Geotermia e Biomasse
Nicole Tiberi
Created on March 21, 2022
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Transcript
Geotermia e Biomasse
CALORE DELLA TERRA
Energia geotermica
Biomasse
L'Alternatore
Rinnovabile = buono?
Fonti di Energia
Indice
Storia della geotermia
Fonti di Energia
- Tutto ciò che fornisce energia
- Presenti nell'ambiente
- Due grandi gruppi: rinnovabili e non rinnovabili
Le fonti di energia
- Disponibili in natura
- Praticamente inesauribili
- Fonti alternative ai combustibili fossili
- Indispensabili per il benessere del nostro ecosistema e per la salute degli esseri umani
LE FONTI RINNOVABILI
Tipi di fonti rinnovabili
- vento
- pale eoliche
- acqua --> energia cinetica
- onde, cascate, fiumi
- centrali idroelettriche
Energia geotermica
Biomasse
Energia eolica
- calore della Terra
- centrali geotermiche
- materie organiche
- combustibili o energia elettrica
- non inesauribile
Energia marina
Energia solare
- calore
- elettricità
- pannelli solari
- maree e moto ondoso
- energia oceanica
Energia idroelettrica
- Sono risorse limitate che non si riproducono naturalmente
- Sono le più utilizzate per produrre corrente elettrica, riscaldare edifici e far funzionare macchinari e mezzi di trasporto.
LE FONTI NON RINNOVABILI
- produzione che supera ogni anno i 4 milioni di tonnellate
- bassi costi energetici
- possibile conversione in liquidi e gassosi
Carbone
- produzione annua che oltrepassa di buona misura i 2300 miliardi di metri cubi
- elevati costi di trasporto
Gas naturali
Petrolio
- Produzione di circa 3,5 miliardi di tonnettate annue
- Principale fonte d'energia
Tipi di fonti non rinnovabili
- uranio
- plutonio
Fonti nucleari
Carbone
Il carbone presenta elevati tassi d’inquinamento riconducibili alle emissioni di anidride carbonica e di ossidi di zolfo derivanti dalla sua combustione.
Gas naturali
Il gas naturale può essere distribuito a pressione attraverso gasdotti oppure trasferito liquido a basse temperature attraverso navi metaniere.
Petrolio
L’oro nero non è inesauribile tant’è vero che si prevede l’esaurimento dei giacimenti intorno al 2050.
Fissione nucleare
La fissione è la modalità di produzione energetica attualmente utilizzata: partendo dagli atomi di uranio e plutonio, un nucleo pesante viene scisso in due nuclei più leggeri e la differenza di massa viene liberata come energia.
- Gli impianti esigono estese aree di installazione
Contro
Pro
- Inesauribili, pulite e sicure
- Limitano le emissioni di CO2
- Prezzo vantaggioso
- Soddisfano la domanda di energia
- Garanzia di maggiore sicurezza nell'approvvigionamento
IMPATTO AMBIENTALE DELLE FONTI RINNOVABILI
L'Alternatore
L'alternatore è una macchina elettrica rotante che sfrutta i campi elettromagnetici come mezzo per trasformare l'energia meccanica in elettrica.
L'ALTERNATORE
- Statore
- Rotore
Sfruttamento della legge di Faraday:
2° step
I conduttori attivi vengono tagliati dalle linee di forza del campo magnetico generando una f.e.m alternata indotta e prelevata quindi in corrente alternata.
3° step
1° step
Il campo induttore e quello indotto ruotano sempre in sincornismo fra loro.
Come funziona
L’elettricità viene trasportata tramite le reti di trasmissione che attraversano tutta l’Italia per oltre 44mila chilometri e con le reti di distribuzione, che arrivano in modo capillare in ogni angolo del paese con oltre 500mila chilometri di linee
Ma come arriva l'energia a casa?
- È una macchina elettrica che funziona solo in corrente alternata e viene usato per trasferire potenza elettrica da un livello di tensione ad un altro.
- Il trasformatore è costituito da un nucleo magnetico e da almeno due avvolgimenti.
- Gli avvolgimenti sono classificati in base al numero di spire, quello ad alta tensione (AT) con più alto numero di spire (a sezione minore) e quello di bassa tensione (BT) con un minor numero di spire (a sezione maggiore).
Il trasformatore
Le centrali producono energia con tensioni comprese tra migliaia e decine di migliaia di Volt, mentre il trasporto dell’elettricità avviene dapprima ad alta tensione, poi a media tensione e infine a bassa tensione.
viene effettuato su tre distinte reti
Il vero viaggio
Dispacciamento
È necessario produrre, istante per istante, la quantità di energia richiesta dall’insieme dei consumatori e consegnarla sulla rete di trasmissione nazionale in modo che l’offerta e la domanda di elettricità siano sempre in equilibrio, garantendo cosi la continuità e la sicurezza della fornitura del servizio.
Energia geotermica
- Calore della Terra
- 3 °C ogni 100 metri
- Fonte stabile e costante
- Riduzione di emissioni inquinanti e CO2
Cos'è l'energia geotermica?
Dove si trova?
- Teoria della "tettonica a zolle"
L'ENERGIA GEOTERMICA
Etimologia
Il termine geotermico ha il suo etimo dal greco “gê” e “thermòs”, che significa letteralmente
“calore della Terra”.
Processi di decadimento nucleare di elementi radioattivi
Le acque riscaldate e i vapori vengono intercettati dai pozzi geotermici di estrazione
L'energia viene trasformata in energia meccanica
Centrale geotermica
L'asse della turbina collegato al rotore dell'alternatore, ruotando, trasforma l'energia meccanica in energia elettrica alternata
Vapore riportato allo stato liquido in un condensatore
L'acqua fredda viene utilizzata nel condensatore o reiniettata nelle rocce profonde
Centrale geotermica
Dry Steam
Flash
Ciclo binario
- Difficile individuare i giacimenti
- Impatto paesaggistico
- Odore sgradevole
Svantaggi
Vantaggi
- Fonte verde e rinnovabile
- Produzione continua
- Produce maggiore quantità di elettricità
- Impianti silenziosi
- Assenza di processi di combustione
- Si può istallare anche a livello domestico
- Consumi bassi e costi di manutenzione minimi
Per l’odore sono stati creati efficaci sistemi di abbattimento, per l’impatto estetico sono sempre più diffusi dei progetti di bio-architettura.
- Temperatura di fuoriuscita del magma: tra i 650 e i 1200 °C
- 9% dei vulcani = sottomarino
- 1500 vulcani in attività sulle terre emerse
Fumarole
- Violente emissioni di vapore acqueo dal sottosuolo
- Temperature tra i 150 e i 230 °C
Soffioni boraciferi
Vulcani
- Fenomeni di vulcanismo secondario
- Temperature dei gas tra i 100 e i 900 °C
- Il contatto con l'aria genera i caratteristici fumi
- Presenti in prossimità di crateri o fianchi dei vulcani.
Manifestazioni naturali di geotermia
Geyser
- Sorgenti di acqua bollente
- Islanda e Parco Nazionale di Yellowstone (Wyoming)
- Potenti getti di acqua e vapore
Cerro Pabellón
I territori nelle prossimità dei vulcani hanno un grande potenziale geotermico che può essere sfruttato per produrre energia rinnovabile, come nel caso della centrale di Cerro Pabellón in Cile.
Geyser
Il termine deriva dal verbo islandese gjósa, che significa eruttare, o emettere a fiotti. E Geysir è il nome del più noto geyser islandese, che nei periodi di principale attività era in grado di emettere getti alti fino a 60 metri.
Zolfo
La loro complessa composizione chimica comporta una fortissima acidità (pH quasi pari a zero) e la profonda alterazione del suolo circostante, sul quale non di rado spiccano le colorazioni giallastre dello zolfo.
Soffioni boraciferi
I soffioni boraciferi sono la caratteristica portante del territorio di Larderello.
40%
Potenziale capace di soddisfare oltre il
- Settimo posto nella classifica dei dieci maggiori Paesi geotermici con una capacità pari a 944 MW
L'energia geotermica in Italia
del consumo interno lordo di energia elettrica
- Larderello-Travale-Radicondoli
- Monte Amiata
Monte Amiata e Larderello
USA
3.676 MW
Filippine
Oltre il 27% dell'energia elettrica nazionale
L'energia geotermica nel mondo
USA
Indonesia
Filippine
Turchia
Nuova Zelanda
Messico
Europa
- Germania
- Austria
- Francia
- Portogallo
Africa
Storia della geotermia
- Balneologia termale
- Forme raffinate in epoca etrusca
- Raggiunse l'apice di diffusione nel 3° secolo d.C.
Religioso
- Accumulo di osservazioni ed esperienze
- A partire dal 5° secolo in Grecia = formulazione delle prime teorie sulla natura e sulla genesi delle manifestazioni geotermiche
Razionale
Funzionale
- Bisogno spirituale di credere in forze soprannaturali dimoranti nel sottosuolo
- Tali credenze assunsero in età romana forme di venerazione specifica verso divinità protettrici delle acque termali
Rapporto dell'uomo con l'energia geotermica
Lo sfruttamento intensivo delle manifestazioni però, effettuato per oltre due secoli, da una parte consentì all'industria tessile fiorentina di raggiungere una posizione di primo piano in Europa, ma d'altra parte contribuì ad un forte depauperamento delle mineralizzazioni affioranti, per cui dalla seconda metà del 1700 il loro uso subì un accentuato declino che durò per quasi un secolo.
Successivamente, a partire dal 1820 circa, lo sfruttamento dei prodotti idrotermali della Regione Boracifera andò incontro ad un nuovo forte sviluppo, dovuto soprattutto all'impulso dato a questa attività da Francesco Larderel e dai suoi discendenti, fino alla prima metà del 20° secolo.
A partire poi dal 1400 circa la pratica della balneoterapia in alcune delle principali stazioni termali d'Italia e l'uso in certi luoghi di minerali idrotermali ed altri sottoprodotti del calore terrestre cominciarono ad avere una nuova fioritura che, pur non arrivando mai al livello raggiunto al tempo di Roma, acquisirono però localmente una significativa importanza sul piano commerciale e sociale.
La nuova fioritura si verificò in Toscana dove, a seguito della Guerra delle Allumiere tra i Comuni di Firenze e Volterra (1472), la zona oggi nota come Regione Boracifera e con essa i depositi idrotermali, passarono sotto il dominio dei Medici.
Scoperta dell'acido borico
1777-79
Costituzione della prima società di produzione di acido borico
1812
Creazione della società di produzione di acido borico, da parte di quattro soci francesi
1818
Innovazione tecnologica: il così detto lagone coperto.
1827
Innovazione tecnologica: i lagoni a cascata
1828-29
Sviluppo dell'industria chimica nella zona di Larderello
Scoperta dell'acido borico da parte di Uberto Francesco Hoefer prima e poi (con una tecnica diversa) da Paolo Mascagni.
Si trattò di una scoperta fondamentale per lo sviluppo dell'industria chimica di Larderello, è facile immaginare quanto l'acido borico ottenuto dai prodotti idrotermali della Regione Boracifera potesse incidere sull'abbattimento dei costi di mercato.
Costituzione della prima società di produzione di acido borico dai lagoni di Larderello.
Il calore di processo delle salamoie boriche estratte dai lagoni era ottenuto bruciando legna di bosco.
Creazione della società di produzione di acido borico (la Chemin-Prat-La Motte-Larde-rel) da parte di quattro soci francesi esuli a Livorno, alla cui direzione tecnica fu nominato il socio Francesco Larderel.
Egli introdusse una prima importante innovazione tecnologica basata sullo sfruttamento delle acque boriche dei lagoni naturali e di quelle raccolte in lagoni artificiali.
La società fu quindi sciolta nel 1827, ma Francesco Larderel cominciò ad operare da solo.
Si trattava di una struttura in mattoni a forma emisferica, costruita al di sopra di molti dei lagoni in sfruttamento.
Il vapore, formatosi nella parte medio-alta della cupola ad una temperatura di circa 100°C, serviva invece per l'evaporazione e l'essiccamento delle salamoie boriche, sostituendo così la legna da ardere.
I lagoni ubicati lungo la stessa fascia di pendio venivano collegati tra loro con canalette di scorrimento per gravità delle acque boriche, che subivano così un primo processo di evaporazione e concentrazione salina.
Per aumentare la produzione di acque boriche, furono perforati pozzi nelle immediate vicinanze dei lagoni naturali.
Innovazione tecnologica: la caldaia adriana.
1840-45
Rapido aumento della produzione di acido borico
1829-50
Notevole incremento della produzione di miscele boriche
1842-1900
Diversificazione della produzione chimica
1900-44
Progressivo ed accentuato decremento dei tenori di acido borico nei fluidi dei pozzi
1925-1960
Sviluppo dell'industria chimica nella zona di Larderello
Serie di canalette contigue in mattoni, rivestite internamente da lastre di piombo, nelle quali le salamoie boriche venivano fatte circolare in controcorrente rispetto al vapore immesso sotto il pavimento delle canalette stesse.
.
I pozzi vengono perforati a profondità via via crescenti, dai 25-30 m del 1842 ai 250-300 m del 1900.
Oltre all'acido borico, vennero prodotti in quel periodo nuovi composti chimici, tutti di largo uso nell'industria farmaceutica.
La loro produzione e quella degli altri composti chimici divenne via via meno remunerativa.
Nominato nel 1903 Direttore Generale della Società Larderello avviò un programma di innovazione tecnologica volto ad ammodernare i processi produttivi dell'industria chimica.
Dr. Pietro Ginori Conti
Inizio di ricerche e prove di laboratorio
1903
Organizzazione e messa in funzione del primo laboratorio geochimico mobile
1904
Installazione di un motore geotermico prototipo a pistoni
1905
Installazione di un nuovo motore geotermico
1908
Entrata in esercizio della prima centrale geotermica del mondo, detta Larderello 1.
1913
NASCITA E SVILUPPO INIZIALE DELL'INDUSTRIA GEOTERMOELETTRICA
Inizio di ricerche e prove di laboratorio per studiare la fattibilità di produrre al tempo stesso acido borico ed energia elettrica.
Primo laboratorio geochimico mobile per campionare e fare le prime analisi chimiche speditive di fluidi, gas ed incrostazioni minerali.
4 luglio 1904:
Primo esperimento di produzione elettrica con fluidi geotermici, azionato così un motore a pistoni accoppiato ad una dinamo da 10 kW
Il motore a pistoni è azionato da vapore puro e collegato ad una dinamo, venne usato per illuminare il palazzo del Principe
Vennero con esso elettrificati alcuni impianti di produzione chimica di Larderello e delle zone vicine.
La centrale era costituita da un gruppo turboalternatore da 250 kW.
Questo gruppo fu poi smantellato nel 1916 per essere sostituito nello stesso anno con due gruppi molto più grandi.
Costruzione della prima linea elettrica al mondo alimentata da energia geotermica
1914-16
Installazione a Serrazzano di un gruppo geotermoelettrico sperimentale da 23 kW
1923
Installazione di vari gruppi a Castelnuovo Val di Cecina e Larderello 1
1926-30
Entra in esercizio della prima grande centrale geotermoelettrica (Larderello 2)
1935-39
Entrata in esercizio di 4 gruppi da 10MW ciascuno a Castelnuovo Val di Cecina .
1940-43
NASCITA E SVILUPPO INIZIALE DELL'INDUSTRIA GEOTERMOELETTRICA
Si trattava di una linea lunga circa 25 km che collegava Pomarance, Saline di Volterra e Volterra alla suddetta centrale Larderello 1.
Inoltre, ci fu l'installazione in questa centrale di due gruppi turboalternatori, ciascuno da 3,5 MW.
Servì per verificare il comportamento di gruppi alimentati direttamente da vapore naturale.
Rimase in funzione senza problemi per circa due anni; dopo di che venne smontato
Installazione a Castelnuovo Val di Cecina di due gruppi, rispettivamente da 600 e 800kW.
Installazione nella centrale Larderello 1 di un gruppo da 3,5 MW.
La potenza geotermoelettrica totale installata nella Regione Boracifera era di 11,9 MW.
Costituita da ben sei gruppi da 10 MW ciascuno, nonostante la diminuzione dei tenori di acido borico nei fluidi dei pozzi, la produzione era ancora remunerativa
Entrata in esercizio di 4 gruppi da 10MW ciascuno a Castelnuovo Val di Cecina, simili a quelli di Larderello 2, nonché di due gruppi a Serrazzano e di un gruppo da 3,5 MW a Sasso Pisano.
Pertanto, la potenza geo-termoelettrica totale installata nella zona di Larderello alla fine del 1943 risultava di 123,9 MW.
Biomasse
L’introduzione a questo termine venne alla luce grazie allo zoologo tedesco Reinhard Demoll, il quale le identificò come “la quantità di sostanza costituita da organismi viventi per unità di superficie o di volume”
Origine
Le biomasse sono classificate tra le risorse energetiche rinnovabili e alternative con un impatto ambientale più basso rispetto alle fonti di energia fossile
La combustione delle biomasse rilascia una quantità di CO2 in atmosfera pari a quella assorbita dalle piante nel corso della loro vita e pertanto minore rispetto il rilascio delle risorse di origine fossile.
Ad oggi difatti con biomasse si intendono i materiali di origine organica utilizzate per produrre energie elettrica e termica
Cosa sono ad oggi
Processi di trasformazione delle biomasse:
- L’utilizzo per scopi energetici valorizza gli appezzamenti boschivi e forestali.
- Derivano dai prodotti della terra. Pertanto sono risorse rinnovabili.
- Possono diventare dopo un’opportuna raccolta differenziata e lavorazione una risorsa economica, andando anche a ridurre il volume dei rifiuti da gestire.
- La produzione di elettricità e calore tramite le biomasse riduce la domanda delle materie prime energetiche tradizionali (carbone, olio, gas).
Vantaggi
Svantaggi
- Oltre all’emissioni di CO2 la combustione delle biomasse rilascia anche altre sostanze inquinanti nell’atmosfera.
- Nel bilancio ambientale delle biomasse occorre considerare anche il trasporto dal punto di origine (foresta, ecc) a quello di consumo (centrale termica, ecc).
- A volte devono subire trattamenti preliminari per ridurre l’umidità residua.
15%
Fabbisongo energetico totale nel mondo
40-90%
Fonti energetiche utilizzate dai paesi in via di svilippo
3%
Utilizzo nei paesi industrializzati
Come vengono sfruttate in Italia e nel mondo:
La Finlandia
La Finlandia ad esempio è il leader mondiale nell’utilizzo di bioenergia, e al terzo posto in Europa nell’impiego delle fonti rinnovabili.
In Italia
L’impiego delle biomasse in Italia è finalizzato sia alla produzione di energia elettrica che di energia termica:
Italia
Finlandia
Rinnovabile = buono?
Le centrali geotermiche di Bagnore ad alta entalpia e tecnologia flash disperdono nell'aria:
In realtà la geotermia non è sempre energia pulita e rinnovabile
- il 43% dell'ammoniaca prodotta in tutta la regione Toscana
- quantità di CO2 superiori a quelle prodotte da una centrale a carbone
- mercurio, arsenico e anidride solforosa
Mortalità
Tali emissioni si riversano principalmente sul comune di Arcidosso, dove viene registrata una mortalità maschile per tumori superiore del 30% alla media regionale.
- Inquinamento di eventuali falde acquifere intercettate nel percorso
- Rischio sismico
- Impatto paesaggistico con conseguente danno economico e d’immagine
- Subsidenza
I rischi che ne conseguono sono:
Val D'Orcia
La Val d’Orcia è un paesaggio immutato da 600 anni, dichiarato Patrimonio dell'UNESCO.
Our Team
Nils
Eleonora Karruli
Nicole Tiberi
Lorenzo Mancioppi