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Cecilia Gallotti
Created on March 29, 2022
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Transcript
Di seguito troverete il documento interattivo che riporta alcuni risultati emersi nella prima fase del progetto. Questa è la legenda delle icone che vi accompagneranno nella navigazione e permetteranno di orientarsi nelle slide e di interagire con esse: così scoprirete, man mano, le voci e le riflessioni di operatori ed operatrici coinvolti/e nel percorso e troverete alcune chiavi di lettura per comprenderne il senso condiviso:cliccando sull'icona-libro troverete dei brevi approfondimenti teorici e metodologici utili a inquadrare meglio l'impostazione del progetto;l'icona-chiave propone alcune frasi significative che sintetizzano il senso La più importante è l'icona-microfono che indica che in quelle pagine, scorrendo con il cursore, si possono leggere le parole con cui operatori e operatrici raccontano le loro esperienze e ritrovare risonanze o differenze con le proprie.
Il progetto
PERCORSI DI APPRENDIMENTO ANTROPOLOGICO PER EQUIPE MULTIPROFESSIONALI SOCIOSANITARIE
VALORIZZARE E INTEGRARE LA DIVERSITÀ PROFESSIONALE:IL GRUPPO COME LUOGO, MEZZO E AGENTE DI CAMBIAMENTO
METODO ETNOGRAFICO
L'approccio
TECNICHE ATTIVE ESPERIENZIALI
POSTURA ANTROPOLOGICA e
Approccio e metodologie
Incontri metodologici per gruppi trasversali autocandidati Periodo: gennaio-marzo 2023
Incontri di co-progettazione e supervisione alla sperimentazione
SPERIMENTAZIONE
Incontri/focus con operatori/operatriciInterviste con responsabiliPeriodo: aprile-ottobre 2021
Percorso formativo per lo sviluppo della collaboratività e il riconoscimento reciproco
FORMAZIONE
5 incontri per ogni gruppo distrettuale multiprofessionalePeriodo: marzo-dicembre 2022
Condividere le esperienze e gli apprendimenti sperimentati durante l’emergenza
RICERCA/INTERVENTO
Il percorso
La ricerca-intervento: cosa è stato fatto
circa 150 professionisti coinvolti
Obbiettivi di intervento:
- condividere i vissuti dell’emergenza
- definire obbiettivi comuni di integrazione multiprofessionale
- far emergere le esigenze formative e raccogliere le proposte
Obbiettivi di ricerca:
- raccogliere informazioni sui singoli territori e sulla organizzazione dei servizi
- individuare elementi per la scelta delle aree e degli obbiettivi della prossima formazione
E tante conversazioni, letture, osservazioni partecipanti...
20 INTERVISTEa diversi responsabili dei 7 distretti
13 FOCUS GROUP/INTERVENTOcon gruppi di operatori/operatricidi diversa professionalità
Vivere dentro i servizi (in tempo di pandemia)
e guardare al futuro(verso l'integrazione)
INDICE
esigenze formative
DALLA CRISI...
Percorsi virtuosiOstacoli, muri e debolezze di sistemaCapacità e proposte
Problemi incombenti e ricorrentiRisorse e apprendimentiTra croce e delizia: i nuovi media
...ALLA INTE(G)RAZIONE
finestresui territori
1.DALLA CRISI...LA Rielaborazione emotiva e cognitiva dei vissuti dell'emergenza
Protezione
Scoperta
Creatività
Condividere emozioni per ritrovare la barra
rappresentazioni mediatiche: traditori o eroi
Tradimento
Rabbia
Fatica
Insicurezza
Paura
PROBLEMI INCOMBENTI: IL COVID COME TZUNAMI
PROBLEMI INCOMBENTI
le (in)decisioni emergenziali percepite come contraddittorie
Sottoutilizzo delle risorse
Ingiustizia: troppo sacrificio
Catene decisionali
Poca trasparenza
Naufragare nella complessità organizzativa
PROBLEMI INCOMBENTI
PROBLEMI INCOMBENTI
Il dramma delle famiglie
la sospensione delle relazioni con gli utenti
Tradire il proprio mandato di cura
Aggravamentodei casi complessi
Chiusure
Dover dire no
Dibattersi nei dilemmi etici
PROBLEMI INCOMBENTI
Non c'è tempo per comunicare
Interrotti i momenti informali
la sospensione delle relazioni fra professionisti
Interdetti gli interventi integrati
Sospesi gli incontri strutturati
Non poter interagire con i colleghi
Problemi ricorrenti: il covid come cartina di tornasole
La prevalenza del sanitario
Le (non) protezioni
Protocolli diversi
Lo scollamento fra sociale e sanitario
PROBLEMI RICORRENTI
Le carenze strutturali
Lo scollamento tra ospedale e territorio
Personale
Risorse
Spazi
La cronica mancanza di infrastruttura informativa
Burocrazia
Diverse prospettive professionali
MMG e l’eccesso di aspettative
Infermiere/i e la moltiplicazione di responsabilità
Assistenti sociali e la sottrazione di compiti
collaboratività sul territorio
Figure cerniera di integrazione
scoperta e apprendimento
Differenze generazionali
quando la flessibilità diventa un capestro
DIVERSE PROSPETTIVE
il disconoscimento dei tappabuchi
Figure jolly dell'emergenza
il dio delle piccole cose
imparare la flessibilità
autogestioni e invenzioni
L'ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA: RISORSE E APPRENDIMENTI
tra crescita personale e discrezionalità
La capacità creativa di inventare soluzioni
co-creatività
senso di appartenenza
co-responsabilità
rispecchiamento
RISORSE E APPRENDIMENTI
Una diversa prossimità: la forza del gruppo
RISORSE E APPRENDIMENTI
il territorio
i servizi sono andati fuori
il ruolo di cerniera dei domiciliari
il volontariato
Nuovi sconfinamenti
raggiungibilità
più visione sugli utenti
risparmio, rapidità, fluidità, efficienza
più visibilità dei servizi
AGEVOLAZIONE O BARRIERA? LE AMBIVALENZE DEI nuovi media
Vantaggi
perdita di ruolo
e la deontologia?
e l'empatia?
I NUOVI MEDIA
smarrimento
ricadute sull'utenza
mancanza di strumenti
Ostacoli e barriere
I NUOVI MEDIA
gestire il rischio della reperibilità
differenziare tra professionisti
differenziare tra utenti
distinguere le reti
tenere conto del dibattito interno
Innovazione con criterio
In sintesi...
- organizzare la capacità negativa
- tenere conto dei diversi posizionamenti professionali e generazionali
- investire professionalmente su cerniere e jolly
- valorizzare il gruppo come sostegno
- creare nuovi binari di scambio tra diversi livelli gerarchici
- gestire le ambivalenze verso lo smartworking e i nuovi media
- ecc.
LA RiFLESSIONE COMUNE SUI vissuti dell'emergenza ci invita a "fare tesoro"
2. DALLA CRISI...VERSO L'integrazionel'immaginazione e le aspirazioni verso il futuro
benessere
intersoggettività
eccetera
essere sullo stesso piano
relazioni informali
socializzazione
co-responsabilità
comunicare facilmente
obiettivi e linguaggi comuni
rispetto delle differenze
circolarità delle informazioni
armonia
collaborazione
INTEGRAZIONE = METTERE IN COMUNE SAPERI,VALORI E RELAZIONI
verso un pensiero sistemico
asimmetrie relazionali
Confini culturali
soglie e compiti
le culture professionali
le gerarchie tra saperi
(non) conoscersi
RICONOSCERE LE Debolezze DI SISTEMA
DEBOLEZZE DI SISTEMA
parlare una lingua diversa
chiedere aiuto
porte chiuse vs porte aperte
parcellizzazione comunicativa
Blocchi comunicativi
il trauma del Covid
DEBOLEZZE DI SISTEMA
rimbalzi di responsabilità
dipartimenti-fortezza
amministrazione-labirinto
Muri istituzionali
DEBOLEZZE DI SISTEMA
scollegamento tra territori
confusione tra funzioni
i medici di base resistenti e irraggiungibili
distanza tra servizi sociale e sanitario
Barriere organizzative
saldare le utopie con il presente
ASPIRAZIONI E IMMAGINAZIONI
Agire capacità integrative
a che titolo? agency entro i confini istituzionali
e responsabilità istituzionale
fin dove? ponderatezza e limiti professionali
capacità di reagire (problem solving, flessibilità, creatività, ecc.)
tra agentività individuale
capacità relazionali (di mediazione,ascolto, ecc.)
FINESTRE SUI TERRITORI
Tutti i progetti di ascolto
L'infermiere di comunità
Il modello USCA
Riprendere il filo dell'emergenza: i percorsi virtuosi
FINESTRE SUI TERRITORI
"dal lavoro di fabbrica al lavoro artigiano"
L'ossimoro tra stabilità e fluidità
lo scarto tra ideale e reale
dalle Case della Salute alle Case della Comunità
tra protezione e fluidità
METTERE IN CAMPO l'integrazione
uno spazio per sé, per noi o per tutti?
la vexata quaestio dello spazio
la progettazione partecipata
L'ambivalenza tra inclusione e esclusività
un saltoculturale
DALLE CdS alle CdC
- rafforzare i valori comuni
- riconoscere le debolezze di sistema
- fluidificare i blocchi comunicativi
- rilanciare i percorsi virtuosi
- allenare capacità integrative personali e di gruppo
- mettere in campo l'integrazione: verso le CdC
In sintesi...
LA RIFLESSIONE COMUNE SULLA INTEGRAZIONEci invita a "fare UN SALTO"
Esigenze dei singoli territori
CARPI
VIGNOLA
MIRANDOLA
ESIGENZE FORMATIVE SPECIFICHE E TRASVERSALI
ESIGENZE SPECIFICHE
CASTELFRANCO
MODENA
PAVULLO
SASSUOLO
- Ri-conoscersi
- Comunicare
- Consolidare strumenti collaborativi
- Elaborare strumenti riflessivi
- Mettersi nei panni degli altri
- Riconoscere le differenze professionali e generazionali
- Sperimentare un modello di relazione
- Persona, salute e relazione di cura
- Confini culturali e complessità
- Ruolo e organizzazione
CON GLI ALTRI:METODI PER FARE GRUPPO
VERSO L'ALTRO:ADDESTRARSI ALLA INTERSOGGETTIVITÀ
VERSO UN LINGUAGGIO COMUNE:RIFORMULARE CONCETTI
Esigenze formative trasversali
- comitato di partecipazione
- ricerca etnograficasul territorio
equipe di co-progettazione con il territorio
- dispositivo collettivo a geometria variabile intorno al caso complesso
- intervisione permanente
- momenti formativi ad hoc su tipologie di casi o progetti specifici nelle CdC
- supervisione esperienziale
gruppi multisciplinari
equipe permanenti
PROPOSTE PER LA SPERIMENTAZIONE
Procediamo ora con i percorsi formativi dedicati a gruppi multiprofessionali dei singoli distretti, tenendo seriamente in conto sia le cruciali indicazioni delle/dei professionisti sia quelle più complessive del sistema organizzativo, nella prospettiva di una integrazione auspicabile ma anche realizzabile insieme alle persone che abitano i servizi e i territori.
RICERCA/INTERVENTO
I feedback delle/dei partecipanti su questa prima fase sono stati tanti e generosi, così come intensa e viva è stata la partecipazione. Ne riportiamo uno che, per la gratitudine che esprime, vale anche per noi:Grazie, mille volte grazie, con la professione che facciamo avere la possibilità di avere questi spazi è preziosissima”
Obbiettivi culturali e di addestramento relazionale
FORMAZIONE
IPOTESI DI PERCORSO FORMATIVO
diversità
relazioni
5 incontri formativi 1. CONOSCERSI E RI-CONOSCERSI 2. RUOLI E IDENTITÀ PROFESSIONALI 3. LE RELAZIONI INTERPROFESSIONALI: COMUNICAZIONE TRA COLLEGHI 4. LA RELAZIONE DI CURA e LA CONDIVISIONE DEI BISOGNI DI SALUTE: COMUNICAZIONE CON PAZIENTI/UTENTI 5. CO-PROGETTAZIONE
comunità
equipe
CdC
Relazioni con gli utenti e il territorio (ascolto, riconoscimento dei bisogni intersezionali, acculturazione non informazione, ecc.)
Relazioni tra colleghi: modalità comunicative e relazionali (conoscersi, fare gruppo, fare equipe, ecc)
Plurali concezioni di salute e di malattia: relazione di cura e rete intersoggettiva
Diverse culture professionali e generazionali: ruoli, confini e contesti organizzativi
Obbiettivi culturali e di formazione relazionale