorni è già molto. Per questo, da donne e uomini di buona volontà, giorno dopo giorno dobbiamo continuare a fare tutto il possibile per ripudiare la guerra, come dice la nostra Costituzione, consapevoli che la pace si costruisce solo con gli strumenti della pace. Ora si parla quasi esclusivamente dell’invasione dell’Ucraina, con la paura che il conflitto possa durare a lungo o addirittura espandersi, ma non dobbiamo dimenticare che dal 1945 sulla faccia della Terra non c’è stato un giorno in cui almeno una persona non sia morta a causa di una guerra. Non possiamo ricordarci che la guerra esiste solo quando ci può interessare da vicino.

Ex Ministro della salute della Repubblica Italiana

COSA POSSO FARE IO?!

Disertare la guerra dalle parole

Lo possiamo fare tutti. Le parole uccidono. Prima delle bombe le parole della guerra seminano il terrore, fomentano l’odio, distruggono la ragione. E’ urgente costruire un argine a quelli che speculano sulle paure e sull’indignazione dei cittadini, che vogliono sostituire il buonismo con la cattiveria, che approfondiscono le divisioni, creano nuovi nemici ed erigono sempre nuove barriere.

Manifestare

Ad esempio come la Marcia della Pace, in questo caso la Marcia Perugia-Assisi

COSA NE PENSO IO?!

Per me la pace è un mondo fatto di colori, allegria, felicità, delicatezza, libertà, a differenza di un mondo pieno di vendetta, odio, sofferenza, distruzione, lacrime, macerie, orrori e errori

grazie!

Viola Francini