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LO SPIRITO ANIMA LA CHIESA

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Tempo 1 - Accostamento di un'opera d'arte e attività sulla paura dei discepoli e dei bambini Tempo 2 - Narrazione biblica e attività sull'esperienza del passaggio dalla paura alla fiducia Tempo 3 - Testimonianza: chi è Gesù per me? Tempo 4 - Le altre barche (costruiamo l abrca con Gesù e i discepoli e anche le altre barche) Celebrazione del rito della luce e preghiera di intercessione Una indicazione di come sviluppare questa tappa la trovi a questo link

Ecco cosa devi fare. Mettiti comodo nella tua stanza. Se entra luce, oscura le finestre. Non accendere luci. Cerca così di creare un ambiente nella penombra. Non farti distrarre da nulla, dal telefono, dalla televisione... Chiedi alla mamma o al papà di starti vicino. Ora chiudi glil occhi. Sei pronto. Clicca su questo link e ascolta....

Costruisci una barca, anzi la barca con Gesù e i discepoli mentre issano le reti piene di pesci. Qui trovi il foglio da stampare Qui trovi il tutorial di come costruirla

CHE COSA HAI ASCOLTATO? DOVE SIAMO? QUALE RUMORE TI HA COLTIPO DI PIU'? HAI AVUTO PAURA? CHE COSA HAI FATTO, SE HAI AVUTO PAURA?

STRUTTURA DELLA TAPPA 1 - UNIONE FRATERNA 2 - INSEGNAMENTO DEGLI APOSTOLI 3 - SPEZZARE IL PANE 4 - PREGHIERA 5 - PROFESSIAMO LA NOSTRA FEDE 6 - CREDO

La comunita' cristiana: unione fraterna

1.Introduzione alla scoperta delle quattro colonne della Chiesa "Luca riassume lo stile e l’agire dei discepoli di Gesù in quattro azioni fondamentali che caratterizzano la Chiesa di ogni epoca. Le possiamo chiamare le ‘quattro colonne della comunità cristiana’. Lungo questa Tappa scopriremo di che cosa si tratta e, incontrando alcuni testimoni, che ancora oggi vivono in questo modo, poco alla volta comporremo il ritratto della nostra comunità cristiana”

2.Incontro con i preadolescenti Per sperimentare l’unione fraterna, si propone l’incontro del gruppo con i preadolescenti e i loro educatori, incontro che dovrebbe anche far crescere nei ragazzi il desiderio di proseguire il cammino di fede in modo nuovo. L’esperienza sarà l’occasione dunque per iniziare a conoscere il percorso proposto dopo la Cresima, ma soprattutto per percepire la dimensione di gruppo che solitamente lo caratterizza. Se possibile, è meglio evitare di dare all’incontro la forma di una testimonianza frontale in un grande gruppo: è molto più efficace proporre un dialogo in tanti piccoli gruppi. Questa seconda modalità ha infatti diversi vantaggi: - permette ai preadolescenti coinvolti di parlare con più libertà e serenità; - lascia maggior spazio alle domande dei ragazzi e favorisce così l’intervento e il coinvolgimento di tutti; - offre un’esperienza concreta di gruppo e di dialogo. Ai preadolescenti si deve chiedere semplicemente di presentare l’esperienza che stanno vivendo e, in particolare, di mettere in evidenza la dimensione del gruppo, possibilmente raccontando qualche iniziativa in cui abbiano avuto modo di sperimentare in prima persona la gioia dell’unione fraterna. Dopo la presentazione si lascerà che i ragazzi pongano le loro domande. Si farà poi notare che durante questa attività essi hanno vissuto già un anticipo di ciò che avviene nel gruppo dei preadolescenti, il quale si caratterizza come insieme di amici che dialogano a partire dalle esperienze significative della propria vita.

3.Consegna e preghiera Al termine di ogni incontro di questa Tappa si può distribuire a ciascun ragazzo, oppure al gruppo nel suo insieme, una delle quattro parti dell’illustrazione del Sussidio (pp. …..) che raffigura le quattro azioni fondamentali della Chiesa. Queste scene non sono nella realtà separate tra loro: al contrario, tutte fanno parte della vita quotidiana nella città. I cristiani, infatti, non sono del mondo, ma sono nel mondo e vivono la loro fede negli spazi di tutti. Le “quattro colonne della comunità cristiana” sono per questo rappresentate in alcune vie, su una terrazza e in una casa. Si può osservare insieme ai ragazzi l’immagine, creando qualche collegamento con quanto ascoltato dai testimoni. Si potrebbe anche chiedere ai ragazzi di vivere concretamente l’esperienza di vita cristiana che hanno scoperto. Ad esempio, in questo Tempo li si può invitare a pregare per i propri amici e per il proprio gruppo, oppure si può suggerire loro qualche altra esperienza di vita comunitaria in oratorio o all’interno del gruppo di catechesi.

1.Introduzione alla scoperta delle quattro colonne della Chiesa 2.Incontro con i preadolescenti 3.Consegna e preghiera

La comunita' cristiana: insegnamento degli apostoli

1. approfondimento dell’insegnamento degli apostoli; Il catechista presenta la seconda colonna della comunità cristiana: l’ascolto dell’insegnamento degli apostoli. Con questa espressione il libro degli Atti allude all’opera di ammaestramento compiuta dagli apostoli nei confronti di coloro che hanno accolto il primo annuncio del Vangelo e sono diventati cristiani. In essi sorge il desiderio di conoscere sempre meglio la persona di Gesù e di avere accanto uomini e donne che possano guidare e sostenere il loro cammino di fede. Si può chiedere ai ragazzi di scoprire e di indicare dove e da chi ricevono normalmente “l’insegnamento degli apostoli”. Probabilmente emergeranno i luoghi della catechesi, della predicazione e verranno indicate le persone del parroco, dei catechisti, degli educatori…

2. l’incontro con il ministro della Cresima; L’incontro con il ministro della Cresima è un’occasione per conoscerlo e per iniziare a creare con lui una certa famigliarità. È bene chiedergli di aiutare i ragazzi a cogliere il legame con il Vescovo e anche l’importanza dell’ascolto del suo insegnamento. Se non è possibile la presenza del ministro nella propria comunità si può pensare di andarlo a trovare. Se non fosse concretamente possibile incontrarsi con il ministro designato per la Cresima, occorrerà trovare qualche altra modalità che permetta ai ragazzi di scoprire questo pilastro dell’esperienza ecclesiale, ad esempio coinvolgendo il parroco o il decano.

3. consegna e preghiera. Al termine dell’incontro con il ministro (o nel contesto della visita in Duomo) verrà consegnata la seconda parte dell’illustrazione (o del cartoncino o dello stemma) della comunità cristiana. Si termina pregando insieme al ministro, nella modalità da lui stesso ritenuta opportuna, e si invitano i ragazzi a pregare nella settimana in corso per lui e per l’Arcivescovo. Se si è deciso di riprendere di volta in volta l’esperienza vissuta, si possono utilizzare la p. 57 del Sussidio. Se invece si vuole rileggere quanto sperimentato nel Tempo 5, ci si ricordi ora di realizzare una foto con il ministro della Cresima.

1. approfondimento dell’insegnamento degli apostoli; 2. l’incontro con il ministro della Cresima; 3. consegna e preghiera.

La comunita' cristiana: spezzare il pane

1. incontro con alcune persone che svolgono un ministero nella celebrazione eucaristica;2. partecipazione alla Messa domenicale e introduzione al servizio;3. consegna e preghiera

1. incontro con alcune persone che svolgono un ministero nella celebrazione eucaristica; Una possibilità attuativa di questo Tempo, altern ativa a quanto qui suggerito, potrebbe essere quella di svolgere entrambi i su oi primi due momenti in una do menica, invitando i ragazzi ad arrivare in anticipo sull’orario consueto della Messa, per poter prima di essa incontrare le persone, e poi celebrare insieme con loro, condividendo il loro servizio. Oppuire potrebbe essere più convniente incontrarsi prima della celebrazione di una messa feriale. "Lo spezzare del pane" indica normalmente la celebrazione dell’Eucarestia da parte dellaChiesa ed esprime molto bene il suo senso e il suo valore. Il verbo “spezzare”, infatti, fariferimento all’azione di Gesù nell’ultima cena (Lc 22,19-20): Gesù spezzò il pane per distribuirlo, donandolo a tutti i presenti. Vi è anche un richiamo all’episodio dei discepoli di Emmaus, durante il quale essi riconobbero il Signore proprio mentre compiva questo gesto. La comunità cristiana ripete le azioni e le parole di Gesù nella celebrazione della Messa e il pane ch e si riceve è il corpo di Cristo, che si dona ai discepoli di ogni tempo e di ogni luogo. I ragazzi potrebbero incontrare, ad esempio, i cerimoni eri e/o i ministranti, alcuni membri del coro o dei lettori, alcuni ministri straordinari dell’Eucarestia, il sacrista... In questo modo essi possono cogliere l’importanza e la bellezza del coinvolgimento in prima persona nell’azione liturgica, insieme alla dimensione comunitaria dell’Eucarestia.

2. partecipazione alla Messa domenicale e introduzione al servizio; I ragazzi potrebbero essere affidati ai testimoni che hanno conosciuto nel momentodell’incontro, per svolgere con loro un servizio alla comunità riunita per la Messa.

3. consegna e preghiera Al termine della Messa, dopo la benedizione finale, i ragazzi coinvolti nell’animazione ricevono la terza parte dell’illustrazione o del cartoncino o dello stemma della comunità cristiana.Se si è deciso di riprendere di volta in volta l’esperienza vi ssuta, si rimanda alla p. 58 delSussidio. Se invece si sceglie di rileggere quanto sperimentato in segu ito, nel Tempo 5, ci si ricordi di scattare una foto con le persone incontrate.Si invitano i ragazzi a pregare durante la settimana per la propria comunità cristiana, per le persone incontrate e per coloro che ogni domenica celebrano l’Eucarestia. Inoltre si richiama la loro fedeltà alla Messa domenicale, esortandoli a partecipare alla celebrazione della domenica successiva

La comunita' cristiana: preghiera

1. incontro con alcune persone che raccontano la propria esperienza di preghiera; 2. lettura pregata del testo degli Atti degli Apostoli e consegna.

1. incontro con alcune persone che raccontano la propria esperienza di preghiera; Per scoprire e sperimentare la bellezza e il valore della preghiera comune, i ragazzi incontranoalcune persone della comunità cristiana e dialogano con loro. Si consiglia di scegliere persone chepossano raccontare un’esperienza semplice e quotidiana di preghiera. Non si tratta tanto dipresentare qualche esperienza particolare e singolare, ma di scoprire che tutti possono pregare einsieme di offrire esempi concreti di modalità con cui farlo. Ai testimoni si chiederà dunque diraccontare la propria esperienza di preghiera, le motivazioni che la animano e i frutti che, secondoloro, essa produce nella loro vita.Ad esempio, si potrebbero invitare degli animatori o degli educatori, o comunque persone chei ragazzi incontrano frequentemente in oratorio o in Parrocchia.

2. lettura pregata del testo degli Atti degli Apostoli e consegna. A questo punto si prega tutti insieme, ragazzi e testimoni, utilizzando il testo di riferimento della Tappa (At 2,42-47), con il metodo della ricerca della frase tesoroÈ bene seguirne con puntualità lo svolgimento, che peraltro dovrebbe ormai essere abituale per i ragazzi: - leggo: lettura del testo; - cerco e penso: ricerca della frase tesoro e momento di silenzio personale; - prego: ciascuno scrive la propria preghiera personale; - vivo: consegna della quarta parte dell’illustrazione o del cartoncino o dello stemma della comunità cristiana e gesto della composizione del simbolo. Ai ragazzi si può poi consegnare un foglietto da inserire nel proprio libro dei Vangeli e degli Atti degli Apostoli, sul quale riportare alcuni riferimenti biblici, per pregare personalmente con il metodo della frase tesoro. Ad esempio si può suggerire di leggere i primi due capitoli degli Atti degli Apostoli, pregando ogni volta il testo, che verrà scelto seguendo la successione proposta nel libro stesso: Prologo (At 1,1-5); Ascensione di Gesù (At 1,6-11); La prima comunità (At 1,12-14); Mattia nel numero dei Dodici (At 1,15-26); La Pentecoste (At 2,1-13); Il discorso di Pietro il giorno di Pentecoste (At 2,14-41); I primi cristiani (At 2,42-47). Al termine della preghiera si compie comunitariamente il gesto della ricomposizione dell’illustrazione o del cartoncino o dello stemma. Si consegnano le quattro parti ad alcuni ragazzi e, mentre si esegue un canto, si compone il tutto.

Partendo da quanto scoperto a riguardo della comunità cristiana e rileggendo le esperienze vissute, i ragazzi possono iniziare a prendere posizione scegliendo chi vogliono seguire: è questo, infatti, il senso della rinuncia a Satana e della professione di fede che si svolge durante la celebrazione della Confermazione. Credere significa dire dei sì e dei no nelle scelte di ogni giorno per poter seguire il Signore non solo con le parole, ma anche con i fatti. 1. ripresa del cammino compiuto nella Tappa; 2. rinuncia a Satana e professione di fede; 3. celebrazione.

1. ripresa del cammino compiuto nella Tappa; Lasciare che i ragazzi esprimano quanto ricordano delle testimonianze ascoltate e delle esperienze vissute, così da mostrare ancora una volta come le quattro colonne della comunità cristiana continuino, oggi come allora, a caratterizzare la Chiesa. Si può anche incollare sulle pagine una foto dell’esperienza vissuta o dei testimoni incontrati oppure ancora un post-it in cui lasciare un proprio commento scritto.

2. rinuncia a Satana e professione di fede; Si chiede ai ragazzi: “Volete anche voi vivere nella Chiesa, in prima persona, le quattro colonne dell’esperienza del cristiano?”. Si possono raccogliere alcune risposte, aiutando i ragazzi ad andare oltre il semplice sì o no. Ad esempio è possibile chiedere: “Perché desideri seguire il Signore e vivere nella Chiesa? Qualcuno dei testimoni incontrati ti ha convinto ad essere parte viva della Chiesa?”. Si dice ai ragazzi che, durante la celebrazione della Confermazione, ci sarà un momento in cui saranno chiamati ad esprimere il loro desiderio di seguire il Signore nella Chiesa. È il momento della rinuncia a Satana e della professione di fede.

3. celebrazione. A questo punto si propone una piccola celebrazione, con il seguente svolgimento: - canto d’ingresso; - lettura del Vangelo (Mt 6,19-21.24); - breve commento; - rinuncia a Satana e professione di fede; - conclusione. Canto Lettura del Vangelo secondo Matteo (Mt 6,19-21.24) Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore. Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza. Breve commento Non si tratta qui di commentare il rapporto tra Dio e ricchezza, quanto di sottolineare la necessità di scegliere e di schierarsi. Si riprende così, brevemente quanto detto precedentemente. Rinuncia a Satana e professione di fede Il testo è riportato nel Sussidio alla p. 61. Conclusione

CREDO

Rileggere l’intero percorso per cogliere in modo sintetico la maggior parte dei contenuti della fede cristiana: 1 - collegamento degli articoli del Credo con le immagini del percorso e le parole della fede; 2 - approfondimento e proclamazione del Credo

1 - collegamento degli articoli del Credo con le immagini del percorso e le parole della fede; Ai ragazzi del gruppo si consegnano le frasi del Credo, le immagini del percorso e le parole della fede. Essi devono collegare tra loro frasi, immagini e parole. L’attività può essere svolta sia singolarmente, per fare in modo che ciascuno compia l’esercizio di memoria e di comprensione richiesto, oppure a piccoli gruppi per favorire la collaborazione e l’aiuto reciproco nella soluzione del gioco. Per rendere il gioco più interessante al posto di consegnare le immagini si chiede di guardare sui testi dei diversi anni e collegare le "grandi immagini" alle frasi del Credo. Qui è possibile scaricare la parte da consegnare ai ragazzi, e la parte con le soluzioni

2 - approfondimento e proclamazione del Credo Una volta terminata l’attività si confronta il risultato con le pagine del Sussidio (pp. 62-65). Dialogando con i ragazzi si può ricordare i brani della Scrittura che sono raffigurati dalle illustrazioni per comprendere più in profondità il senso delle parole del Credo. Alcune espressioni che non sono state ancora affrontare nei quattro anni del cammino vengono esplicitate con alcune brevi annotazioni. Al termine dell’approfondimento, tutti insieme si proclama il Credo.

CONFERMAZIONE