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Lo sapevi che il primo stato europeo a riconoscere il suffragio universale fu il Granducato di Finlandia, con le prime donne elette in parlamento nel 1907?

MANAL AL-SHARIF Manal Al Sharif è una donna coraggiosa nata in Arabia Saudita, paese in cui essere donna non è semplice poiché i suoi diritti valgono la metà di quelli degli uomini e le donne non possono uscire da sole, aprire un conto bancario e, fino a tre anni fa, poter guidare, quest’ultimo concesso nel 2018. Durante la sua adolescenza era stata una ragazzina estremista che conosceva e rispettava l’elenco di cose proibite nel suo paese. Diventata ingegnere informatico, non era libera di muoversi senza il permesso del padre o se accompagnata da un uomo; Manal non sopportava di essere inferiore agli altri. Cominciò così a mettere in discussione le regole, soprattutto dopo un viaggio di lavoro nel New Hampshire nel quale ha imparato a guidare. Quando è tornata nel 2011 in Arabia Saudita, lei e una sua amica hanno deciso di infrangere le regole e di fare un giro in macchina. La stessa sera è stata imprigionata per nove giorni ed è stata etichettata come “pericolosa minaccia” per il suo paese. La sua azione non è stata soltanto un gesto di grande coraggio, ma anche un esempio per molte altre donne che, dopo la diffusione del video, hanno sfidato il divieto.

YULIYA YUKHNO TARASEVICH Yuliya Tarasevich è una giovane donna bielorussa che abbiamo incontrato on line, che ha lottato e continua lottare contro il regime di Lukashenko che ha annullato l’esito delle elezioni e si è autoproclamato vincitore assoluto, operando una pesante repressione contro gli oppositori politici e negando i diritti del suo popolo. Yuliya è stata in carcere per due volte: la prima quando ha distribuito dei braccialetti di colore “bianco rosso bianco”, i colori della bandiera bielorussa, la seconda volta senza nessun apparente motivo. E’ stata costretta ad andarsene dal suo paese ed ora sta girando tutta l’Italia per raccontare la sua storia agli studenti italiani e cercare di portare aiuto da lontano al suo popolo oppresso. Ci ha raccontato che sono più di 870 prigionieri politici, sottoposti a torture e carcere persino fino a dieci anni, solo per opinioni invise al regime.

MANAL AL-SHARIF Manal Al Sharif è una donna coraggiosa nata in Arabia Saudita, paese in cui essere donna non è semplice poiché i suoi diritti valgono la metà di quelli degli uomini e le donne non possono uscire da sole, aprire un conto bancario e, fino a tre anni fa, poter guidare, quest’ultimo concesso nel 2018. Durante la sua adolescenza era stata una ragazzina estremista che conosceva e rispettava l’elenco di cose proibite nel suo paese. Diventata ingegnere informatico, non era libera di muoversi senza il permesso del padre o se accompagnata da un uomo; Manal non sopportava di essere inferiore agli altri. Cominciò così a mettere in discussione le regole, soprattutto dopo un viaggio di lavoro nel New Hampshire nel quale ha imparato a guidare. Quando è tornata nel 2011 in Arabia Saudita, lei e una sua amica hanno deciso di infrangere le regole e di fare un giro in macchina. La stessa sera è stata imprigionata per nove giorni ed è stata etichettata come “pericolosa minaccia” per il suo paese. La sua azione non è stata soltanto un gesto di grande coraggio, ma anche un esempio per molte altre donne che, dopo la diffusione del video, hanno sfidato il divieto.

EVITA PERON

Evita Peron nasce in Argentina nel 1919. Durante l’adolescenza si trasferisce con la sua famiglia a Junin, dove nel 1944 incontrò Juann Peron , che fu attratto dall’impegno che Evita dimostrava verso i poveri e i bisognosi. Nel 1947 sposò Juann Peron, l’anno prima eletto presidente dell’Argentina, diventando così FIRST LADY. Nello stesso anno Eva riuscì a far ottenere alle donne argentine il diritto di voto, diventando così una delle piu grandi femministe mondiali.

Corazon Aquino

Corazon Aquino, detta Cory, fu la prima presidentessa delle Filippine (1986-1922) . Oppositrice del dittatore Ferdinando Marcos, divenne capo dello Stato tramite libere elezioni, avviando così la sua lotta per il ripristino della democrazia. Raccolse l’eredità politica del marito Benigno Aquino, politico socialista imprigionato e infine assassinato, e ottenne vasti consensi tra la popolazione. Durante il suo mandato ci furono sette tentativi di colpi di Stato falliti, ma riuscì a ripristinare la democrazia nelle Filippine. Alla fine del suo mandato sostenne la candidatura di Ramos e continuò a partecipare attivamente alla vita politica, opponendosi ai tentativi di imporre la dittatura nel suo Stato natale.

Sarojini Naidu

SAROJINI NAIDU Sarojini Naidu fu la prima donna indiana presidente del congresso nazionale dell’India e la prima donna governatrice dello Stato indiano dell’Uttar Pradesh. Lei fu una sostenitrice dei diritti civili, dell’emancipazione delle donne e dell’indipendenza dal dominio coloniale. Soprannominata, per via della sua musica e della sua poesia, "L'usignolo dell’India”, si sposò in un matrimonio tra caste. La Naidu si unì al movimento per l’indipendenza indiana nel 1905 e tra il 1915 e il 1918, in delle sue conferenze, parlò di benessere sociale e dell’emancipazione femminile, tanto da contribuire nella fondazione della “Women’s Indian Association”. Lei fu una donna estremamente moderna che segnò la storia del paese.

MANAL AL-SHARIF

Manal Al Sharif è una donna coraggiosa nata in Arabia Saudita, paese in cui essere donna non è semplice poiché i suoi diritti valgono la metà di quelli degli uomini e le donne non possono uscire da sole, aprire un conto bancario e, fino a tre anni fa, poter guidare, quest’ultimo concesso nel 2018. Durante la sua adolescenza era stata una ragazzina estremista che conosceva e rispettava l’elenco di cose proibite nel suo paese. Diventata ingegnere informatico, non era libera di muoversi senza il permesso del padre o se accompagnata da un uomo; Manal non sopportava di essere inferiore agli altri. Cominciò così a mettere in discussione le regole, soprattutto dopo un viaggio di lavoro nel New Hampshire nel quale ha imparato a guidare. Quando è tornata nel 2011 in Arabia Saudita, lei e una sua amica hanno deciso di infrangere le regole e di fare un giro in macchina. La stessa sera è stata imprigionata per nove giorni ed è stata etichettata come “pericolosa minaccia” per il suo paese. La sua azione non è stata soltanto un gesto di grande coraggio, ma anche un esempio per molte altre donne che, dopo la diffusione del video, hanno sfidato il divieto.

YULIYA YUKHNO TARASEVICH

Yuliya Tarasevich è una giovane donna bielorussa che abbiamo incontrato on line, che ha lottato e continua lottare contro il regime di Lukashenko che ha annullato l’esito delle elezioni e si è autoproclamato vincitore assoluto, operando una pesante repressione contro gli oppositori politici e negando i diritti del suo popolo. Yuliya è stata in carcere per due volte: la prima quando ha distribuito dei braccialetti di colore “bianco rosso bianco”, i colori della bandiera bielorussa, la seconda volta senza nessun apparente motivo. E’ stata costretta ad andarsene dal suo paese ed ora sta girando tutta l’Italia per raccontare la sua storia agli studenti italiani e cercare di portare aiuto da lontano al suo popolo oppresso. Ci ha raccontato che sono più di 870 prigionieri politici, sottoposti a torture e carcere persino fino a dieci anni, solo per opinioni invise al regime.

Rigoberta Menchiu

Rigoberta Menchiu è un’attivista nata nel 1952 in Guatemala. A causa delle lotte per difendere il suo popolo ha perso dei familiari e compagni in occasione dell'occupazione pacifica dell’ambasciata di Spagna a Città del Guatemala e delle proteste contro l'oppressione che il Governo esercitava sulla popolazione indigena e contro l’arbitraria espropriazione delle terre ai contadini. Nonostante una durissima repressione, ma è riuscita a fuggire dalle persecuzioni usando un falso nome, ma continuando le sue lotte e per la pace e la giustizia nel suo paese. Nel 1992 riceve il premio Nobel per la pace, per la sua lotta pacifica che si è estesa ad altri popoli che stanno combattendo. Rigoberta afferma che la sua vita è anche la storia del suo popolo che fu calpestato ingiustamente.

Rita Levi-Montalcini

Rita Levi-Montalcini nacque a Torino in una famiglia in cui il padre rappresentava la massima autorità ed i ruoli femminili erano quelli di badare alla casa e alla famiglia. Nonostante le idee paterne, nel 1936 si laureò in medicina e chirurgia.Nel 1939, a causa delle persecuzioni razziali, fu costretta a fuggire in Belgio. Dal 1944 al 1945 si unì come medico alle truppe alleate sbarcate in Italia. Riuscì ad approfondire le sue ricerche sul sistema nervoso recandosi negli Stati Uniti e grazie ad esse conseguì il Premio Nobel per la medicina nel 1986.Nel 2001 fu nominata Senatrice a vita e, alla sua morte, avvenuta nel 2012, deteneva il record di anzianità fra le altre Senatrici con l’età di 103 anni.Rita Levi-Montalcini si è sempre battuta in campagne per diritti sociali, come quelle contro le mine antiuomo, e della donna, come quelle degli anni ‘70 per la legalizzazione dell’aborto.

Chien-Shiung Wu, detta anche “la Marie Curie cinese”, è stata una delle fisiche più famose e importanti al mondo ed la prima donna ad insegnare alla Princeton University. Ha contribuito anche al progetto Manhattan. Nata in un paesino cinese nel 1912, suo padre era il fondatore di una scuola per femmine e l’ha spronata a studiare. A 10 anni lascia i genitori per continuare gli studi a Shanghai, dove si laurea con il massimo dei voti in fisica. Poi si trasferisce negli Stati Uniti ed inizia il suo lavoro di ricerca. Nel 1957 Chien-Shiung Wu ha guidato un gruppo di scienziati che ha fatto un esperimento per confermare la teoria dei due fisici Tsung Dao Lee e Chen Ning Yang, ma, una volta verificata ,il premio Nobel andò solo ai due che avevano formulato la teoria e non alla Chien-Shiung. Si ritira quindi dalla ricerca allo scopo di girare il mondo per raccontare di come è riuscita a lavorare in un ambito precluso alla donne e per ispirare altre donne a fare come lei. Morta nel 1997, è stata sepolta nel giardino della scuola di suo padre.

Chien-Shiung Wu

JANE GOODALL

Jane Goodall, londinese nata nel 1934, è stata la prima scienziata a studiare la vita e la mente degli scimpanzé, il primo essere umano adulto ad essere accettato, senza alcuna costrizione esterna, in una comunità di scimmie antropomorfe. Lei passò 60 anni nel fare un lavoro rivoluzionario nel parco nazionale del Gombe Stream, studiando gli scimpanzè. Ha dimostrato che possono ragionare e risolvere semplici problemi, costruire e usare utensili e provare emozioni simili alle nostre. Ha sempre sostenuto la necessità urgente di proteggere gli scimpanzé dall’estinzione, ma anche di occuparsi anche delle esigenze della popolazione locale e dell'ambiente. Fonda il Jane Goodall Institute e il Roots&Shoots, Radici & Germogli, un programma dedicato ai giovani per sostenere la loro azione di ’integrazione uomo-animale-ambiente. Adesso, anche ultraottantenne, Jane Goodall viaggia circa 300 giorni all’anno in tutto il mondo sensibilizzando l’opinione pubblica sui problemi ambientali che l’uomo stesso ha causato al pianeta. Nell’aprile 2002 il segretario generale dell’ONU Kofi Annan l’ha nominata “Messaggero di Pace”

Donne in Africa

Le donne sono vittime di abusi sessuali e di violenze in generale

Circa 3 milioni di bambine vengono sottoposte alla pratica dell'infibulazione , una mutilazione genitale femminile per preservare la purezza delle ragazzine fino al matrimonio

125 milioni di ragazze sono obbligate a sposarsi prima di avere 15 anni, facendo così terminare la loro infanzia

Circa 200 mila donne sono morte per cause legate al parto

Le donne non hanno il diritto di lavorare, infatti nella vita non hanno altre possibilità che i lavori domestici

Dopo il matrimonio, le ragazze devono abbandonare gli studi

Scrittrici, avocatesse, giornaliste stanno lottando per un futuro "alla pari"

Su 52 milioni di ragazze che non vanno a scuola nel mondo, il 60% vive nell'Africa subshariana

Maya Gabeira è una surfista brasiliana del 1987. Inizia a surfare all’età di quattordici anni, dal 2007 al 2010 vince consecutivamente quattro Billabong XXL Global Big Wave Award, la competizione che vede i più abili atleti cavalcare le big wave, le onde più grandi, veri e propri muri di acqua. Nel 2009 surfa l’onda più grande mai surfata da una donna, alta circa 14 metri. L’ 11 Febbraio del 2020, a Nazaré, in Portogallo, vince l’Oscar dell’onda più grande mai cavalcata da una donna, il “cdbMD XXL Biggest Wave Award” 2020, assegnato ogni anno dalla World Surfe League, una sorta di federazione mondiale dei surfisti professionisti, grazie alla impressionante discesa di una montagna d’acqua alta 22.4 metri, che le fa stabilire un Guinness World Record per l’onda più grande mai surfata, nemmeno da un uomo.

Maya Gabeira

NIGERIA: ISTRUZIONE E BOKO HARAM

Boko Haram è un'organizzazione terroristica di ispirazione islamica nigeriana che vuole imporre la Sharia in Nigeria.L'obiettivo principale di questa organizzazione è quello di boicottare il sistema scolastico nigeriano per precluderlo alle donne.Il 14 aprile 2014 nel Borno (uno Stato federato della Nigeria), sono state rapite dai terroristi di Boko Haram 276 studentesse al liceo di Chibok, che sono state portate tramite autocarri nella forestaSolamente 57 ragazze sono riuscite a scappare, le altre hanno subito violenze di ogni tipo.Grazie alla campagna di sensibilizzazione #BringBackOurGirls, a distanza di tre anni una parte delle studentesse ha potuto tornare a casa.

I diritti delle donne

  1. 10 DICEMBRE 1948: a Parigi nacque la dichiarazione universale dei diritti umani che trattava anche dei diritti delle donne.
  2. La DISCRIMINAZIONE è uno dei problemi che colpisce maggiormente le donne.
  3. La parità di genere non si è ancora realizzata in tutti gli stati del mondo.
  4. Il diritto di voto alle donne è stato concesso loro solo pochi anni fa, ma non in tutti i paesi.
  5. Molti diritti delle donne garantiti dalla dichiarazione dei diritti ancora oggi non vengono rispettati.
  6. In alcuni ambiti politici, lavorativi e sociali la donna non ha le stesse possibilità degli uomini.
  7. Le donne sono meno alfabetizzate degli uomini.

Donne in India

E' il quarto Paese al mondo più pericoloso per le donne

Tra le persone alfabetizzate dell' India, solo il 18% sono donne

E' obbligatorio cha la donna si sposi in giovane età, infatti il 47% si è sposata prima dei 18 anni

Un tempo le donne venivano bruciate vive insieme alla solma del marito defunto

Le vedove hanno una condizione tre volte peggiori delle altre donne, non godono di nessun diritto

Nel 2012 sono stati registrati più di 100 mila casi di violenza familiare perpetrati da parte del marito, ma solo nel 15% delle denunce ci sono state condanne

Tra il 2012 e il 2014, 25000donne sono morte per dote, perchè il marito non è stato soddisfatto del regalo dato dalla famiglia della moglie

Nel 2017 è stato abolito il divorzio istantaneo o "triplo Talaq" diffuso nelle comunità musulmane. Il marito poteva divorziare dalla moglie pronunciando o scrivendo la parola "Talaq" (divorzio) tre volte

Valentina Tereshkova

Valentina Tereshkova nacque nel 1939 nel villaggio di Bol'šoe Maslennikovo da una famiglia bielorussa. A causa della morte del padre, avvenuta durante la Seconda Guerra Mondiale, ebbe un’infanzia molto difficile. Da giovane cominciò la sua carriera lavorativa nelle fabbriche sovietiche, per poi conseguire un diploma tecnico nel 1960. Affascinata da Jury Gagarin, decise di sottoporsi agli esami con i quali sarebbe stata scelta come prima donna che sarebbe andata nello spazio. Il 16 giugno 1963, a bordo della navicella Vostok 6, venne lanciata in orbita, diventando così la prima donna ad andare nello spazio. Nel 1966 fu promossa a membro del Soviet Supremo e a membro del consiglio del Partito Comunista dell’Unione Sovietica. Oggi è membro della Duma di Stato della Federazione Russa.

Malala Yousafzai

Malala Yousafzai è un'attivista per i diritti umani ed è anche la più giovane vincitrice del premio Nobel per la pace, conseguito nel 2014. E' nata nel 1997 in Pakistan.Nota per il suo impegno per l'affermazione dei diritti civili e per l'istruzione femminile, purtroppo bandita nel suo paese da una legge dei talebani (un movimento politico attivo in Afghanistan) che impedisce alle donne di condurre una vita normale.E' diventata celebre grazie ad un blog da lei scritto per la BBC (televisione inglese) nel quale documenta il regime dei talebani. Sfuggita ad un attentato mortale nel suo paese, venn curata nel Regno Unito dove vive tutt'oggi. Non potrà più fare ritorno in patria perchè i talebani la condannerebbero a morteHa scritto un libro che racconta la sua storia dal titolo: "Io sono Malala".

Irena Sendler

E' nata nel 1910 a Varsavia in Polonia, è stata un'infermiera e assistente sociale, che collaborò con la resistenza (nome di battaglia: Jolanta) in Polonia durante la seconda guerra mondiale. Salvò 2.500 bambini ebrei dai nazisti. Irena per molti anni ha vissuto nell’anonimato e solo nel 1965, grazie all’informazione di alcuni ex bambini ebrei, le viene conferita la Medaglia di “Giusto fra le Nazioni”Infine morì nel 2008 nella città in cui era nata.

Nel 2012 quindici studentesse sono morte perchè in un incendio i soccorsi non potevano salvarle visto che non erano vestite adeguatamente.

Alle donne non è permesso di entrare nelle piscine pubblice maschili.

A partire da giugno 2018 le donne saudite hanno potuto guidare.

Le donne in Arabia Saudita sono obbligate ad avere pelle e capelli coperti.

I Wali devono tutelare le donne e decidere per loro. Una bambina, una ragazza o una donna non ha il diritto di fare ciò che vuole se non con l'autorizzazione del uomo.

L'Arabia Saudita è stato l'ultimo paese al mondo a concedere il diritto di voto alle donne; solo nel 2015 hanno potuto votare.

In caso di tradimento l'uomo è autorizzato ad uccidere la moglie. Nonostante le lamentele riguardo al delitto d'onore, questa tecnica è ancora utilizzata.

Matrimonio riparatore: uno stupratore evita la prigione se dopo sposa la vittima anche senza il suo consenso.

Donne in Arabia Saudita

Ghhh

Margherita Hack era un’ astrofisica,accademica, divulgatrice scientifica ed attivista italiana che nacque il 12 giugno 1922 a Firenze. Era una delle menti più brillanti della comunità scientifica; è stata la prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia ed ha anche dato un importante contributo per la ricerca e la classificazione di molte stelle. Margherita Hack è nota anche per aver scoperto una stella chiamata Epsilon Aurigae, lontana 6500 anni luce dalla terra ed è ben duecentomila volte più luminosa del Sole. il 12 agosto 2010 venne premiata a Torre del Lago Puccini come "Personaggio gay dell'anno" per la sua attività a favore dei diritti civili e del riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali. Una curiosità è che è stata un’animalista convinta fin dalla nascita ; lei infatti rispettava gli animali e pensava che non si sarebbero dovuti uccidere per mangiarli.

Margherita Hack

Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón, soprannominata Frida Kahlo, fu una pittrice dalla vita travagliata, che nacque in Messico nel 1907.Un evento che le cambiò radicalmente la vita fu quello del 17 settembre 1935, quando l'autobus su cui si trovava si scontrò contro un tram ed il corrimano le attraversò il corpo. Questo evento però fu anche quello che la portò a diventare una pittrice famosa a livello modiale; infatti, quando era in ospedale, iniziò a dipingere. Possiamo definire Frida Kahlo come il simbolo dei diritti umani, ma soprattutto della libertà femminile. Le sue folte e mascoline sopracciglia diventarono simbolo della body positivity; erano un mezzo per indurre le persone ad accettarsi per come sono e non abbattersi davanti ai giudizi e ai pregiudizi.

Frida Kahlo

Yusra Mardini, nata nel 1998 in Siria, vive in Germania con lo status ufficiale di ragazza rifugiata 2016. Yusra è una nuotatrice specializzata nello stile libero e farfalla, che cresce in una famiglia che nutre una grande passione per questa discplina sportiva. Dal suo paese fu costretta a scapppare a causa della guerra e il suo viaggio si è trasforamto nel libro intitolato “Butterfly” che narra della fuga in mare in un'imbarcazione che, nell'ultimo tratto del viaggio viene trascinata da lei e da sua sorella Sarah che, dopo essersi tuffate in mare rischiando la vita, nuotando per ore in acque gelide, riuscendo a raggiungere le coste di un'isola greca. Da lì il loro viaggio proseguì fino a Berlino. Il coraggio di Yousra e il suo talento di nuotatrice sono stati premiati con qualifica alle Olimpiadi di Rio 2016 come membro della squadra olimpica degli atleti rifugiati. Yusra è oggi ambasciatrice dei rifugiati e simbolo per i migranti di tutto il mondo, è un potente esempio di forza e determinazione. Nel settembre del 2016 davanti all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite Yusra Mardini ha invocato il diritto dei rifugiati ad avere accesso a una sistemazione sicura, all'istruzione, a mezzi di sussistenza e ad un’opportunità di formazione.

Yusra Mardini

Nellie Bly

Nellie Bly, pseudonimo di Elizabeth Jane Cochran, è stata la prima giornalista investigativa che ha difeso le operaie sfruttate, lottando contro il lavoro minorile e per salari più giusti, attivista, reporetr di guerra e prima donna a compiere il giro del mondo in soli settantadue giorni, battendo ogni record. E' nata in Pennsylvania il 5 maggio 1864, .Si finge pazza per farsi rinchiudere in un manicomio così da poterne spiegare le condizioni e la sua inchiesta portò alla riforma degli istituti di igiene mentale nello stato di New York. In seguito si fa arrestare per raccontare la condizione delle detenute nelle prigioni e racconta storie di donne che lavorano nelle fabbriche. Quando scrive, Nellie trasmette non solo la cronaca , ma anche le sue idee su come migliorare ogni situazione. Il «New York Journal» la incorona “migliore reporter d’America”. I suoi articoli trattavano principalmente dei diritti delle donne e soprattutto degli stereotipi, dei maltrattamenti e delle loro pessime condizioni lavorative, cambiando per sempre il modo di fare giornalismo e la percezione della donna nella sfera pubblica.

Virginia Woolf

Adeline Virginia Woolf, nata a Londra nel 1882, è stata una saggista,scrittrice e attivista britannica che ha lottato per la parità tra i sessi. Da giovane secondo la regola vittoriana, non poté frequentare nessun istituto, ma i suoi genitori le concessero delle lezioni di latino e francese e di leggere i libri della biblioteca paterna. Ha contribuito a cambiare il ruolo della donna nella società attraverso la scrittura e ha fatto parte del movimento delle Suffragette, che hanno lottato per conquistare il suffragio femminile. Dalle sue opere emerge una costante riflessione sulla condizione della donna e sulla sua discriminazione. Ha contribuito all’emancipazione femminile, soprattutto attraverso il suo libro “Una stanza per sé", in cui sostiene che la donna non deve essere sottomessa all’uomo e deve poter lavorare e proseguire gli studi. La sua frase più celebre in questo libro è: “Una donna deve avere i soldi e una stanza tutta sua per scrivere romanzi”.

Junko Tabei

Junko Tabei fu una delle più celebri alpiniste del mondo. Nacque in Giappone nel 1939 e già all’età di dieci anni si appassionò alla montagna. Nel 1969 fondò il "Ladies Climbing Club", un club per sole donne alpiniste, sfidando così una mentalità discriminatoria dell'epoca. Nel 1975 riuscì a scalare il monte Everest, conseguendo così il primato di prima donna ad aver raggiunto la cima della montagna più alta al mondo e nel 1992 venne premiata come prima donna ad aver scalato le “Seven Summits”, ovvero le sette montagne più alte dei sette continenti. Junko Tabei fu molto impegnata anche come ecologista e dopo un master sul degrado ambientale dell'Everest dovuto ai rifiuti delle numerose spedizioni, si occupò della tutela e conservazione degli ambienti di alta quota. Fino all’età di 73 anni portò classi liceali e studenti della sua città natale sul monte Fuji. Morì nel 2016. Con la sua vita e il suo impegno voleva dimostrare che anche le donne possono fare grandi cose e prova di ciò sono queste sue due frasi: “La maggior parte degli uomini giapponesi della mia generazione si aspettano che la donna stia a casa e faccia le pulizie” e “Andiamo a fare una spedizione all’estero, da sole”.

Harriet Tubman

Harriet Tubman fu una famosa attivista statunitense, prima donna a comparire su una banconota USA. Si stima che nacque negli Stati Uniti tra il 1822 e il 1825 come schiava e dopo aver trascorso un'infanzia difficile, si dedicò all’organizzazione della fuga di altri schiavi come lei, grazie anche alla Underground Railroad, una rete di attivisti abolizionisti. Fu oggetto di numerose violenze che le provocarono danni permanenti alla salute. Per il suo impegno sociale, le venne affibbiato il nome “Mosè degli afroamericani”, nome che le sarebbe servito come pseudonimo. Scoppiata la guerra di Secessione, decise di arruolarsi e lavorò come spia, infermiera ed esploratrice a fianco dell’esercito nordista, divenendo nel 1863 la prima donna a guidare una spedizione armata nella storia degli Stati Uniti. Nei suoi ultimi anni di vita si dedicò alla lotta per il suffragio femminile tanto da diventare una vera e propria icona. Morì nel 1913. Una delle sue frasi più emblematiche è: “Ero una straniera, in terra straniera. Mio padre, mia madre, i miei fratelli e le mie sorelle erano in Maryland. Ma io ero libera, e anche loro dovevano esserlo”.

Marie Curie

Maria Salomea Skłodowska nacque a Varsavia nel 1867, quando la Polonia era sotto l’occupazione russa. Ciò le provocò un “non piccolo” problema: non poteva frequentare l’università. Nel 1891 dovette quindi andare a studiare a Parigi, a spese della sorella che a sua volta aveva studiato coi soldi di Maria, in uno scambio da loro stesse definito “Patto tra dame”. Marie, come si fece chiamare, si laureò in fisica nel 1893 e in matematica nel 1894, poi conobbe Pierre Curie che divenne suo marito e con il quale continuò il suo lavoro di ricerca sui minerali contenenti uranio. Nel luglio del 1898 i coniugi Curie isolarono un nuovo elemento, al quale diedero il nome di “Polonio”, in onore della terra natia di Marie, ed a dicembre dello stesso anno scoprirono il “Radio”, così chiamato per l’enorme capacità di emettere radiazioni. Grazie alla scoperta della radioattività naturale, ricevettero il premio Nobel per la fisica nel 1903. Nel frattempo morì Pierre Curie e a Marie venne offerta la cattedra al corso di fisica all’ Università della Sorbona, che era stata del marito, divenendo così la prima donna ad insegnare nella prestigiosa accademia francese. Dopo aver isolato il radio come metallo, rendendolo più lavorabile, venne insignita del secondo Nobel per la chimica nel 1910. Marie morì il 4 luglio 1934 di leucemia per la lunga esposizione alle radiazioni delle quali non conosceva i rischi. Maria è stata la prima donna a ricevere un Nobel e l’unica a vincerne due. Si è sempre battuta per affermare che la forza è nella donna, la quale non deve dipendere dall’uomo.

Amanda Gorman

Amanda Gorman è una ragazza di colore, nata nel 1998 a Los Angeles. Alle superiori la sua professoressa, notando le sue doti di poetessa, le ha proposto di partecipare al “Youth Poet Laureate” della sua città. Lo ha vinto, come anche l’edizione nazionale dello stesso premio tre anni dopo. Nel 2015, ad appena diciassette anni,ha pubblicato il suo primo libro di poesie. Per l’insediamento del Presidente statunitense Joe Biden, il 20 gennaio 2021, ha recitato la poesia da lei scritta “The Hill We Climb”, diventando la più giovane poetessa ad esibirsi in un insediamento presidenziale. Quest'opera le è stata chiesta dalla moglie di Biden e la Gorman l’ha iniziata il 30 dicembre 2020 e conclusa il 2 gennaio 2021, il giorno dell’assalto a Capitol Hill, al quale fa riferimento nella poesia. Tramite le sue liriche denuncia e combatte i temi del razzismo e dell’ oppressione delle persone di colore negli USA; inoltre si batte per la parità di genere. Per questo motivo, vuole che le sue poesie vengano tradotte solo da donne giovani di colore.

Samantha Cristoforetti (nata il 26 aprile 1977) è un'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea italiana, pilota e ingegnere dell'Aeronautica Militare Italiana. È la prima donna italiana recatasi nello spazio e fino al 2017 deteneva il record di donna con più tempo trascorso nello spazio con 199 giorni e 16 ore. Questo record è ora detenuto da Christina Koch. La Cristoforetti è anche la prima persona ad aver preparato un espresso nello spazio. Quando aveva 18 anni, ha seguito un programma di scambio con gli Stati Uniti e ha frequentato lo Space Camp. Il 3 luglio 2012 l'Agenzia Spaziale Europea le ha assegnato una missione di lunga durata sulla ISS che si sarebbe svolta nel 2014.Il raggiungimento della Stazione Spaziale Internazionale è avvenuto grazie alla navicella spaziale Sojuz e la Cristoforetti vi ha trascorso 200 giorni. Insieme a suo marito Lionel Ferra sostiene l’organizzazione dell’UNICEF, di cui è ambasciatrice.

Samantha Cristoforetti

Eufrosina Cruz Mendoza è nata un piccolo paese del Messico, il 1° gennaio 1979. E’ un’ attivista per la parità di genere e i diritti delle donne indigene dell'America latina. E' laureata in contabilità e ha fatto anche l’insegnante in comunità indigenti. Ha fondato la QUIEGO, un’associazione che promuove l’uguaglianza di diritti tra uomo e donna. Anche se aveva vinto le elezioni, Eufrosina Cruz, è stata esclusa dalla carico di sindaco dalle autorità maschili, perché donna. Eufrosina Cruz si è anche battuta contro i matrimoni forzati (ovvero i matrimoni in cui la sposa non sceglie il marito, ma lo scelgono i membri maschili della sua famiglia).Nonostante le difficoltà, sta portando avanti la sua battaglia per i diritti delle donne in Messico anche attualmente.

Eufrosina Cruz

Nata a New York nel 1958, Anna Politkovskaja è stata poetessa, scrittrice e giornalista. La sua carriera inizia nel 1982 come penna presso vari giornali in cui era responsabile delle emergenze per poi arrivare alla testata “Novaja Gazeta”, da cui ha portato avanti una convinta protesta a favore dei diritti umani in Russia e in Cecenia e contro la politica di Vladimir Putin, Presidente della Federazione Russa, e Ramzan Kadyrov, Presidente della Repubblica Cecena. In seguito alle sue proteste è stata minacciata sia verbalmente che fisicamente, oltre che arrestata varie volte. Nel 2001 è stata costretta ad abbandonare il paese e fuggire a Vienna. Nell’ ottobre 2002 a Mosca fa da mediatrice durante l’assedio al teatro Dubrovka da parte di terroristi ceceni. Nel settembre 2004, mentre in aereo di recava a Beslan per trattare la liberazione degli ostaggi, ha perso conoscenza, pare a causa di un tentativo di avvelenamento. La giornalista viene freddata con cinque colpi di pistola il 7 ottobre 2006 nell'ascensore del suo palazzo. Anna Politkovskaja resta una figura scomoda, su cui si cerca di far cadere il silenzio in patria, nonostante la sua notorietà internazionale per l’impegno pofuso a favore delle libertà.

Anna Politkovskaja (1958-2006)

Madre Teresa di Calcutta viene alla luce a Skopje, nell’ex Jugoslavia, nel 1910. A diciott'anni sente di avere ricevuto una grazia dalla Madonna e si avvicina alla vita religiosa, attitrata dall' assistenza morale e materiale ai poveri. Inizia il suo noviziato in India, dove segue ed aiuta le bambine povere. Nel 1931 pronuncia i voti, diventando Suor Teresa e termina gli studi a Calcutta, dove rimane inorridita dalle condizioni di estrema povertà che osservava in città. Riceve in seguito una sorta di chiamata da Dio, che le comunica di lasciare il convento e consacrarsi al servizio dei poveri, che leviene concesso dalla Santa Sede. Madre Teresanel 1947 indossa per la prima volta un "sari" bianco di cotone grezzo, decorato con un bordino azzurro, i colori della Vergine Maria, che diverrà il simbolo delle consorelle missionarie della carità. Crea nel 1954 il "Centro di speranza e di vita" per accogliervi i bambini abbandonati. Riceve nel 1979 il Premio Nobel per la pace, i cui 6000 dollari vengono devoluti ai poveri di Calcutta. Viene proclamata santa da papa Giovanni Paolo II nel 2002 e viene riconosciuta come la "Santa dei Poveri". Il suo messaggio è sempre attuale: "Puoi trovare Calcutta in tutto il mondo , se hai occhi per vedere. Dovunque ci sono i non amati, i non voluti, i non curati, i respinti, i dimenticati”.

Madre teresa di calcutta

Madre Teresa di Calcutta viene alla luce a Skopje, nell’ex Jugoslavia, nel 1910. A diciott'anni sente di avere ricevuto una grazia dalla Madonna e si avvicina alla vita religiosa, attitrata dall' assistenza morale e materiale ai poveri. Inizia il suo noviziato in India, dove segue ed aiuta le bambine povere. Nel 1931 pronuncia i voti, diventando Suor Teresa e termina gli studi a Calcutta, dove rimane inorridita dalle condizioni di estrema povertà che osservava in città. Riceve in seguito una sorta di chiamata da Dio, che le comunica di lasciare il convento e consacrarsi al servizio dei poveri, che leviene concesso dalla Santa Sede. Madre Teresanel 1947 indossa per la prima volta un "sari" bianco di cotone grezzo, decorato con un bordino azzurro, i colori della Vergine Maria, che diverrà il simbolo delle consorelle missionarie della carità. Crea nel 1954 il "Centro di speranza e di vita" per accogliervi i bambini abbandonati. Riceve nel 1979 il Premio Nobel per la pace, i cui 6000 dollari vengono devoluti ai poveri di Calcutta. Viene proclamata santa da papa Giovanni Paolo II nel 2002 e viene riconosciuta come la "Santa dei Poveri". Il suo messaggio è sempre attuale: "Puoi trovare Calcutta in tutto il mondo , se hai occhi per vedere. Dovunque ci sono i non amati, i non voluti, i non curati, i respinti, i dimenticati”.

Madre teresa di calcutta

Maria Montessori, nata nel 1870 nelle Marche, fu la terza donna in Italia a laurearsi alla facoltà di medicina. Divenne famosa grazie al metodo educativo che ha preso il suo nome, ovvero il “Metodo Montessori", che ancora ai giorni nostri è ancora molto vivo e presente e che viene praticato in centinaia di migliaia di scuole di tutto il mondo. La base su cui si fonda è l’autonomia del bambino, a cui viene data libertà di manifestare la sua spontaneità. L’insegnante deve essere “solo” un mediatore che favorisce l’innata voglia di fare; deve saper osservare, scegliere il materiale adatto e saper tacere al momento giusto, pur restando la guida del processo di apprendimento, mano a mano rendendo i ragazzi e gli adolescenti sempre più autonomi. Nel 1907 a Roma aprì la prima Casa dei bambini, per accogliere i piccoli dalla strada, cui ne seguiranno altre. Nel 1920 iniziò ad interessarsi anche ai neonati e decise di diffondere il suo metodo anche tra i piccoli creando due luoghi distinti per loro: il Nido, dai 2 ai 15 mesi, e la Comunità Infantile, dai 15 mesi ai 2 anni. Nella sua vita girò tutto il mondo, in una sorta di pellegrinaggio scientifico, nelle sue scuole. Morì in Olanda all’età di ottantadue anni.

Maria Montessori

Wangari Muta Maathai, biologa, ambientalista e attivista politica, nacque il 1 aprile del 1940 a Nairobi , in Africa, durante l’epoca coloniale inglese. I figli dei contadini allora non potevano andare a scuola, ma il fratello convinse la mamma a farle frequentare le elementari con lui e da lì cominciò la sua carriera scolastica. Si recò all’università di Pittsburgh negli USA e fu la prima donna centrafricana a conseguire una Laurea in Scienze biologiche (1966) e ad ottenere una cattedra in veterinaria all’Università di Nairobi. Fu attiva nel movimento ecologista Green Belt Movement, un'organizzazione ambientalista non governativa focalizzata sulla piantumazione di alberi e la conservazione dell'ambiente, e allargò i suoi interessi anche ai diritti umani, in particolare di donne e bambini, e alla lotta per la democrazia e per una società multietnica. Fu insignita del premio Nobel per la pace nel 2004 per il suo contributo a uno sviluppo sostenibile, alla democrazia ed alla pace e fu la prima donna africana a ricevere tale riconoscimento. Con la sua opera ha incoraggiato soprattutto le donne del suo continente a battersi per una vita migliore.

Wangari Muta Maathai

Emmeline Pankhurst è nata nel Regno Unito nel 1858. Fu un’ attivista che guidò il movimento delle suffragette, aiutando le donne ad ottenere il diritto di voto. Nel 1999 una rivista statunitense nominò la Pankhurst una tra le persone più importanti del XX secolo, motivando così la scelta : «Ha modellato un'idea di donna per il nostro tempo, ha scosso la società in un nuovo modello da cui non ci sarebbe stata più possibilità di tornare indietro» . All’epoca in cui visse, la donna era esclusa da molte attività professionali, riservate solo agli uomini. Nel 1903 fondò l’Unione sociale e politica femminile (WSPU), ma venne più volte arrestata per le sue idee rivoluzionarie. Viaggiò molto tra Canada, Stati Uniti e Russia al grido di “Libertà o morte”.Nel 1918 finalmente e grazie soprattutto a lei, il diritto di voto fu esteso alle donne sopra i trent’anni anni e nel 1928 tutte le maggiorenni nel Regno Unito potevano votare. Una sua frase famosa è: “We have to free half of the human race, the women, so that they can help to free the other half”. ( “Dobbiamo liberare metà della razza umana, le donne, in modo che possano aiutare a liberare l'altra metà”).

EMMELINE PANKHURST

Nancy Wake

Nancy Wake fu una donna straordinaria. Con la sua forza e con la sua audacia riuscì a svolgere più lavori come l’infermiera, l’autista di ambulanza ed infine quello da giornalista che la portò a viaggiare. Durante la Seconda Guerra Mondiale si trasferì dall’Australia alla Francia, dove trovò anche il suo futuro marito che però fu ucciso perché cercava di proteggerla. Dopo che la Germania invase la Francia nel 1940 e raggiunse Parigi, il 14 giugno si sentì obbligata a proteggere questo paese che era diventato la sua casa. Andò in Gran Bretagna dove la Special Operation Executive la addestrò per diventare un agente segreto. Grazie alle sue abilità nel 1943 entrò nella lista delle spie più ricercate e si aggiudicò il soprannome di “topo bianco”. Nel 1944 divenne un agente speciale al servizio di sua maestà Giorgio VI che la fece paracadutare subito in una missione al fianco dei Maquisard (partigiani francesi). Nonostante il suo brusco atterraggio, divenne il principale collegamento radio tra l’esercito inglese, gli Angloamericani e i partigiani francesi. Arrivò perfino ad uccidere a mani nude una sentinella tedesca che stava per dare l’allarme. Grazie a tutti i suoi sacrifici e alla sua audacia, si aggiudicò varie onorificenze britanniche e straniere. Nancy Wake ha dimostrato che una donna può fare un lavoro per uomini, e lo può fare anche meglio. Infatti, come dice lei, la storia ci insegna che le agenzie hanno assunto più donne che uomini per lo spionaggio grazie alle loro capacità di analisi, di freddezza, di precisione e soprattutto di passare inosservate.

Ashley Fiolek è un’ ex motociclista nata in Michigan, sorda dalla nascita. Ha frequentato la Florida School for the Deaf and Blind, la più grande scuola per ciechi e sordi negli Stati Uniti, dove ha ballato, giocato a basket e corso su pista. La sua passione per la moto inizia quando ha tre anni e corre per i boschi vicino alla casa del nonno. Inizia a gareggiare a sette anni. Nel 2008 vince il campionato WMA (Woman motocross Association), diventando la più giovane campionessa ad aggiudicersi questo titolo e la prima donna nella storia a conquistare la copertina della rivista Transworld Motocross. Nel 2009 è la prima donna che lavora con il team della Honda Racing e nello stesso anno conquista la sua prima medaglia d’oro X Games in Women’s Moto X Super X al X Games 15. E' la prima medagliata sorda degli X Games. Ashley, a causa del suo deficit, ha sviluppato una grande sensibilità, riuscendo a sentire il motore percependone le vibrazioni. E’ stato un grande esempio che ha contribuito alla parità di genere.

Ashley Fiolek

Sylvia Earle

Sylvia Earle è un’ oceanografa, detta anche “Her Deepness”, ovvero Sua Profondità per le sue innumerevoli immersioni . Per tutta la vita si è dedicata alla salvaguardia dei nostri mari. Ha dimostrato la forza di una donna che vuole perseguire con determinazione il suo obiettivo. E’ riuscita a prendere parte ad una spedizione di soli uomini, ha partecipato insieme ad altre tre donne al progetto Tektite II, ha studiato lo spostamento delle Megattere e, con il marito, ha fondato due compagnie per costruire dei veicoli per l’esplorazione marina, progetto che poi ha abbandonato per diventare la direttrice dell’Agenzia mericana per la salvaguardia degli oceani. Il progetto Tektite II consiste dell'abitare in un laboratorio posto a circa 15 metri sotto la superficie del mare per svolgere ricerche sulle specie marine e sulle conseguenze sul corpo umano di un soggiorno prolungato sott’acqua. In precedenza l’esperimento era stato compiuto da soli uomini, ma la Earle si dimostra ampiamente all’altezza della sua missione. Nel 1979 stabilisce il record mondiale d’immersione in solitaria per la massima profondità mai raggiunta da un essere umano senza sommergibile. Insiema ad altri ricercatori, ha scoperto una nuova specie di pesce e lo ha dedicato a Barack Obama per ringraziarlo di aver ampliato una delle più grandi riserve marine protette al mondo alle Hawaii. Il sogno di Sylvia Earle è quello che tutti rispettino il cuore blu del pianeta. Continua a immergersi e ad effettuare spedizioni subacquee anche dopo aver varcato la soglia degli ottant’anni.

Policarpa Salavarrieta

Policarpa Salavarrieta, nota come La Pola, è stata una sarta e spia colombiana nata tra il 1791 e il 1796. Ha fatto parte delle Forze Rivoluzionarie durante il periodo della Reconquista, quando la Spagna voleva riprendersi le sue colonie sudamericane. In possesso di un passaporto falso, col nome di Gregoria Apolinaria, si muoveva dentro e fuori Bogotà, offrendosi come sarta per i fedeli al re e nel contempo ascoltando le conversazioni, raccogliendo mappe e scoprendo i loro progetti. In segreto reclutava persone per la causa rivoluzionaria. Nel 1817 fu catturata e fucilata; sembra sia morta maledicendo gli Spagnoli. Fu l'unica donna a distinguersi per la sua attività rivoluzionaria durante il cosiddetto periodo della Independencia, ricordata nel suo paese come un’eroina.

Amelia Earhart

Amelia Earhart è’ nata nel 1897 in Kansas, negli Stati Uniti. E’ stata un’aviatrice che ha ottenuto il primato di essere stata la prima donna ad attraversare in volo l’Atlantico e la prima donna ad attraversarlo in solitaria. Ha iniziato a seguire questa sua passione quando volò per la prima volta ad un raduno aeronautico a Los Angeles a soli dieci anni. Dopo aver studiato e lavorato come infermiera, coltivò il volo come hobby, accettando svariati lavori per coprire le spese delle lezioni. Solo in seguito acquistò un aereo e fece carriera anche grazie al futuro marito George Palmer Putman, che pubblicò svariati suoi libri e la spinse a battere i suoi record. Sull'onda del suo successo, viene addirittura creata una linea di bagagli per viaggi aerei e una di abbigliamento sportivo. Il suo coraggio si associa ad un gusto tipicamente femminile, operando come disegnatrice di moda e studiando un capo particolare d'abbigliamento: la mise di volo per le donne aviatrici. Quando era ormai diventata un’eroina, decise di intraprendere il giro del mondo, ma nel 1937 scomparve nell’Oceano Pacifico, nell’ultima parte del viaggio, insieme al suo ufficiale di rotta. Amelia Earhart è stata un esempio di coraggio e un’icona femminista dell’ epoca, anche perché a quel tempo la sua passione era considerata un lavoro da uomini.

Tina Merlin è nata a Trichiana, in provincia di Belluno nel 1926, dove va a servizio nelle case dei ricchi ed è impegnata anche nei lavori dei campi, poi a Milano come domestica e bambinaia.«Da piccola ho molto desiderato essere un maschio per venire maggiormente considerata dai miei genitori e dalla gente. Rimuginavo spesso tra me, su queste differenze che ci attribuivano costringendoci a farci sentire, noi ragazze, inferiori ai fratelli». Entrò nella Resistenza partigiana dal luglio 1944 per l’istintiva coscienza di classe e per i suoi principi cristiani come la pace, il lavoro, la giustizia e vi partecipò come staffetta col nome clandestino di Joe. Negli Anni ‘50 cominciò a scrivere sul quotidiano “L’Unità”.E’ soprattutto ricordata per il suo impegno tenace sul caso del Vajont. La Merlin scrisse infatti molti articoli in cui suggeriva cosa sarebbe successo se il monte Toc fosse crollato, sostenendo che molto probabilmente la catstrofe si sarebbe concretamente verificata, ma non solo non viene ascoltata, ma subì anche un processo per divulgazione di notizie false.Il 9 ottobre del 1963 però la catastrofe si avverò e da quel giorno fu riconosciuta da tutti nel suo lodevole ruolo di Giornalista e Donna , impegnata attivamente per i diritti civili, la giustizia sociale e la condizione femminile. Nel 1965 fu tra i soci fondatori dell'Istituto Storico Bellunese della Resistenza e per l'Età Contemporanea, l’ISBREC . Tina non ha mollato mai.

TINA MERLIN

Lady Diana era la figlia di una delle più importanti famiglie britanniche. E’ sempre stata abituata al lusso e nel 1981 sposa l’erede al trono, il principe Carlo. Durante il loro matrimonio Lady Diana ha dedicato gran parte del suo tempo alle persone in difficoltà, si trattasse di malati di lebbra o di Aids. Era questo il lato religioso della principessa.Nonostante le raccomandazioni dei medici di non toccare gente affetta da questa malattia, di cui non si conoscevano ancora le cure, Lady Diana ha infranto le regole reali e non ha rinunciato ad abbracciarli. Questa sua missione tra gli ultimi la avvicinò in modo profondo a madre Teresa di Calcutta.Fu molto attiva nella campagna antimine e nel gennaio 1997 le immagini che la immortalavano mentre percorreva un campo minato dell'Angola con un giubbotto antiproiettile fecero il giro del mondo. Alcuni la accusarono di ingerenza politica chiamandola una 'mina vagante', ma non si arrese e promosse anche la campagna della Croce Rossa Americana, recandosi a Washington dove incontrò nel Bronx la sua guida spirituale Madre Teresa .

Lady Diana

Jacqueline Kennedy

Jacqueline Kennedy fu la moglie del 35° Presidente americano John Fitzgerald Kennedy, eletto nel 1960 e assassinato a Dallas il 22 novembre 1963. Jaqueline si trovò a condurre una vita sotto i riflettori, ma tentò sempre di educare i figli al riparo dall'occhio dei media.E’ stata vittima di una serie di tragedie: madre di quattro figli, uno, purtroppo, morto alla nascita e una morta per una malformazione polmonare. E' sempre stata amata dal pubblico per la sua bellezza e personalità. Non molti sanno del suo amore per la letteratura e per le poesie e della padronanza di molte lingue, che le permettevano di comunicare con tutti i popoli del mondo.Jacqueline si è sempre battuta per i diritti dei neri, a partire dall'abito da sposa fino a quello del funerale del marito, realizzati entrambi da stiliste di colore.Le venne diagnosticato un Linfoma non Hodgkin per il quale morì il 19 maggio 1994.Dalla sua vita travagliata emerge una donna forte, con una grande voglia di vivere. Jacqueline è stata una delle più grandi donne della storia e ha dimostrato a tutti quanto, nonostante le avversità, si possa sempre sorridere alla vita.

Cholita clibers

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Le Cholita Climbers sono cinque donne boliviane di etnia Indios.La pioniera del gruppo è Lydia Huayllas, che faceva la cuoca per le spedizioni di alpinisti in bolivia. con altre donne. ad un certo punto si sono stufate di restare a guardare, cosi' Lidia Propose alle sue amiche di provare l’emozione di scalare una montagna da sole e col tempo sono diventate delle scalatrici esperte. La loro prima salita risale all'anno 2015, quando raggiunsero la cima boliviana dell’ Huayna Potosi (6088m). Hanno all’attivo anche l’ascesa da record nel 2019 dell’ Aconcagua, (6962 metri), la montagna più alta della Terra al di fuori dell'Asia. Durante le escursioni indossano i loro abiti tradizionali con gonne ampie e coloratissime ed il famoso mantello chiamato aguayos. Al di sotto però hanno abbigliamento tecnico e attrezzature che garantiscono la loro sicurezza. I loro obiettivi sono: - far capire che le donne sono alla pari degli uomini e quindi riscattare la figura femminile, specie in paesi come il loro in cui la donna soffre ancora di molte disparità; - scalare montagne al di sopra dei 6000 metri.

ANN MAKOSINSKI

Ann Makosinski è una giovane inventrice canadese che, nata nel 1997 a soli 16 anni ha inventato una torcia che si accende con il calore della mano per aiutare una sua amica delle Filippine che non aveva a disposizione luce elettrica per studiare. Questa sua genialità l’ha derivata molto dai genitori che l’hanno sempre indirizzata a spendere il suo tempo libero cercando di non sprecarlo perché nessuno ce lo può restituire. Nel 2014 ha vinto numerosi premi alla Intel International Science and Engineering Fair ed è stata nominata una degli Under 30 più promettenti dalla rivista Time 30 nello stesso anno e dal Forbes 30 nel 2017.